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Capitolo  21 Promessi Sposi - Riassunto (3) Pag. 1
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Sintesi

Riassunto del capitolo 21 dei Promessi Sposi


Si riparte dalle vicende con cui si era concluso il capitolo precedente, ovvero con la vecchia servitrice che si reca alla "taverna della Malanotte" per recuperare Lucia.
Nel momento in cui vede sopraggiungere il Nibbio, ella si avvicina alla carrozza e gli riferisce gli ordini del padrone; dopo aver tentato, inutilmente, di ribellarsi, Lucia viene condotta dall’anziana signora alla sua camera da letto, ma nel percorso non smette di chiedere informazioni sul luogo e sul mandante del rapimento e invoca la Vergine Maria, motivo per cui la vecchia avverte una strana sensazione dentro di sé; nel frattempo, il Nibbio si reca dall’innominato per riferire l’esito positivo dell’impresa: egli accenna anche alla compassione provata per la sventurata, provocando turbamento nel signore stesso.

A questo punto, spinto da una particolare curiosità, egli si reca nella stanza della vecchia per vedere Lucia: una volta entrato, le parla con fare gentile, diversamente dal solito, visto il terrore della fanciulla, che non smette di invocare la misericordia e chiedere di essere liberata per raggiungere sua madre.
A queste parole, il temibile uomo si scopre premuroso per Lucia e accennando a una possibile, ma non certa, liberazione il giorno successivo, torna nella sua camera.
In seguito, Lucia viene completamente affidata alle cure della vecchia, precedentemente istruita a dovere dal padrone, che però non riesce a infonderle coraggio né a confortarla in qualche modo: la giovane, infatti, è quasi in delirio, tanto che quando una serva porta la cena ella si ritrova preda di una crisi di nervi, costringendo la servitrice (Marta) a non entrare nemmeno nella stanza per la distribuzione del vitto necessario. La vecchia è invidiosa della giovane (soprattutto per il trattamento non consueto riservatole dall’innominato), la quale però non riesce né a mangiare né a dormire.

Rimasta in dormiveglia, la prigioniera invoca la Provvidenza affinché possa essere liberata il prima possibile, e addirittura sacrifica per tutto ciò il suo amore per Renzo, facendo un voto di castità; poi la scena si sposta sull’innominato, che come Lucia non riesce a prendere sonno, e nel frattempo le sue angoscie iniziano a prendere piede in lui.
Affiora il pentimento del male compiuto in passato, mentre guardando al futuro egli non trova alcuno stimolo; dopo essersi chiesto il perché abbia accettato la proposta di don Rodrigo, ripensando alle parole di Lucia rivive tutta la sua vita e ripensa ai suoi errori e i numerosissimi delitti compiuto nel corso della stessa, pensando anche di suicidarsi con una pistola.
Ad un certo punto, però, la sua anima viene confortata dal solo pensiero di poter liberare Lucia il giorno seguente; infine, all’alba di quest’ultimo, l’innominato viene svegliato da un continuo scampanellio di persone, che si stanno dirigendo verso una meta e con uno scopo a lui sconosciuti (chiede in lumi in merito ad un bravo che aveva la stanza vicino alla sua, ma questo, essendo anch'egli all'oscuro della vicenda, si reca immediatamente all'esterno per chiedere informazioni).
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