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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: Il Marxismo

Autore: Gullo Nicolò

Descrizione: ho scelto questo argomento in quanto particolarmente affascinato dalle teorie di marx e dal modo in cui esse hanno legato con differenti aspetti della cultura. possiamo trovare infatti risvolti molto interessanti sia in ambito scientifico, quanto in ambit

Materie trattate: Filosofia, Matematica, Storia, Italiano, Inglese, Storia Dell'Arte,

Area: umanistica

Sommario: - Filosofia, Karl Marx, Vita/Opere/Pensiero; - Filosofia, Jean - Paul Sartre/ Critica della ragione dialettica, Marxismo ed Esistenzialismo; - Matematica, Karl Marx/ Manoscritti Matematici, Storia del calcolo differenziale; - Italiano, Antonio Gramsci, Lettere dal Carcere, il Marxismo in Italia; - Italiano, Italo Svevo, La tribù, critica al socialismo; - Storia, La Rivoluzione Russa; - Storia, La Repubblica Popolare Cinese; - Inglese, George Orwell, 1984 e Animal Farm, critica del socialismo e dei regimi totalitari; - Storia dell'Arte, Il Surrealismo, Il surrealismo al servizio della rivoluzione.

Estratto del documento

Karl Marx

Nasce a Treviri il 5 maggio 1818. Nel 1835, su consiglio del padre, si iscrive alla facoltà di

giurisprudenza dell'Università di Bonn, ma antepone agli studi di diritto quelli filosofici e letterari.

Partecipa alla vita goliardica e bohémienne, alla quale si mescolano anche forme di opposizione

politica; si iscrive a un circolo di poeti e comincia a sentire il peso della sorveglianza poliziesca.

Nell'estate del 1836 conosce a Treviri e si fidanza segretamente con la bella Jenny von

Westphalen; nell'autunno, Marx prosegue gli studi nell'Università di Berlino, dove fino a cinque

anni prima aveva insegnato Hegel. Durante il decorso di una malattia legge tutte le opere di Hegel,

ricevendone una forte impressione.

L'hegelismo era l'espressione culturale e filosofica allora dominante in Prussia: i sostenitori del

potere assoluto ne davano un'interpretazione conservatrice ed erano per questo motivo

appartenenti alla cosiddetta mentre i fautori di un rinnovamento politico e

destra hegeliana, [1]

culturale in senso liberale e democratico, definiti o ,

giovani hegeliani sinistra hegeliana

esaltavano invece gli aspetti progressivi dell'hegelismo, in particolare della dialettica, per la quale

tutta la realtà, anche sociale e politica, è un continuo divenire. Non potendo attaccare l'assolutismo

monarchico, la critica dei giovani hegeliani era rivolta contro la religione ufficiale.

Si laurea in filosofia il 15 aprile 1841 nell'Università di Jena con una tesi sulla Differenza fra la

La conclusione dei suoi studi universitari

filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro.

coincide con l'aggravarsi della repressione governativa sulla vita

politica e culturale. Lo stesso Marx avverte l'urgenza di un diretto

impegno politico.

Il debutto pubblico del Marx giornalista avviene pertanto il 5 maggio

1842 con i Dibattiti sulla libertà di stampa e sulla pubblicazione dei

nella quotidiano di Colonia.

dibattiti alla Dieta Gazzetta renana,

Nel settembre 1842 si trasferisce da Bonn a Colonia, per dedicarsi

a tempo pieno all'attività pubblicistica: nell'ottobre è redattore capo

del giornale che riceve l'accusa di essere comunista dalla

reazionaria a seguito di articoli di

Gazzetta generale di Augusta

Hess che esaltavano le teorie di Fourier. [2]

Marx lascia il 17 marzo 1843 la redazione del giornale, che viene soppresso dal governo il 21

marzo, “a causa della situazione in cui la censura pone il giornale”.

Sposa Jenny il 19 giugno 1843 e partono insieme per Parigi, per pubblicare con Ruge la nuova

Friedrich Engels,

rivista in collaborazione con che diviene da questo

Annali franco – tedeschi

momento l'amico di tutta la sua vita.

Nell'aprile del 1848 Marx, insieme con la famiglia ed Engels, va a Colonia dove il 13 aprile è tra i

fondatori dell' Ipoteca l'eredità paterna per raccogliere il denaro

Associazione Democratica.

necessario a fondare, il 1° giugno 1848 la Nuova Gazzetta Renana.

Con la soppressione del quotidiano, avvenuta nel 1849, Marx ritorna a Parigi, ma dopo i moti

popolari del 1849 il governo gli pone l'alternativa di lasciare la capitale e trasferirsi a Vannes o di

abbandonare la Francia. Sceglie di trasferirsi a Londra, dove vivrà fino alla morte. All'inizio degli

anni sessanta guadagna due sterline ad articolo collaborando con il quotidiano americano New

York Tribune.

Il 2 dicembre 1881 muore la moglie Jenny. Marx non si riprenderà più da questa grave perdita;

malato di bronchite cronica, a gennaio perde anche la sua primogenita Jenny.

Alle già sue precarie condizioni di salute si aggiunge un'ulcera polmonare e il 14 marzo 1883 Marx

muore. Viene sepolto tre giorni dopo nel cimitero londinese di Highgate. 4

Tesi su Feuerbach [1845]

Marx aveva apprezzato le idee di Feuerbach che però riteneva insufficienti, perché eludevano gli

[3]

interrogativi principali della filosofia:

1. Perché gli uomini tendono a creare Dio?

2. Perché proiettano in Dio le qualità migliori del loro stesso essere?

Per Marx gli uomini alienano il proprio essere in un principio religioso esterno perché stanno male

nella società in cui sono costretti a vivere. La suddivisione in classi impedisce all’uomo di

soddisfare i propri bisogni e di realizzare la propria umanità. Gli uomini scontenti e frustrati

immaginano un mondo nell’aldilà ove c’è un Dio che li appagherà. Per risolvere il problema

dell’alienazione religiosa è necessario risolvere quello dell’alienazione nel campo del lavoro.

Manoscritti economico – filosofici [1844]

In quest’opera egli studia l’alienazione, in una stretta connessione con le condizioni economiche e

sociali del lavoro.

Essa è sinonimo di espropriazione dal prodotto e affonda le proprie radici nei rapporti lavorativi che

si stabiliscono nella società capitalistica tra operai e padrone.

Per Hegel l’alienazione aveva un significato diverso: era un processo necessario grazie al quale

l’idea si oggettiva nella natura.

lavoro rapporti di produzione.

L’alienazione si registra nel e nei Attraverso il lavoro la natura si

umanizza e l’uomo si naturalizza: è attraverso il fare infatti che l’uomo conosce il mondo

circostante. lavoro l’uomo dagli animali.

In più per Marx il è il contrassegno che distingue

La disoccupazione è vista come un’esperienza dolorosa, non solo per la povertà che comporta, ma

anche perché fa sentire l’uomo irrealizzato.

Nella società capitalistica vige un’organizzazione del lavoro tale da rendere l’operaio schiavo del

proprio padrone, questi è trattato come merce nelle mani del capitalista: il lavoratore è simile ad un

animale, perde la propria dignità, conducendo un’esistenza inumana.

L’operaio è quindi estraniato dal prodotto del suo stesso lavoro, in quanto produce dei beni che

PROPRIETA’

non gli appartengono. La causa del meccanismo dell’alienazione risiede nella

PRIVATA DEI MEZZI DI PRODUZIONE, per cui tutto quello che un operaio produce diventa

proprietà del capitalista. L’abolizione di tutto ciò e il passaggio ad una società in cui la proprietà

privata è abolita, cioè il comunismo, è l’unica soluzione ai problemi dell’operaio ma in generale del

lavoratore.

COMUNISMO

Nel l’uomo ritrova se stesso, la sua vera natura libera e creativa. Secondo Marx la

soppressione della proprietà privata permetterà di godere dei beni in modo non egoistico. 5

Il Capitale [1867 Libro I, Libri II e III di pubblicazione post-morte]

L’opera si apre con l’analisi della merce, che ha un duplice valore:

valore d’uso:

- ogni merce serve a qualcosa, al soddisfacimento di un bisogno umano;

valore di scambio:

- ogni merce può essere oggetto di scambio, diretto col baratto; indiretto

tramite mediazione del denaro.

Marx afferma che per scambiare una merce con un’altra bisogna che in entrambe sia incorporata

quantità di lavoro.

la stessa Una merce che ha richiesto più tempo di lavoro dovrà valere di più di

una che ha richiesto meno tempo.

Per questa teoria venne criticato da molti teorici dell’economia: il prezzo di una merce non dipende

gioco della domanda dell’offerta,

dalla quantità di lavoro incorporato, quanto dal cioè dal

mercato.

Nel mondo di produzione capitalistico anche l’operaio è trattato come una merce, in quanto viene

acquistato dal capitalista affinché, grazie alle sue braccia (forza-lavoro), produca altre merci. Il

capitalista paga all’operaio un salario che viene determinato sulla base della sussistenza

dell’operaio e della sua famiglia (l’unica ricchezza dell’operaio è infatti la “prole”, i figli). Una volta

che l’operaio vende la propria forza lavoro al capitalista, tutto ciò che produce è proprietà del

padrone.

Il tempo di lavoro supplementare è lavoro non pagato che crea un valore non pagato e viene

plusvalore.

definito da Marx E’ dal plusvalore che deriva il profitto del capitalista. Il profitto però

non coincide con il plusvalore, ma è inferiore ad esso, infatti nel campo del profitto hanno rilevante

importanza sia il denaro che il capitalista deve usare per la manutenzione dei macchinari (capitale

variabile) sia il denaro che il capitalista investe per l’acquisto della forza-lavoro umana.

Nel processo di produzione capitalistico si segue il seguente schema:

D – M – D

dove D è il denaro speso per l’acquisto della merce, M è la merce e D’ è il denaro guadagnato.

L’incremento del denaro è il contrassegno dell’economia capitalista.

Nel processo di produzione pre-capitalistico si seguiva un altro schema:

M – D - M

dove M è la merce prodotta, D è il denaro guadagnato dalla vendita della merce e M è altra merce,

magari quella che il contadino non è in grado di produrre. In questo genere di produzione la

semplice intermediario.

funzione del denaro è quella di Il fine del capitalista è quello di

aumentare il plusvalore. La maggior parte della nuova ricchezza viene rinvestita nella fabbrica per

modernizzare strutture e tecnologie. Se questo è vero comporta che il capitalista avrà sempre

meno bisogno della forza-lavoro degli operai. Nel capitalismo emergono infatti forze autodistruttive:

caduta del saggio di profitto.

la Questa è per Marx una legge intrinseca del capitalista che cerca

sempre più di aumentare il capitale costante a discapito di quello variabile, da ciò si ottiene la

diminuzione del plusvalore e quindi del saggio di profitto.

disoccupazione

La derivante da questo processo è un altro grande nemico per il capitalista:

limitato potere d’acquisto delle merci.

disoccupazione vuol dire maggiore povertà e quindi

In conclusione: lo sviluppo tecnologico crea possibilità di incrementare la produzione delle merci,

ma la disoccupazione fa in modo che le merci rimangano invendute.

divario lotta tra le classi

Le contraddizioni interne al sistema capitalistico accentueranno il e la

operai e capitalisti.

che compongono la società che sono così essenzialmente ridotte a due: 6

Il proletariato, prendendo coscienza del suo stato si impadronirà dei mezzi di produzione e, dopo

dittatura del proletariato,

una fase di si giungerà alla società senza classi o comunismo.

Ideologia Tedesca (1846)

In quest’opera getta le basi della sua concezione materialistica della storia, i cui cardini sono il

problema dell’alienazione del lavoro e lo studio delle leggi oggettive del modo di produzione

capitalistico. Marx afferma che la forza motrice della storia non è di carattere spirituale, come

carattere materiale

pensano gli idealisti, ma di e concreto. Alla basi di tale teoria vi è una

concezione materialistica della storia che presenta i seguenti caratteri:

1. la storia è un processo materiale in cui i soggetti sono i fatti e gli uomini e non le idee;

2. gli uomini si riuniscono in organizzazione e società e producono beni che sono utili alla

comunità;

3. l’ampliarsi della comunità porterà alla divisione dei compiti: lavoro manuale e lavoro

intellettuale;

4. all’avvento della proprietà privata consegue la crescente disuguaglianza e l’insorgere delle

classi;

5. con la società capitalista le disuguaglianze accrescono e si acuisce la lotta di classe;

6. si avrà la crisi del sistema capitalistico e l’avvento di nuovi rapporti economici;

7. la filosofia che fino ad ora ha avuto un ruolo teorico deve porsi l’obiettivo della sua

trasformazione in pratica.

Marx divide il processo storico in cinque grandi tappe:

Comunità primitiva,

a) in cui non esiste la proprietà privata;

Regime di Schiavitù,

b) nasce la proprietà privata e da qui la divisione in classi della società e

la nascita della schiavitù (schiavi e padroni);

Società Feudale,

c) in cui si passa dalla schiavitù al servilismo (servitù della gleba e

latifondista);

Regime Capitalistico – Borghese:

d) contrapposizione di operai poveri e borghesi sempre più

ricchi

Società Proletaria:

e) con la rivoluzione proletaria i mezzi di produzione diventano del popolo.

Il lavoro dell’uomo è alla base della civiltà e del pensiero ed è il fondamento della storia. Secondo

Marx ciò che segnò la prima distinzione degli uomini dagli animali fu proprio la produzione dei

mezzi di sussistenza.

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