Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Storia - Eventi storici sul calcio
Italiano - Goal di Umberto Saba
Inglese - The birth of AC Milan
Tecniche professionali dei servizi commerciali- Il Bilancio della società di calcio
Diritto - La sponsorizzazione nel calcio
L’INCONTRO REALE TRA SS E PRIGIONIERI UCRAINI
In un campo di concentramento in Ucraina tra gli internati vi si trovavano dei
calciatori, impiegati come prigionieri di guerra in un panificio;
I tedeschi dopo avergli scoperti vogliono sfidarli ad una partita di calcio per
mostrare loro la superiorità dei tedeschi.
Da una parte c’era lo start composto da : Mykola Trusevyč, Mychajlo
Svyrydovs'kyj, Mykola Korotkych, Oleksij Klymenko,Fedir Tjutčev, Mychajlo
Putystin, Ivan Kuz'menko, Makar Hončarenko, Volodymyr Balakin, Vasyl'
Sucharjev, Mychajlo Mel'nyk, Pavlo Komarov, Jurij Černeha e Petro Sotnyk. Solo
tre di essi erano calciatori della Lokomotiv, gli altri erano tesserati per la
Dinamo. 6
Le due selezioni si incontrarono per la prima volta nel mese di luglio del 1942,
ed in quell'occasione a vincere furono gli ucraini che si imposero con un sonoro
5-1.
I giocatori dello Start sapevano che dovevano assolutamente perdere quel
match ma all'entrata nello stadio si videro accolti da numerosissimi tifosi
ucraini e decisero di giocare seriamente per far vedere al proprio popolo uno
spiraglio di luce in quel buio periodo.
I tedeschi allora decidono di far disputare una rivincita, denominata poi partita
della morte.
L’INCONTRO:
L'incontro si svolse il 9 agosto 1942 allo stadio Zenith di Kiev in Ucraina,
repubblica all'epoca facente parte dell'Unione Sovietica ma in quel momento
sotto occupazione tedesca. Si fronteggiarono lo Start( la Dinamo Kiev) e il
Flakelf, squadra composta da ufficiali tedeschi della Luftwaffe; l'arbitro fu un
ufficiale delle SS.
Lo stadio era pieno di poliziotti e di nazisti.
Il Primo tempo vide il vantaggio per 3-1 da parte della Start
Nell'intervallo un ufficiale tedesco raggiunse negli spogliatoi i giocatori ucraini
allo scopo di convincerli a perdere la partita.
La gara sembrò favorire i tedeschi ma i calciatori ucraini di gran lunga più forti
vinsero la partita per 5-3.
Ma quello che umiliò di più i tedeschi fu
la "sesta" rete, quella non segnata:
Klymenko saltò come birilli mezza
squadra avversaria, portiere compreso,
ed invece di depositare la palla in rete
si fermò sulla linea di porta, si girò su se
stesso e calciò il pallone verso il centro
del campo.
Alcuni di loro furono fucilati ancora al
interno dello stadio, altri giustiziati
pochi giorni dopo. "I calciatori della Dinamo Kiev"
7
L’ULTIMA PARATA DEL PORTIERE TRUSEVICH
E famosa la vicenda che coinvolse l’eroe ovvero il
portiere Trusevich narrata dallo scrittore italiano
Ugo Riccarelli dove riporta tutti i fatti e vicende
precedentemente descritti e che fa passare il
portiere per colui che per il calcio sarebbe in grado
anche di dare la propria vita. Il
portiere (descrive Riccarelli) nel momento della sua
uccisione con un colpo di fucile esso effettua
l’ultimo tuffo della sua vita e viene dunque centrato
in pieno volto dalla pallottola. "Il portiere Trusevich"
UMBERTO SABA
GOAL
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla - unita ebrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli. "Umberto Saba"
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola, 8
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice –
anch’io son parte dei baci.
Analisi poesia e commento.
Goal fa parte della raccolta di poesie Il
Canzoniere composto tra il 1933 e il 1954.
Goal è una delle 5 poesie che sviluppano il
tema del gioco del calcio e che Saba ha
dedicato alle imprese della squadra di calcio
cittadina, la "Triestina".
La poesia descrive il momento culminante della
partita, quello che segue al momento cruciale
del goal che determina il successo di una
squadra e la sconfitta dell’altra.
Nella prima strofa
viene descritta,
l’emozione negativa della squadra e del portiere sconfitti, dopo aver subito un
gol. Il tono è molto malinconico, poiché descrive l’amara realtà dei portieri
quando subiscono un goal.
Nella seconda strofa
, invece, viene descritta l’incontenibile gioia di
quelli che hanno appena segnato il goal del vantaggio: i giocatori si stringono
tutti insieme, mentre sugli spalti il pubblico è in delirio.
Nella terza e ultima strofa
viene descritta la realtà del portiere della
squadra che ha segnato: lui è dall’altra parte del campo, da solo, però molto
contento, esulta pure lui.
Il TIFOSO
Le emozioni trasmesse dal poeta
rispecchiano a pieno lo stato d’animo di un
tifoso che per 90 minuti soffre e vive
emozioni forti.
Quando si subisce un goal viene creato un
ambiente sofferente, i tifosi sono avvolti da
elementi di negatività e la tristezza porta
essi ad essere arrabbiati con se stessi e con
l’intera squadra.
Dall’altra parte quando si fa un goal, il clima
è sereno, c'è grande festa e gioia e in quel
momento, i tifosi sono al settimo cielo e non
vedono l’ora di festeggiare assieme ai loro
eroi, i calciatori. 9
Saba quindi con una poesia semplice riesce "Il pallone"
a trasmettere a distanza di molti anni gli
stessi sentimenti che lui stesso ha vissuto.
Anche io da tifoso ogni settimana vivo queste emozioni e sentimenti.
Le emozioni che si provano possono cambiare molto nel corso della partita, si
può essere costantemente in pensiero nella speranza che la squadra del cuore
possa segnare il goal vittoria o meglio che la squadra riesca a non subire goal e
a meritarsi i giusti applausi finali.
Se ciò non dovesse capitare il tifoso sarebbe molto dispiaciuto e lascerebbe lo
stadio a testa bassa e con qualche rimpianto.
E’ chiaro che lo sport (soprattutto il calcio) senza la tifoseria non potrebbe
esistere perché è il tifoso la vera anima dello sport.
THE BIRTH OF AC MILAN.
"Hystorical Site AC MIlan" The Vine Toscana
10
The Dec. 18, 1899 in Milan, at the wine shop on Via Berchet, thanks to the help
of a group of English fans was born Milan Cricket and Football Club.
The founders of the company were Herbert Kilpin and Alfred Edwards, who will
lead the team to win three league titles obtained in the years 1901, 1906 and
1907.
In 1907 the company changed wording in Milan Football Club.
The team's official colors are red and black, accompanied by the emblem of the
city of Milan.
Subsequently, the company passes to Piero Pirelli that will build the stadium
San Siro.
With him, Milan have not won anything.
The presidents of Milan until 1940 have been many but none of them won
trophies.
In 1940 he buys the Milan Umberto Trabattoni and in 1945 the company is
transformed into Milan Associazione Calcio.
With Trabattoni President Milan won two league titles and the first international
trophy in 1951: the Latin Cup.
With him in 1963 the Milan crown his dream of becoming European Champion
by winning the European Cup.
Milan then become a team very well known worldwide, nationwide must often
clash with other clubs like Juventus and Inter.
At the European level it has to deal with powers such as Barcelona and Real
Madrid.
AC MILAN IN SERIE B 11
"La Gazzetta dello Sport"
Here then begins the dark period of Milan with relegation to Serie B in 1980
after a case of match-fixing which have involved the President and some
players .
In series B Milan is hard for years and not find a chance to return to Serie A.
The match-fixing has affected much the company both in terms of credibility
and reliability.
Milan is going to fail , the dark time door to the President having to surrender
part of the shares .
The Milan safety came with the new president Silvio Berlusconi in 1986.
12
IL BILANCIO DELLE SOCIETA' DI CALCIO IN SERIE A
IL BILANCIO DEL MILAN.
Le società di calcio pubblicano ogni anno il rendiconto annuale. Il bilancio è
composto da conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario.
Conto economico
In questo prospetto vengono indicati gli incassi e le spese e come valore finale
il risultato netto.
Nella voce ricavi sono compresi i diritti televisivi, gli incassi del botteghino
(abbonamenti e biglietti), gli sponsor, proventi da gestione calciatori
(plusvalenze da cessione tesserati) e il merchandising.
I principali costi sono rappresentati dagli stipendi dei calciatori e del personale,
dalle spese generali (stadio, trasferte, mezzi) e dagli oneri da gestione
calciatori (minusvalenze da cessione tesserati) Una voce importante nei bilanci
delle società di calcio è l'ammortamento che permette di ripartire il prezzo
d'acquisto di un bene sulla durata del suo utilizzo. Infine ci sono gli
oneri/proventi finanziari (gli interessi passivi/attivi sui debiti-crediti) e le
imposte. Il risultato netto indica la capacità della società di generare profitti o
perdite.
Stato patrimoniale
Fanno parte di questo prospetto le attività e le passività della società quali i
diritti pluriennali alle gestioni dei calciatori (il valore dei cartellini dei tesserati),
altre proprietà (terreni, automezzi), marchi, i crediti, il denaro in cassa, il
patrimonio netto e i debiti.
L'indebitamento finanziario netto è dato dalla differenza tra debiti e crediti di
natura finanziaria. Rendiconto finanziario
Nel rendiconto finanziario sono indicate le
entrate e le uscite di cassa (flussi di cassa).
13
LA CRISI DELLE SOCIETA’ 14
I dati relativi alla situazione
finanziaria del Milan sono a dir
poco preoccupanti.
Una perdita netta di 91,28
milioni di euro a livello
consolidato, la più alta di
sempre nella storia del club. Un
patrimonio netto consolidato
negativo, prima dell’intervento
della capogruppo Fininvest
necessario a garantire la
continuità aziendale, per 94,2
milioni, e debiti finanziari "La Crisi"
netti per 246,8 milioni, dieci milioni in meno rispetto all’esercizio precedente.
Dati che fanno accendere la spia rossa, una spia preoccupante. Debiti in parte
spiegabili da spese non preventivate, come la buonuscita di Seedorf (7.5
milioni), la mancata qualificazione alle Coppe Europ