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Sintesi
Italiano: Luigi Pirandello
Inglese: Regina Alexandrina Vittoria
Storia: Stalin
Tedesco: Reiner Maria Rilke
Arte: Vincent Van Gogh
Estratto del documento

If I had a world of my own , everything would be nonsense.

Nothing would be what it is, because everything would be what it isn't.

And contrariwise, what it is, it wouldn't be,

and what it wouldn't be, it would.

You see? Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo.

Niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è.

E viceversa, ciò che è, non sarebbe,

ciò che non è, sarebbe.

Capito?

2

Indice

Mappa concettuale……………………………………………………………….…………………….…………...…..05

Prefazione………………………………………………………………………………………………………….…..…...….....06

Collegamenti..………………………………………………………………………………………………………….…...……..07

Italiano: un’epoca d ’incertezze............................................................................................................09

Pirandello e la sua Weltanschauung...................................................................10

uno, nessuno e centomila...................................................................................................11

Inglese: regina Vittoria......................................................................................................................13

era vittoriana.........................................................................................................................14

Storia: Stalin e l’avvento al potere........................................................................................15

piani quinquennali.....................................................................................................................16

epurazioni...........................................................................................................................................17

Tedesco: poeti simbolisti.............................................................................................................................18

Reiner Maria Rilke............................................................................................................19 3

la pantera..........................................................................................................................................19

Arte: Van Gogh e la malattia....................................................................................................20

Fonti...........................................................................................................................................................23

Lewis Carroll, biografia..........................................................................................................25

Galleria fotografica......................................................................................................................26

Manoscritto originale................................................................................................................27 4

Inglese Tedesco

La Regina Bianca, Brucaliffo,

Italiano

Alexandrina Victoria Rainer Maria Rilke

Alice,

Luigi Pirandello

Le avventure di Alice

nel

Sottosuolo…

…e quel che accadde sulla

Superficie

Storia Storia dell’arte

La Regina di Cuori, Cappellaio Matto,

Josif Stalin Vincent Van Gogh 5

Prefazione

Il titolo di questa tesina è “Le avventure di Alice nel Sottosuolo…

…e quel che accadde sulla Superficie” e deriva dalla fusione del titolo originale

dell’opera dello scrittore inglese Charles Lutwidge Dodgson, meglio noto con il

pseudonimo di Lewis Carroll, “Alice’s Adventures Underground” con una frase

lievemente ironica che ha come scopo riallacciare alcuni personaggi di questo libro

con altri eventi più concreti che ho studiato durante quest’ultimo anno scolastico.

Ho scelto questo argomento perché, fin da molto piccola, sono sempre rimasta

affascinata da quest’incantevole storia.

Il “Paese delle Meraviglie” ha infatti sempre avuto per me un significato ben più

profondo e misterioso di quel che traspare ad un primo impatto, e sono sempre

stata curiosa di scoprire cosa si celava al di là dell’apparenza.

Leggendo in seguito “The Annotated Alice” dello statunitense Martin Gardner, un

interessante libro che ripropone l’opera di Carroll arricchita da numerose note

esplicative, ho finito per apprezzare ancor maggiormente questa meravigliosa

opera letteraria, a tal punto da decidere di dedicarle la mia tesina per la maturità.

Poiché in fondo, come diceva Pascoli, in ognuno di noi c’è un fanciullino. 6

Collegamenti

In questa maniera, all’inizio quasi per gioco, ho cercato di associare alcuni

personaggi di Alice nel Paese delle Meraviglie ad altrettante materie e argomenti

affrontati in quest’ultimo anno.

E così ho collegato il personaggio di Alice, che all’inizio del suo viaggio nella tana

del Bianconiglio non riesce più a riconoscersi e comincia a chiedersi chi è davvero,

al problema della frantumazione dell’Io pirandelliana.

La Regina Bianca di “Attraverso lo specchio” invece, grazie alla sua bontà, il suo

altruismo e il suo essere sempre dalla parte dei più deboli, incarna alla

perfezione la figura della Regina Vittoria, sovrana durante l’Età Vittoriana.

Per contrasto la “dittatura” della terribile Regina di Cuori, è riscontrabile nella

storia dell’ultimo secolo, in particolare in Stalin, dittatore senza scrupoli, il cui

unico scopo era la conquista del potere, raggiungibile eliminando oppositori ed

alleati. 7

Altro personaggio molto importante è il Brucaliffo, creatura saggia e singolare,

la cui creazione è stata ispirata al poeta francese Charles Baudelaire che,

attraverso l’utilizzo di allucinogeni, riesce a percepire cose che tutti gli altri

non riescono a vedere. Ma il Brucaliffo non è il solo che si è ispirato a questo

grande poeta maledetto: molti altri autori, come Rainer Maria Rilke,

seguirono il suo esempio.

Ed infine la geniale pazzia del Cappellaio Matto si collega a quella di Vincent

Van Gogh, pittore olandese tanto brillante quanto incompreso, che dipinse

una grande quantità di quadri divenuti famosissimi soltanto dopo la sua morte

suicida. 8

Italiano “Ma perché allora, santo Dio, seguitate a fare come se non si sapesse? A parlarmi di voi, se sapete che per

essere per me quale siete per voi stesso, e io per voi quale sono per me ci vorrebbe che io, dentro di me, vi

déssi quella stessa realtà che voi vi date, e viceversa”

Uno, nessuno e centomila, cap. V

“Vediamo un po’... questa mattina, quando mi sono alzata, ero sempre la stessa?

Mi pare quasi di ricordare che mi sentivo un po’ diversa. Ma se non sono la

stessa, allora la domanda è: chi mai sono io?

Ah, questo è il mio problema” Alice nel Paese delle Meraviglie, cap. II

“Ma se non sono la stessa, allora la domanda è:

chi mai sono io?”

Comincia qui il gioco dello sdoppiamento di Alice, alla ricerca della

sua identità, in parte perduta per il senso di smarrimento che

prova nel ritrovarsi in un mondo che non comprende e che, a sua

volta, non comprende lei.

Alice non riesce più a capire chi è o dove si trova, sa solo che non è

più la stessa persona che si è alzata quella mattina: ha una crisi

d’identità, esattamente come accade anche all’uomo post-

moderno. 9

Distrutti i vecchi schemi della cultura positivistica, rinnegati i miti consolatori dell’800, immerso in un mondo

sfiduciato dalle prospettive della scienza e della vita politica e sociale, posto di fronte all’ascesa vertiginosa della

borghesia capitalistica che impone un modello di società completamente basato sulla logica del profitto, l’uomo

di cultura del primo ‘900 avverte chiaramente la fine di un’epoca e l’avvento di una nuova, che poggia le basi su

fragili ed instabili fondamenta. Pirandello è uno dei primi che prende in considerazione questa crisi, e la

trasforma in uno dei punti cardini della sua poetica.

Visione del mondo e poetica

Alla base della visione del mondo pirandelliana vi è una concezione vitalistica: la realtà è un perpetuo

movimento vitale, un flusso continuo. Tutto ciò che si stacca da questo flusso e assume una forma distinta e

individuale s’irrigidisce e comincia, secondo Pirandello, a “morire”.

Così avviene anche all’identità dell’uomo. In realtà noi non siamo che parte indistinta nell’eterno fluire della vita,

ma tendiamo a cristallizzarci in forme individuali, a fissarci in una realtà che noi stessi ci diamo. In realtà questa

personalità è un’illusione e scaturisce solo dal sentimento soggettivo che noi abbiamo del mondo.

Non siamo tuttavia gli unici a fissarci in una forma. Anche gli altri, vedendoci ciascuno secondo la sua prospettiva

particolare, ci danno determinate forme. Noi crediamo di essere uno, per noi stessi e per gli altri, mentre siamo

tanti individui diversi, tanti quanti sono i soggetti attorno a noi.

Ciascuna di queste forme è una costruzione fittizia, una maschera che noi stessi ci imponiamo e che ci impone la

società e le sue convenzioni. Sotto questa maschera non c’è un volto definito: non c’è nessuno, o meglio vi è un

fluire indistinto e incoerente di stati in perenne trasformazione.

La presa di coscienza di questa inconsistenza dell’io suscita nei personaggi pirandelliani smarrimento e dolore.

10

L’avvertire di non essere nessuno, l’impossibilità di avere un’identità unitaria, provoca angoscia ed orrore.

L’individuo soffre anche ad essere fissato dagli altri in forme in cui non è in grado di riconoscersi. Queste forme

sono percepite come una gabbia dentro alla quale l’individuo si dibatte, lottando invano per liberarsi.

La società gli appare come un enorme sistema artificioso e fittizio, che isola irreparabilmente l’uomo dalla vita,

lo impoverisce e lo irrigidisce, conducendolo alla morte anche se egli apparentemente continua a vivere.

Uno, nessuno e centomila

In questo romanzo è presente il tema centrale della visione pirandelliana: la scomposizione della personalità. Il

protagonista, Vitangelo Moscarda, scopre casualmente che gli altri si fanno di lui un’immagine diversa da quella

che egli da sempre ha avuto di sé stesso, scopre cioè di non essere uno, come aveva creduto sino a quel

momento, ma di essere centomila nel riflesso delle prospettive degli altri e, quindi, nessuno.

Questa presa di coscienza fa saltare tutto il suo sistema di certezze e determina in lui una crisi sconvolgente.

Moscarda ha orrore delle forme in cui lo chiudono gli altri e non vi si riconosce, ma ha anche orrore della

solitudine in cui precipita nello scoprire di non essere nessuno. Decide perciò di distruggere tutte le immagini

che gli altri si fanno di lui, in particolare quella dell’usuraio, per cercare di essere uno per tutti. Ricorre così ad

una serie d’inesplicabili gesti di altruismo e generosità. Invece delle lodi, questi atti lo fanno giudicare folle da

tutti. 11

Alla fine, Moscarda fa costruire un ospizio per i poveri e vi si ritira, “alienato” tra gli altri ospiti della casa, privo di

nome: un “nessuno”, che vive nella natura, senza più contrasto fra l’essere e le apparenze.

Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se

vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di

continuo e infinitamente mutabile ” Luigi Pirandello

12

English “We’re not here just to please others”

Through the Looking Glass, White Queen

The White Queen is sweet, kind, pacifist and always does her best to

understand everyone’s problems, trying to help people in need.

For some reasons, she’s very similar to Queen Victoria, the most loved Queen

of England. Queen Victoria

Queen Victoria came to the throne in 1837 after the death of her uncle William IV. At the beginning there was a

certain amount of skepticism because she was just 19 years old, however she went beyond everyone’s

expectations and became one of England’s most loved monarchs and a symbol for the nation.

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