Come fine di un ciclo di studi durato cinque anni la materia che più mi ha interessato è stata la letteratura italiana per questa ragione ho deciso di realizzare un percorso interdisciplinare partendo dalla poetica di un grandissimo letterato italiano: Giovanni Pascoli. A questo poeta ho collegato un' argomento che mi ha sempre incuriosito: la simbologia
Che valore assume un simbolo in letteratura,arte,filosofia e storia?
Ho trattato quindi il legame tra Pascoli e altri grandi simbolisti con il ruolo dei simboli nelle dittature del '900.
Infine mi è sembrato naturale collegarmi alle origini dei simboli matematici
ITALIANO: Il simbolismo
Vari sono i mezzi tecnici attraverso cui lo scrittore decadente si esprime ma lo strumento linguistico forse più usato è quello metaforico, analogico. La metafora decadente presuppone una concezione irrazionalistica, è l'espressione di una visione simbolica del mondo, dove ogni cosa allude ad una rete segreta di relazioni. Questa pertanto non è regolata da un semplice rapporto di somiglianza fra due oggetti ma istituisce legami impensati tra realtà fra loro remote. Per questo motivo i poeti simbolisti elaborano un linguaggio nuovo, non più logico, ma analogico fondato sull'idea di un simbolo che non postula un rapporto codificato tra significato e significante ma è oscuro,misterioso e soprattutto caricabile di diversi sensi. Del simbolo non si possono dare equivalenti logici esaurienti poiché lascia sempre un margine,un alone inafferrabile
INGLESE: James Joyce Dubliners
J. Joyce,born in Dublin in 1882, was a modernist writer. His themes are re-worked in such a way as to become less relevant than the narrative itself. In fact Joyce thought that his task was to increase Ireland’s awareness by offering a realistic portrait of life of ordinary people, doing ordinary things. So reality become the place of psychological projection and symbolical archetypes We can appreciate his style, technique and language in the realistic and the disciplined prose of the Dubliners developed through an exploration of the characters' impressions and points of view. So in some parts language broke down into a succession of words without punctuation or grammar connections called interior dialogue.
FILOSOFIA: Gli pseudonimi di Kierkegaard
Il filosofo danese è fermamente convinto che il soggetto debba porsi alla ricerca di una verità che possa portarlo come singolo in rapporto diretto con Dio. In questa prospettiva egli afferma che la soggettività è la verità e ricerca nuove forme di comunicazione alternative alla filosofia accademica: forme che non offrano la verità come oggetto di un sapere dogmatico, ma coinvolgano il lettore e lo conducano ad appropriarsi personalmente della verità Nel volumetto “Sulla mia attività di scrittore” ci illustra "l'intrigante segreto dell'intero macchinario" della propria produzione letteraria. Egli parla di due modalità comunicative: la comunicazione diretta e quella indiretta affermando che solo quest'ultima fosse in grado di presentare e portare (attraverso il metodo maieutico) alla verità il lettore. Egli difatti attraverso l'uso di pseudonimi ci propone diverse scelte di vita attribuendo ad ognuna di queste un personaggio poetico,costruito in modo tale che, ciò che dicono,sia costantemente in linea con le proprie personalità.
STORIA: La simbologia nei regimi dittatoriali
ARTE: Simbolismo di Munch
Matematica: le origini dei simboli matematici