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Sintesi

Introduzione Ecomafia tesina



In questa tesina di maturità ho preferito non collegare argomenti e materie trattate durante il ciclo di studi, perchè penso che un problema di attualità come l'ecomafia non dev'essere valutato in maniera schematica ma va analizzato globalmente nelle sue caratteristiche e criticità. Il giro d’affari delle ecomafie in Italia coinvolge le attività di smaltimento illecito di rifiuti, il ciclo del cemento e, in generale, tutte le infiltrazioni mafiose nel settore delle energie rinnovabili. Tale problema ha iniziato a manifestarsi pochi decenni fa, e al giorno d’oggi viene spesso sottovalutato o addirittura ignorato da gran parte della classe dirigente e dei mezzi di comunicazione. Continuando a mantenere questi comportamenti di scarso interesse e poco rilevanti nei confronti del problema non si farà altro che far peggiorare la situazione attuale, con cause fortemente negative non solo per l’aspetto ambientale ma anche dal punto di vista economico e della salute della popolazione.
A mio avviso il tema dell’ambiente e della sua salvaguardia è molto importante al giorno d’oggi, costituendo una grande opportunità di sviluppo sostenibile e di nuove prospettive occupazionali. Nel lavoro proposto si è voluto osservare la panoramica generale ed il significato di ecomafia, ciclo dei rifiuti, traffico dei rifiuti e terra dei fuochi. Poi, si è entrati nello specifico esponendo esempi reali di criminalità ambientale nella regione Campania, non tralasciando però i casi di alcuni comuni campani come Portici e Pollica, che si sono distinti per essere delle vere e proprie “anomalie positive da seguire”, visti gli ottimi risultati ottenuti per legalità, metodo e produttività, fattori indispensabili per favorire la salvaguardia dell’ambiente e la salute delle persone.
La tesina si conclude con un breve commento finale che vuole essere di augurio e speranza per il futuro, con annesso un breve stralcio del capitolo Terra dei Fuochi, tratto dal romanzo “Gomorra” di Roberto Saviano, personalità da anni attiva nel denunciare meccanismi e azioni delle organizzazioni criminali. In questo suo scritto è infatti racchiuso il concetto propositivo comportamentale per il nostro Paese.

Tesina monografica di Attualità sull'ecomafia.
Estratto del documento

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

VENDRAMIN CORNER

Anno scolastico 2013/2014

5°C indirizzo biologico Brocca

ANDREA QUARESIMIN

TESI ESAME DI STATO

ECOMAFIA

Il presente falsificato genera un futuro malato. 1

INDICE

 Introduzione…………………….……………………………..........................Pag. 3

 Ecomafia……………………………………….……………..….....................Pag. 4

 I numeri dell’ecomafia………………………………………………………...Pag. 4

 Grafici e immagini a supporto dei numeri sull’ecomafia………………….…..Pag. 5

 Gestione e ciclo dei rifiuti……………………………...………………….…..Pag. 6

 Traffico dei rifiuti ………………………………………………………..........Pag. 7

 Terra dei fuochi……………………………………………………………......Pag. 7

 Il caso della Campania………………………………………………………...Pag. 8

 Campania: criminalità ambientale, ciclo dei rifiuti, ciclo del cemento…..........Pag. 9

 Il caso di Portici………………………………………………………..…......Pag. 10

 Il caso di Pollica……………………………………………………...............Pag. 11

 Conclusione……………………………………………………………….….Pag. 12

 Bibliografia……………………………………………………………..…….Pag. 13

2

INTRODUZIONE

Il giro d’affari delle ecomafie in Italia coinvolge le attività di smaltimento illecito di rifiuti,

il ciclo del cemento e, in generale, tutte le infiltrazioni mafiose nel settore delle energie rinnovabili.

Tale problema ha iniziato a manifestarsi pochi decenni fa, e al giorno d’oggi viene spesso

sottovalutato o addirittura ignorato da gran parte della classe dirigente e dei mezzi di comunicazione.

Continuando a mantenere questi comportamenti di scarso interesse e poco rilevanti nei confronti del

problema non si farà altro che far peggiorare la situazione attuale, con cause fortemente negative

non solo per l’aspetto ambientale ma anche dal punto di vista economico e della salute della

popolazione.

A mio avviso il tema dell’ambiente e della sua salvaguardia è molto importante al giorno d’oggi,

costituendo una grande opportunità di sviluppo sostenibile e di nuove prospettive occupazionali.

Nel lavoro proposto si è voluto osservare la panoramica generale ed il significato di ecomafia,

ciclo dei rifiuti, traffico dei rifiuti e terra dei fuochi. Poi, si è entrati nello specifico esponendo

esempi reali di criminalità ambientale nella regione Campania, non tralasciando però i casi di

alcuni comuni campani come Portici e Pollica, che si sono distinti per essere delle vere e proprie

“anomalie positive da seguire”, visti gli ottimi risultati ottenuti per legalità, metodo e produttività,

fattori indispensabili per favorire la salvaguardia dell’ambiente e la salute delle persone.

Il lavoro si conclude con un breve commento finale che vuole essere di augurio e speranza per il

futuro, con annesso un breve stralcio del capitolo Terra dei Fuochi, tratto dal romanzo “Gomorra”

di Roberto Saviano, personalità da anni attiva nel denunciare meccanismi e azioni delle

organizzazioni criminali. In questo suo scritto è infatti racchiuso il concetto propositivo

comportamentale per iniziare veramente la lotta contro questo sistema che costituisce un cancro

per il nostro paese. 3

ECOMAFIA

Il termine ecomafia è un neologismo coniato dall'associazione ambientalista italiana Legambiente

per indicare le attività illegali delle organizzazioni criminali, generalmente di tipo mafioso, che

hanno scelto il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti, l’abusivismo edilizio e le attività di

escavazione come nuovo grande business. Il giro d’affari delle ecomafie in Italia, stando ai dati

forniti dal Rapporto di Legambiente 2014 corrisponde a circa quindici miliardi ogni anno.

Dal 1994 L’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente svolge attività di ricerca,

analisi e denuncia del fenomeno in collaborazione con tutte le forze dell'ordine, l'istituto di ricerche

Cresme, magistrati impegnati nella lotta alla criminalità ambientale e gli avvocati dei Centri di

azione giuridica di Legambiente.

In risposta alle richieste della Commissione europea, gli stati membri hanno adottato numerosi atti

legislativi per la protezione dell’ambiente. Ma negli stati membri privi di sanzioni penali capaci di

colpire sia le persone fisiche che quelle giuridiche a cominciare dall’Italia dove la tutela

dell’ambiente si fonda prevalentemente sul riconoscimento di illeciti definiti come semplici

contravvenzioni, tali provvedimenti si sono rivelati sostanzialmente inefficaci. Per combattere le

Ecomafie si chiede infatti da tempo l’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale.

I numeri dell’ecomafia

15 miliardi: Il business dell’ecomafia nel 2013.

29,274: Le infiltrazioni accertate nel 2013, più di 80 al giorno, più di 3 l’ora.

321: I clan censiti dalle inchieste di criminalità ambientale.

66: Le procure impegnate in inchieste relative al traffico illecito di rifiuti nel 2013.

28,360: Le denuncie per criminalità ambientale.

1339: I sequestri avvenuti, per un giro d’affari di 4,5 miliardi di euro.

1763 kmq: I territori inquinati a causa degli sversamenti legali ed illegali.

3.000 metri: L’altezza della montagna, di tre ettari di base, che sorgerebbe con i rifiuti speciali

scomparsi nel nulla solamente nel 2006.

13 milioni: Le tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente in Campania dal 2006 al 2009.

4866: Le discariche illegali abusive condannate nell’aprile 2007 all’Italia dall’unione europea.

1200: Le discariche abusive presenti solamente nel territorio campano.

174 milioni: Stanziati per le bonifiche dal 1997. Nessun sito è stato ancora bonificato.

In Italia dal 1988 giace in parlamento la proposta di legge per inserirei delitti ambientali nel codice

penale. 4

GESTIONE E CICLO DEI RIFIUTI 5

Per gestione dei rifiuti si intende l'insieme delle politiche, procedure o metodologie volte a gestire

l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale coinvolgendo

quindi la fase di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento fino al riutilizzo dei materiali

di scarto, solitamente prodotti dall'attività umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla

salute umana e l'impatto sull'ambiente. Un interesse particolare negli ultimi decenni riguarda

la riduzione degli effetti dei rifiuti sulla natura e sull'ambiente, la possibilità di risparmiare

e recuperare risorse naturali da essi e la riduzione della produzione di rifiuti stessi.

Il ciclo dei rifiuti è composto da diverse fasi: Raccolta e trasporto, trattamento e smaltimento.

Raccolta e trasporto: Sono le operazioni che permettono di mantenere salubri gli ambienti di

vita e di lavoro. Un ruolo importante riveste la raccolta differenziata, in quanto costituisce il

presupposto indispensabile per svolgere un’attività di riciclaggio consistente: soltanto raccogliendo

in modo differenziato i materiali che è possibile riciclare si può procedere correttamente verso il

loro utilizzo. Sono diversi i materiali che è possibile raccogliere in modo differenziato; la raccolta

differenziata è suddivisa in “residui suscettibili di riutilizzo”, quali la carta, le lattine, i contenitori

in plastica per i liquidi, e i “rifiuti urbani pericolosi e inquinanti”, come le pile e i farmaci

scaduti, che pur non potendo essere riciclati vanno raccolti in modo differenziato per la loro

pericolosità.

Trattamento: L’articolo della Direttiva 1999/31/CE definisce il trattamento dei rifiuti come

l’insieme dei “processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, che modificano le

caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il

trasporto o favorirne il recupero”. Le pratiche di trattamento dei rifiuti sono diverse tra paesi

sviluppati e paesi in via di sviluppo, tra città e campagna e a seconda che i produttori siano

residenziali, industriali o commerciali. Il trattamento dei rifiuti per gli utenti residenti e istituzionali

nelle aree metropolitane è solitamente responsabilità delle autorità di governo locale, mentre il suo

trattamento per utenti commerciali e industriali è solitamente responsabilità di colui che ha prodotto

i rifiuti. A seconda del tipo di raccolta effettuata si possono avere diversi tipi trattamento di rifiuti:

Raccolta Differenziata: Recupero materiali (riciclaggio)

Recupero frazione organica (compostaggio)

Raccolta Non Differenziata: Recupero energia

Smaltimento: Lo smaltimento degli scarti derivanti dai processi di trattamento dei rifiuti raccolti

in modo differenziato ed indifferenziato consiste nel loro conferimento alle discariche.

La normativa italiana col d.lgs 13 gennaio 2003, n. 36 ha recepito la direttiva europea 99/31/CE

che prevede tre tipologie differenti di discarica:

 discarica per rifiuti inerti;

 discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani);

 discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori).

Il modo più intelligente di gestire il ciclo dei rifiuti consiste quindi nella capacità di tutelare

la salute e l’ambiente, ricavando nel contempo utilità e reddito dai rifiuti, che in questo

modo possono essere considerati una risorsa.

TRAFFICO DEI RIFIUTI 6

Lo smaltimento illegale di rifiuti industriali è il più pericoloso campo d’attività delle ecomafie e

uno tra i business illegali più redditizio. Il traffico internazionale dei rifiuti è un fenomeno che

incominciò ad affacciarsi all’inizio degli anni Ottanta. In Italia la presenza delle mafie ha permesso

lo sviluppo di un mercato illegale interno (lungo l’asse direzionale nord-sud) che supplisse alle

spedizioni all’estero. A questa attività si affianca nel corso degli anni Novanta, la gestione dei rifiuti

speciali e pericolosi. L’illecito può avvenire in ciascuna delle 3 fasi del ciclo dei rifiuti (raccolta,

trattamento, smaltimento), ed i rifiuti anziché essere trattati e gestiti secondo le norme, che ne

assicurano lo smaltimento in regime di sicurezza ambientale e sanitaria, spesso vengono nascosti,

avvelenando l’aria, contaminando le falde acquifere, inquinando i fiumi e le coltivazioni agricole,

minacciano di fatto la salute dei cittadini. In questo racket, insieme alle mafie, agiscono i manager

delle aziende, faccendieri, amministratori locali e tecnici senza scrupoli che insieme costituiscono

una vera e propria associazione criminale, una Rifiuti Spa, che conta su pratiche collaudate

di corruzione, frode ed evasione fiscale, attiva da nord a sud su tutto il territorio nazionale.

L’azienda può dichiarare il falso su quantità o tipologia di rifiuti da smaltire, la classica truffa

del c.d. giro bolla che falsifica la classificazione del rifiuto nei documenti d’accompagnamento,

per dirottare il carico o farlo sparire, oppure affidare l’operazione a imprese che lavorano sottocosto

sapendo che utilizzeranno metodi illeciti.

TERRA DEI FUOCHI

La cosiddetta “Terra dei fuochi" è una vasta area situata nell'Italia meridionale, tra le province di

Napoli e di Caserta. Tale area comprende all'incirca i comuni di Qualiano, Giugliano in Campania,

Orta di Atella, Caivano, Acerra, Nola, Marcianise, Succivo, Frattaminore, Frattamaggiore,

Mondragone, Castelvolturno e Melito di Napoli, che spesso sono caratterizzati dalla presenza di

roghi di rifiuti, donde l'appellativo. Il nome per identificare questi territori venne utilizzata per la

prima volta nel Rapporto Ecomafie 2003 curato da Legambiente. Successivamente venne utilizzata

da Roberto Saviano nel libro Gomorra, come titolo dell'XI ed ultimo capitolo.

I fatti che spesso è soggetta quest’area sono lo sversamento illegale di rifiuti, anche tossici, da parte

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