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Collegamenti
Paracadutismo,tesina
STORIA - BATTAGLIA DI EL-ALAMEIN
SCIENZE DELLA TERRA - LA TETTONICA A PLACCHE
ITALIANO - GABRIELE D'ANNUNZIO
FILOSOFIA - FRIEDRICH NIETZSHE
INGLESE - OSCAR WILDE
RELIGIONE E CULTURA - ACCADEMIA LATINITAS
LATINO - DECIMO GIUNIO GIOVENALE
ARTE - IL FUTURISMO
SCIENZE MOTORIE - OPERAZIONI PRELIMINARI E IN VOLO
CHIMICA - METABOLISMO DEL GLUCOSIO
FISICA - FORZE CHE AGISCONO SUL PARACADUTE
MATEMATICA - VELOCITA' E SPAZIO NEL MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO
TIPI DI MARGINI MARGINI DIVERGENTI
Se le PLACCHE tentano
di ALLONTANARSI, formando una
FOSSA che continua ad allargarsi
dando vita ad un nuovo OCEANO.
Tali margini vengono
definiti COSTRUTTIVI perché portano
alla formazione di nuova LITOSFERA.
MARGINI CONVERGENTI
Se le PLACCHE tentano
scivolando l’una sotto
di AVVICINARSI
all’altra.
La LITOSFERA sprofonda nelle viscere
della terra.
Tali margini vengono
definiti DISTRUTTIVI perché si verifica
la SUBDUZIONE, ossia la LITOSFERA
viene inghiottita nelle FOSSE.
Questo fenomeno è responsabile
dell’OROGENSI, cioè della formazione
delle catene montuose.
MARGINI CONSERVATIVI
SCIVOLANO L’UNA
Se le PLACCHE
ACCANTO ALL’ALTRA, muovendosi in
direzioni opposte, con velocità diverse.
Essi coincidono con le FAGLIE
TRASFORMI, con forte attività sismica
ma prive di vulcani.
Mario Alberto Robortaccio / Classe V – Sezione A
Percorso Multimediale “IL PARACADUTISMO” 31
OROGENESI
È l’insieme dei processi di DEFORMAZIONE e SPOSTAMENTO delle MASSE
ROCCIOSE, che porta alla formazione delle MONTAGNE.
Le catene montuose possono formarsi:
Per COLLISIONE tra due ZOLLE CONTINENTALI (ALPI e HIMALAYA). In questo
caso nessuno dei 2 blocchi può andare in SUBDUZIONE e così le masse si
comprimono finchè una delle due scivola sull’altra. In questo caso si formano
PIEGHE e FALDE DI COPRIMENTO. Esse hanno sempre altezza notevole.
Per COLLISIONE TRA una ZOLLA OCEANICA e una ZOLLA CONTINENTALE.
In questo caso avviene la SUBDUZIONE della ZOLLA OCEANICA sotto quella
CONTINENTALE e si forma un SISTEMA ARCO-FOSSA.
Il MAGMA prodotto durante la SUBDUZIONE si solidifica e forma una
CORDIGLIERA, cioè un ARCO VULCANICO CONTINENTALE, proprio sopra la
zona di SUBDUZIONE.
Mario Alberto Robortaccio / Classe V – Sezione A
Percorso Multimediale “IL PARACADUTISMO” 32
LETTERATURA ITALIANA
Gabriele D'Annunzio è uno dei simboli del
Decadentismo italiano, del quale fu il più illustre
rappresentante assieme a Giovanni Pascoli.
Soprannominato il "Vate", in quanto con la sua
opera e la sua vita ha cercato di interpretare e
guidare i sentimenti delle masse.
Prima di lui tale appellativo fu attribuito ad autori
latini come LUCREZIO e ORAZIO, impegnati a
ripristinare i valori morali durante periodi di grave
corruzione in cui versava Roma, come "guida per la
Nazione verso un destino glorioso".
D’Annunzio fu sempre animato dal desiderio di stupire e cercò di vivere una "vita
eccezionale e inimitabile", comportandosi come un principe rinascimetnale, tra
oggetti d’arte, stoffe preziose, cavalli e levrieri. Anche i suoi amori furono
eccezionali, come quello per l’attrice Eleonora Duse.
Con la sua vita ha influenzato molto il suo tempo, dal cinema alla politica. A lui si
deve la creazione di slogan come MARE NOSTRO, FOLLI OCEANICHE, usati
ancora oggi.
Fu lui a stabilire che la parola "automobile" fosse di genere femminile, affermando
che "L'Automobile è femminile. Questa ha la grazia, la snellezza, la vivacità di una
seduttrice; ha inoltre una virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza".
D'Annunzio fu anche un grande
pubblicitario, oltre che inventore di
neologismi.
Egli italinizzò il"sandwich" chiamandolo
"tramezzino", inventò i nomi propri
"Cabiria" e "Ornella".
Anche il nome de La Rinascente, per i
grandi magazzini di Milano, fu suggerito
da Gabriele D'Annunzio.
Fu testimonial dell'Amaro Montenegro e
dell'Amaretto di Saronno.
D'Annunzio lanciò anche una propria
linea di profumi, l'Acqua Nuntia.
Mario Alberto Robortaccio / Classe V – Sezione A
Percorso Multimediale “IL PARACADUTISMO” 33
LA VITA
LA FAMIGLIA E GLI ANNI DI FORMAZIONE (1863-1881)
Gabriele D'Annunzio nacque a Pescara il 12
marzo 1863 da una famiglia benestante.
Dal padre, Francesco Paolo Rapagnetta (il
quale acquisì il cognome D'Annunzio da un
ricco zio che lo adottò) ereditò la passione per
le donne.
Il giovane D'Annunzio non tardò a manifestare
un carattere ambizioso e disinibito.
Nel 1879 il padre finanziò la pubblicazione della
prima raccolta di poesie del giovane studente,
"Primo vere"
Il libro ebbe un certo successo grazie ad un
espediente dello stesso D'Annunzio: fece
diffondere la falsa notizia della propria morte
per una caduta da cavallo.
La notizia, smentita solo in seguito, richiamò
l'attenzione del pubblico.
Dopo aver concluso gli studi liceali, giunse a
Roma, dove si iscrisse alla Facoltà di Lettere,
anche se non avrebbe mai ultimato gli studi.
IL PERIODO ROMANO (1881-1891)
A Roma, divenuta da poco capitale del
Regno, cominciò a forgiarsi il suo stile
raffinato e la sua visione del mondo.
Attratto dalla bellezza e dal lusso, in un primo
momento dovette adattarsi al lavoro di
giornalista, soprattutto per esigenze
economiche.
Poi, nel 1883 sposò, con un matrimonio
riparatore, la duchessa Maria Hardouin da cui
ebbe tre figli.
Il matrimonio finì dopo pochi anni per le
numerose relazioni extraconiugali di
D'Annunzio, tra cui quella con Maria Gravina,
da cui ebbe la figlia Renata.
Il grande successo letterario arrivò nel 1889
con la pubblicazione del suo primo romanzo,
"Il Piacere", incentrato sulla figura dell'esteta
decadente.
D'Annunzio gestì la popolarità costruendo un vero e proprio "star system" ante
litteram, incentrato sul "divismo" della sua personalità.
Mario Alberto Robortaccio / Classe V – Sezione A
Percorso Multimediale “IL PARACADUTISMO” 34
IL PERIODO NAPOLETANO (1891-1894)
Trasferitosi a Napoli, D'Annunzio compose
"Giovanni Episcopo" e "L'innocente", seguiti da "Il
trionfo della morte".
Sempre in questo periodo viene a conoscenza degli
scritti di Friedrich Nietzsche, il cui pensiero,
liberamente filtrato dal Vate, si ritrova ne "Le Vergini
delle rocce" (1895).
Nel 1892, a seguito di una gara con Ferdinando
Russo sulla capacità del poeta di comporre liriche
in dialetto napoletano, D'annunzio scrisse il testo de
"A vucchella", che verrà eseguita da artisti come
Enrico Caruso e Luciano Pavarotti.
IL PERIODO FIORENTINO (1894-1904)
epistolare con l’attrice Eleonora Duse. Si
Sempre nel 1892 cominciò una relazione
conobbero personalmente nel 1894 e subito scattò l'amore.
Per vivere accanto alla sua nuova compagna, D'Annunzio si trasferì a Firenze,
trasformando la sua villa in un monumento del gusto estetico decadente.
In questi anni nacque gran parte della
drammaturgia dannunziana (che ha come punto di
riferimento la Duse), nonché le opere poetiche, le
Laudi e, tra queste, l'Alcyone.
Nel 1897 iniziò l'esperienza politica.
Eletto deputato della destra, passò quasi subito
nelle file della sinistra in segno di protesta verso le
"leggi liberticide" del governo contro i moti
democratici che stavano infiammando il paese
dopo la repressione dei moti di Milano da parte
del generale Bava BECCARIS.
In questa circostanza pronunciò la celebre frase
«vado verso la vita», molto suggestiva dal punto
di vista teatrale.
IL TRASFERIMENTO IN FRANCIA (1904-1915)
La relazione con Eleonora Duse terminò nel 1904,
dopo un tradimento dello scrittore. Nello stesso
anno D’Annunzio pubblicò "Il Fuoco", in cui
descrive impietosamente la loro relazione.
La vita dispendiosa lo portò presto ad accumulare
molti debiti, così nel 1910 si vide costretto a
trasferirsi in Francia per evitare i creditori.
A Parigi divenne presto un personaggio molto noto
e ciò gli permise di mantenere il suo stile di vita, tra nuovi debiti e frequentazioni
mondane, come quella con Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Movimento
Futurista Italiano.
Dopo il periodo parigino si ritirò ad Arcachon, sulla costa Atlantica, dove compose
libretti d'opera e soggetti per per il cinema, come "Cabiria", film muto del 1914.
Mario Alberto Robortaccio / Classe V – Sezione A
Percorso Multimediale “IL PARACADUTISMO” 35
PRIMA GUERRA MONDIALE (1915-1918)
Nel 1915 ritornò in Italia, dove iniziò subito una
propaganda interventista.
Con l'entrata in Guerra dell'Italia, il 24 maggio
1915, D'Annunzio si arruolò volontario nei Lancieri
di Novara, nonostante avesse già 52 anni. Tuttavia
l'azione del Vate si concretizzò in gesta simboliche,
molto teatrali, e non in vere e proprie imprese
militari. Ottimo aviatore, nel settembre 1915
partecipò a un'incursione aerea su Trento e nei
mesi successivi a vari attacchi nel quadro delle
battaglie dell'Isonzo.
Il 16 gennaio del 1916, a seguito di un atterraggio
d'emergenza, riportò una lesione all'altezza della tempia.
La ferita gli provocò la perdita dell'occhio. Visse così un periodo di convalescenza,
durante il quale fu assistito dalla figlia Renata.
Durante la convalescenza compose il "Notturno" utilizzando delle sottili strisce di
carta che gli permettevano di scrivere nella più completa oscurità.
L'opera venne pubblicata nel 1921 e contiene una serie di ricordi e di osservazioni.
Tuttavia, ben presto tornò a combattere e, contro i consigli dei medici, continuò a
partecipare ad azioni belliche aeree e di terra. Nel 1918, con il grado di maggiore,
parteciò al Volo su Vienna e alla Beffa di Buccari.
Al termine del conflitto per il coraggio dimostrato si congedò come tenente
colonnello ed ottenne il titolo onorario di generale di brigata aerea.
Nell'immediato primo dopoguerra D'Annunzio si fece portatore di un fote
malcontento nazionale, sintetizzata nella frase "vittoria mutilata", che presto trovò in
Benito Mussolini un forte sostenitore.
L'IMPRESA DI FIUME (1919-1921)
Nel 1919 D'Annunzio organizzò una spedizione
di "legionari", partiti da Ronchi di Monfalcone
per l'occupazione della città di Fiume, ancora
contesa tra Italia e Jugoslavia dopo gli accordi
di Londra.
In questo clima si svolse l'Impresa di Fiume,
ovvero un colpo di mano militare organizzato
dallo stesso D'Annunzio che con alcuni
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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