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Sintesi

Un viaggio nel mondo dell' Assenzio, il liquore più in voga nella Parigi dei bohemien, con una particolare attenzione agli autori e alle opere che da questa bevanda furono particolarmente condizionati.
Materie Interessate: Inglese, Storia dell' arte, Letteratura italiana.

Estratto del documento

Preparazione della bevanda

Si versa nel bicchiere una dose di assenzio, si appoggia un cucchiaino apposito, forato con una zolletta di zucchero sopra, e con una

brocca, si fa gocciolare dell'acqua ghiacciata (5 parti per 1 parte di assenzio) sullo zucchero per stemperarlo dolcemente.L'acqua e

lo zucchero hanno la funzione di diluire ed addolcire la proverbiale amarezza dell'assenzio, e si dice, anche di aumentare gli effetti

del tujone (ma questo è più verosimilmente un effetto dovuto alla suggestione indotta da quello che è considerato un

rituale).L'assenzio bevuto in questo modo, rimane fresco e con un gusto dolce al punto giusto; inoltre, diventa bianco trasparente...

diversamente, non è assenzio: questa è una proprietà degli alcaloidi dell'artemisia, ed è l'unico vero metodo per scoprire se quello

che si stà bevendo è assenzio o un surrogato. Dopo aver fatto scivolare lo zucchero in fondo al bicchiere si deve agitare un po' e

sorseggiare pian piano.

flambè o bohemiènne: si mette prima di tutto il cucchiaino con lo zucchero sopra il bicchiere, si versa l'assenzio bagnando la

zolletta di zucchero e successivamente avvicinandola al liquore.Fatto questo si incendia la zolletta in modo che il fuoco caramelli lo

zucchero che gocciolando infiamma anche l'assenzio. Fatto caramellare per una quindicina di secondi si spegne il fuoco e si allunga la

miscela con acqua. Questo metodo rende l'assenzio caldo e inebriante.

TIMELINE 2000

1792 L' Assenzio La Fée viene

Il medico francese Pierre Ordinaire lanciato sul mercato. E' il primo

distilla un liquore forte (68° Vol.) assenzio tradizionale ad

contenente assenzio maggiore, essere prodotto

anice, issopo e svariate quantità di commercialmente in Francia

1910 1912

altre erbe comuni come tonico dal suo divieto nel 1915.

36.000.000 220.000.000

toccasana. Diventò così famoso L'unico assenzio prodotto in

1931

di litri di di litri di

che anche altri cominciarono a associazione con il Museo

Assenzio vietato sulla base

assenzio assenzio

distillarlo e fu ben presto Francese dell'Assenzio di

di un referendum pubblico

venduti in venduti in

soprannominato La Fée Verte (la Auvers-sur-Oise, Francia,

sotto la monarchia italiana

Francia. Francia.

Fata Verde). viene acclamato dalla critica.

1870 1890 1915 1998

Inizio di 30 anni d'inaridimento del Nell'ultimo decennio del XIX L'Assenzio viene vietato in Il 21 luglio, George

settore vinicolo in Francia. I secolo un'ondata di edonismo Francia.Dopo anni di distribuzione Rowley si assicurò

vigneti vennero devastati da un si diffuse in Francia, di assenzio alle proprie truppe l'autorizzazione del

insetto noto col nome di filossera, caratterizzata dalle bizzarrie come misura preventiva contro la governo britannico sul

che si cibava delle radici dei dei bisboccioni bohemienne malaria, il Governo francese documento fondamentale

vigneti da una costa all'altra del che frequentavano il Moulin decise di vietare l'assenzio che consente la vendita

paese. Il vino divenne scarso e Rouge nel periodo più ritenendolo responsabile della legale dell'assenzio

molto costoso, il che a sua volta prolifico della sua storia. diffusa diserzione nelle trincee nell'Unione Europea dopo

condusse ad un'esplosione delle Situato nel centro di durante la Prima Guerra Mondiale. essere stato vietato in

vendite di assenzio che divenne Montmartre si trovava il Ma il motivo forse più influente era numerosi paesi europei

ben presto il prodotto preferito distretto a luci rosse parigino i il fatto che il Governo era per oltre mezzo secolo.

della cultura dei caffè in assenza cui avventori conoscevano sottoposto ad un'estrema

del vino. molto bene le presunte pressione dal settore vinicolo

qualità afrodisiache francese che riteneva che

dell'assenzio, e pertanto l'assenzio avrebbe usurpato il suo

l'assenzio e il Moulin Rouge mercato.

sono diventati ora sinonimi.

Assenzio – una biografia travagliata

L'Artemisia Absinthium o Assenzio è una pianta erbacea spontanea. Il nome è ispirato ad

Artemide, dea della fertilità ed è una pianta perenne.

La fama delle sue grandi virtù terapeutiche arriva da lontano: già nel 1600 a.c. esse sono

citate in un papiro dall'antica civiltà egizia e, nei secoli successivi, ampiamente utilizzate dai

Romani, Celti, Arabi, e più tardi anche dai medici del Medioevo.

Di fatto, l’uomo acclamato come l’inventore dell’assenzio come lo conosciamo oggi era un

medico francese chiamato Pierre Ordinaire, che nel 1792, dopo essere fuggito dalla

Rivoluzione Francese, si stabilì a Couvet, in Svizzera, dove trovò l’erba assenzio maggiore

(Artemisia absinthium). Come molti medici di campagna, egli preparava i propri rimedi e

conoscendo l’uso dell’assenzio nei tempi antichi, iniziò a sperimentarlo. Dr Ordinaire distillò

un forte liquore (68° Vol.) contenente assenzio, anice, issopo, dittamo, acoro, melissa (un tipo

di menta) e svariate quantità di altre erbe comuni. Il suo assenzio divenne estremamente

famoso come toccasana a Couvet e fu denominato già da allora La Fée Verte (La Fata Verde).

Si dice che alla sua morte lasciò la sua ricetta segreta alle sorelle Henriod, anch’esse di

Couvet, ma alcuni credono che le sorelle Henriod producessero il loro assenzio già molto

prima di Pierre Ordinaire. In entrambi i casi, possiamo vedere che l’uso dell’elisir di assenzio

e il vino miscelato all’assenzio risale a migliaia di anni di fa, ma Dr Ordinaire fu

Charles Baudelaire. L’autore dei “Fiori del indubbiamente il primo a promuovere La Fée Verte, così come la bevanda divenne famosa nel

male” è stato uno degli estimatori

dell’assenzio, al quale doveva le XIX secolo. Durante questo periodo molte distillerie comparvero in Francia e in Svizzera

particolari euforie dei “Paradisi artificiali”. producendo marchi diversi di assenzio.

Durante questo periodo molte distillerie comparvero in Francia e in Svizzera producendo marchi diversi di assenzio. Il valore

delle sue benefiche attività si rivelò provvidenziale per le truppe francesi partite alla conquista dei territori algerini: nel 1830

ritornarono due volte vittoriose dopo aver portato trionfalmente a termine la loro missione, grazie al fatto di aver saputo prevenire

e curare diverse malattie allora letali, come il tifo e iol colera, proprio con l'impiego di un infuso di Assenzio.

La storia continua e dalla fine dell'800, per tutta la Belle Epoque ed oltre ancora, l'Assenzio diventa un elemento fondamentale

dello stile di vita Bohemien: dalla pianta viene ricavato un liquore fin troppo amato e celebrato dai più geniali e famosi artisti del

tempo, da Van Gogh a Verlaine e Baudelaire.

Oscar Wilde arrivò ad affermare: "Un bicchiere di Assenzio! Non c'è nulla di più poetico al mondo". Ed il tardo pomeriggio -tra le

17 e le 19- divenne "l'ora verde" dal colore della bevanda, chiamata anche Fata Verde: era il momento della giornata in cui i

parigini non rinunciavano ad una pausa dedicata al famoso liquore.

La reputazione della pozione magica non era accettata universalmente. In parte, ciò era dovuto alla popolarità esplosiva della

bevanda alla fine del XIX secolo. La richiesta di assenzio era così grande che si cominciarono a produrre versioni economiche e

tramite espedienti. Per

esempio, vi sono documenti relativi ad intrugli contenenti alcol puro miscelato a olio di assenzio non distillato e solfato di

rame (per colorarlo di verde) che venivano quindi senza scrupoli spacciati per assenzio, ma come si può immaginare, tali

bevande avevano ben pochi legami con un toccasana alle erbe.

Nel 1905 però avvenne qualcosa che sancì l'inizio della lotta all'ascesa incontrollabile dell'assenzio:

«Una crema di menta, un cognac e soda, sette bicchieri di vino e un caffè corretto al brandy; poi un altro litro di vino,

un’ulteriore innaffiata di brandy e due bicchieri di assenzio».

Queste sono le tappe che i giornali dell'epoca hanno ricostruito rigurardo quel 28 agosto alcolico che segnò una svolta per la

Fata Verde Il robusto bevitore osservato è Jean Lanfray, contadino di 31 anni abitante nel Canton Vaud in svizzera, che dopo

una giornata passata a bere, tornò a casa ed uccise a colpi di fucile la moglie e le due bambine. Grande importanza fu data ai 2

bicchieri di Assenzio, il quale era sospettato di proprietà allucinogene.Questa efferata barbarie sparse il terrore nel cantone

svizzero, nel quale la gente vide materializzarsi l'incubo che in realtà l'assenzio non fosse una Fata Verde, ma un veleno verde,

e prese ui considerazione furono anche le allucinazioni omicide di cui cominciava a serpeggiare l'idea da anni addietro. Certo

non aiutò a salvare l'onore della Fata Verde il colpo di pistola che Verlaine sparò a Rimbaud, ne l'orecchio di Van Gogh che si

recise dopo aver bevuto assenzio. Nel 1907 in Svizzera fu firmata una petizione che condannò l'assenzio al bando. In Francia,

sempre nel 1907, la [Lega Nazionale contro l’Alcolismo] francese iniziò una campagna

Ligue National Contre L’Alcoolisme

contro il consumo di alcol in generale, ma il loro obiettivo principale era la proibizione dell’assenzio e lo schernivano

chiamandolo la causa di un delirio allucinogeno che avrebbe portato ad "une correspondance pour Charenton" (un biglietto

per Charenton, il manicomio alla periferia di Parigi). Una campagna a base di cartelloni spuntò in tutta la Francia, alcuni

promuovevano l’assenzio, altri ne mettevano in guardia dai suoi mali. Infine fu vietato nel 1915 (Dopo avere deciso inizialmente

di fornire assenzio alle truppe come strumento di prevenzione contro la malaria, il Governo francese decise di vietare

l’assenzio, dichiarando che era il motivo per cui le truppe impazzivano nelle trincee e per la diffusa diserzione durante la Prima

Guerra Mondiale) e grazie anche alla guerra, che distolse gli sguardi dai cafès parigini alle trincee, l'absinthe scomparve

lentamente. E’ importante notare che, oltre al motivo ufficiale espresso dal Governo francese per tale divieto, vi contribuirono

altri fattori, non meno importante il fatto che negli anni immediatamente precedenti la Grande Guerra, l’assenzio stava

soppiantando il vino quale bevanda favorita della cultura dei caffè parigina. Ciò era in parte dovuto ad anni di inaridimento dei

vigneti. Negli anni tra il 1870 e il 1880 un minuscolo insetto noto col nome di filossera decimò le radici delle viti in tutta la

Francia. Dopo numerosi anni si notò che la filossera non aveva alcun effetto sugli innesti nelle regioni orientali degli Stati

Uniti. Si pensò quindi che se le radici potevano viaggiare, forse le uve francesi potevano essere innestate sulle radici immuni.

L’idea funzionò e quindi si rivelò che la maggioranza dei vigneti francesi riuscirono a risorgere grazie alle radici provenienti

dal ‘Nuovo Mondo’.

Nel frattempo, con una disponibilità di vino limitata e prezzi spinti sempre più in alto, un bicchiere di assenzio rimaneva una

possibilità molto più accessibile, e una volta miscelato, risulta avere più o meno la stessa gradazione di un bicchiere di vino e

viene assorbito nella stessa maniera. Pertanto i francesi adottarono l’assenzio come il perfetto sostituto del vino.

Il Governo francese desiderava assicurarsi che il settore vinicolo non crollasse completamente, e i vigneti avevano una

posizione politica molto maggiore delle distillerie di assenzio. La sparizione dell’assenzio garantì che quando l’uva da vino

ritornò buona, il vino potesse riprendere la sua posizione di bevanda nazionale francese.

Oggigiorno le disposizioni sull'uso dell'assenzio sono cambiate. ( vedere a pag. 23)

L'assenzio è un liquore con delle proprietà particolari, dal momento che l'erba utilizzata è una sstanza psicoattiva. L'Assenzio è presente nell'allegato

(Legge del 6 gennaio 1931, n°99) delle piante officinali non vendibili in erboristeria.

Molte persone in epoche diverse hanno considerato l’assenzio un tonico toccasana. Nel corso della storia sono stati prescritti

I primi riferimenti sono presenti in papiri

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