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Sintesi

Tesina: Sul confronto della fiaba dei fratelli Grimm al film Disney di Rapunzel

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Indice

Introduzione…………………………………………………………………………………………………………………………….2

1.Racconto della fiaba Rapunzel dei Fratelli Grimm………………………………………………………….3

2.Racconto della fiaba Petrosinella di Giambattista Basile……………………………………………….4

3.Racconto della fiaba Il Principe Canarino di Italo Calvino………………………………………………6

4.Racconto della fiaba Prezzemolina o Prunella di Italo Calvino…………………………………......8

5.Racconto del cartone animato Disney Rapunzel L’intreccio della Torre di N.G. e B.H……9

6.Racconto del cartone animato Barbie Raperonzolo di J.C.D. E J.T.M.C………………………….11

7.Confronto tra il film Disney Rapunzel …Della torre e la fiaba Rapunzel dei Fratelli G…


Rapunzel è una fiaba europea con diverse stesure: come quella dei Fratelli Grimm, di Giambattista Basile e quelle di Italo Calvino.
La prima stesura è stata quella di Giambattista Basile; invece la prima pubblicazione è stata quella dei Fratelli Grimm nella raccolta Fiabe (Kinder- und Hausmärchen, 1812-1822).

Questa fiaba racconta di:Una coppia di sposi che viveva accanto a un giardino che apparteneva a una potente strega, conosciuta come Dama Gothel. Essi desideravano ardentemente un figlio e, quando la donna rimase finalmente incinta, fu presa da una gran voglia di mangiare alcuni raperonzoli che crescevano nel giardino della vecchia megera. Il marito, allora, durante la notte scavalcò le alte mura per procurargliene qualche mazzetto. Ma alla terza incursione nel giardino si ritrovò faccia a faccia con la temibile strega. La strega decise di punirlo, consentendogli di tornare a casa con i raperonzoli sottratti a condizione che, una volta nato, il bambino fosse consegnato a lei. Disperato, l'uomo alla fine acconsentì.
Il tempo passò e nacque una bella bambina. La strega la prese con sé e le diede il nome di Raperonzolo. Quando la bimba compì 12 anni, la chiuse in un'alta torre nel mezzo del bosco. Raperonzolo aveva lunghi capelli dorati che teneva legati in una treccia e quando la strega andava a trovarla le gridava: "Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli, che per salir mi servirò di quelli". E così, arrampicandosi sulla sua treccia, poteva entrare nella celletta attraverso l'unica finestra della torre.
Un giorno il figlio di un Re, che per caso passava nei dintorni, sentì Raperonzolo cantare e fu rapito dalla sua incantevole voce. Non trovando alcun accesso alla torrese ne andò sconsolato, ma si ripromise di tornare ogni giorno ad ascoltare quel canto meraviglioso, finché una volta vide la strega e scoprì il modo per salire dalla sua bella. Decise così quella notte di provare anche lui: recitò i versi che aveva sentito dalla vecchia e in un batter d'occhio si ritrovò nella torre con la bella fanciulla. Egli allora le dichiarò tutto il suo amore e le chiese di sposarlo. Raperonzolo, nonostante l'iniziale spavento, finì con l'accettare la proposta e, insieme al Principe, pianificò la fuga. Egli sarebbe tornato tutte le notti, poiché di giorno vi si recava la strega, e le avrebbe portato della seta, che lei avrebbe tessuto fino a darle la forma di una scala, con cui avrebbe potuto scendere dalla torre.
Un giorno Raperonzolo parlò accidentalmente del Principe alla strega, che, accecata dall'ira, la punì tagliandole i capelli e abbandonandola nel deserto. Quando quella stessa notte il Principe si arrampicò sulla treccia dorata, si trovò di fronte la vecchia Dama Gothel, che gli disse che mai più avrebbe ritrovato la fanciulla. Egli allora saltò giù dalla torre e, caduto sui rovi sottostanti, ne venne accecato.Per anni errò nei boschi, finché un giorno giunse nel deserto, dove riconobbe la voce di Raperonzolo. Ella, piangendo insieme a lui, fece cadere le proprie lacrime sui suoiocchi, rendendogli così la vista. Il Principe la portò così nel suo regno dove vissero felici e contenti.


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Nelle diverse fiabe troviamo molte differenze.

Nella stesura dei Fratelli Grimm “ Rapunzel “, troviamo:
una donna incinta che un giorno, affacciandosi dalla finestra vede un orto di una maga e vedendo cosa c’era dentro gli venne una voglia. Il marito vedendola sempre più magra capì e così si gettò nell’orto della strega; ma quando ella lo scoprì, gli disse che non gli faceva niente però appena la bambina fosse nata la avrebbe presa con lei. Appena nata apparve la maga e si prese la bambina dandogli il nome di Raperonzolo. Quando Raperonzolo compì dodici anni la strega la chiuse in un’alta torre in mezzo al bosco dove nessuna la poteva vedere, la bambina aveva lunghi capelli che sembravano fili d’oro. Ogni giorno la strega si recava da Raperonzolo e chiamandola la bambina gettava i sui lunghi capelli che arrivavano alla lunghezza di venti braccia, e la strega arrampicandosi arrivava nell’unica finestrella della torre ed entrava dentro.
Un giorno ove risiedeva la torre passò un principe e sentì cantare Raperonzolo egli si innamorò subito e ogni giorno andava lì ad ascoltare; fin quando un giorno sentì udire la strega che diceva:
"Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli
che per salir mi servirò di quelli!".
La sera stessa il principe si recò la e disse le stesse parole Raperonzolo getto i suoi capelli e poi si ritrovò il principe e dopo qualche incontro i due decisero di sposarsi.
Raperonzolo per sbaglio disse alla maga quello che stava succedendo con il principe, così la strega gli tagliò i capelli e la condusse nel deserto dove inseguito partorirà due gemelli.
La sera stessa il principe si reca alla torre dicendo le stesse parole gli apparvero i capelli e salì però si ritrovò la strega che gli disse che non avrebbe più ritrovato a Raperonzolo; così per disperazione si gettò dalla torre e diventò cieco. Dopo alcuni anni arrivò nel deserto ove c’era Raperonzolo; ella vedendolo scoppiò a piangere e con due delle sue lacrime gli fece ritornare la vista.
Riunendosi i due celebreranno il matrimonio nel pase del Principe e vivranno per sempre felice e contenti.


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Nella stesura di Giambattista Basile “ Petrosinella “, troviamo:
un giorno una donna chiamata Pescodozia era incinta e affacciandosi dalla finestra vide una grande aiuola di prezzemolo, alla donna però gli venne la voglia così appena uscì l’orca andò nell’orto e i prese il prezzemolo. Appena tornata, l’orca vide tutto il prezzemolo raccolto e disse: : "Mi si possa scardinare l'osso del collo se non acchiappo questo manico d'uncino e non lo faccio pentire, così che impari a mangiare nel suo tagliere e a non scucchiarare nelle pignatte altrui". L’orca decise di nascondersi e, quando la donna scese la colse sul fatto e gli chiese spiegazione, però non sentendo ragione gli disse che quando sarà nato/a il bambino/a che teneva in grembo lo/a avrebbe preso/a con lei.
Quando la donna partorì nacque una bella bambina che chiamò Petrosinella perché aveva un ciuffo di prezzemolo sul petto.
Quando Petrosinella divenne grande la madre la mandò dalla maestra; quasi sempre quando tornava dalla maestra vedeva l’orca e gli diceva: di a tua mamma della promessa che fece un paio di anni fa. La madre non sopportando più queste parole un giorno disse alla figlia che quando avrebbe visto quella brutta signorae gli avrebbe ripetuto le stesse parole di dirgli che la promessa era sua adesso. L’orca prese molto violentemente la bambina e la condusse in mezzo al bosco ove creò con una magia un grande castello che aveva solo una finestra.
Il giorno quando la strega si recava al castello chiamava a Petrosinella che con i sui capelli lunghi lunghi riusciva a salire dentro il castello. Quando la strega se ne andava Petrosinella si affacciava alla finestra e iniziava a cantare, un giorno posso per sbaglio il figlio del principe che sentendola cantare si innamorò subito e dopo qualche complimento Petrosinella gli getto i suoi capelli e lo fece salire nel castello. Quando si videro a faccia a faccia decisero che sidovevano vedere tutte le sere, però per sbaglio una sera una comare dell’orca li vide e gli e lo andò subito a raccontare. L'orca ringraziò la comare dell'avvertimento e disse che sarebbe stato pensiero suo d'impedire la strada a Petrosinella; a parte che era possibile che riuscisse a fuggire poiché le aveva fatto un incantesimo, che se non avesse avuto in mano tre ghiande, che erano nascoste in una trave della cucina, era un'opera persa che potesse filarsela. Ma, mentre facevano queste chiacchiere, Petrosinella, che stava con le orecchie spalancate e aveva qualche sospetto sulla comare, sentì tutto il ragionamento; e, appena la Notte stese i vestiti neri per preservarli dalle tarme, venuto come al solito il principe, lo fece salire sulle travi e, trovate le ghiande, che sapeva come usare per essere stata fatata dall'orca, fatta una scala di spago, se ne scesero giù tutti e due e cominciarono a scappare verso la città. Ma, essendo visti mentre uscivano dalla comare, questa cominciò a strillare chiamando l'orca, e fu tanto lo strepito che quella si svegliò e, sentendo che Petrosinella se n'era fuggita, se ne scese per la stessa scala che era legata alla finestrella e cominciò a correre dietro agli innamorati. Li quali, appena li videro arrivare verso di loro più veloce di un cavallo imbizzarrito, si sentirono perduti, ma, ricordandosi Petrosinella delle tre ghiande, ne gettò subito una a terra, ed ecco spuntare un cane corso così terribile (oh, mamma mia!) che abbaiando con tanto di bocca aperta corse verso l'orca per farsene un boccone. Ma l’orca mise la mano in tasca, e tirò fuori una pagnotta e, gettandola al cane, gli fece calare la coda.
E, tornata a correre dietro a quelli che fuggivano, Petrosinella, vistala avvicinare, gettò la seconda ghianda ed ecco uscire un feroce leone che, sbattendo la coda a terra e scuotendo la criniera, con due palmi di gola spalancata si preparava a inghiottire l'orca. E l'orca, tornando indietro, scorticò un asino che pascolava in un prato e, messasi addosso la sua pelle, corse di nuovo verso quel leone, che, credendola un asino, ebbe tanta paura. Saltato questo secondo ostacolo, l'orca tornò a inseguire i giovani che, sentendo il rumore dei passi e vedendo la nuvola di polvere che s'alzava fino al cielo, capirono che l'orca arrivava di nuovo.
La quale, avendo sempre il sospetto che il leone continuasse a inseguirla, non si era tolta la pelle dell'asino

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e, avendo Petrosinella gettato la terza ghianda, ne uscì un lupo che, senza dare tempo all'orca di trovare un nuovo espediente, se la inghiottì come fosse un asino. E gli innamorati, finalmente fuori dei guai, se ne andarono piano piano nel regno del principe, dove, con il consenso del padre, lui se la prese in moglie e vissero per sempre felici e contenti.


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Nella stesura di Italo Calvino “ Il Principe Canarino “, troviamo:
Un Re con la moglie morta e rimasto con la figlia, però si sposa con un’altra donna. La matrigna e molto gelosa della ragazza così dopo tanti litigi la moglie gli propone una idea, di condurla fuori dal palazzo. Dopo alcune esitazioni il Re acconsente e gli dice che però la ragazza deve stare bene e che non gli deve mancare niente.
La matrigna porta la bambina in un castello che si trova nel bosco e la fa presidiare da dame di corte. La matrigna obbliga alla dame che la ragazza non si deve affacciare per nessun motivo alla finestra, però le dame no gli danno ascolto e la ragazza si affaccia sempre.
Alcune volte la matrigna per volere del padre si reca a trovarla per vedere se va tutto bene.
Un giorno un principe mentre era caccia vede il castello che pensava che fosse disabitato aperto e vede che esce fuori di una finestra una bella donna. Dopo essersi visti da lontano la ragazza, dice che lo vorrebbe vedere da vicino e proprio in quel momento esce una fata che li vuole aiutare e gli dice al principe di bussare alla porta del castello e digli di dargli questo libro alla ragazza; e così fece.
Quel libro era magico se sfogliavi la pagine d’avanti la persona diventa un uccello se sfogliavi all’indietro l’uccello diventava uomo. Così la ragazza sfogliò il libro in avanti e il principe divenne canarino così si vedevano ogni sera con la stessa tecnica.
Dopo alcuni giorni venne a fare visita la matrigna e dopo esser entrata nella stanza della figliastra vide il cuscino appoggiato sul davanzale della finestra così chiese alla ragazza di andare a prendere dell’acqua con dello zucchero; intanto gli infilò nel cuscino delle spille da capelli che uscivano dal cuscino solo l’estremità delle punte. Quando la ragazza tornò con il bicchiere pieno d’acqua e zucchero gli disse che lo poteva bere lei. Quando la sera giunse il principe ripeterono lo stesso rito ed egli diventò canarino iniziò a volare e poi arrivato alla finestra del castello si appoggiò sul cuscino però con le spille si fece molte ferite, la ragazza non sapendo più cosa fare rifece il rito all’incontrario pensando che quando ritornava uomo le ferite si ricolmassero però tutto questo non accadde.
Dopo alcuni gridi del principe sopraggiunsero altri cacciatori per portarlo nel palazzo.
I giorni passavano e il principe non si riprendeva giungevano da tutte le parti medici per portarlo insalvo ma nessuno c’è la faceva.
La ragazza volendo scappare dal castello decise di annodare da giorno in giorno lunghi pezzi di lenzuolo bianco per uscire dalla finestra e scappare. La ragazza quando scappò era bio così non sapendo più dove andare nel bosco si mise dentro a un buco di un albero e aspettò l’alba. Durante la notte sopraggiunsero in quel posto dove riposava la ragazza delle Masche di diversi luoghi del mondo e iniziarono a raccontare tutto quello che avevano visto:
“- Io ho visto il Sultano dei Turchi che s'è comprato venti mogli nuove.
-Io ho visto l'Imperatore dei Cinesi che s'è fatto crescere il codino di tre metri.
- Io ho visto il Re dei Cannibali che s'è mangiato per sbaglio il Ciambellano.
- Io ho visto il Re qui vicino che ha il figlio ammalato e nessuno sa il rimedio perché lo so solo io.
- E qual è? - chiesero le altre Masche.
- Nella sua stanza c'è una piastrella che balla, basta alzare la piastrella e si trova un'ampolla, nell'ampolla c'è un unguento che gli farebbe sparire tutte le ferite.”
Intanto la ragazza si era svegliata ed aveva sentito tutto così appena fu alba si recò nel paese del principe per guarirlo. Arrivata comprò alcuni abiti da medico, quando giunse al palazzo non la volevano far entrare ma il Re disse hanno provato tutti perché lei no! Così entrò nella stanza dove stava il Principe e, iniziò a trovare la mattonella che ballava, trovata prese l’ampolla che unse le mani per passarle alle ferite e il Principe guarì subito. Il Re gli chiese cosa voleva di ricompensa e lei rispose:
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“ Non voglio danari, - disse il dottore, - datemi solo lo scudo del Principe con lo stemma della famiglia, la bandiera del Principe e il suo giubbetto giallo, quello trafitto e insanguinato . “
Appena si riprese il Principe ritornò a caccia ma egli non pensava più alla donna perché l’aveva quasi ucciso però appena lo vide fece tutto il rito e il Principe arrivò dentro al castello. Il principe iniziò subito a dire:

“ Lasciami andarenon ti basta avermi fatto trafiggere dai tuoi spilloni e avermi causato tante sofferenze?
La ragazza era lì lì per svenire. - Ma io t'ho salvato! Sono io che t'ho guarito!
Non è vero, - disse il Principe. - Chi m'ha salvato è un medico forestiero, che non ha voluto altra ricompensa che il mio stemma, la mia bandiera e il mio giubbetto insanguinato!
- Ecco il tuo stemma, ecco la tua bandiera, ed ecco il tuo giubbetto! Ero io quel medico! Gli spilli erano una crudeltà della mia matrigna!
Il Principe la guardò un momento negli occhi stupefatto. Mai gli era parsa cosi bella. Cadde ai suoi piedi chiedendole perdono, e dicendole tutta la tua gratitudine e il suo amore. “
Quando torna la sera il Principe disse che voleva sposare la donna che era rinchiusa nel castello del bosco.
Così si prepararono alle nozze, con l'invito per tutti i Re e le Regine dei dintorni. Venne anche il Re padre della Principessa, senza saper nulla.
Quando vide venir avanti la sposa disse:
“ Figlia mia! - esclamò.
- Come? - disse il Re padrone di casa. - La sposa di mio figlio è vostra figlia! E perché non ce l'ha detto?
- Perché, - disse la sposa, - non mi considero più figlia d'un uomo che m'ha lasciato imprigionare dalla mia matrigna, - e puntò l'indice contro la Regina.
Il padre, a sentire tutte le disgrazie della figlia, fu preso dalla commozione per lei e dallo sdegno per la sua perfida moglie. E non aspettò nemmeno d'esser tornato a casa per farla arrestare. “
Cosi le nozze furono celebrate con soddisfazione e letizia di tutti, tranne che di quella sciagurata.


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Nella stesura di Italo Calvino “ Prezzemolina o Prunella“, troviamo:

una moglie e un marito che abitavano vicino all’orto delle fate pieno di prezzemolo.
La donna aspetta un bambino ed ha una gran voglia di prezzemolo.
Così, ogni giorno, scende nell’orto a rubare il prezzemolo.
Le fate si accorgono di questo e decidono di spiare chi viene a rubare il prezzemolo, così la donna viene scoperta!
Le fate chiedono il bambino o la bambina che nascerà, ma la mamma non dà importanza alla richiesta delle fate.
Nasce una bambina che viene chiamata Prezzemolina, così come avevano chiesto le fate.
Quando Prezzemolina diventa grande le fate mandano a dire alla madre che vogliono quello che spetta loro.
Le fate rapiscono Prezzemolina, la portano in una cantina e le chiedono di dipingerla in un giorno.
Arriva Memè, il cugino delle fate e l’aiuta.
Le fate chiedono a Prezzemolina di andare dalla Fata Morgana a prendere la scatola del Bel Giullare.
Memè dà a Prezzemolina i doni magici: lardo per la porta; pani per i cani;
spago e lesina per il calzolaio; scope per la fornaia.
Prezzemolina prende la scatola e fugge.
Porta, cani, calzolaio, fornaia non le fanno nulla.
Le fate decidono di mandare Prezzemolina e le tendono un tranello.
Prezzemolina va a prendere la legna .
In cantina trova Memè e insieme soffiano sui lumi.
Spenti i lumi, che son le anime delle fate, muoiono le fate!
Prezzemolina e Memè si sposano e vanno a vivere nel castello della Fata Morgana.


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Nel mondo cinematografico Rapunzel ha fatto molto successo soprattutto grazie alla fiaba dei Fratelli Grimm.
Di pellicole di Rapunzel ne abbiamo molte, come quella Disney che si intitola “ Rapunzel l’intreccio della torre “ o la pellicola di: “ Barbi Raperonzolo ”.



Nel film d’animazione Disney del 2010’ “ Tangled - Rapunzel l’intreccio della torre “ diretto da Nathan Greno e Byron Howard troviamo:
all’inizio c’è la voce narrante del famoso ladro Flynn Rider, il quale si presenta attraverso l'immagine del manifesto segnaletico con la sua taglia, per poi proseguire narrando la storia di Rapunzel.
Tanto tempo fa una goccia di sole cadde dal cielo e da essa nacque un fiore luminoso e splendente dai poteri magici. Il fiore venne trovato da una donna, Madre Gothel, la quale cantando scoprì come il fiore avesse la capacità di ringiovanire le persone e curarne le ferite. Avida dei suoi poteri, per anni la donna lo custodì gelosamente. Un giorno di molti anni dopo però, in un regno non lontano da lì, governato da un Re e una Regina amati da tutto il popolo, la sovrana incinta si ammala gravemente; e inizia una ricerca per trovare il fiore magico. Il fiore viene infine trovato e grazie ad esso la Regina guarisce e mette alla luce una bambina dai capelli dorati, Rapunzel. Per festeggiare l'evento, il Re e la Regina fanno volare una lanterna nel cielo notturno. Madre Gothel, che aveva assistito impotente alla recisione del fiore e temendo di invecchiare, si intrufola di notte nel castello e decide di rapire la piccola. I sovrani e tutto il popolo cercano invano la bambina sparita, che non verrà mai trovata. Da quel momento in poi ogni anno, nel giorno in cui nacque la bambina, migliaia di lanterne luminose vengono fatte volare nel cielo, nella speranza che un giorno la principessa vedendole possa fare ritorno.
Passano gli anni e Madre Gothel ha rinchiuso Rapunzel in una torre isolata in mezzo alla foresta per nasconderla al resto del mondo. Occupatasi personalmente della bambina, si mostra come una madre adorabile istruendola sui pericoli e vietandole di uscire dalla torre "per il suo bene"; Rapunzel, oramai ha quasi 18 anni. Nel corso degli anni si rende conto che ad ogni suo compleanno, migliaia di luci si alzano nel cielo, questo fatto la affascina moltissimo ma per molto tempo non ne parla con Madre Gothel. Rapunzel esprime finalmente il desiderio di vedere quelle strane luci fluttuanti che compaiono ogni notte nel giorno del suo compleanno e da cui è tanto attratta. Madre Gothel inizialmente calma nega alla ragazza questa possibilità, ma di fronte alla sua insistenza si infuria e le dice che non la lascerà mai uscire dalla torre.
Intanto, un furfante vanitoso ed affascinante di nome Flynn Rider, con due suoi compagni, si intrufola nel castello reale rubando il diadema della Principessa Perduta. I tre scappano nella foresta inseguiti dalle guardie reali e Flynn, ingannando i due fratelli, riesce a fuggire con la corona. Dopo varie peripezie scova la torre di Rapunzel e decide di nascondersi lassù ignaro della sua abitante. Spaventata e credendo che Flynn voglia i suoi capelli, Rapunzel lo tramortisce con una padella e lo lega con la sua chioma, ma non rivela a Madre Gothel del furfante nascosto nell'armadio chiedendole invece dei nuovi colori per dipingere che possono essere acquistati solo in una città a tre giorni di cammino dalla torre; Madre Gothel acconsente e parte lasciando la ragazza da sola. La giovane, che vede in Flynn l'unica speranza di uscire dalla torre e vedere la Notte delle Lanterne, stringe con lui un patto: se Flynn le farà da guida portandola a vedere le luci e la riporterà alla torre sana e salva, lei gli restituirà il diadema che ha nascosto e che egli tanto vuole.
Il giovane accetta e fuggita dalla torre, Rapunzel inizia a scoprire le bellezze del mondo con Flynn, che all'inizio cerca di sbarazzarsi della ragazza per poter riprendere in fretta il diadema, la conduce così in una osteria di banditi per spaventarla, questi restano però ammaliati dall'allegria e da sogni della ragazza e decidono di aiutarla. I due sono però inseguiti da Madre Gothel che ha scoperto la fuga del suo "elisir di
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giovinezza" e dalle guardie reali che cercano l'abile ladro: inizia così una rocambolesca fuga, nel corso delle varie avventure i giovani stringono un legame sempre più complice, Flynn le rivela il suo vero nome, Eugene Fitzherbert, e Rapunzel gli svela il segreto della sua magica chioma, lasciandolo stupefatto. Grazie a Eugene, Rapunzel si reca finalmente nel regno e assiste alla tanto desiderata Notte delle Lanterne Luminose, rendendosi conto del tenero sentimento che prova per il giovane, il quale la ricambia, e gli dona il diadema come promesso.
Ma il pericolo è in agguato: Madre Gothel, servendosi dei fratelli Stabbington raggirati da Eugene e desiderosi di vendetta, tende una trappola a Rapunzel facendole credere che il ladruncolo non solo non la ama, ma anche che sia fuggito con il diadema abbandonandola quando in realtà egli è stato preso con l'inganno e catturato. In lacrime, Rapunzel fa ritorno alla torre, mentre Eugene viene condannato all'impiccagione. Rimasta sola nella torre coi suoi pensieri, Rapunzel nota come curiosamente i dipinti sulle pareti presentano tutti quanti un simbolo più o meno nascosto: un sole (il simbolo della sua famiglia reale). Improvvisamente si ricorda delle sue origini e capisce di essere lei la Principessa Perduta e affronta quindi Madre Gothel.
Nel frattempo, Eugene scampa la morte per impiccagione ritornando poi alla torre dove l'amata Rapunzel è tenuta prigioniera. Una volta giunto in cima, viene però pugnalato da Madre Gothel che vuole mettere fine alla storia e scappare con la ragazza in un luogo dove nessuno conosca il suo segreto. Vedendo Eugene morente, Rapunzel supplica Madre Gothel di permetterle di aiutarlo coi suoi capelli magici in cambio della promessa di seguirla ovunque lei vorrà, senza mai più tentare la fuga. Madre Gothel acconsente; Eugene però non vuole accettare che la ragazza perda la libertà. In un gesto estremo le taglia definitivamente i capelli che si scuriscono e perdono all'istante tutta la loro magia, Madre Gothel inizia così ad invecchiare, nella disperazione inciampa nei capelli tagliati di Rapunzel e precipita dalla torre disintegrandosi in polvere.
Rapunzel, al capezzale di Eugene, tenta invano di utilizzare la magia che ormai i suoi capelli non possiedono più. Una sua lacrima però cade sulla guancia del giovane, scatenando la stessa magia che prima era nei capelli della ragazza e ridandogli la vita. Ora Rapunzel, la Principessa Perduta, è finalmente libera e fa ritorno dai veri genitori. Si tiene una festa lunga una settimana per celebrare l'evento e, dopo qualche tempo, Rapunzel e Eugene si sposeranno e vivranno per sempre felici e contenti.


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Nel film d’animazione del 2002 creato da:Jesyca C. Durchin, Jennifer Twiner McCarron’ intitolato “ Barbie Raperonzolo“ troviamo:
Raperonzolo che è una candida fanciulla con dei lunghissimi capelli biondi appassionata di pittura e abilissima nel dipingere. La ragazza vive in un castello, alle dipendenze di una nobildonna crudele e spocchiosa, Gothel. L'unica consolazione di Raperonzolo sono i suoi due migliori amici: la draghetta Penelope e il coniglietto Hobie, che in seguito aiuteranno la ragazza a trovare una via d'uscita dal castello.
Una volta fuori dal castello, Raperonzolo camminando arriva a un villaggio e trova un castello dove conosce un giovane molto bello di cui si innamora, ignara che Otto, il furetto di Gothel l'ha seguita. Così quella sera, saputo della fuga di Raperonzolo, Gothel va da lei e pretende di sapere il nome del ragazzo incontrato da Raperonzolo ma quest'ultima le dice che non lo sa perché, nella fretta di tornare a casa, si era dimenticata di chiedere il nome al giovane. Gothel non le crede e per punirla le distrugge i dipinti, i penneli e i colori e grazie alla sua magia trasforma la stanza di Raperonzolo in una torre altissima e senza uscita e se ne va lasciando Raperonzolo in lacrime e ordinando al padre di Penelope, Ugo, di sorvegliare la ragazza impedendole di scappare di nuovo dicendogli che se avesse fallito avrebbe pagato con la vita.
Ma non tutto è perduto, infatti quella notte, mentre Raperonzolo dormiva, la spazzola che la ragazza aveva trovato nella cantina dov'era il tunnel che l'aveva portata fuori dal castello, viene trasformata dalle stelle in un pennello magico e la mattina seguente, quando Raperonzolo tenta di dipingere con i colori fatti da Penelope e Hobie utilizzando il pennello, scopre che con quell'oggetto può fare dipinti magici che possono portarla nel luogo raffigurato. Capendo che quella è la sua occasione per scappare, Raperonzolo dipinge il villaggio dove era andata e entra nel dipinto. Al villaggio incontra di nuovo il giovane, ma nemmeno stavolta gli chiede il nome per non rischiare che Gothel lo venga a sapere; intanto anche Gothel è al villaggio e scopre che il giovane incontrato da Raperonzolo si chiama Stephane ed è il principe del regno.
Nei giardini del castello, Stephane da a Raperonzolo l'invito per il ballo mascherato che si sarebbe tenuto quella sera in onore del compleanno del giovane e Raperonzolo accetta senza sapere che Stephane è il principe. Proprio allora compare Penelope entrata anche lei nel dipinto per riportare Raperonzolo alla torre perché Gothel è tornata e se non l'avesse trovata avrebbe ucciso Ugo. Raperonzolo dipinge la torre su una porta ed entra nel dipinto insieme a Penelope e le due riescono a tornare proprio un istante prima che Gothel entri nella torre; una volta dentro Gothel richiede a Raperonzolo il nome di Stephane per metterla alla prova e, quando Raperonzolo le dice che non lo sa, Gothel se ne va dicendole che sarebbe rimasta a marcire nella torre per sempre.
Raperonzolo, determinata ad andare al ballo e a fuggire per sempre da Gothel, si chiede quale abito indossare per andare al ballo e inizia a dipingersi vestiti da sera addosso con il pennello magico finché non trova quello giusto. In quel momento arriva Gothel che ha saputo del ballo e, per punire la ragazza le taglia i capelli e distrugge il pennello e il dipinto magico e quando Raperonzolo le dice di nuovo di non sapere il nome di Stephane, Gothel la intrappola per sempre nella torre creando intorno ad essa una barriera che imprigiona solo una persona dal cuore bugiardo, incatena Ugo per punirlo di aver fatto scappare la ragazza e, travestita da Raperonzolo, Gothel si dirige al ballo e, una volta allontanato Stephane dal ballo tenta di ucciderlo. Intanto alla torre Raperonzolo raccoglie i frammenti del pennello magico sentendo che ormai non c'è più niente da fare.
Allora Penelope racconta ad Ugo quello che era veramente successo e lui le dice che la magia di Gothel imprigionava solo una persona dal cuore bugiardo ma la ragazza, che aveva sempre detto la verità, poteva uscire e così Penelope e Hobie vanno da Raperonzolo che si lancia dalla finestra. Con Raperonzolo e Hobie in groppa, Penelope sorvola la muraglia che Gothel aveva eretto intorno al castello, rendendo così suo padre molto orgoglioso di lei. Al castello si sta combattendo poiché è arrivato re Guglielmo, il re del regno vicino, in guerra con quello di re Federico, il padre di Stephane, perché Guglielmo crede che Federico abbia
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rapito sua figlia che altri non è che Raperonzolo. Quando Guglielmo scopre che in realtà era stata Gothel a rapire la sua amata figlia, capisce di aver fatto un tremendo sbaglio ma, proprio quando Gothel sta per uccidere Guglielmo, Federico e Stephane, compare Raperonzolo accompagnata da Penelope e Hobie che riescono ad attirare Gothel fino a farla entrare nel dipinto della torre che Raperonzolo aveva dipinto per tornare al castello, imprigionando la strega.
Gothel ,che aveva sempre vissuto nella menzogna e quindi aveva un cuore bugiardo rimane intrappolata per sempre dal suo stesso incantesimo mentre gli altri suoi incantesimi scompaiono, compreso quello che teneva incatenato Ugo. Otto, che aveva seguito Gothel nel dipinto, rimane intrappolato nella torre insieme a lei e costretto a farle da schiavo. Guglielmo e Raperonzolo finalmente si riuniscono come una vera famiglia, Guglielmo e Federico tornano amici e viene il giorno del matrimonio di Raperonzolo e Stephane che partono per il loro castello con Hobie, Penelope e Ugo che vanno a vivere con loro.


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Confronto tra la fiaba dei Fratelli Grimm e il film Disney:

Nonostante nei titoli del film non vengano riconosciuti come fonte della sceneggiatura i fratelli Grimm, il film è ispirato alla fiaba classica Raperonzolo, dalla quale però si distacca in più punti.
Nella fiaba originale, i genitori di Raperonzolo non sono un re e una regina, ma dei comunissimi contadini. La madre, incinta di Raperonzolo, si ammala gravemente per la voglia di mangiare dei raperonzoli in insalata. Per procurarsene, il marito si intrufola di notte nel giardino della sua vicina, la strega Frau Gothel, e raccoglie i raperonzoli. La seconda notte, l'uomo viene colto da Gothel che, in cambio dei preziosi ortaggi, chiede di avere il loro primogenito. L'uomo accetta e, quando alla coppia nasce una bambina, Gothel la prende con sé e le dà il nome di Raperonzolo (in tedesco, Rapunzel). Nel film, il re invia i suoi sudditi a cercare un magico fiore nato da una goccia caduta dal sole per guarire la sua sposa malata e incinta. Il fiore viene sottratto a Gothel, la quale per poterne sempre sfruttare il potere, rapisce la primogenita dei reali, una volta compreso che la magia del fiore si è trasferita nei capelli della bambina.
Il nome che viene dato alla bambina, Raperonzolo, è strettamente connesso alle voglie di sua madre, quando ne era incinta. Nel film, invece, il nome Rapunzel non ha alcuna connessione con il noto ortaggio.
Nella fiaba, Gothel è una strega potentissima e temuta da tutti. Nel film, è una donna comune, senza poteri magici.
Raperonzolo, nella fiaba, viene rinchiusa nella torre all'età di dodici anni, perché la strega teme che qualcuno possa invaghirsi della sua bellezza e portargliela via. Nel film, Gothel chiude nella torre Rapunzel sin da neonata, con l'unico scopo di preservare il potere dei suoi capelli.
L'unica caratteristica dei capelli di Raperonzolo, nella fiaba, è che essi sono lunghi cento braccia e sembrano d'oro filato e servono unicamente a far salire e scendere la strega per la torre. Nel film, essi hanno anche il potere di far ringiovanire e curare le persone.
Nella fiaba, la strega va a trovare Raperonzolo solo durante il giorno e ciò rende possibile i suoi incontri clandestini notturni con il principe. Nel film, Gothel va a trovare Rapunzel continuamente.
Nella fiaba, l'uomo amato da Raperonzolo è un principe, non un ladro. E i due non fuggono mai dalla torre, anche se progettano di farlo, ma non vi riescono, perché Gothel scopre il loro piano, quando si accorge che Raperonzolo aspetta un figlio dal principe.
Gothel, nella fiaba, quando scopre il tradimento di Raperonzolo, taglia i capelli per far cascare il principe in una trappola e la spedisce in un deserto perché viva sola e in gran miseria. Nel film, non succede nulla di tutto ciò, e i capelli di Rapunzel vengono tagliati da Flynn, perché perdano tutto il loro potere e Gothel non possa più sfruttarlo.
Nella fiaba, la strega acceca il principe e le lacrime di Raperonzolo gli ridonano la vista. Nel film, accade una cosa simile, in quanto Gothel pugnala Flynn e poi le lacrime di Rapunzel gli ridonano la vita.
Raperonzolo e il principe nella fiaba hanno due bambini, un maschio e una femmina. Nel film, non viene specificato se i due avranno dei figli o meno.
Nella fiaba, Raperonzolo non trova i suoi veri genitori. Nel film, invece, li ritrova e ritorna al rango di principessa.
Nella fiaba, non viene fatto alcun cenno riguardo alla fine di Gothel. Nel film, Gothel, perduto il potere dei capelli di Rapunzel, perde con esso anche la sua giovinezza e invecchia rapidamente fino a ridursi in polvere precipitando involontariamente dalla torre.
Estratto del documento

Indice

Introduzione……………………………………………………………………………………

……………………………………….2

1. Racconto della fiaba Rapunzel dei Fratelli

Grimm………………………………………………………….3

2. Racconto della fiaba Petrosinella di Giambattista

Basile……………………………………………….4

3. Racconto della fiaba Il Principe Canarino di Italo

Calvino………………………………………………6

4. Racconto della fiaba Prezzemolina o Prunella di Italo

Calvino…………………………………......8

5. Racconto del cartone animato Disney Rapunzel L’intreccio della

Torre di N.G. e B.H……9

6. Racconto del cartone animato Barbie Raperonzolo di J.C.D. E

J.T.M.C………………………….11

7. Confronto tra il film Disney Rapunzel …Della torre e la fiaba

Rapunzel dei Fratelli G….13

Bibliografia………………………………………………………………………………………

……………………………………14

Rapunzel è una fiaba europea con diverse stesure: come quella dei

Fratelli Grimm, di Giambattista Basile e quelle di Italo Calvino.

La prima stesura è stata quella di Giambattista Basile; invece la prima

pubblicazione è stata quella dei Fratelli Grimm nella raccolta Fiabe

(Kinder- und Hausmärchen, 1812-1822).

Questa fiaba racconta di: Una coppia di sposi che viveva accanto a un

giardino che apparteneva a una potente strega, conosciuta come

Dama Gothel. Essi desideravano ardentemente un figlio e, quando la

donna rimase finalmente incinta, fu presa da una gran voglia di

mangiare alcuni raperonzoli che crescevano nel giardino della vecchia

megera. Il marito, allora, durante la notte scavalcò le alte mura per

procurargliene qualche mazzetto. Ma alla terza incursione nel giardino

si ritrovò faccia a faccia con la temibile strega. La strega decise di

punirlo, consentendogli di tornare a casa con i raperonzoli sottratti a

condizione che, una volta nato, il bambino fosse consegnato a lei.

Disperato, l'uomo alla fine acconsentì.

Il tempo passò e nacque una bella bambina. La strega la prese con sé

e le diede il nome di Raperonzolo. Quando la bimba compì 12 anni, la

chiuse in un'alta torre nel mezzo del bosco. Raperonzolo aveva lunghi

capelli dorati che teneva legati in una treccia e quando la strega

andava a trovarla le gridava: "Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli,

che per salir mi servirò di quelli". E così, arrampicandosi sulla sua

treccia, poteva entrare nella celletta attraverso l'unica finestra della

torre.

Un giorno il figlio di un Re, che per caso passava nei dintorni, sentì

Raperonzolo cantare e fu rapito dalla sua incantevole voce. Non

trovando alcun accesso alla torre se ne andò sconsolato, ma si

ripromise di tornare ogni giorno ad ascoltare quel canto meraviglioso,

finché una volta vide la strega e scoprì il modo per salire dalla sua

bella. Decise così quella notte di provare anche lui: recitò i versi che

aveva sentito dalla vecchia e in un batter d'occhio si ritrovò nella

torre con la bella fanciulla. Egli allora le dichiarò tutto il suo amore e

le chiese di sposarlo. Raperonzolo, nonostante l'iniziale spavento, finì

con l'accettare la proposta e, insieme al Principe, pianificò la fuga.

Egli sarebbe tornato tutte le notti, poiché di giorno vi si recava la

strega, e le avrebbe portato della seta, che lei avrebbe tessuto fino a

darle la forma di una scala, con cui avrebbe potuto scendere dalla

torre.

Un giorno Raperonzolo parlò accidentalmente del Principe alla strega,

che, accecata dall'ira, la punì tagliandole i capelli e abbandonandola

nel deserto. Quando quella stessa notte il Principe si arrampicò sulla

treccia dorata, si trovò di fronte la vecchia Dama Gothel, che gli disse

che mai più avrebbe ritrovato la fanciulla. Egli allora saltò giù dalla

torre e, caduto sui rovi sottostanti, ne venne accecato. Per anni errò

nei boschi, finché un giorno giunse nel deserto, dove riconobbe la

voce di Raperonzolo. Ella, piangendo insieme a lui, fece cadere le

proprie lacrime sui suoiocchi, rendendogli così la vista. Il Principe la

portò così nel suo regno dove vissero felici e contenti. 2

Nelle diverse fiabe troviamo molte differenze.

Rapunzel

Nella stesura dei Fratelli Grimm “ “, troviamo:

una donna incinta che un giorno, affacciandosi dalla finestra vede un orto di una

maga e vedendo cosa c’era dentro gli venne una voglia. Il marito vedendola sempre

più magra capì e così si gettò nell’orto della strega; ma quando ella lo scoprì, gli disse

che non gli faceva niente però appena la bambina fosse nata la avrebbe presa con lei.

Appena nata apparve la maga e si prese la bambina dandogli il nome di Raperonzolo.

Quando Raperonzolo compì dodici anni la strega la chiuse in un’alta torre in mezzo al

bosco dove nessuna la poteva vedere, la bambina aveva lunghi capelli che

sembravano fili d’oro. Ogni giorno la strega si recava da Raperonzolo e chiamandola la

bambina gettava i sui lunghi capelli che arrivavano alla lunghezza di venti braccia, e la

strega arrampicandosi arrivava nell’unica finestrella della torre ed entrava dentro.

Un giorno ove risiedeva la torre passò un principe e sentì cantare Raperonzolo egli si

innamorò subito e ogni giorno andava lì ad ascoltare; fin quando un giorno sentì udire

la strega che diceva:

"Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli

che per salir mi servirò di quelli!".

La sera stessa il principe si recò la e disse le stesse parole Raperonzolo getto i suoi

capelli e poi si ritrovò il principe e dopo qualche incontro i due decisero di sposarsi.

Raperonzolo per sbaglio disse alla maga

quello che stava succedendo con il principe,

così la strega gli tagliò i capelli e la

condusse nel deserto dove inseguito partorirà

due gemelli.

La sera stessa il principe si reca alla torre

dicendo le stesse parole gli apparvero i

capelli e salì però si ritrovò la strega che gli

disse che non avrebbe più ritrovato a

Raperonzolo; così per disperazione si gettò

dalla torre e diventò cieco. Dopo alcuni anni

arrivò nel deserto ove c’era Raperonzolo; ella

vedendolo scoppiò a piangere e con due delle

sue lacrime gli fece ritornare la vista.

Riunendosi i due celebreranno il matrimonio

nel pase del Principe e vivranno per sempre

felice e contenti. 3

Nella stesura di Giambattista Basile “ Petrosinella “, troviamo:

un giorno una donna chiamata Pescodozia era incinta e affacciandosi dalla finestra

vide una grande aiuola di prezzemolo, alla donna però gli venne la voglia così appena

uscì l’orca andò nell’orto e i prese il prezzemolo. Appena tornata, l’orca vide tutto il

prezzemolo raccolto e disse: : "Mi si possa scardinare l'osso del collo se non acchiappo

questo manico d'uncino e non lo faccio pentire, così che impari a mangiare nel suo

tagliere e a non scucchiarare nelle pignatte altrui". L’orca decise di nascondersi e,

quando la donna scese la colse sul fatto e gli chiese spiegazione, però non sentendo

ragione gli disse che quando sarà nato/a il bambino/a che teneva in grembo lo/a

avrebbe preso/a con lei.

Quando la donna partorì nacque una bella bambina che chiamò Petrosinella perché

aveva un ciuffo di prezzemolo sul petto.

Quando Petrosinella divenne grande la madre la mandò dalla maestra; quasi sempre

quando tornava dalla maestra vedeva l’orca e gli diceva: di a tua mamma della

promessa che fece un paio di anni fa. La madre non sopportando più queste parole un

giorno disse alla figlia che quando avrebbe visto quella brutta signora e gli avrebbe

ripetuto le stesse parole di dirgli che la promessa era sua adesso. L’orca prese molto

violentemente la bambina e la condusse in mezzo al bosco ove creò con una magia un

grande castello che aveva solo una finestra.

Il giorno quando la strega si recava al castello chiamava a Petrosinella che con i sui

capelli lunghi lunghi riusciva a salire dentro il castello. Quando la strega se ne andava

Petrosinella si affacciava alla finestra e iniziava a cantare, un giorno posso per sbaglio

il figlio del principe che sentendola cantare si innamorò subito e dopo qualche

complimento Petrosinella gli getto i suoi capelli e lo fece salire nel castello. Quando si

videro a faccia a faccia decisero che si dovevano vedere tutte le sere, però per sbaglio

una sera una comare dell’orca li vide e gli e lo andò subito a raccontare. L'orca

ringraziò la comare dell'avvertimento e disse che sarebbe stato pensiero suo

d'impedire la strada a Petrosinella; a parte che era possibile che riuscisse a fuggire

poiché le aveva fatto un incantesimo, che se non avesse avuto in mano tre ghiande,

che erano nascoste in una trave della cucina, era un'opera persa che potesse filarsela.

Ma, mentre facevano queste chiacchiere, Petrosinella, che stava con le orecchie

spalancate e aveva qualche sospetto sulla comare, sentì tutto il ragionamento; e,

appena la Notte stese i vestiti neri per preservarli dalle tarme, venuto come al solito il

principe, lo fece salire sulle travi e, trovate le ghiande, che sapeva come usare per

essere stata fatata dall'orca, fatta una scala di spago, se ne scesero giù tutti e due e

cominciarono a scappare verso la città. Ma, essendo visti mentre uscivano dalla

comare, questa cominciò a strillare chiamando l'orca, e fu tanto lo strepito che quella

si svegliò e, sentendo che Petrosinella se n'era fuggita, se ne scese per la stessa scala

che era legata alla finestrella e cominciò a correre dietro agli innamorati. Li quali,

appena li videro arrivare verso di loro più veloce di un cavallo imbizzarrito, si sentirono

perduti, ma, ricordandosi Petrosinella delle tre ghiande, ne gettò subito una a terra, ed

ecco spuntare un cane corso così terribile (oh, mamma mia!) che abbaiando con tanto

di bocca aperta corse verso l'orca per farsene un boccone. Ma l’orca mise la mano in

tasca, e tirò fuori una pagnotta e, gettandola al cane, gli fece calare la coda.

E, tornata a correre dietro a quelli che fuggivano, Petrosinella, vistala avvicinare, gettò

la seconda ghianda ed ecco uscire un feroce leone che, sbattendo la coda a terra e

scuotendo la criniera, con due palmi di gola spalancata si preparava a inghiottire

l'orca. E l'orca, tornando indietro, scorticò un asino che pascolava in un prato e,

messasi addosso la sua pelle, corse di nuovo verso quel leone, che, credendola un

asino, ebbe tanta paura. Saltato questo secondo ostacolo, l'orca tornò a inseguire i

giovani che, sentendo il rumore dei passi e vedendo la nuvola di polvere che s'alzava

fino al cielo, capirono che l'orca arrivava di nuovo.

La quale, avendo sempre il sospetto che il leone continuasse a inseguirla, non si era

tolta la pelle dell'asino 4

e, avendo Petrosinella gettato la terza ghianda, ne uscì un lupo che, senza dare tempo

all'orca di trovare un nuovo espediente, se la inghiottì come fosse un asino. E gli

innamorati, finalmente fuori dei guai, se ne andarono piano piano nel regno del

principe, dove, con il consenso del padre, lui se la prese in moglie e vissero per

sempre felici e contenti. 5

Nella stesura di Italo Calvino “ Il Principe Canarino “, troviamo:

Un Re con la moglie morta e rimasto con la figlia, però si sposa con un’altra donna. La

matrigna e molto gelosa della ragazza così dopo tanti litigi la moglie gli propone una

idea, di condurla fuori dal palazzo. Dopo alcune esitazioni il Re acconsente e gli dice

che però la ragazza deve stare bene e che non gli deve mancare niente.

La matrigna porta la bambina in un castello che si trova nel bosco e la fa presidiare da

dame di corte. La matrigna obbliga alla dame che la ragazza non si deve affacciare per

nessun motivo alla finestra, però le dame no gli danno ascolto e la ragazza si affaccia

sempre.

Alcune volte la matrigna per volere del padre si reca a trovarla per vedere se va tutto

bene.

Un giorno un principe mentre era caccia vede il castello che pensava che fosse

disabitato aperto e vede che esce fuori di una finestra una bella donna. Dopo essersi

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