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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Epigenetica e rivincita di Lamarck
Autore: Lorenzi Fabio
Descrizione: recenti teorie e scoperte in campo biologico rivoluzionano la nostra 'vecchia' concezione e ci aprono a nuove possibilità
Materie trattate: Filosofia, Fisica, Biologia
Area: scientifica
Sommario: Filosofia percorso sulla scienza e le due concezioni materialista e dualistica, Biologia epigenetica e dna, fisica moderna
Tesina
Premessa:
i punti in seguito esposti sono teorie, considerazioni tratte da alcuni scienziati e da una
particolare corrente scientifica che prende il nome di epigenetica.
O M S
PPOSIZIONE TRA ATERIALISMO E PIRITUALISMO
Democrito visione materialista e meccanicista. La materia è tutto ciò che esiste, la vita
è data dal movimento di atomi.
Il controllo del corpo è interno al corpo stesso.
Platone visione dualistica, respinge il determinismo. Oltre la materia vi è l'anima,
un'energia pura, perfetta e immutabile.
Il controllo del corpo proviene da qualcosa di esterno al corpo.
Cartesio formula un dualismo assoluto tra corpo e mente, separando definitivamente lo spirito
dalla materia.
Il corpo è una macchina e viene studiato come tale, indipendentemente dalla mente.
Newton fa propria una visione materialista e meccanicista dell'universo, trascurando lo studio
della mente e dell'energia.
→ Universo visto come un grande meccanismo, composto
Idea alla base della fisica unicamente da materia
scopo della scienza moderna è “ottenere una conoscenza che permetta di dominare e
controllare la natura.” (Francis Bacon)
Darwin con lui la teoria dell'evoluzione, già anticipata dagli atomisti greci, trova piena
espressione.
Nell'evoluzione il controllo è dato dai caratteri ereditari, trasmessi dal genitore alla
prole. Le modifiche evolutive sono date da mutazioni casuali
selezione naturale
Weismann anticipa il determinismo genetico. Compie una suddivisione tra cellule germinali e
somatiche. Le prime sono quelle che danno vita ad altri individui, le seconde quelle
che formano la struttura corporea. Le germinali formano quelle somatiche, ma queste
ultime non possono minimamente influenzare le germinali, che si replicano
unicamente tra loro.
.
Watson e Crick Scoprono il e la sua struttura. Ciò conferma e dà una spiegazione
DNA
materiale alla teoria darwiniana, è il mezzo attraverso cui vengono trasmesse
le informazioni genetiche.
Crick formula inoltre il , il quale afferma il
DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA
determinismo genetico e il primato del .
DNA
→ → (dogma centrale)
DNA RNA PROTEINE
questo pone le basi per il progetto Genoma umano, e la convinzione che
i geni controllino la biologia. Scoprendo e mappando l'intero Genoma si
1 dovrebbe poter controllare lo sviluppo dell'organismo umano, eliminando
caratteri dannosi e potenziando quelli favorevoli.
Il nucleo, contenente il , è il cervello della cellula.
DNA
Tutte queste scoperte, secondo il biologo Bruce Lipton, hanno portato alla formulazione di 3 assunti
fondamentali.
1) I processi biologici sono determinati dalla fisica newtoniana
2) Il Genotipo determina il Fenotipo, cioè quanto è scritto nel codice genetico è ciò che
controlla e determina lo sviluppo dell'organismo.
3) L'evoluzione segue i principi Darwiniani
1) I processi biologici sono determinati dalla fisica newtoniana
Se la fisica newtoniana afferma Universo=Materia, la fisica moderna, facendo propria la formula di
Einstein E=mc², afferma che Universo=Energia. L'universo è fatto di energia, la stessa materia è
energia.
L'atomo, pertanto, non ha una vera e propria struttura statica, ma è un vortice di energia.
Atomo Newtoniano Atomo Quantistico
L'atomo interagisce con l'esterno non per la sua struttura fisica, ma per il campo elettromagnetico
che emette.
Tuttavia, la medicina interviene per lo più agendo sulla (chirurgia, farmaci).
MATERIA
Ma l'energia può modificare la materia e la sua influenza elettromagnetica.
Un esempio è la : bombardando i calcoli con delle
LITOTRISSIA EXTRACORPOREA
precise frequenze si può generare una
risonanza negli atomi che li compongono.
Questi si disgregano in minutissimi
frammenti e possono venire facilmente
asportati.
In questo procedimento viene cambiata la configurazione
della materia solo con l'energia.
2) Il Genotipo controlla il fenotipo
→Sottovaluta l'importanza dell'ambiente.
2 “A mio parere, il più grande errore che ho
Darwin stesso scrisse, in una lettera a Moritz Wagner:
commesso è stato non aver dato sufficiente peso all'azione diretta dell'ambiente: il nutrimento, il
clima, e coì via, indipendentemente dalla selezione naturale...Quanto scrissi l'Origine, e per molti
anni a seguire, non trovai che scarsissime prove dell'azione diretta dell'ambiente, ora invece sono
numerose.”[1]
L'ambiente non viene considerato nel dogma centrale, ed è generalmente trascurato dalla biologia,
che attribuisce lo sviluppo dell'organismo prevalentemente al suo materiale genetico.
→Questo ci introduce alle scoperte dell'epigenetica, la scienza che studia la regolazione dei geni e il
controllo del patrimonio genetico.
Lo scienziato Nijhout afferma “Quando viene richiesta l'attività di un gene, è un segnale
proveniente dall'esterno, e non una proprietà derivante dal gene
stesso, che attiva l'espressione di quel gene.”[2]
Il primato dell'ambiente segue il seguente schema: SEGNALE AMBIENTALE
↑↓
La trascrizione del in proteine è regolata da ( )
DNA PROTEINE REGOLATRICI ISTONI
↑↓
specifiche proteine regolatrici, dette . Questi
ISTONI
avvolgono il e controllano l'attivazione e
DNA DNA
↑↓
la disattivazione dei geni, e ne regolano la trascrizione. RNA
↑↓
Alcune ricerche affermano che meno del 2% del codice
genetico è codificante, il restante 98% non viene mai PROTEINE
utilizzato, rimane ad uno stato potenziale.
Ciò significa che quanto scritto nel codice genetico non è necessariamente tradotto in proteine.
“Il non è altro che un nastro su cui sono registrate le informazioni, inutile senza un
DNA (Bryan Turner)
apparecchio che consenta di leggerlo. L'epigenetica è il lettore di nastri” [3]
↓
perché?
Gli istoni avvolgono il , rendendolo illeggibile all'esterno. Attraverso specifici procedimenti
DNA
(acetilazione, metilazione) gli istoni i geni, stabilendo la loro attivazione e regolandone la
MARCANO
traduzione in proteine.
Se io possiedo il gene di una specifica malattia, questo non significa necessariamente che
questa si manifesterà, ma che lo farà solo se verrà richiesta la sua attivazione. Potrebbe non
manifestarsi mai.
↓
Questo ci spiega che, forse, più che capire quali siano i geni di una determinata
malattia, occorre capire perché questi vengano attivati.
Oppure io posso possedere sia il gene che determina un tumore, sia uno che determina la sua
soppressione.
Errori nella metilazione (i quali hanno cause esterne, dovute allo stile di vita inadeguato, a sostanze
assunte e squilibri psicofisici) possono comportare la disattivazione del secondo gene e la
manifestazione del tumore.
3
Secondo Lipton e altri studiosi, solamente nel 5% dei casi di malati di cancro e di disfunzioni
cardiovascolari, la malattia è attribuile a fattori ereditari. [4]
La gran parte dei tumori maligni è dovuta ad alterazioni epigenetiche indotte dall'ambiente, e non
da geni difettosi. [5]
In sostanza, per l'epigenetica: l'interpretazione del è tanto importante quanto il suo
DNA
contenuto.
In una pubblicazione del 1995, le due scienziate Jablonka e Lamb affermano: “La recente biologia
molecolare ha dimostrato che il genoma è molto più duttile e reattivo di quanto si pensasse in
precedenza. Ha inoltre dimostrato che le informazioni si possono trasmettere alla discendenza in
.”
altri modi oltre che tramite la sequenza base del [6]
DNA
↓
La metilazione e l'acetilazione di fatto modificano il nel suo complesso.
DNA
E queste modifiche sono trasmissibili alla prole. [7]
Questo ci conduce al terzo punto.
3) L'evoluzione segue i principi darwiniani
Darwin stesso aveva detto di aver trascurato l'importanza dell'ambiente.
Le recenti scoperte dell'epigenetica si avvicinano maggiormente alle tesi di J -B
EAN APTISTE DE
L , biologo francese che elaborò una teoria dell'evoluzione ben 50 anni prima di Darwin.
AMARCK
La teoria di Lamarck si discosta da quella darwiniana per due aspetti fondamentali
1. C anziché lotta per la sopravvivenza. Il corpo umano ne
OLLABORAZIONE E COMUNITÀ
sarebbe il migliore esempio: una comunità di 50mila miliardi di
cellule che cooperano tra loro.
2. M non sono mutazioni casuali, ma mutazioni apprese dall'ambiente e trasmesse
UTAZIONI alla prole.
L'evoluzione è adattarsi all'ambiente, a differenza di quello che fa ora l'uomo, cioè modificare
l'ambiente.
I cambiamenti sono influenzati dall'ambiente, che detta alle proteine come interpretare il di
DNA
base.
Questi cambiamenti sono trasmissibili: i gruppi metili e acetili aggiunti durante il controllo
epigenetico vengono conservati nelle cellule riproduttive.
Nelle piante questo meccanismo è molto più evidente che nell'uomo: esse non sono dotate di
sistema nervoso e la loro memoria consiste nel cambiamento della molecola di in base a fattori
DNA
esterni che influenzano le proteine. Questi cambiamenti sono trasmessi alla prole, che ha così una
informazione di partenza sull'ambiente esterno. A differenza delle piante, gli animali e in particolare
l'uomo, hanno la capacità di apprendere e insegnare ai propri figli, facoltà che facilità enormemente
l'adeguamento all'ambiente esterno.
4
C
ONCLUSIONE
Abbiamo prima detto che non è il a controllare la biologia dell'organismo, ma che questo è
DNA
controllato da proteine che rispondono a segnali ambientali.
Il controllo non è quindi quello democriteo (dall'interno, il , all'esterno), la cellula è comandata
DNA
dall'esterno.
Il fa solo da stampo per le proteine, è come un nastro.
DNA
Ma allora chi controlla la cellula? Dove sta l'identità della cellula, e quindi della persona, se non è
nel suo ?
DNA Il controllo è dato dall'esterno, dall'ambiente.
Se una cellula viene enucleata (cioè le viene rimosso il nucleo, contenente il ) essa può
DNA
continuare a vivere e svolgere tutte le sue funzioni principali, eccetto la trascrizione di nuove.
proteine e la riproduzione. Questa cellula continuerà a fare riferimento allo stesso organismo.
Dunque, non è l'informazione genetica a contraddistinguere cellule di uno stesso organismo.
↓ MA
Sono delle specifiche proteine di membrana, gli autorecettori (Leucociti Antigeni Umani, HLA).
Se questi venissero espiantati, si otterrebbe una cellula generica, che può essere impiantata in altri
organismi senza venire rigettata. E, impiantando questi recettori in una cellula, questa inizierà a fare
riferimento all'organismo da cui provengono.
Queste proteine sono però dei recettori, e, come tali, fanno riferimento a qualcosa di esterno.
↓
L'identità è qualcosa di esterno alla cellula, la controlla da fuori, secondo la visione dualistica.
Facendo un esempio, la cellula è simile ad un televisore, e gli autorecettori sono la sua antenna,
sintonizzata sulla specifica frequenza che corrisponde ad un canale (identità specifica) tra tutti
quelli presenti (l'ambiente).
Quanto il televisore si spegne (la cellula muore), il canale è ancora presente nell'ambiente.
Sono stati riscontrati casi di persone che, avendo ricevuto un organo, ereditino alcune caratteristiche
della personalità del donatore, addirittura alcuni ricordi (celebre il caso di una ragazza che è stata in
grado di riconoscere l'assassinio del donatore). [8]
Come sosteneva Cartesio, il piano della mente è separato da quello del corpo, della
materia estesa. Ricordi e sensazioni non sono materiali.
Il corpo e il suo sviluppo non dipendono dall'identità della persona, ma dalle particolari condizioni
ambientali in cui esso cresce. Colore della pelle, malattie, non fanno parte dell'identità della
persona.
L'identità di tutti è nell'ambiente, e ciascun organismo fa riferimento solo ad una specifica parte di
essa, ad una specifica identità.
↓
Ma, come la luce bianca è data dalla somma di tutte le singole frequenze elettromagnetiche,
l'identità comune, l'ambiente, l'unione di tutte queste è data dalla somme di tutte le identità, di noi
tutti. E questa può forse essere paragonata alla luce bianca, all'energia, di cui è composto il nostro
universo.
5
Riferimenti:
[1] Darwin F 1888, lettera del 1876 a Moritz Wagner
[2] H Frederik Nijhout, 1990, Duke University
[3] Bryan Turner, da <epigenome.eu>
[4] Willett, 2002
[5] Kling, 2003; Jones, 2001; Seppa, 2000; Baylin, 1997 –