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5 Basi e dimensione ⊆
Sia V uno spazio vettoriale e sia X V un suo sottoinsieme costituito da vet-
tori linearmente indipendenti; allora si vede facilmente che ogni sottoinsieme di
X è costituito ancora da vettori linearmente indipendenti. Invece non è detto che
aggiungendo vettori ad X si ottengano ancora vettori linearmente indipendenti
(basta aggiungere un vettore multiplo di un altro già presente in X per trovare
vettori linearmente dipendenti). Simmetricamente se Y è un insieme di generatori
⊆
per V , ogni sottoinsieme Z di V con Y Z sarà ancora insieme di generatori
per V . Quello che quindi si cerca di fare è di considerare il numero massimale di
vettori linearmente indipendenti e confrontarlo con il numero minimale di genera-
tori per V : se lo spazio vettoriale V è finitamente generato tali numeri (naturali)
coincidono con la dimensione di V . ⊆
Sia V uno spazio vettoriale e sia B V non vuoto e finito. B
Definizione.
si dice base per V se B è un insieme di generatori per V e i vettori di B sono
linearmente indipendenti. ⊂ ⊆
Sia V uno spazio vettoriale, e sia B una sua base. Sia B X V ;
Teorema. ⊂
allora X è costituito da vettori linearmente dipendenti. Inoltre se Y B allora Y
non è un insieme di generatori per V .
∈ \
Dimostrazione. Sia v X B; allora v è combinazione lineare di vettori di B, dal
momento che B genera V . Ma allora i vettori di X non sono linearmente indipen-
∈ \
denti. Sia w B Y ; se per assurdo Y generasse V il vettore w dovrebbe essere
combinazione lineare di vettori di Y , e quindi i vettori di B sarebbero linearmente
dipendenti, che è assurdo.
Il Teorema appena dimostrato afferma che se uno spazio vettoriale V ammette
una base B, allora la cardinalità di B è il numero massimo di vettori linearmente
indipendenti in V , e contemporaneamente il numero minimo di generatori per V .
0
Inoltre si può facilmente dimostrare che se B è un’altra base per V , necessaria-
0
mente B deve avere la stessa cardinalità di B. Tale cardinalità comune si dice
dimensione di V , ed è denotata con dimV .
n
Sia V = ; allora V è uno spazio vettoriale reale di dimensione n
Esempio: R
su Infatti sia
R. n
{e } ⊂
B = , . . . , e R
1 n
dove e = (0, 0, . . . , 1, . . . , 0, 0) dove il numero 1 si trova all’i-esimo posto. Allora
i n
B è una base per . Infatti si ha
R n
X λ e = (λ , λ , . . . , λ )
i i 1 2 n
i=1 8