Capitolo 27 Promessi Sposi - Analisi

Analisi del capitolo 27 dei Promessi Sposi

Innanzitutto, è bene distinguere i frangenti del capitolo legati alla storia (ciò che è riconducibile alla realtà, per quanto riguarda avvenimenti storici e/o personaggi) da quelli legati alla fantasia dell'autore (romanzo): a differenza di molti altri capitoli, in questo le due componenti sono abbastanza equilibrate, con le prime rappresentate dalla digressione iniziale, l’anticipazione finale del narratore e la piccola parentesi sui fraintendimenti del secolo e le seconde riconducibili alle vicissitudini di Renzo, Agnese e Lucia e le descrizioni di don Ferrante e donna Prassede.

I personaggi principali di tale frangente, invece, sono:
- don Gonzalo, governatore di Milano, che si mostra terrorizzato dalla possibile avversione dei veneziani nella Guerra del Monferrato: per questo motivo, egli tenta di affermare la sua superiorità con il dispaccio per la cattura di Renzo; inoltre, lo stesso politico si rivela opportunista, dato che sempre per motivi politici si disinteressa subito della caccia al promesso sposo di Lucia;
- Renzo, il cui analfabetismo in questo capitolo rappresenta una grande difficoltà, in quanto deve trovare uno scrivano che faccia al caso suo, impresa resa più difficoltosa dal fatto che egli rimane un fuggitivo; inoltre, emerge la sua grande forza di volontà quando non si arrende al volere di Lucia, che tenta in tutti i modi di dimenticarlo, ma egli si oppone fermamente;
- Agnese, che presenta lo stesso problema di Renzo per quanto riguarda l’analfabetismo e nelle sue lettere si presenta come tramite della volontà della figlia di allontanarsi il più possibile dal promesso sposo;
- Lucia, che è presa dall’inquietudine del ricordo di Renzo, che cerca di scacciare in tutti i modi, ma che alla fine (come supposto da donna Prassede) continua ad amare dentro di lei, nonostante le inutili giustificazioni che cerca di costruirsi;
- donna Prassede, che tenta di aiutare Lucia ma questo suo tentativo si rivela un completo insuccesso, in quanto non fa altro che ottenere l’effetto contrario sulla fanciulla; inoltre, viene ribadito il suo pregiudizio, completamente errato, su Renzo, che però viene difeso da Lucia;
- don Ferrante, il quale si dimostra totalmente diverso dalla moglie e interessato a numerose discipline, il più delle quali, come la stregoneria o l’astrologia, si rivelano completamente inutili.

Inoltre, come luoghi principali in cui trova svolgimento la vicenda, si può individuare quella sorta di “linea d’aria” della corrispondenza epistolare tra Renzo e Agnese, in cui emergono le difficoltà di entrambi legate all’analfabetismo e i grandi fraintendimenti che vengono scaturiti da queste, e la villa di donna Prassede, in cui continuano i tormenti di Lucia, stavolta alle prese con l’allontanamento di Renzo dalla sua testa.

Infine, i temi del capitolo sono principalmente 2:
- l’amore, in questo caso inteso come quello tra Renzo e Lucia, che è indubbiamente messo a dura prova dalla lontananza tra i due, ma che comunque rimane vivo in entrambi;
- la storia, che come anticipato nella parte finale, si presenterà ancora una volta come ostacolo imminente per le vicende dei protagonisti.