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Sintesi
Storia - Il Biennio Rosso in Italia
Pianificazione Pubblicitaria - Il Colore Rosso (psicologia del colore, significato ed utilizzo, il colore rosso nei loghi)
Inglese - Print advertisement
Storia Dell'Arte - Henri de Toulouse-Lautrec (Al Salon Di Rue Des Moulins)
Estratto del documento

INDICE

INTRODUZIONE ……………………. Pag. 2

STORIA ……………………………… Pag. 3

PIANFICAZIONE …………………... Pag. 5

PUBBLICITARIA

INGLESE ……………………...…….. Pag. 9

STORIA DELL’ARTE ……………...… Pag. 11 1

RGB è modello matematico astratto che permette di

rappresentare i colori in forma numerica. Il suo sistema

si basa su tre colori fondamentali dai quali prende il

nome: rosso, verde e blu.

Ho scelto come titolo il codice RGB 255,0,0 che

rappresenta il rosso, argomento su cui si basa tutta la

mia tesina. Sonia Lecca 2

STORIA

IL BIENNIO ROSSO IN ITALIA

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, l'Italia soffrì di gravi difficoltà

economiche. I ceti medi e le classi a reddito fisso furono particolarmente colpite

dalla crisi economica perché danneggiate dell’inflazione causata dalle spese

militari e deluse a causa del mancato aumento degli stipendi.

Nel Gennaio 1919, i Cattolici diedero vita al Partito Popolare Italiano, il primo vero

partito di ispirazione cattolica. Fondatore e ispiratore della nuova formazione fu

Don Luigi Sturzo. Intanto il 23 marzo del 1919 Mussolini fondava i fasci di

combattimento, a Milano.

Le elezioni politiche del '19 registrarono la crescita del partito popolare di Don

Sturzo e la forza del partito socialista.

A causa della crisi economica provocata dalla guerra appena terminata, la

classe operaia esplose con scioperi, dimostrazioni ed agitazioni a livelli

impressionanti nelle fabbriche italiane, contro il taglio degli stipendi. Agli scioperi,

volti a ottenere migliori condizioni di lavoro e stipendi più alti, si aggiunsero

manifestazioni di contenuto dichiaratamente politico.

Intanto cresceva il partito dei nazionalisti e venne coniata la locuzione "vittoria

mutilata", ovvero il sentimento di scontentezza per l’esito degli accordi di pace di

Versailles (l’Italia non ottenne la città di Fiume e la Dalmazia).

Le preoccupazioni della classe politica liberale allora dominante erano

sostanzialmente due: fermare i dannunziani e prevenire in ogni modo la possibilità

di una rivoluzione comunista, del tipo di quella avvenuta in Russia pochi anni

prima. L’Italia si trovò di fronte ad un bivio, e scelse la tragica strada del fascismo

credendo portasse lontano, verso un futuro migliore.

COME INIZIÒ IL BIENNIO

Le proteste iniziarono nelle fabbriche di meccanica, per poi continuare nelle

ferrovie e in altre industrie, si diffusero anche nelle campagne della pianura

padana, provocando duri scontri fra proprietari e braccianti. Gli sperimentarono

per la prima volta forme di autogestione operaia: 500.000 scioperanti lavoravano,

producendo per se stessi.

Il fenomeno si estese rapidamente ad altre fabbriche del Nord. Gramsci avvertì

l’incapacità dei politici socialisti di fronte a queste manifestazioni di autogoverno

proletario, e cercò di dare sistemazione al movimento operaio. Nulla poté però,

contro la reazione degli industriali, appoggiati dal governo e da questo aiutati con

migliaia di militari in assetto di guerra.

Dopo alcuni mesi di trattative sugli aumenti salariali i contrasti aumentarono con

l’occupazione armata delle fabbriche da parte degli operai, il 30 agosto del 1920.

Mentre il Partito Socialista tentava la trattativa con il governo presieduto da

Giolitti, gli industriali e i latifondisti cominciarono a garantire il loro appoggio

economico alle squadre dei "ras" fascisti. 3

E così agli scioperi e alle occupazioni, il fascismo rispose con la violenza. Squadre

fasciste intervennero per spezzare gli scioperi aggredendo i partecipanti,

pestando deputati e simpatizzanti socialisti. Vennero assaltate le sedi delle

amministrazioni comunali socialiste e le leghe cattoliche. Prefetti, commissari di

polizia e comandanti militari tolleravano e in alcuni casi agevolavano le

operazioni della squadre fasciste contro il sovversivismo rosso.

COME FINÌ IL BIENNIO

Giolitti rifiutò di far intervenire la polizia e l'esercito nelle fabbriche e aspettò che il

movimento si esaurisse da sé, che terminassero le scorte di materie prime nei

magazzini delle aziende occupate, che gli stessi operai si rendessero conto che

l'occupazione non portava a nulla. Nello stesso tempo favorì le trattative fra gli

industriali e sindacati e obbligò gli industriali a concedere ai lavoratori i

miglioramenti di salario richiesti. Così all’inizio di ottobre del 1920 Giolitti riuscì a far

accettare un compromesso tra le parti sociali.

Le agitazioni operaie ebbero in conclusione risultati economici positivi: i lavoratori

ottennero miglioramenti nel salario e nelle condizioni di lavoro; la durata massima

della giornata lavorativa passò da 10-11 ore a 8 ore.

Ebbero tuttavia anche degli effetti politici negativi, perché spaventarono

fortemente la borghesia. Il timore di una possibile rivoluzione li avrebbe presto

spinti ad appoggiare il fascismo di Benito Mussolini.

S 1920: M

ETTEMBRE A ILANO OPERAI ARMATI OCCUPANO LE FABBRICHE 4

PIANIFICAZIONE

PUBBLICITARIA

IL COLORE ROSSO

LA PSICOLOGIA DEL COLORE

La scienza ci insegna che il colore è un’elaborazione visiva generata dai segnali

nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello. La percezione visiva è

creata dal nostro cervello e, come tale, è capace di provocare risposte emotive

ed atteggiamenti psicologici diversi. Lo studio di questo fenomeno prende il nome

di psicologia del colore.

La nostra “tavolozza cromatica personale” dipende dal nostro modo di percepire i

colori esterni e da quali concetti emozionali gli associamo inconsciamente, sia

sulla base del nostro vissuto personale, sia sulla base del contesto culturale in cui

viviamo che ci influenza più o meno indirettamente.

Considerando che le emozioni sono strettamente collegate alla scelta di un

prodotto è evidente che è anche possibile indirizzare, attraverso l’uso di elementi

visivi, la volontà di acquisto di un cliente verso un certo prodotto piuttosto che un

altro. 5

SIGNIFICATO ED UTILIZZO

Il rosso è il colore più vibrante e stimolante dello spettro ed esprime numerose

sensazioni positive e vitali (non a caso stiamo parlando del colore dell’amore,

della passione, dell’emozione). È il primo colore che notiamo ed è il colore che più

di tutti è capace di attirare la nostra attenzione e di provocare in noi una qualsiasi

reazione emotiva.

Il rosso è il colore dell’audacia, della grinta e stimola un senso di urgenza e di

immediatezza. Il messaggio è: devo farlo, e devo farlo subito. Alcuni studi hanno

dimostrato che, in presenza del colore rosso, un consumatore medio tende a

spendere di più e ad acquistare più in fretta, quasi in modo irrazionale. Come

abbiamo premesso, questo colore genera una vera e propria risposta fisiologica

nell’individuo, che in presenza di elementi rossi sarà stimolato a mangiare di più e

più velocemente. È quindi un colore molto dinamico, con un potenziale

decisamente forte. Ma, proprio per questo, può rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Il rosso è infatti anche il colore del pericolo, ed è spesso accostato a situazioni

spiacevoli (rosso come il sangue, rosso come un segnale di emergenza, rosso

come il debito). Stanca gli occhi, provoca insonnia, aumenta la circolazione

sanguigna: un colore da utilizzare con moderazione e consapevolezza.

E’ consigliabile utilizzare il rosso (in combinazione con l’arancione o con il verde)

nei siti del settore della ristorazione, come ristoranti fast-food. Si utilizza una tonalità

scura di questo colore nei siti che devono esprimere sensualità e femminilità

(come cosmetici e profumi). Il rosso è da evitare nel settore medico e sanitario, in

quelli del settore finanziario (il rosso è il colore del debito e del problema

economico).

I ,

L ROSSO VIENE SPESSO USATO NELLE SPIE DELLE AUTO E PER LA SEGNALETICA STRADALE IN PARTICOLARE

.

PER I SEGNALI DI PERICOLO E DI DIVIETO 6

L UCI ROSSE DI SICUREZZA IN CAMERA OSCURA

L UCE E MOVIMENTO IN CAMERA OSCURA 7

IL COLORE ROSSO NEI LOGHI

Il logo è il simbolo o la scritta che rappresenta un prodotto, un servizio,

un'azienda o un'organizzazione. I loghi svolgono un ruolo centrale nelle strategie di

marketing, contribuendo all’affermazione dell’immagine e della reputazione dei

prodotti. È attraverso questo processo che un’impresa costruisce un rapporto di

fiducia con i propri clienti. Spesso il consumatore sviluppa un attaccamento

affettivo nei confronti di certi marchi, sulla base delle qualità o caratteristiche

intrinseche dei prodotti contrassegnati da tali marchi.

Il colore è un ottimo sistema per trasmettere istantaneamente il significato e il

messaggio contenuto nel logo. Il colore rosso è utilizzato nei loghi per attirare

subito l’attenzione e suscitare forti emozioni già al primo sguardo. 8

INGLESE

PRINTED ADVERTISEMENT

The print advertisements are composed of images and texts, arranged in a

particular structure, making effective communication. The main elements of an

advertisement are these:

Headline: is the main text of an advertisement. The headline has to attract

 attention and produce a strong emotional stimulus. The headline type size is

larger than body type size.

Body Copy: includes information about the product. The characters used

 are smaller and the text can be a bit 'longer.

Pay Off: is the phrase that accompanies the logo of a company or a

 product.

Caption: is the description under an illustration.

 Logo: is the full name of the product. It identifies the company.

 Brand: is a word or symbol identifying a product.

 Visual: is the main illustration.

 Pack shot: is the product packaging visualization.

 Coupon: is a part of a printed advertisement to be cut off for use as a

 discount or for a gift. 9

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