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La mia tesina è incentrata sulla storia e l'organizzazione dell'Operazione Paperclip, operazione segreta attuata dagli U.S.A. dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino agli anni '70.
Storia (Filosofia) - Operazione Paperclip
L'OPERAZIONE PAPERCLIP
Mentre in Europa infuriava ancora la guerra (1944), gli uomini di Alsos,
comandati dal fisico olandese-americano Samuel Goudsmit, erano impegnati
nella ricerca della “scienza nazista”.
L'Operazione Alsos, di cui Goudsmit era direttore scientifico, fu una missione
top secret, costituente una ramificazione del progetto Manhattan, la quale
aveva lo scopo di indagare sul programma atomico tedesco e di stabilire le
possibilità reali del III Reich di scatenare una guerra atomica, biologica o
extrema ratio
chimica, “la guerra A-B-C”, contro l'esercito alleato come per
risollevare e capovolgere le sorti del conflitto.
E' importante comprendere come tale operazione venne alimentata e
sostenuta dalla paura che i vertici degli Stati Uniti nutrivano nell'eventualità di
dover combattere una guerra totale e “non convenzionale” contro la Germania,
e come lo stesso timore nei confronti dei sovietici si rivelerà, qualche anno più
tardi, il principale elemento portante dell'intero Progetto Paperclip.
Dopo aver scoperto, in seguito alla cattura di quattro dei massimi scienziati
nucleari di Hitler, che il progetto atomico tedesco fu un fallimento, Goudsmit e
la sua squadra spostarono l'attenzione sul programma per la costruzione di
armi biologiche e chimiche nazista, il quale si riteneva fosse talmente avanzato
da superare quello alleato.
Tali progetti comprendevano la creazione e la produzione, su scala industriale,
di agenti patogeni come la malaria, il tifo e la peste bovina o gas nervini letali,
come il Tabun ed il Sarin, i quali si sarebbero rivelati devastanti nel caso in cui
la Germania li avesse utilizzati per armare la Luftwaffe o, ancor peggio, i razzi
V1 e V2 appartenenti alle “Wunderwaffen” e lanciati in direzioni del Belgio e
dell'Inghilterra.
“Il Tabun era uno dei segreti di Hitler più gelosamente custoditi,una vera arma
miracolosa del genere più diabolico”(2) :esso venne sintetizzato per la prima
volta dal dottor Gerhard Schrader nell'autunno del 1936.
In quel periodo Schrader, lavorando in un laboratorio di ricerca della IG Farben,
cercava di scoprire un pesticida che fosse più efficace e che apportasse un
maggior risparmio all'azienda, quando sintetizzò un fumigante contenente
cianuro al quale diede il nome di
“Preparazione 9/91”.
Tale sostanza, di cui una piccola quantità era
in grado di uccidere un uomo nel giro di
pochi minuti provocando il collasso
respiratorio, venne subito individuata dal
dipartimento per le armi chimiche del
Reich, classificata e rinominata “Gas Tabun”.
Il Sarin, il cui nome era costituito da un
acronimo derivante dai nomi delle quattro
persone chiave implicate nella sua creazione (Schrader, Ambros, Rüdiger e
Linde), era una sostanza ancora più letale del precedente gas e venne
sintetizzato due anni più tardi dopo il Tabun.
Entrambi gli agenti nervini venivano prodotti dalla IG Farben a Dyhernfurth, lo
stesso colosso industriale tedesco famoso per la produzione di Zyklon B,
l'insetticida utilizzato nelle camere a gas dei campi di concentramento, lo
stesso colosso industriale tedesco famoso per la produzione di gomma sintetica
(chiamata Buma) utilizzando lavoratori schiavi provenienti da Auschwitz, lo
stesso colosso industriale tedesco i cui chimici principali e corpo dirigente
vennero processati a Norimberga.
Tra di loro c'era Otto Ambros, chimico, capo della commissione-C per la guerra
chimica, direttore delle fabbriche della IG Farben sia ad Auschwitz che a
Dyhernfurth e futura figura chiave dell'operazione Paperclip.
Il suo nome compariva, insieme a quello di altri 15.000 uomini tra scienziati,
ingegneri, medici e tecnici, su un elenco denominato “Lista Osenberg”,
compilato nel 1943 dal dottor Werner Osenberg, a capo dell'Ufficio
pianificazione del Consiglio delle ricerche del Reich.
Al di là dei nomi di tutti gli scienziati della Germania, tale lista conteneva
importanti informazioni biografiche su di essi, nonché dettagli sui programmi
scientifici e sulle strutture di ricerca.
La lista Osenberg, condivisa sia da Alsos che dal CIOS (Combined Intelligence
Objectives Subcommitte), fu essenziale per la localizzazione e la cattura dei più
importanti specialisti tedeschi e,
di conseguenza, fondamentale per la futura Operazione Paperclip.
Oltre ai chimici di Hitler, gli Stati Uniti erano interessati anche ai suoi ingegneri,
soprattutto agli uomini coinvolti nella progettazione e nella costruzione dei
razzi V2, i quali dovevano essere individuati ed interrogati prima che venissero
catturati dai sovietici.
Difatti il programma missilistico nazista, e con esso le armi V, aveva
ossessionato gli Alleati a tal punto che il generale Eisenhower, comandante
delle truppe angloamericane in Europa e futuro presidente degli Stati Uniti,
“se i tedeschi avessero potuto perfezionare e mettere in atto le
affermò che
nuove armi con sei mesi d'anticipo, l'invasione dell'Europa da parte nostra si
sarebbe dimostrata estremamente difficile, forse impossibile” (3).
A tal proposito venne organizzata la Special Mission V2, le cui unità riuscirono
ad individuare i siti più importanti per lo sviluppo, la produzione e
l'assemblaggio dei razzi come pure le principali menti che lavorarono al
programma missilistico del Reich.
Nella località di Peenemünde, situata nella costa orientale tedesca sul Mar
Baltico, venivano effettuati il grosso dei lanci, sotto la supervisione sia di
Wernher Von Braun che del Generalmaggiore Walter Dornberger, mentre nella
fabbrica di Mittelwerk, situata nelle vicinanze del campo di Dora-Nordhausen, si
trovava la produzione principale dei razzi V, sovrintesa dal direttore del sito
Arthur Rudolph.
Ciascuno di loro, tra le figure chiave del programma missilistico tedesco,
divennero altrettanto importanti per il progetto Paperclip nonché per il futuro
programma spaziale statunitense, una delle conseguenze principali
dell'Operazione “Graffetta”.
L'utilizzo di lavoratori schiavi, tanto nella produzione di armi chimiche ad opera
della IG Farben quanto nella costruzione dei razzi V2 all'interno della fabbrica di
Mittelwerk, nonché la conduzione di esperimenti disumani sui prigionieri, fa
comprendere come la scienza nazista si intersecasse non poco con l'utilizzo e
la costruzione dei campi di sterminio e illumina l'oscuro legame, spesso
omesso, che unisce le sperimentazioni mediche con le condanne ai crimini di
guerra durante il processo di Norimberga.
La medicina tedesca fu drammaticamente protagonista di tali barbarie, tuttavia
numerosi studi, derivati dalla sperimentazione folle, unitamente agli specialisti
che li condussero, costituivano uno dei principali obiettivi dell'esercito
americano all'interno del Progetto Paperclip.
In particolar modo l'aviazione militare statunitense era interessata ad
impossessarsi delle conoscenze naziste relative ai programmi di recupero in
mare, agli studi sulle quote elevate e sulle malattie da decompressione ed a
tutto ciò che riguardasse le ricerche aeronautiche pionieristiche effettuate dal
Terzo Reich.
Questi studi erano il risultato di un insieme di esperimenti medici realizzati dai
dottori della Luftwaffe con la collaborazione delle SS, attraverso l'utilizzo di
camere ipobariche all'avanguardia, per analizzare gli effetti della forza G ,
della decompressione esplosiva e delle grandi altitudini sul corpo umano, e,di
conseguenza, per migliorare le condizioni di volo e di salvataggio dei piloti.
Tale questione, legata alle emergenze in mare e emersa soprattutto durante e
dopo la Battaglia d'Inghilterra, preoccupava molto la Luftwaffe.
Durante la guerra aerea, difatti, molti piloti caduti in mare, ed in attesa dei
soccorsi, finivano per crollare e bere l'acqua salata, la quale distruggeva i reni e
causava la morte più velocemente della sete e della disidratazione.
Le ricerche finalizzate a risolvere questo problema, condotte dal dottor Konrad
Schäfer, portarono alla costituzione di un processo per la desalinizzazione
dell'acqua di mare.
Responsabile della ricerca aeromedica per l'aviazione tedesca era il fisiologo
Hubertus Strughold, il quale venne reclutato sotto il Progetto Paperclip insieme
allo stesso Schäfer, al collega Siegfried Ruff ed al dottor Theodor Benziger e
divenne “il padre della medicina aerospaziale” lavorando sia per il centro
aeromedico dell'aviazione americana ad Heidelberg che alla scuola di medicina
aeronautica in Texas.
Se il tentativo di portare negli Stati Uniti specialisti e tecnici tedeschi aveva
avuto inizialmente un carattere clandestino e segreto, anche all'interno degli
stessi vertici statunitensi, circa due mesi dopo la fine delle ostilità in Europa
“il 6 luglio 1945 a
esso assunse un carattere formalmente ufficiale: difatti,
Washington, in un documento classificato intitolato Exploitation of German
Specialists in Science and Technology in the United States (Sfruttamento negli
Stati Uniti di specialisti tedeschi in scienza e tecnologia), lo stato maggiore
congiunto approvò finalmente, sulla carta, un programma relativo agli
scienziati nazisti “ (4); tuttavia il presidente Truman non venne informato
dell'iniziativa.
Sotto tale progetto, denominato Operazione Overcast, veniva concesso
l'ingresso negli Stati Uniti ad un numero limitato di importati specialisti
tedeschi, a patto che essi non fossero criminali di guerra noti o presunti e
nazisti convinti.
Vennero messi, quindi, sotto contratto i primi scienziati tedeschi “desiderati”, i
cui nomi comparivano su un elenco, denominato “Lista I”.
Esso comprendeva anche 115 esperti in missili, tra i quali spiccavano Wernher
Von Braun, Walter Dornnberger e Arthur Rudolph.
Ma ben presto, quello che era nato come un programma temporaneo, conobbe
un significativo sviluppo nel momento in cui venne affidato allo stato maggiore,
il quale ne prese il controllo.
Intanto ad esso era legata la rapida espansione della Joint Intelligence
Objectives Agency (JIOA), una sottocommissione nata recentemente dal JIC,
che aveva l'incarico di prendere decisioni in merito al programma classificato.
Risulta necessario evidenziare come il Jiont Intelligence Committee (JIC) si fosse
concentrato sull'emergente minaccia sovietica subito dopo la resa della
Germania, per comprendere quali furono le “spinte” che promossero una
notevole espansione di Overcast e che portarono alla nascita del progetto
Paperclip nella primavera dell'anno successivo (1946).
Il JIC forniva informazioni di sicurezza nazionale allo stato maggiore congiunto,
“nell'immediato futuro l'