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Analisi del capitolo 37 dei Promessi Sposi
Innanzitutto, è bene distinguere i frangenti del capitolo legati alla storia (e quindi a tutto ciò che è riconducibile alla realtà storica, dagli avvenimenti ai personaggi passando per i cenni al territorio e/o al paesaggio) da quelli legati alla fantasia dell'autore (romanzo): i secondi sono in netta prevalenza, comprendendo le vicende narrate e i personaggi coinvolti, mentre i secondi possono essere ricondotti ai riferimenti storico-geografici presenti.
Invece, i personaggi principali, sono i seguenti:
- Renzo, che si dimostra fin da subito rallegrato dalla situazione e dal fatto che tutto stia pian piano tornando alla normalità ma allo stesso tempo nostalgico per le passate vicissitudini; infine, si dimostra a dir poco in fermento, quasi “esplosivo” in relazione ai progetti futuri;
- Agnese, che è riuscita a scampare alla peste; si mostra molto curiosa di apprendere tante notizie da Renzo e in seguito sollevata dato che la sua casa è ancora intatta nonostante gli ultimi periodi;
- Lucia, che è sicuramente zelante in quanto contribuente alla realizzazione del nuovo corredo e allo stesso tempo presa dallo sgomento per le notizie ricevute dalla mercantessa;
- l’amico d’infanzia di Renzo, verso cui viene rigettata l’euforia e la grande gioia di Renzo; sempre attento e disponibile nei suoi confronti, nonostante un rapporto rispolverato da poco.
Inoltre, i luoghi in cui per lo più si sviluppano le stesse vicende sono:
- le vie della città e la casa dell’amico, in cui trova libero sfogo l’euforia e l’entusiasmo di Renzo;
- la casa dei parenti di Agnese a Pasturo, in cui la madre di Lucia apprende molte notizie e ricompone il legame con Renzo;
- la casa della mercantessa, in cui Lucia apprende alcune notizie, per certi versi sconvolgenti, riguardo alcuni personaggi (fra Cristoforo, monaca di Monza, don Ferrante e donna Prassede.
Infine, i temi principali in questo capitolo sono 2:
- l’epilogo, in questo caso non da intendere necessariamente come morte, quanto più come ultimo stato dei personaggi prima della fine del Romanzo: infatti fra Cristoforo è ormai perito a causa della peste, mantenendo il ricordo vivo in moltissime persone e la stessa sorte è capitata a don Ferrante e la consorte donna Prassede, che però rappresentano rispettivamente una fine all’insegna dell’ignoranza e di memorie negative. Invece, Gertrude ha fatto voto di espiazione delle sue colpe a seguito dell’arresto del cardinale Borromeo;
- la ripresa delle attività, che quindi coincide con l’inizio di un nuovo cammino, fatto di progetti e grande voglia di mettersi in gioco da parte dei protagonisti, partendo da Renzo e il suo desiderio di andare a vivere a Bergamo e finendo con Lucia con il suo matrimonio con Renzo stesso.