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Indice

  1. Ada Lovelace Day: Una pioniera dell'informatica
  2. L'educazione scientifica di Ada Lovelace
  3. Ma chi era Ada Lovelace?
  4. La macchina analitica di Charles Babbage
  5. Lavoro di Ada Lovelace sul progetto di Babbage
  6. Il primo programma della storia
  7. L'eredità di Ada Lovelace

Ada Lovelace Day: Una pioniera dell'informatica

Il 15 ottobre 2013 è stato ribattezzato Ada Lovelace Day, non solo in onore della matematica inglese, ma anche per ricordare tutte le donne che nei secoli hanno dato un contributo significativo alla scienza e alla tecnologia.

Ma chi era Ada Lovelace?

Augusta Ada Byron nacque il 10 dicembre del 1815, figlia del famoso poeta Lord Byron e della matematica Anne Isabella Milbanke.
I due si separarono subito dopo la nascita di Ada e, nonostante le usanze dell'epoca, la bambina venne affidata alla madre: Ada non incontrò mai suo padre.

L'educazione scientifica di Ada Lovelace

La madre di Ada la educò allo studio della scienza e della matematica, forse proprio per allontanarla dalla poesia, tanto amata dal padre. Ada iniziò i suoi studi dedicandosi alla logica e fu incoraggiata da Mary Somerville, matematica britannica, e da Augustus de Morgan, suo precettore.
Alla giovane età di 18 anni, età che le consentiva di partecipare alla vita sociale di Londra, Ada cominciò a frequentare la corte, prendendo parte a ricevimenti e stringendo amicizie importanti. Tra queste vi erano personaggi illustri come Charles Dickens e Charles Babbage, l'inventore della Macchina Analitica. Il rapporto con Babbage si basava su una fitta corrispondenza, principalmente di carattere scientifico, tanto che lui la soprannominò affettuosamente Incantatrice dei Numeri.

La macchina analitica di Charles Babbage

Nel 1833, anno del loro incontro, Babbage stava lavorando al progetto di una macchina differenziale e ripartì da un principio fondamentale dell'economia: la divisione del lavoro. Da questa idea sviluppò il progetto di una macchina che avrebbe avuto un utilizzo universale, simile agli attuali computer, con una memoria e un'unità di elaborazione. In altre parole, la macchina doveva essere capace di dedurre conclusioni da premesse, effettuando veri e propri ragionamenti.
Sfortunatamente, la macchina non fu mai realizzata a causa della mancanza di finanziamenti da parte del governo britannico. Tuttavia, nel 1991, una replica basata sui disegni originali di Babbage fu costruita dal Science Museum di Londra.

Lavoro di Ada Lovelace sul progetto di Babbage

Ada si appassionò subito alle idee innovative di Babbage e lavorò al progetto della Macchina Analitica dal 1833 al 1842. Durante questo periodo, sposò William King, conte di Lovelace, con cui ebbe tre figli. Il conte supportò sempre le ricerche di Ada.
Dal 1842 al 1843, Ada si dedicò alla traduzione dal francese all'inglese delle teorie di sviluppo proposte da Luigi Federico Menabrea, che aveva suggerito delle modifiche alla Macchina di Babbage rendendola più simile a quella che sarebbe diventata la macchina di Turing. Durante il lavoro di traduzione, Ada aggiunse delle note personali di grande rilevanza, tra cui la prima descrizione di un algoritmo destinato a essere eseguito da una macchina: l'algoritmo dei numeri di Bernoulli.

Il primo programma della storia

Questo algoritmo rappresenta la dimostrazione che Ada Lovelace aveva anticipato molti aspetti dell'informatica moderna. Il suo apporto non fu solo matematico, ma anche visionario, poiché comprese che la macchina di Babbage avrebbe potuto rivoluzionare la vita dell'uomo e l'approccio alla scienza.

L'eredità di Ada Lovelace

Ada morì giovanissima, all'età di 36 anni, a causa di un tumore all'utero. Per molti anni fu dimenticata, fino a quando il suo ruolo cruciale nello sviluppo dell'informatica non venne riconosciuto. In suo onore, il linguaggio di programmazione ADA, progettato dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti e pubblicato nel 1983, le fu dedicato. Il codice MIL-STD 1815A del linguaggio richiama l'anno di nascita di Ada. ADA si rivelò un linguaggio preciso e affidabile in situazioni di guerra e, dal 1987, trovò applicazione anche in ambito civile.

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