La gelosia e la musica in "Sonata a Kreutzer" di Tolstoj

Censura e pubblicazione

Sonata a Kreutzer è un romanzo di Lev Tolstoj, pubblicato nel 1890 e immediatamente censurato dalle autorità zariste. Il libro proclama l'ideale dell'autocontrollo e descrive in prima persona la rabbia della gelosia.

A causa della natura insolita e scandalosa del lavoro, la pubblicazione della Sonata a Kreutzer in una rivista o in una pubblicazione separata fu proibita dalla censura.

Solo dopo che Sofja Tolstaja, la moglie dello scrittore, ricevette un'udienza personale con Alessandro III, lo zar permise, anche se con riluttanza, la pubblicazione della storia nel volume 13 delle Opere raccolte di Tolstoj. Tuttavia, la censura ha solo aumentato il fascino della storia, che è stata diffusa e letta nelle case private molto prima che fosse pubblicata.

Nel 1890, gli Stati Uniti vietarono la consegna dei giornali in cui questa storia era stata pubblicata.

Discussioni sul treno

All'inizio della storia, l'autore introduce il lettore ai passeggeri del treno, tra i quali inizia una vivace conversazione su un argomento molto delicato per l'epoca: il divorzio è accettabile, l'educazione è necessaria, il modo migliore per sposarsi e, soprattutto, l'amore dovrebbe essere presente nel matrimonio. Inoltre, la lite si svolge all'inizio tra il vecchio mercante e la signora di mezza età e poi interessa il resto dei passeggeri.

La storia di Pozdnyšev

All’inizio, solo uno non prende parte al dibattito all'inizio: un signore strano, nervoso, taciturno che, nonostante tutti gli sforzi, non è riuscito a essere coinvolto nella conversazione. Si chiama Pozdnyšev e il destino gli ha impartito lezioni molto tristi perché ha assassinato sua moglie Cedendo alla richiesta di un passeggero, inizia a raccontare la sua triste storia.

Prima del matrimonio, era un proprietario terriero e conduceva una vita molto corrotta; fin dall’età di 16 anni frequentava le prostitute pur considerandosi un uomo rispettoso della morale. Solo il tormento gli aveva fatto capire la radice del male.

Matrimonio e gelosia

Praticò la fornicazione fino all'età di trent'anni, ben sapendo che il suo "atteggiamento semplice, chiaro, fraterno verso le donne" non sarebbe mai stato così. E all'improvviso si innamorò di una giovane ragazza, innocente e vergine. Il matrimonio fu celebrato ben presto. La luna di miele fu un fallimento completo e nello spazio di otto anni, la coppia ebbe cinque figli. Ma Pozdnyšev, sebbene sposato, provava una costante gelosia. Dispute per sciocchezze erano all'ordine del giorno. Tutto accadeva davanti agli occhi dei bambini spaventati.

Addirittura, dopo una lite particolarmente violenta, la donna aveva tentato di suicidarsi.

Pozdnyšev aveva altri piani: come sbarazzarsi di questa donna, come sbarazzarsi delle sue accuse e capricci, e dal suo carattere insopportabile. La donna era nervosa, ed egli era combattuto da due sentimenti: rabbia e paura allo stesso tempo. La vita è diventata insopportabile a causa dei continui battibecchi.

E poi apparve Trukhachevsky - un insegnante di musica presentato alla donna dallo stesso Pozdnyšev. Fu attratto subito dalla donna, gli piaceva. Le lezioni di violino diventarono un' occasione per coprire il loro amore. Trukhachevsky cominciò a venire nei giorni stabiliti, era molto educato ed elegante, inoltre, aveva anche un talento eccezionale. Aveva conquistato la moglie di qualcun altro, che gli si era gettata fra le braccia, abbandonandosi così ad una passione infuocata.

Pozdnyšev se ne era accorto. Si comportava in modo particolarmente educato con Trukhachevsky, lo invitava a cena e gli offriva da bere del vino costoso, per dimostrare a sé stesso che non aveva paura di un avversario. Ma quando un giorno li sorprese insieme, provò autocommiserazione e una sorta di terribile rabbia. Quando entrò nella stanza, vide un'immagine familiare: lei era in piedi al pianoforte come al solito, e lui stava suonando il pianoforte. Si stavano comportando come se nulla fosse accaduto, eppure Pozdnyšev era convinto che trattasse di un pretesto.

L'omicidio e le sue conseguenze

Quando arrivò il momento che Trukhachevsky se ne andasse, Pozdnyšev lo congedò educatamente. Fu preso dall’odio verso sua moglie per aver amoreggiato con l'insegnante e per non aver protetto l'onore della famiglia. All’inizio riusciva a controllarsi e a tenere tutto per sé, ma in seguito espresse tutta la sua rabbia. La rabbia sorse in lui con tal punto da non poter più rispondere di sé stesso.

La domenica successiva, gli ospiti si riuniscono e la donna e Trukhachevsky suonano davanti a tutti la Sonata a Kreutzer di Beethoven. La serata è un successo, ma Pozdnyšev si rende conto di quanto sia terribile la musica, convinto che la Sonata a Kreutzer avrebbe dovuto essere suonata solo in determinate circostanze importanti.

Convinto che il musicista stesse definitivamente uscendo dalla vita della moglie, l’indomani Pozdnyšev parte per la provincia e riceve una lettera da sua moglie che lo informa di aver ricevuto la visita di Trukhachevsky. Essendo una visita non prevista, l’uomo è preso da una forte gelosia. La notte non chiude occhio e all’alba riparte per Mosca: durante il viaggio si immagina tutto ciò che, secondo lui è successo fra i due amanti. È talmente agitato che si sente come un animale feroce in gabbia. Arrivato a casa, si arma di un pugnale ed entra furibondo nella stanza dove la moglie e Trukhachevsky.si stanno intrattenendo. Quest’ultimo riesce a fuggire e Pozdnyšev, accecato dall’ira, cerca di soffocare la donna e la pugnala ad un fianco, dopodiché si rinchiude nello studio. Viene distratto dai suoi pensieri da un leggero bussare alla porta: la sorella sorella di sua moglie che gli annuncia che la donna sta morendo e lo invita a vederla a darle un ultimo saluto.

L’uomo entra nella stanza e vede una scena terribile: una donna ferita con il volto gonfio sdraiata sul letto. Egli si aspetta che la donna si penta e chieda perdono, ma nei suoi occhi c’è solo odio. La sua ultima parola cosciente fu "odio" e poi il delirio fino alla sua morte. La donna muore lo stesso giorno, a mezzogiorno.

Pozdnyšev si rende conto della conseguenza del suo atto solo il terzo giorno, al funerale. Seguono la prigione, l’attesa del processo e il costante rimorso. Prima del processo, l’uomo fa undici mesi di carcere e alla fine è assolto perché si è trattato di un dramma della gelosia e lui è stato il marito tradito. I bambini sono affidati ai genitori della moglie: l’uomo potrà andarli a trovare, ma non li potrà avere con sé.

Per quanto riguarda i passeggeri, tutti rimasero seduti in silenzio per molto tempo: era era chiaro che il racconto li aveva scioccati.

Personaggi principali

Ecco i personaggi del romanzo.

Il narratore è una persona comune il cui nome non è menzionato. Sul treno, incontra Pozdnyšev, che gli racconta la storia della sua vita. Il narratore è solo un ascoltatore casuale.

Pozdnyšev è il personaggio principale della storia. È un vecchio dai i capelli grigi. Racconta al narratore gli eventi più importanti della sua vita, principalmente quelli che lo hanno portato a uccidere sua moglie. Era un uomo ricco e sposò una bella donna sperando in una vita felice. Ma non erano mai felici, poiché i continui litigi rendevano le loro vite insopportabili. La loro relazione arrivò al punto in cui lei lo tradì. In uno stato di gelosia la uccise; Il tribunale lo ha assolse perché era un marito devoto.

Pozdnyšev non nomina mai sua moglie, pur dipingendola come una bella donna di cui si è innamorato a prima vista, o almeno così gli è sembrato. Tuttavia, una relazione felice non può essere costruita solo sulla bellezza; litigavano in continuazione e la loro esistenza era davvero miserabili. Quando Trukhachevsky apparve nella sua vita, le piacque immediatamente e in seguito diventò il suo amante.

Trukhachevsky, secondo Pozdnyšev v, non è una persona molto piacevole. Ma aveva ancora abbastanza fascino per sedurre una donna sposata. È un violinista e con l'aiuto della musica ha inviato i suoi messaggi alla moglie di Pozdnyšev e ha raggiunto il successo.

Problemi sociali e morali

Lev Tolstoj tocca diversi problemi della società contemporanea che lo preoccupavano profondamente. La moralità è una di questi problemi. Il protagonista Pozdnyšev parla del posto anormale e terribile che la moralità occupa nel mondo moderno. Nonostante il fatto che una persona sia ben vestita e mostri buone maniere, è semplicemente pigro dentro. Quando si guarda una donna, qualsiasi uomo che ha già sperimentato l'intimità fisica col genere femminile vede in essa solo un oggetto di piacere. L'autore non fornisce una soluzione al problema, poiché ciò richiederebbe una revisione completa dei valori, il che è impossibile.

L'argomento ha attratto molti scrittori mei secoli e soprattutto alla fine del XIX secolo. Ma l'autore non presenta il tema come da tradizione, ma piuttosto attira l'attenzione sulla sua esistenza e ironizza come questo esso viene trattato. All’epoca di Tolstoj, le donne avevano iniziato a ricevere un'istruzione e, di conseguenza, a occupare posizioni importanti, ma nonostante questo, ogni uomo guardava una donna con un desiderio segreto di possederla. Non si è parlato di diritti delle donne finché gli uomini non hanno considerato le donne uguali agli uomini. Nei confronti di tale tema, l'autore ha un atteggiamento ironico; introduce il paragone con i cannibali che ingrassano i loro prigionieri e allo stesso tempo sostengono che questo è fatto per il loro bene.

Misoginia e matrimonio

L'odio del femminile, già percepibile in Tolstoj nei suoi primi scritti in forma velata, appare più chiaramente alla fine di Guerra e Pace. Presente nei suoi scritti con un’intensità crescente, raggiunge la sua espressione più violenta in La Sonate à Kreutzer

Tale misoginia riflette sentimenti e opinioni sulle donne che erano ampiamente diffusi nel XIX secolo.

La visione del mondo del protagonista esclude la possibilità di un matrimonio per amore, o almeno il fatto dell'esistenza di tali matrimoni. È profondamente convinto che tutto questo sia una menzogna, che il vero amore non possa mai essere raggiunto, poiché una persona ha già sperimentato i piaceri fisici della vita. Forse solo la purezza prima del matrimonio può portare alla creazione di una forte istituzione familiare, basata sull'amore reciproco. Per Tolstoj, il matrimonio è una celebrazione della castità contro l’unione dell’uomo e della donna che è soltanto un’associazione di voluttà e di odio.

Musica e gelosia

Al centro del romanzo, il sentimento di gelosia è generato dalla percezione musicale che Pozdnyšev ha della Sonata a Kreutzer di Beethoven e l’effetto è moltiplicato dal legame emotivo e affettivo che unisce Vasya e Troukhatchevski quando la suonano insieme.

Contrariamente al ruolo della musica in Proust - che arriva a suggellare e idealizza l'amore di Swann per Odette - la musica nel romanzo di Tolstoj esacerba l'immaginazione dannosa e i dubbi di Pozdnyšev al punto da spingerlo all'irragionevolezza .mentre tesse lo scenario di un dramma futuro

Contrapponendosi a tutti i precetti sulla nobiltà della musica, il protagonista vede in quest'ultima un'arte che mira a "esasperare l'anima" che non fa che aggravare la sua condizione e a aumentare il suo odio verso la moglie.