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Sintesi
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Si farà uso delle abilità acquisite sul concetto di equiscomponibilità per verificare i Teroremi di Euclide e il Teorema di Pitagora in modo che gli allievi ne arrivino a capire gli enunciati più chiaramente. Completeremo il discorso sull’equiscomponibilità verificando che, grazie ai teoremi di Euclide, è possibile costruire un quadrato che ha la stessa area di un rettangolo dato. Questa tesi partecipa al concorso
INTRODUZIONE
Quando si considerano solo segmenti o angoli la congruenza, la sovrapponibilità e l'uguaglianza estensiva (o equivalenza) si identificano. Ma per le superfici poligonali?
Euclide, considerando il concetto di area come primitivo, fonda la sua teoria dell'equivalenza dei poligoni su alcuni postulati:
 poligoni uguali sono equivalenti
 poligoni equivalenti ad uno stesso sono equivalenti fra loro
 somme di poligoni equivalenti sono equivalenti
 differenze di poligoni equivalenti sono equivalenti
 un poligono non è equivalente ad una sua parte Ma perché l'uguaglianza di estensione possa essere oggetto di studio rigoroso, è necessaria un'analisi approfondita, che manca in Euclide e fu compiuta soltanto in tempi recenti.
Diversi furono i matematici che si impegnarono a costruire una teoria della equivalenza di poligoni fino a giungere a dimostrare
 Due poligoni equivalenti si dicono equivalenti se sono scomponibili in poligoni rispettivamente congruenti
 L'equivalenza gode della proprietà riflessiva, simmetrica, transitiva E da questi derivano i teoremi che ci permettono di stabilire in quali casi due poligoni hanno la stessa area:
 Due parallelogrammi aventi un lato in comune e i lati opposti a questo contenuti in una stessa retta, sono equiscomponibili. Da questo come caso particolare si ha che dato un parellelogramma, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area.
 Dato un triangolo, è possibile costruire un parallelogramma con la stessa area che ha per base la metà della sua base ed uguale altezza. Da cui ovviamente segue che dato un triangolo, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area.
 Dato un poligono, è possibile costruire un poligono equivalente con un lato in meno.
 Dato un poligono convesso, è possibile costruire un rettangolo con la stessa area
 Teorema dello gnomone: dato un rettangolo, è possibile costruire un altro rettangolo con la stessa area e avente un lato assegnato.
 Dato un qualsiasi poligono, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area e con un lato assegnato.
Estratto del documento

I ANNO

INDIRIZZO FISICO MATEMATICO

LABORATORIO INFORMATICO - CABRI

Specializzanda

Elena Lucarelli

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 1

INTRODUZIONE

Quando si considerano solo segmenti o angoli la congruenza, la sovrapponibilità e

l'uguaglianza estensiva (o equivalenza) si identificano. Ma per le superfici poligonali?

Euclide, considerando il concetto di area come primitivo, fonda la sua teoria

dell'equivalenza dei poligoni su alcuni postulati:

poligoni uguali sono equivalenti

‰ poligoni equivalenti ad uno stesso sono equivalenti fra loro

‰ somme di poligoni equivalenti sono equivalenti

‰ differenze di poligoni equivalenti sono equivalenti

‰ un poligono non è equivalente ad una sua parte

‰

Ma perché l'uguaglianza di estensione possa essere oggetto di studio rigoroso, è

necessaria un'analisi approfondita, che manca in Euclide e fu compiuta soltanto in tempi

recenti.

Diversi furono i matematici che si impegnarono a costruire una teoria della equivalenza di

poligoni fino a giungere a dimostrare

Due poligoni equivalenti si dicono equivalenti se sono scomponibili in poligoni

‰ rispettivamente congruenti

L'equivalenza gode della proprietà riflessiva, simmetrica, transitiva

‰

E da questi derivano i teoremi che ci permettono di stabilire in quali casi due poligoni

hanno la stessa area:

Due parallelogrammi aventi un lato in comune e i lati opposti a questo contenuti in

‰ una stessa retta, sono equiscomponibili. Da questo come caso particolare si ha che

dato un parellelogramma, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area.

Dato un triangolo, è possibile costruire un parallelogramma con la stessa area che

‰ ha per base la metà della sua base ed uguale altezza. Da cui ovviamente segue

che dato un triangolo, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area.

Dato un poligono, è possibile costruire un poligono equivalente con un lato in meno.

‰ Dato un poligono convesso, è possibile costruire un rettangolo con la stessa area

‰ Teorema dello gnomone: dato un rettangolo, è possibile costruire un altro

‰ rettangolo con la stessa area e avente un lato assegnato.

Dato un qualsiasi poligono, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area

‰ e con un lato assegnato.

A questo punto useremo le abilità fin qui acquisite sul concetto di equiscomponibilità per

verificare i Teroremi di Euclide e il Teorema di Pitagora in modo che gli allievi ne arrivino a

capire gli enunciati più chiaramente. Completeremo il discorso sull’equiscomponibilità

verificando che, grazie ai teoremi di Euclide, è possibile costruire un quadrato che ha la

stessa area di un rettangolo dato. 2

CLASSE DI RIFERIMENTO

2° ANNO DI UN QALSIASI ISTITUTO DI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Prerequisiti

ƒ Elementi di geometria piana: assiomi, definizioni relative a segmenti, angoli, rette.

ƒ Principali caratteristiche di triangoli e quadrilateri.

ƒ Criteri di congruenza dei triangoli.

ƒ Teoremi di Euclide

ƒ Conoscenza base del software Cabrì.

OBIETTIVI

ƒ equiscomponibilità ed equivalenza

ƒ equivalenza di parallelogrammi

ƒ equivalenza di un triangolo e di un parallelogrammo

ƒ mostrare un esempio di come l’equiscomponibilità aiuta nel visualizzare e a

comprendere gli enunciati dei teoremi. Costruzione con Cabrì dell’enunciato dei

teoremi di Euclide e loro verifica. 3

Il percorso che segue ci permette di osservare che ogni poligono può essere

equiscomposto con un rettangolo equivalente al poligono dato e con un lato assegnato.

PRIMO RISULTATO

Due parallelogrammi aventi un lato in comune e i lati opposti a questo contenuti in una

stessa retta, sono equiscomponibili. Da questo come caso particolare si ha che dato un

parellelogramma, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area.

COSTRUZIONE

1. Traccia una retta r.

2. Prendi due punti, A e B, su di essa.

3. Prendi un punto C non appartenente ad r.

4. Traccia una retta parallela ad r, s, e passante per C.

5. Disegna una circonferenza di centro C e raggio AB.

6. Prendi l’intersezione fra la circonferenza e la retta r, nomina D il punto di

intersezione.

7. Disegna il poligono ABCD

8. Prendi un punto C’ sulla retta s.

9. Disegna una circonferenza di centro C’ e raggio AB.

10. Chiama D’ l’intersezione fra quest’ultima circonferenza e la retta s.

11. Disegna il poligono ABC’D’.

12. Misura l’area dei due poligoni. 28,08 cm²

q C' D'

D

p 28,08 cm²

C A B

f

SECONDO RISULTATO

Dato un triangolo, è possibile costruire un parallelogramma con la stessa area.

COSTRUZIONE

1. Disegna un triangolo ABC

2. Disegna il punto medio M del lato AB

3. Traccia la retta r parallela al lato AC e passante per M

4. Traccia la retta s parallela al lato AB e passante per C

5. Disegna l’intersezione delle rette r ed s e chiamalo N

6. Disegna l’intersezione P tra il lato BC e la retta r.

4

7. Traccia i segmenti PC, PN, NC, BP,BM,MP.

8. Disegna il triangolo BPM

9. Disegna il triangolo PNM

10. Con la funzione compasso disegna una circonferenza x di centro P e raggio NP.

11. Con la funzione “Punto su oggetto” disegna un punto coincidente con N.

12. Con la funzione compasso disegna una circonferenza y di centro M e raggio MP

13. Con la funzione compasso disegna una circonferenza z di centro P e raggio PC

14. Con la funzione “Intersezione di due oggetti” trova l’intersezione Q fra la

circonferenza y e la circonferenza z.

15. Disegna il poligono PQE C N E

P2 12,94 cm²

P1 parellelogrammo

P

T1

A M 12,94 cm² B

Puoi a questo punto osservare che da questi due risultati discende il terzo passo del

nostro percorso

TERZO RISULTATO

Dato un triangolo, è possibile costruire un rettangolo avente la stessa area

Siamo ora in grado di fare un altro passo

QUARTO RISULTATO

Dato un poligono, è possibile costruirne un altro equivalente con un lato in meno di quello

di partenza. Facciamo la costruzione per un pentagono qualsiasi, ma puoi provare per

esercizio a fare gli stessi passi per un poligono di un numero qualsiasi di lati.

COSTRUZIONE

1. Costruisci il poligono ABCDE

2. Traccia la diagonale AC

3. Traccia la retta r parallela ad AC e passante per B

4. Chiama B’ il punto di intersezione tra la retta DC e la retta r

5. Traccia il segmento AB’ 5

6. Osserva che i triangoli ABC e AB’C sono equivalenti, perché hanno la stessa base

AC e altezza congruenti

7. Ripeti il procedimento partendo tracciando la diagonale AD.

8. Ottieni il triangolo AB’’E equiscomponibile al pentagono ABCDE B''

40,01 cm²

D 1 P C 40,01 cm²

40,01 cm² B'

E P

B

A TEOREMA DELLO GNOMONE

Siamo pronti per il

Il termine”gnomone” in greco, significa “colui che fa conoscere”. Un palo conficcato

perpendicolarmente ad un piano orizzontale serviva a far conoscere l’ora del giorno in

base alla direzione della sua ombra; per questo veniva detto “gnomone”. Questa figura

non è altro che una squadra, ossia uno strumento che “fa conoscere” la perpendicolare.

COSTRUZIONE

1. Costruisci il rettangolo ABCD

2. Sul prolungamento del lato AB fissa un punto E

3. Traccia la retta r perpendicolare ad AE passante per E

4. Traccia la retta s perpendicolare ad AE passante per B

5. Traccia il segmento CE

6. Traccia la retta t per D parallela a CE

7. Chiama F il punto di intersezione la retta t e la retta r

8. Traccia la retta u per A parallela a CE

9. Chiama G il punto di intersezione tra u e s

10. Hai ottenuto così un altro rettangolo BEFG.

¾ Verifica che BEFG è un rettangolo; per fare questo puoi:

1. tracciare la retta passante per G e perpendicolare a GB; essa passa anche

per………..

2. misurare l’angolo BGF, esso misura:………….

6

¾ Verifica che il triangolo BEFG è equiscomponibile con il rettangolo di partenza

ABCD. Poiché due figure equiscomponibili hanno la stessa area, per far questo puoi

misurare l’area dei due rettangoli.

¾ Muovi il punto E sulla retta AB e verifica che la costruzione funzioni e che l’area sia

sempre uguale.

¾ Considera adesso il luogo dei punti di F al variare di E cerca di capire cosa è.

1. Ottieni una curva nota?

…………………………………………………………….

2. Che tipo di proporzionalità esiste tra la base e l’altezza de rettangoli che

hanno la stessa area?

…………………………………………………………………..

3. Detta x la misura di BE, y quella di FE e k quella dell’area (costante) dei

rettangoli, quale formula permette di ricavare l’equazione del luogo

trovato?

………………………………………………………………………

F

G

N E

B

M

A C

D

Con questo ultimo risultato abbiamo visto come da un poligono qualsiasi posso ottenere

un rettangolo equiscomponibile di lato assegnato.

7

Alcune applicazioni dei risultati ottenuti

AREA DEL TRAPEZIO

Il trapezio ha l’area equivalente di un triangolo avente come base la somma delle basi del

trapezio e come altezza l’altezza del trapezio.

Dimostrazione

1. Costruisci un trapezio ABCD di basi AB e CD

2. Prendi il punto medio M di BC.

3. Traccia la retta per MD

4. Traccia la retta per AB

5. Chiama E il punto di intersezione tra le due rette

6. Disegna il triangolo AED

¾ Verifica che l’area di ADE è equivalente all’area del trapezio ABCD

¾ Cosa accade se C coincide con D?

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

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12 pagine