Indice
Definizioni
Definizione 1: Eventi complementari. Due eventi[math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
si dicono complementari qualora uno di essi sia la negazione dell’altro, ovvero valga, in simboli, che [math]E_1 = \bar{E_2}[/math]
. Definizione 2: Eventi compatibili. Dato [math]n[/math]
un numero naturale maggiore o uguale di 2, [math]n[/math]
eventi [math]E_1, E_2, \ldots, E_n[/math]
si dicono compatibili qualora il verificarsi di uno di essi non impedisca il verificarsi di ciascuno degli altri. In particolare, due eventi [math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
si dicono compatibili qualora il verificarsi di [math]E_1[/math]
non impedisca il verificarsi di [math]E_2[/math]
, e viceversa. Definizione 3: Eventi incompatibili. Dato [math]n[/math]
un numero naturale maggiore o uguale di 2, [math]n[/math]
eventi [math]E_1, E_2, \ldots, E_n[/math]
si dicono incompatibili qualora il verificarsi di uno di essi impedisca il verificarsi di qualsiasi altro degli eventi. In particolare, due eventi [math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
si dicono incompatibili qualora il verificarsi di [math]E_1[/math]
impedisca il verificarsi di [math]E_2[/math]
, e viceversa. Definizione 4: Eventi indipendenti. Dato [math]n[/math]
un numero naturale maggiore o uguale di 2, [math]n[/math]
eventi compatibili [math]E_1, E_2, \ldots, E_n[/math]
si dicono indipendenti qualora il verificarsi di uno di essi non modifichi la probabilità di verificare ciascuno degli altri. In particolare, due eventi compatibili [math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
si dicono indipendenti qualora il verificarsi di [math]E_1[/math]
non modifichi la probabilità di verificare [math]E_2[/math]
, e viceversa. Definizione 5: Eventi dipendenti. Dato [math]n[/math]
un numero naturale maggiore o uguale di 2, [math]n[/math]
eventi compatibili [math]E_1, E_2, \ldots, E_n[/math]
si dicono dipendenti qualora il verificarsi di uno di essi modifichi la probabilità di verificare ciascuno degli altri. In particolare, due eventi compatibili [math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
si dicono dipendenti qualora il verificarsi di [math]E_1[/math]
modifichi la probabilità di verificare [math]E_2[/math]
, e viceversa. Osservazione 1: Le definizioni 4 e 5 di eventi indipendenti e dipendenti valgono solo se gli eventi in questione sono già compatibili, cioè possono verificarsi contemporaneamente. Se [math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
sono incompatibili, allora in effetti il verificarsi di [math]E_1[/math]
riduce a 0 la probabilità di verificare [math]E_2[/math]
, dunque in un certo senso essi sono anche dipendenti. Osservazione 2: Due eventi complementari sono di certo incompatibili, ma il contrario non è generalmente vero, e quindi le due definizioni non sono ridondanti. Si confronti anche l’esempio 2. Esempi
Esempio 1: Consideriamo i due eventi seguenti, relativi all’estrazione di una carta da gioco da un mazzo di carte francesi: \[E_1 = \text{“esce una carta di picche o fiori”}\] \[E_2 = \text{“esce una carta di quadri o cuori”}\] Per forza di cose, se si verificherà[math]E_1[/math]
non potrà verificarsi [math]E_2[/math]
, e ciò vale anche al contrario; inoltre uno dei due eventi dovrà necessariamente succedere. Abbiamo cioè [math]E_1 = \bar{E_2}[/math]
e dunque, in virtù della definizione 1, i due eventi sono complementari. Esempio 2: Supponiamo adesso di estrarre due carte una alla volta da un mazzo di carte francesi; consideriamo i tre eventi seguenti: \[E_1 = \text{“la prima carta è l’asso di fiori”}\] \[E_2 = \text{“la seconda carta è di picche”}\] \[E_3 = \text{“la prima carta è di quadri”}\] Gli eventi [math]E_1[/math]
ed [math]E_3[/math]
sono incompatibili. Infatti, se la prima carta sarà l’asso di fiori essa di certo non sarà di quadri, e lo stesso vale anche al contrario. Questa era anche la situazione dell’esempio 1, ma in questo caso non è vero che uno dei due eventi [math]E_1[/math]
o [math]E_3[/math]
deve verificarsi per forza, in quanto potremmo anche estrarre, ad esempio, una qualsiasi carta di cuori. Dunque [math]E_1[/math]
ed [math]E_3[/math]
non sono complementari, come previsto dall’osservazione 2. L’evento [math]E_2[/math]
, dal canto suo, è compatibile tanto con [math]E_1[/math]
che con [math]E_3[/math]
. Infatti, qualunque sia il risultato della prima estrazione, è ancora possibile che la seconda carta pescata sia di picche. Esempio 3: Ancora nel caso dell’esempio 2, distinguiamo le due eventualità seguenti: - caso 1: dopo aver estratto una carta, questa viene rimessa nel mazzo;
- caso 2: dopo aver estratto una carta, questa viene eliminata.
[math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
, che abbiamo già visto essere compatibili. Nel primo caso, la prima estrazione non ha alcun effetto sulla seconda, dal momento che la prima carta pescata viene rimessa nel mazzo e dunque non c’è nulla che “abbia memoria” dell’avvenuta estrazione. Dunque [math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
sono anche indipendenti. Nel secondo caso, invece, la prima carta estratta viene eliminata, e sorge una differenza fondamentale: se essa era l’asso di fiori, cioè se si è verificato [math]E_1[/math]
, allora le carte rimaste per la seconda estrazione sono 51 di cui 13 di picche, e quindi \[P(E_2) = \frac{13}{51}\]. Se invece [math]E_1[/math]
non si è verificato c’è una certa probabilità (esattamente 1/4) che la prima carta fosse di picche, nel qual caso le carte per la seconda estrazione sono sì 51, ma di queste solo 12 sono di picche. Avremmo allora \[P(E_2) = \frac{12}{51} = \frac{4}{17}\]. La probabilità di [math]E_2[/math]
nel secondo caso viene modificata dal fatto che [math]E_1[/math]
si sia verificato o no: ciò rende [math]E_1[/math]
ed [math]E_2[/math]
eventi dipendenti.