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L'età medievale
Presentazione

Questo ebook di storia per la scuola secondaria di primo grado sull'età medievale fa parte di una collana di ebook con licenza Creative Commons BY-SA per la scuola. Il titolo Storia C3 vuole indicare che il progetto è stato realizzato in modalità Collaborativa e con licenza Creative Commons, da cui le tre "C" del titolo. Non vuole essere un trattato completo sull'argomento ma una sintesi sulla quale l'insegnante può basare la lezione, indicando poi testi e altre fonti per gli approfondimenti. Lo studente può consultarlo come riferimento essenziale da cui partire per approfondire. In sostanza, l'idea è stata quella di indicare il nocciolo essenziale della disciplina, nocciolo largamente condiviso dagli insegnanti. La licenza Creative Commons, con la quale viene rilasciato, permette non solo di fruire liberamente l'ebook ma anche di modificarlo e personalizzarlo secondo le esigenze dell'insegnante e della classe. Chiunque può contribuire a migliorare questo ebook, segnalando integrazioni, modifiche e sviste al coordinatore del progetto .
INDICE
- L'IMPERO ROMANO: SOCIETà E ISTITUZIONI TRA IL II E
IL III SECOLO D.C. 7
- La crisi delle istituzioni 7
- La crisi dell'economia 7
- La società si trasforma 7
- I rapporti con le altre religioni 8
- LA RELIGIONE CRISTIANA 9
- La nascita di Gesù di Nazareth 9
- I quattro Vangeli 10
- Le prime comunità cristiane 11
- La diffusione delle prime comunità cristiane 11
- L'organizzazione delle prime comunità e la nascita della
"chiesa" 12 - Le persecuzioni 13
- L'Impero romano e la crisi spirituale 14
LA CRISI DELL'IMPERO ROMANO 16
- Differenze tra la città e la campagna 16
- Evoluzione dei ceti dirigenti 17
- Il periodo dell'anarchia militare 18
- L'economia e la pressione dei germani 19
- L'Oriente e la lotta contro i parti 19
- Fine dell'unità imperiale e formazione di Stati autonomi 20
- La sconfitta dei germani e la ripresa dell'impero 21
DIOCLEZIANO E LA FINE DELL'IMPERO D'OCCIDENTE 23
- Diocleziano e la persecuzione dei cristiani 25
- L'impero di Costantino 25
- L'impero bizantino e Giustiniano 26
- La civiltà bizantina 27
- La guerra Gotica 29
LE INVASIONI BARBARICHE 31
- La galassia "germanica". 32
- Germani e Romani 33
- L'inizio delle invasioni 34
- Rapporti tra Romani e Barbari 35
- Gli Unni 36
- Il declino definitivo dell' Impero 39
- Approfondimenti 40
L'ALTO MEDIOEVO 41
- La cultura medioevale 41
- Il senso del magico e il millenarismo 42
- La cultura e l 'istruzione 42
- La lingua 43
- La diffusione dell'agiografia 44
- Gli ostrogoti 44
- I longobardi 46
- La Chiesa ed il rapporto con i barbari 48
- Lo sviluppo del monachesimo 49
LA NASCITA DI UN NUOVO IMPERO CRISTIANO 54
- La nascita del regno dei Franchi 54
- Carlo Magno ed il Sacro Romano Impero 56
- Organizzazione dello Stato 58
- L'economia ed aspetti della vita dell'Impero 60
LA NASCITA DI UNA NUOVA RELIGIONE MONOTEISTA 62
- La penisola arabica e la vita dei beduini 62
- Maometto e la istituzione dell'Islam 63
- I precetti della religione islamica 65
- Diffusione della religione ed espansionismo 65
- Aspetti della civiltà musulmana: letteratura, arte e scienza. 66
L'ETA' FEUDALE 69
- La crisi del Sacro Romano Impero 69
- Il fenomeno dell'incastellamento 71
- L'economia curtense 72
- Dall'impero alle monarchie 74
- Lo scontro tra Impero e Papato 74
- La lotta delle investiture 75
L'ETà DEI COMUNI E DELLE CITTà-STATO 77
- Produzione agricola e commercio: la rinascita77
- Il potere dal basso: la nascita delle città 78
- Fiere e commerci 80
- Le città marinare 81
- La nascita del Comune 83
- Le crociate 85
- L'impero mongolo 88
- Marco Polo 89
IL RAPPORTO TRA LA CHIESA E L'IMPERO 91
- La discesa del Barbarossa 91
- La lotta contro i comuni 91
- Nuova discesa in Italia 93
- Normanni e Italia meridionale 95
- Il Papato di Innocenzo III 95
- Gli ordini mendicanti 97
- Federico II 98
IL 1300: SECOLO DELLA CRISI 100
- La crisi demografica 100
- La peste 100
- La crisi e l'economia del Trecento 102
- La società 102
- Le rivolte degli esclusi 103
- Il tumulto dei Ciompi 104
L'ETà DELLE MONARCHIE NAZIONALI 106
- La Francia e la "pulzella d'Orleans" 106
- L'Inghilterra e la Guerra delle due Rose 109
- La Spagna e la Riconquista 110
- La frontiera orientale 113
- L'Europa dell'Est 114
L'ITALIA E LA CREAZIONE DI STATI REGIONALI 115
- Ducato di Savoia 115
- Il Ducato di Milano 115
- La Repubblica di Venezia 117
- La Signoria medicea 118
- Lo Stato della Chiesa 119
- L'Italia Meridionale 119
- Dal comune alle signorie e al principato 120
- Le città di Venezia e Genova 121
- La città di Firenze 121
- Elenco delle immagini utilizzate 123
Storia C3
L'età medioevale, per la Scuola Secondaria di Primo Grado
Autrice: Elisabetta Leonetti
Revisione del testo: Rossella Perone
Coordinamento editoriale: Antonio Bernardo
Ricerca iconografica: Cristina Capone
Cartine tematiche: Studio Aguilar
Copertina: Ginger Lab www.gingerlab.it
© Skuola.Net
Giugno 2013
ISBN 9788896354469
Progetto Educationalab
Mobility IT srl
Questo libro è rilasciato con licenza
Creative Commons BY- NC-SA
Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0
http://creativecommons.org/licenses/by-nc- sa/3.0/legalcode
versione del 24 /1 0/2013
L’età medioevale
Storia C3 27
massima autorità religiosa in quanto riteneva il suo potere discendente
da Dio. Ed in virtù di tale discendenza era lui stesso a nominare il
patriarca di Costantinopoli. La struttura imperiale era completata da una
efficiente burocrazia, un esercito organizzato e potente e una eccellente
strategia diplomatica. Una florida situazione economica favoriva la
stabilità.
4.4. La civiltà bizantina
La lingua dell’Impero all’inizio fu il latino ma successivamente si
affermò la lingua greca. Intorno al VI sec., la cultura si diffuse grazie
all’università di Costantinopoli, istituita da Costantino e fu incentivata
l’attività di trasmissione dei manoscritti della cultura greca che furono
raccolti nelle famose biblioteche di Alessandria e Pergamo.
L’arte bizantina si incentrò soprattutto sulla decorazione e
che,
sull’architettura nella costruzione delle chiese, diffuse la cosiddetta
pianta a croce, quella con i quattro bracci della stessa misura sovrastati
da una enorme cupola.
è l’espressione più alta dell’arte bizantina.
Il mosaico
Giustiniano che ebbe il potere tra il 527 ed il 565 fu certamente tra i
più grandi della storia bizantina. Colto e attento conoscitore delle
dispute teologiche sposò Teodora, una cortigiana che ebbe molta
influenza sulla sua politica. Proseguì nell’incarnare una concezione
teocratica del potere (il potere imperiale discendeva da Dio), che gli
imponeva una rigida etichetta di corte e un cerimoniale che esaltava la
tra il culto dell’imperatore e quello dello stato.
coincidenza
Fu definito “l’imperatore insonne” perché non si esimeva dal
prendersi carico di tutte le problematiche relative al suo vasto impero
che immaginava universale, romano e cristiano.
abili consiglieri e rifondò l’ambito giuridico procedendo
Si circondò di
alla riorganizzazione delle leggi con la creazione del Corpus iuris
civilis, cioè la raccolta completa delle leggi.
L’età medioevale
Storia C3 28
I mosaici della Cappella Palatina di Palazzo dei Normanni a Palermo
L’età medioevale
Storia C3 29
Le conquiste di Giustiniano
4.5. La guerra Gotica
l’imperatore
In Italia Giustiniano tentò di imporre il suo controllo dopo
la morte del re ostrogoto Teodorico quando salì al potere Amalasunta,
reggente in vece del figlio Atalarico.
La regina fu uccisa e Giustiniano, adducendo a pretesto il fatto che la
delega al governo della penisola, che Teodorico aveva ricevuto
dall’imperatore Zenone, era personale, mandò il suo generale Belisario
a riconquistare la penisola. La guerra durò circa dieci anni durante i
quali il territorio fu devastato lasciando la penisola in crisi.
L’imperatore Giustiniano emanò successivamente la Prammatica
che definiva l’Italia una dell’Impero romano
Sanzione provincia
d’Oriente con capitale Ravenna. Anche questa città risentì
dell’influenza del grande imperatore che fece costruire molte chiese tra
Sant’Apollinare in Classe.
cui
Nel 529 Giustiniano fece chiudere la Scuola di Atene per reprimere
ogni possibile elemento di diffusione del paganesimo ed avviò una
politica di intolleranza contro le eresie (le dottrine contrarie a quella
L’età medioevale
Storia C3 30
cristiana), soprattutto contro quella ariana, che sosteneva la natura
umana di Cristo.
La religione bizantina era imperniata principalmente su due cardini:
il culto delle reliquie dei santi,
il culto delle immagini.
venne ferocemente combattuto dagli
Quest’ultimo iconoclasti. Con la
morte di Giustiniano ebbe fine anche il sogno di unificare l’impero
d’Oriente e di Occidente. L’età medioevale
Storia C3 31
5. LE INVASIONI BARBARICHE
partire dall’età imperiale vi era la paura dei “Germani”, le
Già a
popolazioni seminomadi che vivevano oltre il limes, cioè oltre il
confine del territorio romano.
Per questo vennero costruiti fortini e fortificazioni in muratura, dotate
di trincee e supportate da ingegnose macchine belliche, che erano
capaci di scagliare frecce anche a grandi distanze.
La sorveglianza da parte dei soldati era continua e per questo gli
accampamenti erano dotati di strutture adeguate come gli ospedali, i
mercati, le taverne e in alcuni casi anche il teatro.
Si andarono costituendo anche villaggi in cui spesso i romani venivano
a contatto con i barbari, con i quali scambiavano prodotti commerciali.
gli animali selvatici e l’ambra del Baltico era scambiata
Le pelli, con il
vasellame e l’artigianato italico.
Resti del Vallo di Adriano
Uno dei più celebri limes fu il Vallo (che significa trincea) di Adriano
che venne realizzato intorno al 122 dai legionari romani in un punto
strategico per la difesa, perché stretto, dell’isola britannica.
Nel 300 si assistette ad un vero e proprio fenomeno di “migrazioni”
cioè di spostamento di un numero considerevole di individui,
appartenente ad una stessa etnia, da un territorio ad un altro.
Furono gli Unni, secondo gli storici, a spingere i Goti verso il confine
dell’impero romano e a dare l’avvio alla fase delle “invasioni
con
barbariche” il superamento della frontiera del Danubio.
L’età medioevale
Storia C3 32
Le principali vie di invasione seguite dalle popolazioni barbariche
La galassia “germanica”.
5.1.
I Germani costituivano un articolato sistema di popolazioni provenienti
dall’Europa settentrionale (Mare del Nord e Mar Baltico) e parlavano
una lingua indoeuropea.
Erano costituiti da due stirpi fondamentali:
-i Germani che vivevano ad Oriente e che comprendevano: i Goti (nella
zona danubiana con gli Ostrogoti e i Visigoti), i Vandali, i Burgundi, i
Longobardi e gli Svevi.
-i Germani che si stanziarono ad Occidente che si identificarono negli
Alemanni (nella Germania centrale), nei Franchi (nella zona del Reno)
e nei Sassoni.
Queste popolazione erano dedite prevalentemente alla caccia, alle
coltivazioni stagionali e spesso, grazie alle loro scorrerie, si
impadronivano di bottini come pure di uomini, da usare come schiavi.
L’età medioevale
Storia C3 33
Da una condizione originaria di nomadismo, arrivarono pian piano ad
un seminomadismo, grazie alle attività di estrazione e lavorazione dei
all’allevamento.
metalli, arte nella quale eccellevano, e
Costituirono dei villaggi in cui vi era una netta divisione tra uomini
liberi, riuniti in famiglie, semiliberi e schiavi.
Ogni famiglia aveva l’usufrutto di un appezzamento di terra da coltivare
toccava all’uomo.
ed il potere sulla casa, chiamato mundio, Si poteva
sposare una sola donna (monogamia) e i casi di adulterio erano assai
rari.
Solo la categoria degli uomini liberi, definiti arimanni, poteva
l’arte militare, che era l’attività più importante perché la
esercitare l’assemblea dei
società dei Germani era una società militare. Infatti,
guerrieri era l’organo più importante nella vita politica.
La scrittura usata era il sistema runico (runa ha il significato di
“mistero”), cioè segni che venivano incisi su tavolette di legno e che per
i Germani avevano un carattere magico.
La religione era basata sugli elementi naturali: attribuivano un’anima
alle forze della natura come il vento ed il fuoco. I loro dei erano dediti
all’arte della guerra come Wotan (Odino), potente dio dei venti e
creatore dell’universo, che si era privato di un occhio per avere la
saggezza della magia e che regnava nel palazzo di Walhalla, dove i
guerrieri caduti in battaglia, erano accolti dopo la loro morte.
La moglie di Odino era Freita, e Thor era il dio delle tempeste.
Nemico acerrimo di Odino era Loki, bugiardo e pericoloso, che aveva
anche provocato la morte del migliore degli dei, Balder.
5.2. Germani e Romani
I primi racconti sulle popolazioni nomadi che vivevano al di là del limes
erano stati raccolti da Giulio Cesare, che conquistando la Gallia aveva
permesso ai romani di conoscere un popolo diverso.
L’opinione prevalente a Roma era che i germani fossero un popolo di
anarchici, perché privo di unità politica, incivile, perché non
conoscevano la scrittura e di eccellenti combattenti tanto che alcuni
furono assoldati dall’esercito romano proprio per le qualità militari.
L’età medioevale
Storia C3 34
La conquista della Gallia da parte di Cesare
delle invasioni
5.3. L’inizio
I Goti erano un popolo nomade stanziato nel territorio corrispondente
all’attuale Russia ed erano divisi in:
Goti dell’ovest o Visigoti (visi significa ovest),
Goti dell’est oppure Ostrogoti (ost significa est).
all’incirca nel 375 arrivarono dalle steppe asiatiche e si
Gli Unni
scontrarono con gli Ostrogoti occupandone i territori e stabilendosi
l’attuale Ungheria.
nella Pannonia, L’età medioevale
Storia C3 35
I Visigoti invece chiesero ai Romani di oltrepassare il limes e, ottenuto
il permesso, per giorni e giorni transitarono con mogli e figli. Il loro re
fu nominato generale romano e iniziò la difficile convivenza con il
nuovo popolo.
Dopo alcuni scontri furono effettuati degli accordi (foedera cioè patti)
da quel momento essi furono accolti come “federati”,
e cioè alleati
dell’impero. l’autonomia
In cambio ricevettero riguardo la loro organizzazione
sociale, le loro leggi e delle terre da coltivare.
Pian piano altre popolazioni divennero “federati” dei romani, come i
Vandali, i Burgundi ed infine gli Ostrogoti.
5.4. Rapporti tra Romani e Barbari
I rapporti tra Romani e Barbari portarono anche a delle conversioni
professavano l’arianesimo,
come quella dei Visigoti che concezione
secondo la quale la natura di Gesù è inferiore a quella di Dio.
La paura di scontrarsi contro queste popolazioni così violente portò i
romani a spostare la capitale da Roma a Ravenna, una città che, in caso
di pericolo, avrebbe permesso alla corte di imbarcarsi rapidamente per
l’Oriente.
Inoltre a qualche valente barbaro furono concessi molti onori come a
Stilicone, noto generale germanico di origine vandala, nominato tutore
d’Occidente a soli 11 anni. Ma la
di Onorio che diventò imperatore
diffidenza nei suoi confronti proseguì da parte dei nobili romani e alla
fine trovò la morte per mano dello stesso imperatore che lo fece
giustiziare dopo averlo accusato di tradimento.
Intorno al 400 d. C. la situazione mutò rapidamente perché i Vandali,
gli Svevi e i Burgundi, attraversarono il confine del Reno e arrivarono
in Gallia e in Iberia (Spagna).
L’età medioevale
Storia C3 36
Mosaico della cupola del Battistero degli Ariani a Ravenna
L’Italia era stata risparmiata, ma quando l’imperatore Onorio rifiutò di
pagare il tributo ad Alarico, re dei Visigoti, questi arrivò fino a Roma e
la mise a ferro e a fuoco nel 410. ma l’impero
Il sacco di Roma produsse un vero e proprio shock
continuò a reggere l’urto anche grazie ad Ezio, un grande generale
romano che aveva saputo mettere un freno al nuovo pericolo
incombente: gli Unni.
5.5. Gli Unni l’origine degli Unni che probabilmente possono essere
Non si conosce
identificati in un misterioso popolo che nel 170 d. c. aveva minacciato
la Cina. La regione di provenienza era la Mongolia, chiamata la regione
dei “felici pascoli” da cui queste popolazioni spesso si erano spostate
fino a minacciare l’India e l’impero persiano.
Lo storico romano Ammiano Marcellino, scrivendo intorno al 390,
dipingeva gli Unni come un popolo rozzo e incivile:
L’età medioevale
Storia C3 37
“Il popolo degli Unni. supera ogni limite di barbarie. Siccome hanno
l’abitudine di solcare profondamente con un coltello ai bambini appena
nati, affinché il vigore della barba, quando spunta al momento debito, si
indebolisca a causa delle rughe delle cicatrici, invecchiano imberbi,
senz’alcuna bellezza e simili ad eunuchi. Hanno membra robuste e
salde, grosso collo e sono stranamente brutti e curvi, tanto che si
potrebbero ritenere animali bipedi o simili a quei tronchi
grossolanamente scolpiti che si trovano sui parapetti dei ponti. ...Sono
così rozzi nel tenore di vita da non aver bisogno né di fuoco né di cibi
conditi, ma si nutrono di radici di erbe selvatiche e di carne semicruda
di qualsiasi animale, che riscaldano per un po’ di tempo tra le loro cosce
e il dorso dei cavalli. ... Adoperano vesti di lino oppure fatte di topi