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Introduzione Costituzione italiana, tesina
La seguente tesina di maturità istituto tecnico commerciale prende in considerazione e analizza la storia della Costituzione italiana e dello Statuto Albertino. Gli argomenti che permette di sviluppare questa tesina sono: diritto:la costituzione italiana e lo Statuto Albertino, storia:il fascismo, scienze delle finanze:l'imposta
Collegamenti
Costituzione italiana, tesina
Costituzione italiana, tesina
diritto- la Costituzione italiana e lo Statuto Albertino
storia- il fascismo
scienze delle finanze- l'imposta
Mussolini nel 1934 decide di conquistare l’Etiopa per dare all’Italia un impero, ampliando I
possedimenti coloniali già acquisiti.
La conseguenza più grave della guerra d’Etiopia fu l’avvicinamento di Mussolini a Hitler.
La Germania aveva appoggiato la conquista coloniale italiano attravero il rifornimento di
armi e materie prime. Nel 1936 venne firmato un patto d’amicizia fra Italia e Germania,
chiamato Asse Roma-Berlino con il quale Mussolini voleva farpressione sulle altre potenze
europee affinchè gli venissero concessi maggiori vantaggi in campo coloniale. In
quest’epoca L’italia giunse a condivedere le discriminazioni contro gli Ebrei, promulgando
nel 1938 le leggi razziali contro gli Ebrei le quali vietavano I matrimoni tra Ebrei e non
Ebrei, impedivano loro di frequentare la scuola pubblica e di svolgere determinate
professione. Dopo due anni di leggi razziali, nel 1940, l’Italia entro in guerra al fianco della
Germania. Nel giugno del 1943 gli anglo-americani occupano Pantelleria e Lampedusa e il
mese seguente sbarcano in Sicilia, dando il via all’invasione della penisola italiana.
L’aviazione alleata colpisce ripetutamente le città e il 19 luglio, per la prima volta, viene
bombardata Roma. La crisi del regime fascista culmina con la seduta del Gran Consiglio
quando Benito Mussolini viene messo in minoranza e invitato a rimettere i poteri nelle
mani del Sovrano. Vittorio Emanuele III decide di far arrestare il dittatore e affida l’incarico
di formare il nuovo Governo al Maresciallo Badoglio, il quale mise fuori legge il partito
fascista, nel tentativo di restaurare il regime liberale, esistente prima dell’avvento del
fascismo. L’8 settembre Badoglio comunica via radio la notizia dell’armistizio ma i fascisti,
con l’aiuto dei tedeschi, diedero vita , sotto la guida di Mussolini, che intanto era stato
liberato dalla prigionia, alla Repubblica di Salò (nel Nord Italia). Contro la Repubblica di
Salò si scagliarono le forze antifasciste che avevano intanto organizzato la resistenza
partigiana , la quale aveva al suo vertice il Comitato di liberazione nazionale. Con il patto
di Salerno, stipulato nel 1944 tra Cln e la monarchia, si diede vita a un regime politico
transitorio. Il patto prevedeva anche di rimandare a dopo la fine della guerra la scelta tra la
monarchia e la repubblica. Il 25 aprile 1945 si concluse la guerra e il fascismo finì.
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DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE
Con un decreto si decise che la questione istituzionale sarebbe stata risolta con un
referendum, indetto il 2 giugno 1946.Il 2 giugno 1946 si ha il primo suffragio universale
maschile e femminile, uomini e donne sono chiamati a scegliere tra la monarchia e la
repubblica e inoltre dovevano scegliere anche i membri dell’assemblea costituente la
quale aveva l’incarico di redigere la nuova costituzione. Il risultato del referendum fu
favorevole alla repubblica. L’assemblea costituente elesse come capo provvisorio dello
stato italiano Enrico De Nicola. Intanto erano iniziati i lavori per la stesura della nuova
costituzione, la quale, entrò in vigore il 1° gennaio 1948.Nello stesso anno l’assemblea
costituente si sciolse e dopo tre mesi, si svolsero le elezione per la camera dei deputati e
per il senato, le camere in seduta comune elessero il primo presidente della Repubblica:
luigi Einaudi.
Partecipò ai lavori dell’assemblea costituente anche Piero Calamandrei giurista, politico
italiano e antifascista il quale nel 1950 fece un discorso agli studenti esortandoli a far
vivere i valori della Costituzione nella vita di tutti i giorni, in quanto questa In questa
Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori e le
nostre gioie. Non è una carta morta ma un testamento di centomila morti, i quali hanno
dato la loro vita per far sì che la libertà e la giustizia fossero scritte su questa carta.
Calamandrei sostiene che la libertà è come l’aria e ci si accorge di quanto vale quando
comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che lui e la sua generazione
hanno vissuto durante la dittatura fascista. Per questo esorta i giovani a interessarsi alla
politica, perché essa è uno strumento che ci garantisce la libertà, perché attraverso la
politica non solo ci si interessa di noi stessi ma anche degli altri e possiamo far valere i
nostri diritti. 4
LA COSTITUZIONE ITALIANA
La costituzione italiana è: rigida, in quanto non può essere modificata con legge ordinaria;
votata , in quanto è stata approvata con il voto di un organo rappresentativo del popolo
come l’assemblea costituente: lunga, in quanto oltre a enunciare i principi, indica allo Stato
come metterli in pratica. Essa presenta diverse caratteristiche fondamentali che denotano
la preferenza dei costituenti per una costituzione sociale e rigida e per una repubblica
democratica a governo parlamentare con alcune particolari specifiche:
Il potere del presidente della Repubblica risulta ampliato rispetto a quello
puramente rappresentativo di un capo di stato permanente, il quale quindi, pur non
essendo il capo dell’esecutivo, è comunque una figura di un certo rilievo politico;
Sono stati introdotti nuovi organi quali:
- La corte costituzionale che è l’organo garante della costituzione in quanto il suo
compito principale è quello di controllare la legittimità costituzionale delle leggi;
- Il consiglio superiore della magistratura che ha il compito di assicurare
l’indipendenza della magistratura, l’organo che detiene il potere giudiziario;
Vengono riconosciute numerose autonomie locali quali le regioni, I comuni e le
province;
Si prevede l’intervento dello stato al fine di rendere effettivi I diritti e le libertà dei
cittadini. Per questo la costituzione italiana può definirsi sociale;
Si prevede un procedimento particolarmente complesso per attuare modifiche
costituzionali.
La costituzione italiana è composta da 139 articoli e da 18 disposizioni transitorie e
finali che sono state introdotte per favorire il passaggio alla nuova forma di governo al
nuovo ordinamento. 5
Dall’articolo 1 all’articolo 12 vengono espressi I principi fondamentali della costituzione
stessa ovvero : il principio anti-fascista cioè devono essere vietati tutti i valori fascisti,
come la disuglianza e l’appartenza al partito unico; il principio democratico affermato
dall’articolo 1 della costituzione il quale afferma che “l’Italia è una repubblica
democratica e che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle
forme della costituzione”. Repubblica democratica significa che a tutti I cittadini deve
essere data la possibilità di partecipare alle decisioni che riguardano la cosa pubblica
attraverso le elezioni. Il popolo esercita la sovranità eleggendo I suoi rappresentanti
(democrazia rappresentativa) e esprimendo il proprio parere su determinate tematiche
attraverso il referendum (democrazia diretta) inoltre nell’articolo 1 si afferma anche il
principio lavorista al quale gli viene attribuito un valore primario perchè non solo
realizza la persona umana ma concorre al progresso della società. Il principio di libertà
è espresso dall’articolo 2 il quale afferma che “la Repubblica riconosce e garantisce I
diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la
sua personalità” si tratta di garantire e riconoscere I diritti primari, come il diritto alla
vita.alla libertà e alla salute. Tali diritti sono inviolabili, quindi non possono essere
soggetti a revisione costituzionale in quanto appartengono alla persona umana e non
derivano dallo stato.
Il principio di eguaglianza espresso dall’articolo 3 in quanto eguaglianza e libertà sono
fondamentali per il raggiungimento della democrazia. Nel primo comma dell’articolo 3 è
espressa l’eguaglianza formale cioè che non c’è nessuno al si sopra della legge e che
è vietato operare discriminazioni irragionevoli ogni volta che situazioni uguali vengono
trattate in modo diverso. Nel secondo comma viene affermata l’eguaglianza
sostanziale cioè che le leggi devono introdurre discipline per promuovere gruppi sociali
economicamente e socialmente svantaggiati e realizzare una maggiore eguaglianza di
fatto nelle situazioni di partenza; cioè che affinchè tutti I cittadini abbiano gli stessi
strumenti e le stesse possibilità occorre rimuovere gli ostacoli di ordine economico
(povertà) e sociale (istruzione).
La prima parte della costituzione è dedicata ai rapporti civili, cioè ai diritti di libertà civile
delle persone. Per garantire questa libertà ci si affida alla riserva di legge la quale
prevede che determinate materie siano disciplinate dalla legge e alla riserva di
giurisdizione la quale prevede che determinate situazioni siano disciplinate da un
giudice. Tra I diritti di libertà riconosciuti si ha :
- La libertà personale , affermata dall’articolo 13:
“La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione
personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto
motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge,
l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che
devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorità giudiziaria e, se
questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e
restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a
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restrizioni di libertà.”
- La libertà di domicilio, affermata dall’articolo 14:
“Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi
e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della
libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a
fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.”
- La libertà di corrispondenza, affermata dall’articolo 14:
“La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di
comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità
giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.”
- La libertà di riunione, affermata dall’articolo 17:
“I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che
possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità
pubblica.”
- La libertà di associazione, affermata dall’articolo 18:
“I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini
che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche
indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.”
La seconda parte è dedicata all’organizzazione della Repubblica (parlamento che è
formato dalla Camera dei Deputati e dal Senato e detiene il potere legislativo, presidente
della Repubblica che è il capo dello stato e rappresenta l’unità nazionale, governo
composto dal Presidente del Consiglio e dai ministri, magistratura che esercita il potere
giudiziario, regioni, province e comuni riconosciute e promosse dalla Repubblica
attribuendo loro delle funzioni).
Anche se la nostra costituzione è rigida, essa può essere modifica con un procedimento di
revisione costituzionale. La legge di revisione costituzionale può essere richiesto dal
parlamento e deve essere approvata, per due volte consecutive , a maggioranza assoluta
dei componenti di ciascuna camera ad intervallo non inferiore a tre mesi. L’approvazione
deve avvenire in aula e non in commissione. La legge costituzionale può essere