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Sintesi

Inizialmente vengono descritti sinteticamente gli obiettivi e le linee strategiche da adottare per il raggiungimento del sistema nazionale di e-government. In seguito si espone il Federalismo informatico e il rinnovamento delle istituzioni: e-gover.

Materie trattate: Informatica, Diritto, Economia Aziendale, Scienze delle Finanze e Inglese

Estratto del documento

E - GOVERNMENT

semplificazione procedurale, per quanto di propria competenza; procedere alla riorganizzazione

delle amministrazioni centrali dello Stato e delle loro articolazioni periferiche.

precondizioni per l’instaurazione di un effettivo sistema di

Si tratta di vere e proprie governance

che, a sua volta è una delle componenti essenziali del passaggio all’e-government.

multi-livello,

Ovviamente, poi, è compito del Governo centrale assicurarsi che i ministeri e gli enti pubblici

nazionali operino fattivamente e velocemente per adeguare la loro struttura alle esigenze di una

amministrazione che dovrà operare principalmente attraverso la rete telematica.

centrale riguarda l’esigenza di l’unicità

Il compito principale che deve restare a livello garantire

degli standard di interconnessione e la sicurezza e la qualità dei dati. Tuttavia non basta

enunciare questo principio, in sé fondamentale.

Occorre in primo luogo precisare che le modalità attraverso le quali vanno soddisfatte le esigenze di

interoperabilità, di sicurezza e di qualità dei dati immessi nel sistema non possono essere quelle,

tradizionali, dell’imposizione dall’alto: le norme, se e quando sono necessarie, mai come in questo

caso debbono essere il frutto di un consenso diffuso nella comunità professionale di riferimento.

Il compito del centro è innanzitutto quello di generare questo consenso e solo in maniera del tutto

E’ il

secondaria di emanare regolazioni stringenti per gli operatori pubblici e privati.

“funzionamento a rete” dei soggetti in possesso delle necessarie competenze tecniche a livello

nazionale, regionale e locale che deve garantire lo sviluppo del sistema. Di una nuova AIPA, che si

dell’e-government,

autoproclami motore immobile francamente non si sente affatto il bisogno.

In secondo luogo, per una efficace strategia di e-government è necessario porre in termini chiari la

questione degli standard informatici da adottare, al fine di evitare che il processo di definizione e di

mantenimento degli standard (soprattutto se legato alla emanazione di norme tecniche di natura

legislativa) diventi un impedimento allo sviluppo dei sistemi delle amministrazioni, piuttosto che un

fattore abilitante.

Il finanziamento dell’e-government

5.

L’introduzione accelerata dell’e-government nella pubblica amministrazione italiana avrà senza

dubbio bisogno di ingenti investimenti.

Il primo compito da affrontare è quello di operare una stima, anche di larga massima, delle risorse

necessarie per lo sviluppo di un piano di e-government che vada al di là delle dichiarazioni ad

effetto e delle iniziative di facciata.

E’ urgente riuscire a costruire dei Piani regionali, ampiamente condivisi, che riconoscano e

si limitino a promuovere l’innovazione tecnologica,

valorizzino il ruolo di tutti gli attori e che non

ma la finalizzino al processo di riforma complessiva: e cioè aiutino a ridisegnare competenze, ruoli,

banche dati, software, attraverso la definizione di obiettivi misurabili e scadenze certe. Al

finanziamento di tali piani può e deve partecipare il Governo centrale, ma essi debbono innanzitutto

rappresentare il modo attraverso il quale le amministrazioni presenti sul territorio, e quindi anche le

articolazioni periferiche dei servizi nazionali, perseguono gli obiettivi di integrazione dei servizi e

che costituiscono lo scopo ultimo dell’intero esercizio.

di condivisione delle banche dati

L’uso delle ICT deve essere finalizzato non solo all’aumento dell’accessibilità e, tanto meno, a

costituire un semplice fattore di qualità: esso deve servire a costruire un sistema amministrativo che

funzioni meglio e costi meno. Quindi il finanziamento delle iniziative di e-government deve anche

venire dai risparmi che la riorganizzazione deve prefiggersi.

Occorre prestare molta attenzione alla formazione del personale a contatto con le nuove

tecnologie: è parte integrante del processo da innescare e non un aspetto da gestire

separatamente.

Lo sviluppo dell’e-government è un gigantesco processo di ristrutturazione degli apparati

pubblici e va trattato come tale, con tutte le conseguenze che sono normali nei processi di

ristrutturazione. Pagina 9

E - GOVERNMENT

L’ -

E GOVERNMENT PER UN :

FEDERALISMO EFFICIENTE una visione condivisa

una realizzazione cooperativa

Note di riferimento per lo sviluppo dell’e-government

nelle Amministrazioni centrali, nelle Regioni e negli Enti locali.

Pagina 11

E - GOVERNMENT 1

Il sistema pubblico di connettività

L’interconnessione tra le pubbliche amministrazioni

E’ convinzione largamente condivisa che l’interconnessione tra tutte le pubbliche amministrazioni,

centrali e locali, rappresenta una condizione abilitante per la realizzazione dell’e-government nel

nostro paese, ed un fattore di promozione per le politiche di sviluppo della Società

dell’informazione.

Tale condizione è oggi in fase di avanzata realizzazione sia a livello centrale, mediante la Rete

Unitaria della Pubblica Amministrazione, sia a livello locale mediante la realizzazione delle reti

regionali e territoriali. Particolarmente significative sono le attuali interazioni tra reti regionali e

Rete unitaria della Pubblica Amministrazione e la cooperazione avviata tra le reti regionali.

Lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni e la necessità di fornire alle diverse reti oggi

ed a quelle in via di realizzazione un’aggiornata visione comune

realizzate di riferimento richiedono

oggi di definire congiuntamente le caratteristiche di quello che definiamo il Sistema pubblico di

connettività (SPC). La realizzazione del Sistema pubblico di connettività ha tra i suoi principali

le esperienze regionali avviate, di promuovere l’interazione tra le reti

obiettivi quello di valorizzare

regionali e territoriali e le reti delle pubbliche amministrazioni centrali, di conseguire economie di

scala nell’utilizzo dei servizi di rete, di promuovere il mercato dei servizi di telecomunicazione a

livello nazionale e locale, di sostenere lo sviluppo delle reti territoriali nelle zone del paese ancora

l’inclusione

prive di tali infrastrutture, di garantire nel sistema di tutte le Pubbliche Amministrazioni

l’interoperabilità e standard comuni di funzionalità e di sicurezza.

centrali e locali, di assicurare

L’assenza di tale sistema in grado di garantire l’interconnessione tra tutte le Pubbliche

farebbe mancare allo sviluppo dell’e-government

Amministrazioni, una risorsa indispensabile

generando crescenti costi organizzativi e di realizzazione.

struttura tecnica dell’SPC

La

L’architettura tecnica dell’SPC, a livello concettuale, prevede l’utilizzo di servizi di

interconnessione qualificati forniti da diversi operatori del mercato (ISP); in particolare saranno

abilitati a fornire servizi all’SPC i fornitori che si impegneranno a garantire nel tempo, servizio per

servizio, i livelli di prestazione definiti da regole tecniche elaborate e condivise da tutte le

amministrazioni.

Sull’effettiva idoneità del singolo ISP a fornire servizi all’SPC, saranno effettuate verifiche

periodiche.

I servizi di connettività, per rispondere ai requisiti di sicurezza, utilizzeranno tecnologie consolidate

quali ad esempio reti private virtuali (VPN) che consentono di realizzare infrastrutture dedicate e

sicure utilizzando infrastrutture fisiche condivise. Gli accessi all’SPC saranno realizzati attraverso

punti o porte rispondenti agli standard definiti dalle regole tecniche sulla sicurezza di rete.

Dovrà essere garantita la standardizzazione di queste porte di erogazione dei servizi e dovrà essere

prevista una procedura di omologazione allo standard definito.

Pagina 12

E - GOVERNMENT

Il sistema di qualità e di sicurezza

Particolare attenzione verrà posta per garantire la qualità e la sicurezza delle comunicazioni

all’interno del Sistema Pubblico di Connettività. La definizione, la realizzazione, il monitoraggio

ed il governo di specifici requisiti di qualità e di sicurezza per i servizi erogati caratterizzano infatti

l’SPC rispetto ad altre opportunità di interconnessione.

Gli aspetti di qualità e di sicurezza saranno quindi definiti da specifiche regole tecniche a livello

nazionale elaborate in accordo con tutti gli attori coinvolti e che saranno per essi vincolanti. A titolo

esemplificativo si elencano alcune caratteristiche del SPC che saranno oggetto di definizione

nell’ambito delle regole tecniche.

1. La struttura organizzativa

2. L’architettura tecnica del sistema

3. I servizi di trasporto

4. I servizi di accesso e di rete

5. I servizi di sicurezza di rete

6. I servizi applicativi

7. Le regole di sicurezza

8. Le regole generali per la fornitura dei servizi

9. La metodologia di qualificazione delle imprese

10. Le modalità di apertura ai servizi commerciali

Il contesto di attuazione

La definizione e la realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività si realizzerà in un contesto

caratterizzato dall’esistenza di processi di interconnessione già avviati e operanti sia a livello di

amministrazioni centrali, sia a livello di regioni e di amministrazioni locali.

Elementi di riferimento di tale contesto sono la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

(RUPA), che opera a livello di amministrazione centrale, e le Reti Unitarie della Pubblica

Amministrazione Regionale (RUPAR), che operano a livello di territorio regionale.

Sono inoltre presenti reti di interconnessione tra singoli enti o amministrazioni centrali ed enti

esempio nel caso dell’INPS, del Ministero delle Finanze, del Ministero

locali: ciò avviene ad

dell’Agricoltura. Tali reti, nate nel tempo sulla base di specifiche esigenze applicative, dovranno

dismesse, e convergere nell’ambito del Sistema Pubblico di Connettività.

essere

Ciò consentirà rilevanti economie per gli enti e le amministrazioni centrali che le gestiscono, e

nell’interconnessione

permetterà alle Regioni ed agli enti locali una significativa semplificazione

con gli enti e le amministrazioni centrali.

La Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Allo scopo di rendere possibile un processo di integrazione tra i sistemi informativi delle singole

amministrazioni pubbliche per migliorare l’efficienza interna ed i servizi per i cittadini, l’Autorità

per l’informatica ha realizzato nel 1996 uno studio di fattibilità che indicò come primo passo

la realizzazione di una rete che consentisse l’interscambio dei dati tra tutte le

essenziale

amministrazioni pubbliche, con adeguati requisiti di efficienza, economicità e sicurezza.

A partire da tale studio di fattibilità sono stati identificati dall’Autorità per l’informatica due insiemi

di servizi, considerati necessari per avviare la realizzazione della Rete Unitaria della Pubblica

dei dati, ed i servizi per l’interoperabilità dei

Amministrazione (RUPA): i servizi per il trasporto

sistemi delle pubbliche amministrazioni. Pagina 13

E - GOVERNMENT

La selezione dei fornitori per tali insiemi di servizi è stata oggetto, nel 1999, di procedure di gara, a

seguito delle quali sono stati stipulati i contratti quadro con le due società aggiudicatici.

Al Centro Tecnico della Presidenza del Consiglio dei Ministri spetta il compito, fra gli altri, di

condurre attività di revisione dei costi dei servizi di trasporto dati; la contrattazione con il fornitore

si svolge sulla base di dati obiettivi rilevati dai contratti reperiti sul mercato e stipulati alle migliori

condizioni tecnico/economiche.

In ottemperanza alle vigenti leggi, attualmente a RUPA aderiscono la quasi totalità delle

amministrazioni centrali dello Stato e, avendone la facoltà, anche alcune regioni ed amministrazioni

locali.

Le reti regionali

Parallelamente alla RUPA sono state realizzate infrastrutture regionali (RUPAR) per la connessione

l’interconnessione sia tra enti

di tutta la PA locale presente sul territorio. Tali reti hanno permesso

locali e regioni di riferimento, sia tra pubblica amministrazione locale, cittadini ed imprese, sia, in

alcuni casi, l’interconnessione, tramite la RUPA, con le amministrazioni centrali.

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