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Introduzione Gallina padovana - Tesina
Questa tesina di maturità parla della gallina padovana. La tesina permette anche i collegamenti con le seguenti materie: in storia la Seconda Guerra mondiale, in inglese i metodi di incubazione, in trasformazione dei prodotti composizione chimica dell'uovo, in produzioni vegetali il mais, in economia, estimo, marketing e legislazione il conto economico, in gestione ambiente e territorio i periodi di slow food.
Collegamenti
Gallina padovana - Tesina
Storia - La Seconda Guerra mondiale.
Inglese - Metodi di incubazione.
Trasformazione dei prodotti - Composizione chimica dell'uovo.
Produzioni vegetali - Il mais.
Economia, estimo, marketing e legislazione - Conto economico.
Gestione ambiente e territorio - Presidi slow food.
SANDEI MATTIA
CLASSE 5^A
CORSO: PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI
TESINA SCRITTA DELL'ESAME DI STATO
SLIDE 1 : La gallina Padovana si distingue per lo splendore del
piumaggio e l’eleganza delle forme. Tuttavia, nel secolo scorso
questo splendido volatile ha rischiato l'estinzione. Si deve
all’iniziativa di Gabriele Baldan, insegnante di avicoltura dell’Istituto
Agrario "Duca degli Abruzzi" di Padova, e di alcune aziende riunite
nell’associazione "Pro Avibus Nostris", il programma di recupero e
conservazione della gallina Padovana.
SLIDE 4 : Caratteristica principale della gallina padovana è la
conformazione del cranio sul quale sorge una protuberanza ossea
detta ernia craniale, che sostiene il ciuffo di notevoli dimensioni. Il
ciuffo di penne pendente sotto il mento va a costituire la cosiddetta
“barba”. Gli orecchioni sono bianchi e piccoli e sono poco visibili
perché sono nascosti dalle basette.
Le gambe sono di struttura fine con tarsi corti di colore blu ardesia.
Il portamento è molto elegante anche se, a causa del ciuffo che ne
limita la vista, i movimenti sono lenti.
Piumaggio. Il colore varia in base alla varietà e le più diffuse sono
la bianca, la nera, la dorata, la argentata e la camosciata, oltre alla
blu - orlata e sparviero, colorazioni meno diffuse. I due sessi
presentano lo stesso tipo di piumaggio pur avendo sfumature
diverse. Le penne sono arrotondate e nel gallo, la coda presente
delle penne più lunghe rispetto alle altre e sono a forma di arco.
Peso. Il gallo raggiunge il peso di 2 kg, mentre la gallina non supera
1,5 kg.
Oltre a essere una razza ornamentale si presta bene anche per
l’allevamento da reddito. È una razza ideale per valorizzare le
produzioni di nicchia ed è annoverata tra i prodotti agroalimentari
tradizionali del Veneto. Essendo una razza che si sposta poco, è
idonea anche a essere allevata in ambienti piccoli.
La presenza del ciuffo non ne facilita l’allevamento nelle zone
piovose e umide. Le
femmine hanno una scarsissima attitudine alla cova.
La produzione di uova. Questa razza è una buona produttrice di
uova (120-150 all’anno) medio grosse (55-60 grammi), di colore
bianco e di ottimo sapore.
La produzione di carne. La carne della Padovana è magra, di
colore bianco rosato, di sapore estremamente delicato. La pelle è
bianca e sottile con scarsi depositi adiposi sottocutanei.
SLIDE 10: La “Padovana dal gran ciuffo” o “gallina con la
capeoza” ha una storia legata al padovano Giovanni Dondi
dell’Orologio, medico e astronomo. Si racconta che egli, durante un
suo viaggio in Polonia nel lontano 1360, incontrò la famosa Gallina
nella corte di Casimiro III, detto anche “re contadino”. Rimase
stupefatto per il suo portamento e per il suo incredibile piumaggio:
scoprì infatti, che contrariamente a quanto accadeva nel padovano,
l’animale lì aveva uno scopo esclusivamente ornamentale. Decise
così di portarne qualche esemplare in patria e nel corso degli anni la
gallina ebbe una grande diffusione soprattutto negli allevamenti
rustici. Però, dalla seconda guerra mondiale (1939) in poi, la gallina
padovana diventò sempre più una rarità, fino a quasi scomparire del
tutto.
SLIDE 11: Le principali cause che portarono alla scomparsa
della gallina padovana sono 2. Prima di tutto la seconda guerra
mondiale, infatti con i continui bombardamenti che ci furono nelle
città e campagne di ogni paese, gli allevamenti anche amatoriali
dove veniva allevata la gallina padovana, vennero distrutti o anche
rasi al suolo.Questo portò alla scomparsa di molti esemplari di
gallina padovana, tanto che negli anni sessanta la gallina Padovana
era quasi definitivamente scomparsa, ne sopravvivevano alcuni
capi in piccoli allevamenti amatoriali sparsi in tutta Europa, oltre a
qualche esemplare in possesso dell’Istituto professionale per
l’agricoltura e l’ambiente "San Benedetto Da Norcia".
Altra causa, che portò quasi all'estinzione della razza, fu l'avvento
degli allevamenti intensivi di polli e galline ovaiole. La razza
Padovana, tanto stimata più per le qualità ornamentali, non era
però ritenuta adatta all’allevamento intensivo a causa del grande
ciuffo che le copre gli occhi, ostacolo alla visibilità e, quindi, alla
ricerca del cibo e anche a causa dell’ingrasso. La padovana, infatti
non supera mai il peso di 2 kg come già detto in precedenza.
SLIDE 12: Pro AvibusNostris,
Grazie all’associazione dal 1997 il
destino di questa razza è cambiato completamente. L’associazione,
Padovana dal ciuffo
infatti, si occupa di conservare e tutelare la che,
in seguito, è stata accolta a tutti gli effetti come Presidio Slow Food
del Veneto. Inoltre, grazie al coinvolgimento di allevatori dotati di
grande sensibilità, consapevolezza e di un’etica diversa, è nata
anche una vera e propria rete commerciale a garanzia del prodotto.
SLIDE 13: Nonostante sia opinione comune che il pollame
ruspante fornisca carni migliori, lo sviluppo dell’avicoltura intensiva
ha permesso di raggiungere traguardi produttivi impensabili fino a
qualche anno fa ed eccellenti standard qualitativi.
Nel nostro paese la produzione di carni avicole, che all’inizio del
1900, era legata all’economia familiare e si attestava su circa
40.000 t annue, è cresciuta lentamente nella prima metà del secolo
giungendo a superare le100.000 t negli anni ’50. In quel periodo è
iniziata una fase di grande sviluppo, legata soprattutto
all’intensificazione dell’allevamento del pollo da carne che ha
portato al superamento delle 800.000 t annue negli anni ’70. La
crescita è poi proseguita lentamente fino ad evidenziare negli ultimi
anni un andamento a volte piuttosto stagnante. Lo sviluppo
dell'allevamento avicolo nel corso di questi decenni è stato
sostenuto da:
- minori costi di produzione rispetto ad altre specie;
- crescita e successiva tenuta della domanda consentita dal prezzo
più favorevole rispetto ad altre carni;
- immagine di prodotto sano e ad elevato valore nutrizionale;
- facilità di commercializzazione.
SLIDE 14: Ogni anno, in occasione della cerimonia di
inaugurazionedell’anno accademico dell'Università di Padova, è
ormai tradizione che i goliardi donino al Magnifico rettore un
esemplare di gallina padovana. L’origine del gesto è oscuro ma
certamente ha le forti tinte della trasgressione e della irriverenza
tipica della tradizione goliardica, fatto sta che la Padovana dal gran
ciuffo è ormai parte della tradizione universitaria patavina.
Proprio uno studente polacco, Jan Zamoyski ,fu rettore
dell’Università di Padova. Il legame con la Polonia fu colto anche da
un docente del S. Benedetto da Norcia: su suo suggerimento, il 20
novembre 1996, fu donata in Vaticano una gallina padovana a S.S.
Giovanni Paolo II in memoria delle comuni radici polacche.
SLIDE 15 : L'uovo, nella gallina matura, viene formato in un
sistema riproduttivo composto da un ovario e da un ovidotto.Un
ovario maturo assomiglia ad una pila di grappoli. Può contenere fino
a 4000 piccole uova che possono diventare tuorli. Ciascuno è
attaccato alla ovaia con un sacco membranoso sottile o follicolo
dotato di una fitta rete di vasi sanguigni. L'ovidotto è un tubo a
spirale collocato nella cavità addominale della gallina. In questo
tubo si formano tutte le parti dell'uovo eccetto il tuorlo. E' diviso in
5 regioni distinte: (1) infundibolo, (2) magnum (3) istmo, (4)
utero e (5) vagina.Il tuorlo viene formato nel sacco follicolare
attraverso la deposizione di strati successivi di materiale. Il 99% del
tuorlo viene formato 7-9 giorni prima della deposizione.Dopo che il
tuorlo è stato rilasciato dal follicolo, questo è mantenuto attivo dal
sacco vitellino che lo circonda. Il rilascio del tuorlo dall'ovario si
chiama ovulazione. Dopo il suo rilascio dal follicolo, il tuorlo entra
nella cavità addominale della gallina. L'infundibolo circonda
rapidamente il tuorlo con le sottili labbra. Poi,il tuorlo entra in
un'altra regione dell'ovidotto (magnum) dove si aggiunge l'albume.
La forma dell'uovo è determinata in questa
sezione, successivamente si formano le due membrane del guscio.
Dopo, il guscio si forma nell'istmo e viene aggiunto nell'utero.Ci
vogliono circa 20 ore per completare la formazione del
guscio.Nell'ultima porzione dell'ovidotto, la vagina, viene applicato
sul guscio un sottile rivestimento chiamato "cuticola" che protegge
l'uovo evitando che polvere e batteri nocivi penetrino nell'uovo
attraverso i pori. Infine, attraverso la "cloaca", l'uovo viene espulso
dalla cavità addominale della gallina, e questa ultima fase si chiama
"deposizione".
SLIDE 16: Ogni maschio ha due organi riproduttivi chiamati
testicoli, collocati dentro il corpo. I testicoli producono le cellule
riproduttive (gameti maschili) e ciascuna ha una coda che gli
permette di muoversi in avanti. Lo sperma, liquido che contiene i
gameti maschili, viene convogliato nella cloaca attraverso il vaso
deferente del gallo, un tubo tra i testicoli e la cloaca. Dopo
l'accoppiamento, lo sperma viaggia attraverso l'ovidotto della
femmina e si concentra presso l'infundibolo, la prima regione
dell'ovidotto. Dopo che il tuorlo viene "catturato" dall'infundibolo,
avviene la fecondazione dell'uovo. Le cellule spermatiche del
maschio sono conservate in ghiandole collocate nell'infundibolo, e
vengono rilasciate quando il tuorlo vi passa dentro. Una cellula
spermatica deve penetrare nella sottile membrana vitellina e
raggiungere la cellula femminile per completare la fecondazione e
dare origine alla prima cellula del nuovo essere:lo zigote.
SLIDE 17: Le uova sono una fonte concentrata di proteine e
contengono anche:
tutti i 9 amminoacidi essenziali
ricche di Aminoacidi Solforati
con il più alto valore biologico fra tutte le principali fonti di
proteine animali
Fonte di vitamine: A, E, D (presenti soprattutto nel tuorlo) , Gruppo B (B1, B2, PP,
B12)
Fonte di Sali minerali: magnesio, calcio, potassio, fosforo, zinco e ferro
Sono ricche di colina, micronutriente che gioca un ruolo importante nello sviluppo e
nelle funzioni del cervello e del sistema nervoso .
L'uovo è costituito per il 66% da albume, il resto è rappresentato
dal tuorlo. L'uovo contiene il 74% di acqua, il 13% di prote