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Sintesi
Introduzione Mc Donald's, tesina


La seguente tesina parte dalla descrizione della storia del fast food. ho collegato italiano in quanto Freud studioso della nevrosi, malattia tipica di un obeso.

Collegamenti


Italiano- Le nevrosi degli obesi e Sigmund Freud
Storia- Il muro di Berlino
Economia- Il bilancio d'esercizio
Diritto- Il contratto di lavoro subordinato
Inglese- Globalization
Estratto del documento

IL BILANCIO D’ESERCIZIO

Che cos’è?

Il bilancio è un documento contabile redatto alla fine di ciascun periodo

amministrativo con lo scopo di fornire in sintesi la situazione patrimoniale, la

situazione finanziaria e il risultato economico dell'esercizio. Il bilancio è redatto in

unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può

essere redatta in migliaia di euro. La finalità del bilancio di esercizio è fornire una

periodica ed attendibile conoscenza del risultato economico conseguito

nell'esercizio, della connessa valutazione e composizione del patrimonio

aziendale, le variazioni nelle voci del patrimonio netto e le variazioni nei

componenti attivi e passivi del patrimonio aziendale. L’impresa, in quanto sistema

aperto, coinvolge nella sua attività una serie di soggetti che sono interessati a

conoscere l’andamento della gestione. Questi soggetti sono chiamati Stakeholder

36

e sono soggetti che si tengono informati sull’andamento dell’impresa per poter

valutare la realizzazione dei propri obbiettivi. Ed è proprio il bilancio d’esercizio a

soddisfare maggiormente le esigenze conoscitive di questi soggetti, portatori di

interessi diretti o indiretti nei confronti dell’impresa. Sono soggetti direttamente

interessati all’impresa coloro che svolgono un ruolo diretto e immediato nella

gestione aziendale (imprenditori, soci di maggioranza, manager, dipendenti,

fornitori, clienti, finanziatori). Sono invece soggetti indirettamente interessati

all’azienda coloro che non sono direttamente coinvolti nella gestione aziendale

ma che sono comunque in grado di influenzare i comportamenti dell’impresa (i

concorrenti, le associazioni dei consumatori, i sindacati, i gruppi di opinione).

I principi contabili

Il bilancio d’esercizio deve essere

redatto a rispetto dei principi

contabili regolati dal codice civile 37

negli articoli 2423, 2423 bis e 2423 ter. Esistono infatti delle norme tecniche

emanate dall’OIC (Organismo Italiano di Contabilità) per le società chiuse, cioè

società formate da un ristretto numero di soci, o dall’IASB (International

Accounting Standards Board) per le società aperte, cioè società quotate in mercati

regolamentati o anche non quotate ma a larga base azionaria, che stabiliscono le

modalità di registrazione delle operazioni di gestione e i criteri di valutazione e di

iscrizione dei valori in bilancio. Secondo l’art. 2423 del c.c. Infatti, il bilancio deve

essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la

situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico

dell’esercizio. La chiarezza della redazione è richiesta espressamente in quanto il

bilancio è uno strumento atto a comunicare e ad informare. Essendo destinato a

terzi, il bilancio deve essere comprensibile e trasparente anche per coloro che

hanno competenze normali in materia contabile. Il concetto di veridicità è

strettamente collegato al concetto di correttezza in quanto la veridicità oggettiva

è impossibile da raggiungere visto che il risultato economico è in parte frutto di

38

valori stimati, derivati quindi da valutazioni soggettive. Si fa quindi riferimento

alla correttezza, fornendo cioè informazioni in buona fede e su rispetto delle

norme aziendali. L'articolo 2423 bis del codice civile, stabilisce che nella

redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti ulteriori principi:

 Il principio della prudenza, secondo il quale si possono indicare

esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio;

si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza

dell'esercizio, indipendentemente dalla data dell'incasso o del

pagamento; si deve tener conto dei rischi e delle perdite di

competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di

questo; si deve iscrivere a bilancio perdite o costi presunti o

probabili.

 Il principio della continuità aziendale secondo il quale gli

amministratori dovranno evidenziare la capacità dell'impresa di

continuare a svolgere in modo regolare la propria attività o,

39

viceversa, fatti o condizioni che potrebbero comprometterne la

futura operatività.

 Il principio della competenza economica secondo il quale, per una

corretta predisposizione del bilancio e per un'esatta valutazione

dell'utile o della perdita dell'esercizio, i costi e i ricavi devono essere

imputati all'esercizio di competenza durante il quale acquistano

certezza e non all'esercizio nel quale si manifestano i relativi incassi

o pagamenti.

 Il principio della valutazione separata degli elementi eterogenei

secondo il quale, nell’ambito della singola voce di bilancio, è

necessario rendere note le valutazioni in più o meno, evitando che

un elemento sopravvalutato venga compensata da un altro

sottovalutato, lasciando comunque inalterato il risultato della singola

voce.

 Il principio della costanza dei criteri di valutazione secondo il quale

per assicurare un corretto e adeguato confronto tra bilanci di esercizi

diversi è necessario mantenere una continuità sostanziale

40

nell'applicazione dei criteri di valutazione. Deroghe al principio della

continuità sono consentite in casi eccezionali. La nota integrativa

deve motivare la deroga e indicarne l'infl uenza.

I criteri di valutazione

 Le immobilizzazioni devono essere valutate al costo e devono essere

sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio in relazione con la loro

residua possibilità di utilizzazione.

 Le partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni possono essere valutate

al costo oppure, in imprese controllate o collegate possono essere valutate

per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto

risultante dall'ultimo bilancio delle imprese medesime

 I crediti devono essere iscritti secondo il valore presumibile di realizzazione 41

 Le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono

immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o di produzione calcolato al

valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato

Il sistema informativo di bilancio

Il bilancio si compone di tre prospetti ovvero lo stato patrimoniale, il conto

economico e la nota integrativa.

•Lo Stato Patrimoniale

Lo stato patrimoniale è il prospetto che evidenzia la composizione qualitativa e la

consistenza qualitativa del capitale alla data di chiusura del bilancio. In sintesi, ci

dice quali sono le fonti finanziarie a disposizione e come sono stati impiegati i

capitali raccolti. Lo stato patrimoniale si presenta come un prospetto a sezioni

contrapposte, delle quali la prima sezione, generalmente a sinistra, indica le

attività di cui l’azienda può disporre alla data di chiusura dell’esercizio, mentre la

seconda sezione, generalmente a destra, misura l’entità dei debiti o passività che

42

l’azienda ha nei confronti di istituti di credito, fornitori e finanziatori nonché

l’entità delle risorse finanziarie apportate o non prelevate da parte dei

soci/azionisti (patrimonio netto).

Le due sezioni si articolano nel seguente modo:

 Le classi sono contrassegnate da lettere dell’alfabeto maiuscole (A,B,C,D..)

 Le sottoclassi sono contrassegnate da numeri romani (I,II,III..)

 Le singole voci sono contrassegnate da numeri arabi (1,2,3,..)

 Le sottovoci sono contrassegnate da lettere dell’alfabeto minuscole

(a,b,c,d..)

Il Conto Economico

• 43

Nel disciplinare il Conto Economico, il Legislatore ha imposto la forma scalare in

cui i costi della produzione effettuata, classificati secondo natura vengono

confrontati con il valore della produzione effettuata al fine di determinare

il margine operativo come risultato della gestione tipica corrente e

caratterizzante. Sommando algebricamente al margine operativo il risultato della

gestione finanziaria, le rettifiche di valore alle attività finanziarie, le gestione

straordinaria, le imposte sul reddito, si ottiene l’utile netto di esercizio. Lo schema

adottato per rappresentare il conto economico permette di individuare tre diverse

aree di gestione:

 Area della produzione: che accoglie i costi e i ricavi della

gestione caratteristica (quella per la quale si costituisce e che rappresenta

l’attività principale) e anche della gestione accessoria(quella di supporto

all’attività principale). 44

 Area della gestione finanziaria: che accoglie costi e ricavi finanziari come

oneri derivanti dal ricorso al capitale di debito o proventi derivanti da

partecipazioni di carattere diverso fra loro

 Area della gestione straordinaria: in cui affluiscono le minusvalenze e

plusvalenze straordinarie, le sopravvenienze e insussistenze straordinarie, sia

attive che passive. La straordinarietà è determinata dall’estraneità della

fonte del provento o dell’onere all’attività ordinaria.

La gestione dell’azienda viene infatti suddivisa in:

 Gestione caratteristica o tipica, che comprende i tipici processi di

produzione, gestione, programmazione e amministrazione che caratterizzano

l’azienda: essa riflette l’attività principale dell’azienda stessa;

 Gestione finanziaria, che accogli i proventi derivanti dagli impieghi di capitali

e gli oneri derivanti dalla provvista dei capitali stessi da fonti esterne; 45

 Gestione extracaratteristica o atipica, detta anche patrimoniale, in quanto è

rappresentata dalle operazioni accessorie, non fondamentali, di acquisizione,

amministrazione e vendita di investimenti patrimoniali.

 Gestione straordinaria, che rileva oneri e proventi la cui fonte è estranea

all’attività ordinaria.

•Nota Integrativa

La nota integrativa costituisce parte integrante del bilancio d’esercizio con lo

scopo di fornire ulteriori informazioni quantitative e descrittive, completando i dati

dei prospetti contabili dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico e

motivando determinati comportamenti degli amministratori. Rappresenta la terza

parte del bilancio d’esercizio. Essa permette di migliorare la capacità informativa

del bilancio, ma soprattutto, concorre a conseguire l’obiettivo della

rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella

46

finanziaria e del risultato economico. Le informazioni che fornisce

la Nota integrativa riguardano:

 I criteri d valutazione adottati

 I movimenti di ciascuna voce attinente alle immobilizzazioni

 La variazione nella consi

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