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Introduzione Hayao Miyazaki, tesina
La seguente tesina di maturità tratta di Hayao Miyazaki. La tesina abbraccia anche i seguenti argomenti nella varie discipline scolastiche: Il contributo di D'Annunzio alla cultura aeronautica italiana in Italiano; Raid Roma-Tokyo, Volo di Vienna in Storia.
Collegamenti
Hayao Miyazaki, tesina
Italiano - Il contributo di D'Annunzio alla cultura aeronautica italiana
Storia - Raid Roma-Tokyo, Volo di Vienna
- Principessa Mononoke, 1997
Mononoke-hime,
Ambientato in Giappone nel periodo Muromachi, narra il difficile
rapporto violento/armonioso tra uomo e natura
- La città incantata, 2001
Sen to Chihiro no kamikakushi,
Storia della bimba Chihiro, che si ritrova intrappolata in una città abitata
da spiriti nel tentativo di liberare i genitori trasformati in maiali.
Questo film valse a Miyazaki l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 2002 e
l'Oscar per il miglior film d'animazione nel 2003.
- Il castello errante di Howl, 2004
Hauru no Ugoku Shiro,
Questo film mescola l'attenzione alle tematiche ambientali, all'utilizzo
malsano della tecnologia, che propone esseri umani calati in universi
fantastici ed immaginari, dove creature soprannaturali insegnano
all'uomo come vivere e quali valori seguire e difendere (Fig.3).
L’anno successivo Miyazaki ricevette il Leone d’oro alla carriera
La sua carriera cinematografica si è conclusa lo scorso anno, con la
presentazione del suo ultimo capolavoro che ancora una volta testimonia il suo
amore per l’aviazione: S’alza il vento.
Il film racconta la vita e la tragica storia d'amore di Jirō Horikoshi, l'ingegnere
aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei
da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli
americani, tra i quali il Mitsubishi A6M "Zero", utilizzato nell'attacco di Pearl
Harbor. Da ragazzo il protagonista incontra nei propri sogni l'ingegnere italiano
Giovanni Battista Caproni, pioniere dell'ingegneria aeronautica.
Fig. 3 ! 5
La Magia Del Volo
!
Molti dei lavori di Miyazaki contengono elementi che richiamano al mondo
aeronautico in chiave sia tecnica che magica,
dimostrando la grande passione che
muoveva il cuore e la matita del regista.
Probabilmente sviluppò il suo interesse sin
da bambino, poiché suo padre era
proprietario di un’azienda costruttrice di
componenti per aerei, tra cui i temuti caccia
Mitsubishi A6M Zeke “ZERO” (Fig. 4). Fig. 4
I suoi richiami al mondo aeronautico, o più
generalmente al volo in sé, spaziano dalla magica forza che spinge macchine di
fantasia a librarsi in aria alla precisione tecnica con cui rappresenta aerei
realmente esistiti, inserendoli in contesti storico-geografici adeguati e corretti.
Ne sono un esempio i fantasiosi velivoli di i quali non
Laputa - Il castello nel cielo,
potrebbero funzionare nel mondo reale, ma che nel film diventano i mezzi per
raggiungere la leggendaria città volante. Altri esempi si ritrovano: in Nausicaä
dove la protagonista pilota un dispositivo chiamato “Mehve";
della Valle del vento,
in dove Kiki è una giovane strega che vola a cavallo del
Kiki consegne a domicilio,
suo manico di scopa; in dove Totoro trasporta Satsuki e Mei
Il mio vicino Totoro,
nel cielo notturno; ne dove Chihiro viene trasportata sulla
La città incantata,
schiena di Haku mentre questi è in volo trasformato nella sua forma di drago; e
ne dove Howl e Sophie camminano in cielo passando
Il castello errante di Howl,
sopra alla loro città. Estremamente tecnici sono invece film come e
Porco Rosso
che raccontano storie di uomini dell’aria a bordo di dettagliatissimi
S’alza il vento,
velivoli che, inseriti in un contesto di armonia tra fantasia e realtà tipico delle
opere di Miyazaki, tengono lo spettatore incollato allo schermo, affascinato dalla
cura dei disegni e meravigliato dal galoppante ritmo della storia, che non smette
mai di stupire. !
! ! 6
Uomo, Natura E Arte
Realismo delle rappresentazioni di paesaggi e architetture nei film
Miyazaki è chiaramente un amante della natura, che non si limita a descrivere
passivamente, ma che interpreta con la fantasia e la creatività di un moderno
pittore paesaggista. In ognuno dei suoi lungometraggi rielabora la realtà
proponendo un’alternativa inerente, ma adattata alla storia e al personaggio, in
modo da far calare lo spettatore con immediatezza nelle situazioni.
Miyazaki ha sempre detto di amare molto l'Europa, ed in particolare l'Italia e la
Francia. Molti dei suoi lavori sono tratti da romanzi occidentali, ed anche questa
scelta ha sicuramente contribuito a renderlo particolarmente gradevole agli
occhi degli europei.
La sua meticolosità nel riprodurre fedelmente paesaggi e architetture lo ha
portato a viaggiare per il mondo per fare degli schizzi e delle fotografie dei
luoghi che sarebbero poi comparsi nei suoi cartoni.
In tutte le opere di Miyazaki è sempre presente e marcatamente visibile
un’attenta osservazione della natura, che viene riprodotta fedelmente, pur
mantenendo un tratto semplice e non iper-realista. I paesaggi alpini di “Heidi”
sono un ricordo impresso nelle menti di tutti , dove l’autore è in grado di far
percepire la genuinità e la semplicità della protagonista attraverso un disegno
altrettanto immediato e sincero.
Ma l’opera forse più bella e compiuta, di certo la più amata dal pubblico è Tonari
(Il vicino Totoro, figura a lato).
no Totoro
Tutto il film è un continuum di
suggestioni e di magiche atmosfere
rurali. La campagna giapponese di un
periodo non ben identificato,
collocabile tra i ’50 e i ’70 , viene
descritta con amore e fedeltà. Totoro è
uno spirito benevolo dei boschi, e la
presenza di creature magiche (strane
pallottoline nere, spiriti delle case Immagine tratta da Tonari no Totoro
disabitate, un gatto-bus) conferisce al
film il sapore di un racconto per ! 7
bambini che sa incantare ed affascinare anche gli adulti, riportandoli
all’ingenuità della loro infanzia. In questo film Miyazaki non idealizza la
campagna, ma la rende con verosimiglianza, inserendo quindi tutti quegli
elementi, come binari ferroviari, strade, tralicci per l'elettricità, che pur non
essendo naturali sono ormai definitivamente acquisiti come unitari alla visione
del paesaggio.
Miyazaki riesce inoltre a rievocare i fatti con semplicità e concretezza, senza
patetismi o nostalgia, e restituisce allo spettatore “oggettività”, in modo che
ognuno, leggendoli con il filtro del proprio cuore, ne colga ciò che solo a se
stesso è caro e vicino, riportandolo alla sua storia personale, non già facendolo
immedesimare in quella di un altro.
In pur dichiarando apertamente il periodo e collocazione geografica
Porco Rosso,
(Laguna veneta , Istria e Lombardia), la ricostruzione storica di Miyazaki
rimane volutamente al di fuori del contesto bellico, lambendolo solo idealmente,
facendo così galleggiare il film in un limbo di surrealtà narrativa. La
ricostruzione paesaggistica, però, agli occhi di un italiano, appare più tirrenica
che non adriatica.
Ma l'opera in cui è senza dubbio più concretamente sviluppata la coscienza
ecologista di Miyazaki, è una complessa storia fantasy
La Principessa Mononoke,
che si distacca nettamente dalle opere precedenti e che rimanda fortemente alle
tradizioni e alle leggende giapponese. Tutto ruota attorno
all’inquietante presenza
di uno spirito naturale,
che compie delle azioni di
volta in volta distruttrici o
guaritrici, a seconda che
ci si ponga come nemici o
come amici. È una chiara
metafora della Natura,
che può travolgere con
furia inarrestabile o essere
per l’Uomo nutrimento e
salvezza. La Natura, insomma, non è né buona né cattiva, ed è dato solo a noi
scegliere se avversarla o no, prendendoci le responsabilità delle nostre azioni. ! 8
I Temi Principali
!
Infanzia
Miyazaki, nei suoi film, ha spesso rappresentato protagonisti bambini o
adolescenti, dimostrando la grande cura che ha per loro. Tuttavia, egli ha una
visione negativa dell’infanzia moderna, troppo dipendente dal “mondo virtuale”
e che ha perso il contatto con la natura. !
Contrasto bene/male
I primi suoi lavori sono caratterizzati dalla netta distinzione tra buono e cattivo,
mentre successivamente si ha la totale assenza di personaggi negativi (Il vicino
o la presenza di personaggi “cattivi” ma con un
Totoro, Kiki consegne a domicilio)
fondo di bontà, che non sono saldamente ancorati alla posizione di antagonisti.
Se ne ha un esempio in col personaggio di Lady Eboshi e il
Principessa Mononoke,
finale di riconciliazione, piuttosto che di distruzione del cattivo.
Ne la protagonista è immersa in un mondo dove bene e male
La Citttà incantata
coabitano, e alla fine “vince” non perché riesce a sconfiggere il male, ma perché
ha imparato a sopravvivere.
Miyazaki ha motivato le sue scelte di questo tipo spiegando che i nostri sono
tempi complessi, dove le vecchie norme non sono più applicabili e devono essere
riesaminate. Stereotipi semplici come "bene" e "male" non possono più essere
utilizzati, anche in film per bambini. !
!
!
! ! 9
Donne
Le donne occupano, nei suoi film, sempre ruoli importanti e spesso da
protagoniste. Miyazaki le presenta sempre come personaggi forti e lavoratori, ad
esempio sono donne a riparare l'aereo di Marco in a lavorare
Porco Rosso,
nell'impianto termale ne ad abitare la Città del Ferro e a
La città incantata,
lavorare nella fornace in Anche in film più leggeri come
Principessa Mononoke. Kiki
tutti i personaggi principali sono donne che lavorano.
consegne a domicilio, !
Pacifismo
Molti dei suoi film hanno chiari messaggi a sfondo pacifista, rappresentanti a
volte il popolo sofferente, altre volte la stupidità degli eserciti inutilmente
violenti, avidi e autoritari.
Quando, nel 2003, vinse l’Oscar come miglior film
La città incantata
d’animazione, Miyazaki non ha partecipato personalmente alla premiazione. La
sua assenza è stata in seguito da lui stesso motivata: «non volevo visitare un
paese che stava bombardando l’Iraq». !
Ambientalismo
Ne le sorelle Satsuki e Mei si trasferiscono dalla città in
Il mio vicino Totoro,
campagna, imparando a vivere a contatto con la natura. A questa coscienza
ecologica fa eco che presenta una foresta primordiale, piena
Principessa Mononoke
di alberi, di fiori e popolata da animali. Ne le preoccupazioni
La città incantata,
ambientali di Miyazaki sono incarnate dallo "spirito del cattivo odore", lo spirito
di un fiume inquinato, che cerca sollievo nelle terme di Yubaba. Miyazaki ha
dichiarato che l'ispirazione per la scena della sua pulizia è stata una sua
esperienza personale quando ha contribuito a pulire un fiume inquinato vicino a
casa sua. Questo tema si riflette anche nella storia dello spirito del fiume
Kohaku, il cui corso e relativo letto sono stati distrutti per far spazio a un
progetto edilizio. ! ! 10
Porco Rosso
Kurenai No Buta
“Un maiale che non vola è soltanto un maiale”
!
!
Storia di Marco Pagot
!
! ! 11
Trama
Marco Pagot è un asso della Regia Aeronautica che, in seguito a un misterioso
1
incidente capitatogli durante la prima guerra mondiale, assume le sembianze di
un maiale antropomorfo (da qui il soprannome “Porco”).
Ritiratosi dalla carriera militare, abbandona la sua vita e l’amore per Gina,
un’amica di infanzia, per ritirarsi sulla costa dalmata sopravvivendo grazie
all’occasionale impiego di cacciatore di taglie, principale nemico dei pirati del
cielo.
La sua abilità lo rende un avversario temibile, tanto che i pirati si riuniscono in
un’alleanza ingaggiando l’americano Donald Curtiss per abbatterlo
definitivamente.
La sfida tra i due, i quali si battono pilotando idrocaccia, vede uscire vincitore
Curtiss, che distrugge l’idrovolante di Pagot e rientra con la convinzione di
averlo ucciso.
In realtà, Pagot sopravvive, e decide di portare il suo aereo dal fidato amico
milanese proprietario della Piccolo s.p.a., il quale lo ripara e lo potenzia con
nuovi profili alari e un nuovo motore.
La ditta però è carente di operai, chi portato via dalla guerra, chi partito per
cercare fortuna in America, quindi a mettere le mani sul progetto è la giovane
nipote diciassettenne del signor Piccolo, Fio. Pagot si mostra subito riluttante
all’idea di lasciare che una ragazzina sistemi il suo amato e caro aereo, ma di
fronte alla di lei bravura e determinazione accetta che sia lei la responsabile dei
lavori.
Durante la sua permanenza a Milano incontra l’amico ed ex-camerata Arturo
Ferrarin, il quale tenta invano di convincerlo a rientrare in aeronautica e lo
avverte che i fascisti lo stanno cercando.