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Capitolo    3 Promessi Sposi - Analisi Pag. 1
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Sintesi

Analisi capitolo 3 dei Promessi Sposi


Come sempre, è bene inizialmente distinguere i frangenti del capitolo legati all'aspetto storico, e quindi riferiti alla realtà, da quelli legati alla fantasia dell'autore, che costituiscono il vero e proprio aspetto romanzesco: sono presenti in gran parte i secondi (don Abbondio, Perpetua, Renzo, Lucia, Agnese, fra Galdino, miracolo delle noci e padre Macario), dato che l’unico vero riferimento storico riguarda le grida citate da Azzecca-Garbugli nell’incontro con Renzo.

Quanto ai personaggi, viene approfondita la figura di Lucia, ragazza mite, fedele, religiosa e fiduciosa; il suo amore per Renzo appare come uno scambio di valori puro e sincero, senza bisogno né di forzature tantomeno di finzioni da parte di entrambi; successivamente, Renzo appare gentile mentre descrive l'esito dell'incontro con l'Azzecca-Garbugli e allo stesso tempo impulsivo con la prima reazione al solo udire il nome di don Rodrigo, delineando un ossimoro a livello caratteriale. Invece Agnese, madre di Lucia, è un’anziana vedova, premurosa nei confronti della figlia, oltre che complementare a livello di esperienza per quanto riguarda Lucia stessa.

Un altro personaggio di spicco è rappresentato da Azzecca-garbugli, avvocato dalla personalità camaleontica: infatti, inizialmente si dimostra comprensivo nei confronti di Renzo, mentre nella parte finale dell'incontro con il giovine è molto irritato dall’insistenza dello sposo e si sente preso in giro dallo stesso, quando invece è stato lui a commettere un'errata valutazione sul suo conto (pensava fosse un bravo).
Da un certo punto di vista, si può dire che è molto simile a don Abbondio nel momento in cui emerge la sua reazione alla pronuncia del nome di don Rodrigo; inoltre, come il curato stesso egli esibisce la sua cultura per sottomettere Renzo sul piano relazionale.
Infine vi è fra Galdino, in veste di personaggio secondario, un frate cappuccino del convento di Pescarenico; si dimostra umile e gentile, e da qui nascono 2 differenti versioni nel vedere l’ordine dei cappuccini: alcuni, infatti, li reputano simbolo di fede e carità, mentre per altri le loro richieste appaiono come una presa in giro in virtù della loro discreta condizione sociale che renderebbe loro non necessarie certe azioni.

Uno dei temi principali del capitolo riguarda la corruzione, tematica molto “calda” anche al giorno d’oggi; si tratta di un fenomeno che rompe l’equilibrio delle cose provocando conseguenze irreversibili, basandosi sul pagamento di una certa somma in cambio di un favore.
Nel capitolo è ritrovabile soprattutto durante il dialogo tra Renzo e Azzecca-garbugli, in cui quest’ultimo preferisce togliersi dai guai, a maggior ragione quando sente il nome di don Rodrigo (nel capitolo V si scoprirà che sono molto amici): dunque, egli è lo specchio di una società in crisi profonda, dove si arriva a un progressivo impoverimento di valori morali generando un forte contrasto tra apparenza (privilegiata) e realtà (trascurata).
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