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PARTENOGENESI
La Partenogenesi (dal greco “pàrtenos” vergine e “gènesis” nascita), ovvero
riproduzione verginale, è un modo di riproduzione di alcune piante animali in
cui lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia fecondato. E’ la modalità
di riproduzione sessuata non anfigonica più frequente in natura e può essere
considerata come una riproduzione sessuale “asessuata” perché pur
implicando la formazione di gameti, non richiede fecondazione.
La Partenogenesi può verificarsi con varie modalità che si rifanno
essenzialmente a due modelli principali:
- Produzione di uova partenogenetiche diploidi
- Produzione di uova partenogenetiche aploidi
E’ evidente, tuttavia, che almeno nel primo caso si tratta di un processo
asessuale nel quale le uova si sviluppano in sole femmine che vanno a
costituire uno o più cloni.
Il secondo caso comprende, a sua volta, tre modalità distinte di sviluppo:
- Partenogenesi arrenotoca
- Partenogenesi telitoca
- Partenogenesi deuterotoca
La partenogenesi arrenotoca consiste nella produzione di uova che si
sviluppano solo in maschi (api, protiferi, ecc.); la telitoca si ha quando, al
contrario nascono solo femmine; la deuterotoca, infine, quando non possono
nascere sia maschi che femmine.
La partenogenesi è fenomeno che si verifica molto frequentemente in natura.
Molte specie che normalmente si riproducono per anfigonia possono
occasionalmente produrre individui per partenogenesi (partenogenesi
accidentale); un tale tipo di partenogenesi è caratteristica di molti lepidotteri,
ortotteri, acari ecc.. La partenogenesi accidentale è, comunque, un processo
rudimentale, limitata cioè solo ad un inizio di sviluppo embrionale,
successivamente abortivo, come si può osservare in molte specie, compresi
anche i vertebrati.
In altre specie la partenogenesi comporta la produzione di soli maschi, mentre
le femmine vengono prodotte per anfigonia (partenogenesi facoltativa): è il
caso particolare degli imenotteri.
In altre circostanze tutti gli individui di una o più generazioni nascono per
partenogenesi (partenogenesi obbligatoria o obbligata); questo tipo di
partenogenesi non può mantenersi costante nel tempo e viene intercalata con
generazioni anfigoniche e uova che si sviluppano a seguito di fecondazione
(partenogenesi eterogonia).
PARTENOGENESI SPERIMENTALE
La partenogenesi sperimentale è stata studiata per la prima volta da
Tichomiroff, già nel 1886, nel comune baco da seta.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi di partenogenesi sperimentale si riesce
oggi ad ottenere solo l’attivazione dell’uovo e non l’ulteriore sviluppo
dell’embrione embriogenetico. METAGENESI
La metagenesi è comune nel mondo vegetale (è molto evidente per esempio
nelle felci) dove si ha alternanza di generazioni gametofitiche con generazioni
sporofitiche le quali possono avere una durata di vita e uno sviluppo più o
meno uguali.
Per quanto riguarda la metagenesi nel mondo animale, in caso tipico è quello
delle salpe: la prima (fase solitaria) è asessuata e per gemmazione dà origine
alle salpe a catena (fase gregaria), sessuate ed ermafrodite.
E’ anche comune tra i protozoi (foraminiferi, sporozoi) e i metazoi (celenterati
idrozoi e tunicati ascidiacei).
Nei celenterati, per esempio, le meduse producono sessualmente polipi, che
originano sessualmente numerosi altri polipi e di nuovo meduse.