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Sintesi
Italiano:

Cesare Pavese "la luna e i falò", Kostantinos Kavafis "Itaca"



Inglese:

"Ulysses" James Joyce



Arte:

"Il ritorno di Ulisse" De Chirico



Storia:

Il diritto al ritorno del popolo palestinese

Estratto del documento

Molly Bloom as she nods off to sleep. Molly thinks of how crazy Bloom was of her, and how

now he treats her coldly.

“Il ritorno di Ulisse” De Chirico------------Il ritorno di Ulisse è un opera di De Chirico risalente al

1968.

In essa De Chirico dipinge Ulisse ai remi di una barchetta che naviga su un mare-tappeto

all’interno di un rassicurante e luminoso interno borghese. Questo quadro può essere letto

come una metafora autobiografica velatamente omerica: de Chirico - Ulisse ha viaggiato e

navigato tutta la vita e da vecchio intravede, lontano, da una finestra, la sua infanzia greca, il

quadro metafisico simbolo della sua grande pittura, ed egli naviga verso il buio, non pauroso,

semplicemente opaco, dietro la porta socchiusa. Alla fine quel grande mare è piccolo come un

tappeto, e tutta la vita non ha maggiore dimensione o significato di un viaggio in una stanza.

In esso troviamo riprese tutte le caratteristiche della pittura di de chirico: il quadro sulla destra

riproduce il celebre motivo della Piazza d’Italia dei primi anni della Metafisica, la stanza ci

riporta agli interni degli anni Venti,, infine la finestra aperta sul familiare paesaggio

archeologico è un’altra caratteristica ricorrente della sua pittura.

Il ritorno alle origini dell’uomo novecentesco------------Il novecento è stato un secolo segnato da

una crisi vastissima che ha investito in pieno il sistema di valori causando una perdita del

quadro di riferimento, per questo in alcune letterature il tema del ritorno è trattato come

ritorno alle origini personali del personaggio per far luce e cercare di comprendere tutto ciò che

sta accadendo inrorno a lui.

Il ritorno di Anguilla in “La luna e i falò”----------Il ritorno di Anguilla al suo paese natale è la

tematica principale dell’opera.

La riflessione che ne consegue è quella sulla patria, sul luogo d’origine: Anguilla si interroga a

lungo sulla sua condizione di orfano e sulle sue origini: ciò che la sua riflessione evidenzia è

l’assenza di un luogo natale a cui sentirsi affettivamente legato. Purtroppo, lui non troverà mai

questa identità, anche se si accorgerà di essere molto legato alle zone collinari nelle quali ha

trascorso l’adolescenza. Per accorgersi di tutto ciò ha dovuto viaggiare a lungo e allontanarsi

enormemente da quei luoghi.

Ma il suo ritorno è amaro: Anguilla scopre che il mondo della sua memoria non esiste più. Alla

Gaminella, il podere dove è cresciuto, ora vive la famiglia di Valino, un mezzadro violento che

sfoga sulla famiglia le sofferenze per una vita di povertà e sofferenze. Si aggiungono ad esso

varie scoperte: per quanto riguarda le tre sorelle della Mora Irene ha sposato un uomo violento

e Silvia è morta di parto dopo una relazione adulterina. Santina, la ragazza di cui Anguilla è

stato segretamente innamorato in gioventù, è morta anch’essa: dopo essere stata amante di

molti fascisti, spia prima dei tedeschi e dopo dei partigiani, poi ancora dei tedeschi. Scoperta,

Santina è stata giustiziata e il suo corpo dato alle fiamme.

Il ritorno del popolo ebraico-----------Un ritorno vero e proprio, che ancora oggi pare mpossibile è

quello del popolo palestinese alla sua terra. L’odissea del popolo palestinese cominciò Il 29

novembre 1947, quando l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Risoluzione 181, o

piano di partizione della Palestina, che raccomandava la creazione di uno Stato arabo, uno

Stato ebraico mentre la Città di Gerusalemme restava sotto il controllo delle nazioni unite. I

leader ebraici accettarono la decisione, ma la Lega Araba ed i capi arabi palestinesi si opposero

ed anzi annunciarono la distruzione di Israele se essa fosse stata messa in atto. Il 15 maggio, le

truppe britanniche si ritirarono definitivamente dai territori del Mandato. Lo stesso giorno le

potenze arabe di Egitto, Siria, Giordania, Libano, Iraq attaccarono Israele. Gli israeliani

mostrarono subito una capacità bellica che gli permise di contrattaccare e di occupare

militarmente gran parte della Palestina, a eccezione della striscia di Gaza e della Cisgiordania.

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