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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: L'elettromagnetismo
Autore: Mattia Depoli
Descrizione: se improvvisamente tutte le centrali elettriche si fermassero,la realtà cambierebbe aspetto. le case e le città diventerebbero buie: i televisori,le radio, i telefoni sarebbero inutilizzabili. la presenza diffusa dellââ¬â¢energia elettrica, che
Materie trattate: fisica,matematica,scienze della terra,inglese,informatica,biologia,storia,italiano,chimica
Area: scientifica
Sommario: L' ELETTROMAGNETISMO L'elettromagnetismo è la branca della fisica che studia i fenomeni di natura elettrica e magnetica, tra cui i campi magnetici prodotti dalle correnti elettriche, e le correnti elettriche prodotte dai campi magnetici variabili, il cui comportamento classico è descritto dalle equazioni di Maxwell, e quantisticamente dall'elettrodinamica quantistica. Cenni storici Il primo fisico a scoprire una prima decisiva correlazione tra elettricità e magnetismo fu Hans Christian ÃËrsted, un fisico danese che ,nel 1820, eseguendo un esperimento (peraltro già effettuato diciotto anni prima da Gian Domenico Romagnosi) noto oggi come esperimento di ÃËrsted, intuì che un filo percorso da corrente elettrica generava attorno a sé un campo magnetico. (-In seguito fu il chimico britannico Michael Faraday a condurre una simile esperienza (ribattezzata esperimento di Faraday) con la quale dimostrò che un conduttore percorso da corrente immerso in un campo magnetico subisce una forza che egli prontamente misurò, controbilanciandola con dei pesetti. -Spetta tuttavia a André-Marie Ampère la formulazione in chiave matematica della forza esercitata da un campo magnetico sulla corrente elettrica, tramite l'attenta osservazione di un esperimento, detto esperimento di Ampère: tra due fili di lunghezza l e distanza d, percorsi rispettivamente da una corrente di intensità i1 e i2, si esercita una forza pari a: dove k è una costante esattamente pari a (dove μ0 è la costante di permeabilità magnetica). Grazie a questo esperimento si è potuti pervenire alla definizione dell'unità di misura Ampère senza ricorrere alla nozione di Coulomb. -Infine Maxwell, tentando di unificare in modo organico i due fenomeni, formulò le omonime equazioni che,insieme alla relazione che esprime la forza del campo elettrico e magnetico su una carica , descrivono in pieno tutti i fenomeni elettromagnetici classici (stazionari e non stazionari). Cariche elettriche e magnetiche Tra la forza elettrica e magnetica esiste una forte analogia, infatti entrambe sono sia attrattive che repulsive e diminuiscono con il quadrato della distanza. Tuttavia, una grande differenza è che mentre esistono cariche elettriche positive o negative isolate, sia a livello microscopico che a livello macroscopico, non esistono monopoli magnetici separati Nord o Sud) ma dipoli (Nord-Sud). La Terra è un grande magnete Il nostro pianeta può essere considerato come un grosso magnete. Il campo magnetico della Terra ha una forma simile a quello di una calamita rettilinea. Le sue linee di campo vanno dal Polo Sud magnetico al Polo Nord magnetico, che si trovano rispettivamente vicini al Polo Sud geografico e al Polo Nord geografico....
L’ ELETTROMAGNETISMO
L'elettromagnetismo è la branca della fisica che studia i fenomeni di natura elettrica e
magnetica, tra cui i campi magnetici prodotti dalle correnti elettriche, e le correnti elettriche prodotte dai
campi magnetici variabili, il cui comportamento classico è descritto dalle equazioni di Maxwell, e
quantisticamente dall'elettrodinamica quantistica.
Cenni storici
Il primo fisico a scoprire una prima decisiva correlazione tra elettricità e magnetismo fu Hans
Christian Ørsted, un fisico danese che ,nel 1820, eseguendo un esperimento (peraltro già effettuato
diciotto anni prima da Gian Domenico Romagnosi) noto oggi come esperimento di Ørsted, intuì che un
filo percorso da corrente elettrica generava attorno a sé un campo magnetico.
-In seguito fu il chimico britannico Michael Faraday a condurre una simile esperienza
(ribattezzata esperimento di Faraday) con la quale dimostrò che un conduttore percorso da corrente
immerso in un campo magnetico subisce una forza che egli prontamente misurò, controbilanciandola
con dei pesetti.
-Spetta tuttavia a André-Marie Ampère la formulazione in chiave matematica della forza
esercitata da un campo magnetico sulla corrente elettrica, tramite l'attenta osservazione di un
esperimento, detto esperimento di Ampère: tra due fili di lunghezza e distanza percorsi
l d,
rispettivamente da una corrente di intensità e , si esercita una forza pari a:
i i
1 2 4
permeabilità magnetica).
dove è una costante esattamente pari a (dove μ è la costante di
k 0
Grazie a questo esperimento si è potuti pervenire alla definizione dell'unità di misura Ampère
senza ricorrere alla nozione di Coulomb.
-Infine Maxwell, tentando di unificare in modo organico i due fenomeni, formulò le omonime
equazioni che,insieme alla relazione che esprime la forza del campo elettrico e magnetico su una carica
( )
F q E v B
= + × , descrivono in pieno tutti i fenomeni elettromagnetici classici (stazionari e non
stazionari).
Cariche elettriche e magnetiche
Tra la forza elettrica e magnetica esiste una forte analogia, infatti entrambe sono sia attrattive che
repulsive e diminuiscono con il quadrato della distanza. Tuttavia, una grande differenza è che mentre
esistono cariche elettriche positive o negative isolate, sia a livello microscopico che a livello
macroscopico, non esistono monopoli magnetici separati (Nord o Sud) ma dipoli (Nord-Sud).
La Terra è un grande magnete
Il nostro pianeta può essere considerato come un grosso magnete. Il campo magnetico della
Terra ha una forma simile a quello di una calamita rettilinea. Le sue linee di campo vanno dal Polo Sud
magnetico al Polo Nord magnetico, che si trovano rispettivamente vicini al Polo Sud geografico e al
Polo Nord geografico. Se immaginiamo la Terra come una grossa calamita, il punto che chiamiamo polo
nord magnetico, a cui si rivolgono i poli nord degli aghi magnetici, è in realtà un polo sud (dal punto di
vista magnetico).
-Il primo scienziato che studiò il campo magnetico terrestre fu W.Gilbert (1544-1603), medico
della regina Elisabetta I, che nella sua opera definì in termini scientifici il vettore che
De magnete
esprime il campo magnetico, in base a una direzione, un’inclinazione e un verso. Egli, nel “De
Terra è un grande magnete”
Magnete”, asserì che “l’intera il cui campo agisce sull’ago della bussola
orientandolo in direzione Nord – Sud.-C.F. Gauss, nel 1839, aveva dimostrato che il campo magnetico
origine interna.
terrestre è di Esso si comporta come se fosse dipolare: come,cioè, se al centro della
Terra vi fosse una calamita lineare (un dipolo). La realtà però è molto più complessa: 5
Innanzi tutto non sembra che esista alcun tipo di dipolo al centro della Terra;
• Le rocce stesse non hanno una magnetizzazione abbastanza forte da spiegare il campo magnetico
• osservato;
Inoltre si sa che le rocce perdono la loro magnetizzazione alle alte temperature (l’interno della Terra
• è estremamente caldo;
Infine, a differenza di un magnete fisso, il campo magnetico terrestre subisce delle variazioni e sia
• secolare”).
la direzione sia l’intensità cambiano nello spazio e nel tempo(“variazione
Dopo la scoperta di Oersted del 1820 (vedi pag. 4) , che intuì la stretta relazione tra corrente
elettrica e campo magnetico,si pensò che il campo magnetico terrestre fosse associato ad un intenso
circuito di corrente posto all’interno della Terra (precisamente sotto l’Equatore). Non si conoscono in
dettaglio i modi con cui tale corrente sarebbe generata: probabilmente l’origine è connessa a moti
ondulatori relativamente rapidi entro un nucleo che dovrebbe essere costituito essenzialmente di ferro e
nichel fusi.
Questo ci porta ad ipotizzare che il campo magnetico terrestre sia continuamente prodotto e
mantenuto da un generatore elettrico dinamico (una sorta di dinamo),che risiede nel nucleo metallico
della Terra. Come funzioni però questa “dinamo” è tuttora oggetto di discussione.
Secondo l’ipotesi più accreditata il campo elettrico terrestre (e di conseguenza quello magnetico)
è prodotto dallo sfregamento degli strati interni della Terra che si ripercuote su quelli più superficiali: in
l’energia meccanica si converte in elettromagnetismo,
questo modo dando luogo a un fenomeno
simile a quello dei generatori d’auto, dove l’energia meccanica viene trasformata in elettricità. 6
E gli altri pianeti del Sistema Solare?
Non solo la Terra possiede un campo magnetico ma anche gli altri pianeti del Sistema Solare
possiedono campi magnetici:
Vi sono pianeti con un campo magnetico di intensità molto inferiore di quello della Terra:
•
Mercurio (l'unico che possiede un campo magnetico dipolare, di intensità pari a circa 1/6 di quella
Venere
terrestre) e (campo magnetico con un’intensità di 1/100 di quello terrestre).
Pianeti con un campo magnetico di intensità circa uguale a quello della Terra: come per
• Saturno.
esempio Pianeti con un campo magnetico di intensità di molto superiore a quello della Terra:
•
Giove(campo magnetico molto intenso, stimato maggiore di circa 14 volte quello terrestre in prossimità
Urano(intensità Nettuno(25
della superficie), maggiore di 50 volte quello terrestre) e volte superiore al
campo magnetico terrestre).
Vi sono infine pianeti in cui il loro campo magnetico è solamente locale (come per esempio
•
Marte). Plutone
Per quanto riguarda non disponiamo ancora di un sufficiente numero di attendibili
•
misure magnetiche per quanto riguarda l’induzione del campo.
In figura: Urano, il pianeta del Sistema Solare con il più forte campo magnetico 7
Campo elettromagnetico
campo elettromagnetico
Il (electromagnetic o è una quantità vettoriale definita in
field EMF)
tutti i punti dello spazio e in ogni istante di tempo. Esso è composto in generale da due campi vettoriali,
il campo elettrico il campo magnetico. Questo significa che i vettori ( , ) che caratterizzano il campo
elettromagnetico hanno ciascuno un valore definito in ciascun punto del tempo e dello spazio. Se solo
, il campo elettrico, ha un valore diverso da zero e costante nel tempo, il campo è definito campo
elettrostatico.
I campi elettromagnetici sono presenti ovunque nel nostro ambiente di vita, ma sono invisibili
all’occhio umano. Dei campi elettrici sono prodotti dall’accumulo locale di cariche elettriche
nell’atmosfera, in occasione di temporali. Il campo magnetico terrestre fa sì che l’ago di una bussola si
orienti lungo la direzione nord-sud ed è utilizzato da uccelli e pesci per la navigazione.
equazioni di Maxwell.
Il comportamento dei campi elettromagnetici può essere descritto con le
Fig .1 – andamento del campo elettromagnetico.
Sottolineiamo subito il fatto che la forza magnetica è prodotta dalle cariche elettriche in moto,
per cui il magnetismo non è una forza separata dall'elettricità. Forza elettrica e magnetica sono due aspetti
apparentemente diversi di una unica forza, la forza elettromagnetica. 8
Teoria dell'elettromagnetismo
La teoria dell'elettromagnetismo permette di dare un'interpretazione generale del magnetismo
riconducendolo sempre al moto di cariche elettriche. Ci possono essere due casi: quando una carica è
fissa rispetto ad un osservatore situato nel campo circostante, egli percepisce solo la presenza di un
campo elettrico; quando invece la carica si muove, l'osservatore percepisce anche la presenza di un
campo magnetico. Questi si interpretano con il fatto che il magnetismo è una conseguenza del moto
relativo di una carica rispetto all'osservatore, e ciò è una conseguenza di una teoria ancora più generale
che è la relatività. La teoria dell'elettromagnetismo costituisce a tutt'oggi forse il migliore esempio di
teoria scientifica, per la sua grande precisione, generalità e capacità di previsione.
Induzione elettromagnetica
L’induzione elettromagnetica è un fenomeno fisico che consiste nella comparsa di una corrente
elettrica all’interno di un circuito conduttore immerso in un campo magnetico, ogni volta che si verifica
una variazione del flusso del campo attraverso il circuito stesso.
legge di Faraday-Neumann-Lenz legge dell'induzione elettromagnetica
La o è una legge
fisica che quantifica l'induzione elettromagnetica, ovvero l'effetto di produzione di corrente elettrica in
un circuito posto in un campo magnetico variabile oppure un circuito in movimento in un campo
magnetico costante. Dove:
∆Φ = variazione del flusso del campo magnetico concatenato con il circuito
∆t = intervallo di tempo in cui avviene ∆Φ
Questa legge indica così che, alla variazione del flusso del campo magnetico concatenato con il
circuito (∆Φ) nel tempo (∆t) è associato alla formazione di una forza elettromotrice indotta (V ) che
i
provoca passaggio di corrente all’interno del circuito.
Il flusso del campo magnetico rappresenta il numero di linee di forza che attraversano una data
superficie nell’unità di tempo; dipende da una parte dall’intensità, dalla direzione e dal verso del campo
magnetico, dall’altra dall’estensione della superficie e dalla sua orientazione nello spazio. Aumentando
o riducendo l’intensità del campo, spostando i magneti che lo producono, o variando l’orientazione nello
spazio del circuito conduttore, si producono variazioni del flusso attraverso la superficie racchiusa dal
circuito che “inducono” la nascita di una corrente elettrica, detta per questo corrente indotta. 9
alternatore trasformatore(
Questo fenomeno è alla base del funzionamento di e preziosissimi
dinamo.
elementi costitutivi di una centrale elettrica) e della
Nella sua forma più semplice, l’alternatore è costituito da una spira
che è fatta ruotare in un campo magnetico uniforme. Mentre la spira ruota,
varia il flusso del campo magnetico concatenato con il circuito,generando una
corrente indotta
forza elettromotrice indotta e , di conseguenza , una
alternata.
trasformatore
Il è un dispositivo che trasforma una tensione oscillante
in un’altra tensione oscillante. Esso è costituito da un nucleo di ferro intorno al
quale sono avvolte due bobine che fanno parte di due circuiti indipendenti: il
circuito primario e secondario. Quando sul primario viene applicata una
tensione elettrica alternata sinusoidale, per effetto dell'induzione magnetica, si
crea nel nucleo un flusso magnetico con andamento sinusoidale. Per la legge di Faraday-Neumann-Lenz, questo
flusso variabile induce nel secondario una tensione sinusoidale.
dinamo
La nella sua forma più semplice consiste di una spira
conduttrice (rotore) immersa in un campo magnetico (generato ad esempio da
una coppia di magneti permanenti, i quali formano lo statore) e messa in
un conduttore
rotazione da un albero. Per la legge di Faraday per l'induzione
che si muove in un campo magnetico (purché non parallelamente ad esso)
vede nascere una forza elettromotrice indotta (fem); chiudendo quindi la spira
accumulatore) si può misurare una corrente scorrere nella
su un carico elettrico (ad esempio una lampadina, o un
spira stessa e nel carico (la lampadina si accende). 10