vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Economia aziendale: la globalizzazione economica;
Informatica: Internet;
Inglese: a global language;
Diritto: sovranità statale, globalizzazione.
Con il termine Globalizzazione o Mondializzazione si identifica un processo
economico e produttivo per la realizzazione di beni di consumo, avvalendosi di
stabilimenti dislocati in diversi paesi del mondo. Tutto ciò richiede un'avanzata
tecnologia ed un'elevatissima integrazione. Quindi la globalizzazione è l'estensione a
livello planetario di un modello unico di cultura, pensiero ed economia.
Alla base di questo grande cambiamento ci sono, quindi le trasformazioni avvenute
nell’economia, si parla infatti di MERCATO GLOBALE: il campo su cui si muovono le
industrie. la finanza e i grandi capitali si è allargato tanto da comprendere l’intero
pianeta; merci, denaro e uomini si muovono sempre più liberamente e le economie
degli stati risultano collegate tra loro, l’andamento economico di un paese influenza
quello degli altri e i governi si trovano spesso ad affrontare situazioni che non possono
controllare.
La globalizzazione è un fenomeno di estensione mondiale,che colpisce ogni aspetto
della nostra vita, condizionando i nostri consumi e le nostre abitudini d’acquisto, tenderà
inoltre ad imporre stili di consumo e di vita uniformi a quelli occidentali e americani; lo
stile globalizzato è rappresentato dai centri commerciali della grande distribuzione, si
tratta di strutture uguali in tutto il mondo, che espongono gli stessi prodotti come MC
DONALD, COCA COLA, NIKE …
IL RUOLO DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI
La nuova organizzazione globale dell’economia ha determinato la concentrazione della
ricchezza in tre principali zone del mondo: l’Europa occidentale, l’America del Nord e
l’Asia orientale. In questi stati infatti sono realizzati il 70% degli scambi commerciali e
l’80 % degli investimenti. In queste zone hanno sede le più grandi IMPRESE
MULTINAZIONALI, che rappresentano il “motore” del mercato globale. Esse sono
presenti in tutti i paesi del mondo, attraverso una fitta rete di stabilimenti, controllano
gran parte della produzione e del commercio mondiali.
Un numero sempre crescente di queste grandi società considera come proprio mercato
quello globale, uscendo dal mercato, spesso troppo limitato del paese d’origine,
l’allargamento del mercato permette attraverso una strategia di marketing concentrata
a livello globale, il raggiungimento delle economie di scala che non sono alla portata
4
delle aziende nazionali, mediante la domanda presente nei vari Paesi, le multinazionali
sono in grado di ottimizzare i propri investimenti, di bilanciare il rapporto qualità/prezzo,
di ottenere dei vantaggi negli investimenti.
La diminuzione delle distanze tra Paesi ha portato a contatti tra culture diversi, ciò ha
causato una rapida omogeneizzazione dei bisogni e dei desideri delle persone. In
questa situazione si avrà uno sviluppo del mercato sempre meno eterogeneo, con la
globalizzazione infatti si corre il rischio dell’OMOLOGAZIONE, occorre invece
valorizzare gli elementi di diversità, considerati da molti una vera e propria ricchezza da
tutelare.
McDonald’s è in assoluto il simbolo più riconoscibile della
globalizzazione Questa multinazionale del panino, che conta
più di 280.000 dipendenti nella sola Europa, si colloca in una
realtà in cui il mix tra globalizzazione ed industrializzazione
alimentare ha portato ad una standardizzazione dei prodotti,
abbattendo confini geografici e di produzione.
McDonald’s è il primo centro di ristorazione al mondo (si parla
infatti di mcdonaldizzazione della società.)
La globalizzazione non è sempre sinonimo di omogeneizzazione: le tradizioni
culinarie sono in realtà molto forti in tutti i paesi del mondo e McDonald’s col tempo è
stata costretta ad adeguarsi ad una simile realtà attuando strategie di diversificazione
adattandosi di volta in volta ai gusti locali. In tal senso la strategia della company è
mutata nel corso degli anni: mentre in un primo momento Mc imponeva la propria
offerta made in USA puntando principalmente su marketing e comunicazione, ha dovuto
rivedere le proprie strategie.
La globalizzazione ha favorito, però la delocalizzazione delle imprese (outsourcing),
cioè l’organizzazione o il trasferimento della produzione oltre i confini nazionali, spesso
in cerca dei vantaggi derivanti dallo sfruttamento della manodopera a basso costo o
della legislazione più permissiva in materia di tutela ambientale e sicurezza dei paesi in
via di sviluppo, proprio a causa di questo sfruttamento le grandi multinazionali sono
accusate di contribuire alla crescita del divario economico tra nord e sud, infatti la
globalizzazione può essere fonte di progresso e di sviluppo, ma negli ultimi decenni si è
aggravato lo squilibrio tra paesi ricchi e paesi poveri e le disuguaglianze all’interno
degli stati.
Sotto l'aspetto economico, la globalizzazione comporta:
l'eliminazione delle barriere giuridiche, economiche e culturali che pongono limiti
alla circolazione di persone o beni di qualsiasi tipo;
Allargamento su scala mondiale delle attività produttive commerciali e finanziarie.
Interdipendenza sempre più stretta tra operatori, realtà produttive e sistemi
economici in località e paesi geograficamente distanti, nel senso che un evento
che si verifica in un qualsiasi luogo del pianeta può avere ripercussioni quasi
immediate a livello politico e soprattutto economico in altre località del pianeta. 5
Diminuzione dell'importanza della collocazione geografica della produzione, con
tendenza a privilegiare i Paesi caratterizzati da un basso costo della manodopera
e/o minori vincoli fiscali e burocratici in genere.
EFFETTI POSITIVI
La crescita economica è potenzialmente favorita dagli scambi commerciali e
finanziari internazionali: i paesi poveri possono trovare più facilmente mercati per
i loro prodotti e nello stesso tempo aver accesso ad altri prodotti a prezzi più
bassi.
Migliori condizioni di vita anche per le popolazioni dei Paesi più poveri, favorite
dallo spostamento continuo di forza lavoro dove è richiesto
EFFETTI NEGATIVI
Aumento dell'instabilità dei mercati, con ricorrenti crisi finanziarie molto difficili da
porre sotto controllo.
Rischio dell'aumento degli squilibri tra paesi ricchi e paesi poveri, a causa della
tendenza dei primi a imporre scelte che sono funzionali soprattutto ai propri
interessi.
L'adesione a un sistema come quello degli organismi economici che operano su
scala planetaria può limitare fortemente e in maniera poco controllabile la
capacità di autodeterminazione dei popoli, la partecipazione democratica alle
decisioni politiche, condizionando pesantemente le decisioni degli stessi governi
nazionali.
L'accesso alle risorse messe a disposizione dalla globalizzazione comporta
spesso come contropartita una relativa dipendenza e la necessità di uniformarsi
ai modelli di vita occidentali, con la conseguente distruzione dei modelli di vita
locali, della cultura, con frequenti ripercussioni anche sull'ambiente.
Flussi migratori non controllati, che favoriscono l’aumento dello sfruttamento
minorile e delle popolazioni più povere. 6
Internet è una rete che collega tra loro milioni di computer ubicati in ogni parte del
mondo.
La nascita di Internet può essere fatta risalire al 1969, ed è legata essenzialmente a
ragioni militari. In quell'anno, infatti, sorse l'esigenza di connettere più computer tra loro
al fine di consentire la comunicazione alle basi militari sparse in tutto il territorio
statunitense anche in caso di interruzione dei collegamenti locali (si temeva un conflitto
nucleare, si era in piena guerra fredda).
Nacque così Darpanet, una rete capace di connettere quattro computer, che prese il
nome da DARPA (Defense Advanced Research Project Agency). Nel 1972 l'evoluzione
della suddetta Darpanet prese il nome di Arpanet, e riuscì a connettere 37 computer.
Nel 1984 la National Science Foundation creò una rete più articolata, chiamata Nsfnet,
costituita da cinque supercomputer capaci di connettere i computer delle università e
dei centri di ricerca americani.
Nel 1990, Tim Berners Lee, ricercatore del CERN di Ginevra, propose la creazione di
un sistema di reperimento dell'informazione a livello mondiale per tenere in contatto tutti
i ricercatori in campo fisico. In questo contesto e in questo periodo nacquero il World
Wide Web e il linguaggio HTML.
Negli anni immediatamente successivi, grazie all'avvento dei personal computer,
cominciarono a entrare in rete anche le organizzazioni commerciali. Il fatto che la rete
non fosse più dedicata a scopi militari attrasse l'attenzione di utenti appartenenti a
svariati mondi, tanto da portare alla nascita dell'attuale Internet, che è ormai definibile
come la Rete delle reti. La trasmissione delle informazioni su Internet avviene tramite
la suite di protocolli detta TCP/IP; essi costituiscono l’insieme di regole che stabiliscono
la modalità in cui deve avvenire lo scambio di dati fra elaboratori. Ad esempio, il
protocollo IP (Internet Protocol) prevede l’utilizzo di indirizzi (detti appunto indirizzi IP) in
grado di identificare univocamente le postazioni collegate alla rete Internet.
Esempio: 211.104.0.3 è un IP address
192.168.x.x IP Privato (intranet) 7
Questi protocolli si trovano fra loro secondo una struttura a buccia di cipolla, e
precisamente il protocollo più vicino al hardware è:
IP (Internet Protocol), quindi TCP (Transfer Control Protocol)
a cui si vanno a sovrapporre, a seconda del servizio utilizzato, uno dei seguenti
protocolli:
HTTP (Hiper Text Trasfer Protocol) per il Web
FTP (File Trasfer Protocol) per il trasferimento di file
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) per la posta elettronica in uscita,
POP3 (Post Office Protocol) e IMAP (Internet Message Access Protocol) per la posta in
entrata
TELNET per le sessioni remote.
Tra i servizi primari di Internet troviamo:
la posta elettronica;
il servizio Telnet;
il trasferimento di file (FTP);
l’accesso a banche dati (World Wide Web);
i gruppi di discussione (newsgroup);
le liste di distribuzione (mailing list);
le chat line (social network)
le teleconferenze;
il telelavoro.
E-MAIL La posta elettronica è il servizio di internet più utilizzato ed è oramai uno
strumento di comunicazione indispensabile per milioni di persone. Tramite la posta
elettronica, infatti, è possibile inviare rapidamente messaggi ad ogni utente di Internet
ovunque egli si trovi, allegando al messaggio qualsiasi tipo di documentazione (testo,
immagine, musica, video). Inoltre l’e-mail non richiede la disponibilità immediata del
ricevente, il quale può controllare la propria posta in un qualsiasi momento successivo
alla data di invio. Il funzionamento della posta elettronica è relativamente semplice: il
provider (la società che fornisce il servizio di accesso ad Internet) fornisce all’utente una
casella di posta elettronica personale (detta mail box), dalla quale è possibile inviare e/o
ricevere dei messaggi. Ogni casella e-mail ha un indirizzo specifico, composto nel
seguente modo: utente@dominio.it dove il carattere @, chiamato comunemente
chiocciola, separa il nome dell’utente dall’identificativo del provider ed it è
l’identificativo del paese d’origine (in questo esempio l’Italia). 8
Il World Wide Web (letteralmente “ragnatela ad estensione
mondiale”) è una rete di risorse informative, basata
sull’infrastruttura di Internet.
Il web è costituito da innumerevoli siti informativi strutturati a loro
volta da un insieme di pagine ipertestuali (da cui deriva
l’immagine della ragnatela) e memorizzate su computer
denominati web server.
La pagina iniziale di un sito è detta home page. Ogni sito è
progettato e gestito da specifiche figure professionali:
il webmaster, che si occupa della gestione del sito
.
il web designer, che si occupa della progettazione
I motori di ricerca sono dei siti che consentono la ricerca di informazioni. In genere
sono in grado di fornire un elenco di siti e pagine Internet che potrebbero contenere
l’informazione cercata.
Tra i motori di ricerca più diffusi troviamo: Virgilio, Google, Arianna, Yahoo, Altavista,
ecc.