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Il principe padre coglie questo momento di profonda debolezza della figlia per dare per certa la sua volontà di farsi monaca; in seguito, egli comunica la sua decisione a tutta la famiglia, dando il via ai festeggiamenti della “sposina”.
La mattina successiva, a seguito di una corposa descrizione di tutti i preparativi per l’evento a cura del narratore, Gertrude giunge al convento di Monza accompagnata dal principe padre e comunica la sua decisione che viene poi messa ai voti tra le suore e infine portata ad esito positivo dalla madre badessa.
In seguito quest'ultima ricorda al principe padre che qualora venisse alla luce che la figlia fosse stata forzata dai genitori, e che quindi la sua decisione non fosse stata spontanea, questi andrebbero incontro alla scomunica.
La sera stessa, riunitasi l’intera famiglia, durante la cena emerge la questione relativa alla madrina di Gertrude: la scelta di quest’ultima ricade su una donna che durante i festeggiamenti le era stata accanto incensandola di complimenti e dedicandole molte attenzioni.
Il giorno seguente si tiene l’esame del vicario, durante il quale si ha la conferma definitiva del desiderio di colei che vuole farsi monaca; nel caso di Gertrude, poiché il principe padre teme un esito negativo, che comporterebbe l’esclusione della figlia dal monastero e la sua scomunica, egli la minaccia indirettamente che avrebbe immediatamente rivelato tutti i dettagli della relazione che la figlia ebbe con il paggio qualora questo fosse accaduto.
Tenendo a mente questa minaccia, Gertrude conferma al vicario la sua volontà, e che questa non è stata in alcun modo influenzata da pareri esterni; in seguito Gertrude stessa cade in un profondo stato di tristezza e sofferenza vedendo i grandi festeggiamenti in famiglia, poiché riconosce la grande bellezza della società mondana che sta per abbandonare definitivamente.
Subito dopo fa il suo ingresso in convento, dove però non vive una situazione semplice, dato che non è contraddistinta da una fede autentica e il suo carattere le impedisce di stringere legami che avrebbero potuto aiutarla, portandola così a un isolamento sempre più forte.
All’interno del monastero Gertrude gode di numerosi privilegi, tra cui vi è quello di abitare in un quartiere a parte, che volge sulla casa di un giovane scapestrato, Egidio; con il passare del tempo, i due tessono una relazione clandestina, messa però in pericolo da una conversa che, a seguito di un litigio con la monaca, minaccia di rivelare tutto.
Quindi, per farla tacere in eterno, i due la uccidono - ma Manzoni non rivela i dettagli del misfatto, con un atteggiamento reticente, cosa che invece venne riportata nella prima edizione del Romanzo, ossia “Fermo e Lucia” - e la seppelliscono nell’orto del convento.
Infine, si ritorna al presente con un colloquio tra Lucia e Gertrude, in cui la monaca non manca di porre alla promessa sposa di Renzo alcune domande a dir poco maliziose, ma alla fine accetta di ospitare lei e Agnese nel monastero, per la gioia delle 2 donne.