Concetti Chiave
- "Padre padrone" è un romanzo autobiografico di Gavino Ledda, pubblicato nel 1975, che narra il difficile rapporto tra padre e figlio.
- Il protagonista, Gavino, viene costretto dal padre a lasciare la scuola per lavorare come pastore, segnando l'inizio di una vita di scontri familiari e oppressione.
- Il romanzo esplora temi come la ricerca della libertà personale e l'emancipazione culturale, con Gavino che riesce a studiare e ribellarsi al padre.
- L'opera è ambientata in Sardegna, con una narrazione interna che utilizza un linguaggio semplice e periodi brevi, spesso arricchito da espressioni in dialetto sardo.
- I personaggi principali, Gavino e il padre, sono ben caratterizzati mentre i personaggi secondari, come la famiglia, hanno un ruolo marginale nella storia.
- Nome e cognome dell’autore: Gavino Ledda.
Indice
Informazioni sull'autore
- Informazioni sull’autore: Gavino Ledda è uno scrittore italiano nato nel 1938 in provincia di Siligo (SS), studioso della lingua italiana e della lingua sarda. È conosciuto soprattutto per la sua opera autobiografica ‘Padre padrone’ del 1975. Il successo del romanzo, tradotto in quaranta lingue e vincitore del premio Viareggio indusse nel 1977 i fratelli Taviani a trarne il film “Padre padrone”. È tutt’ora in vita.
- Titolo: Padre Padrone.
- Casa editrice: Loescher.
- Luogo e data di edizione: Torino,1975.
- Genere: Romanzo autobiografico.
Trama del romanzo
- Riassunto: Il protagonista del racconto, si chiama Gavino e nasce a Siligo in provincia di Sassari nel 1938. All’inizio del 1944 Gavino inizia la scuola ma è costretto dal padre a lasciarla solo dopo due mesi per badare un gregge in un piccolo paese a pochi chilometri da Siligo. Successivamente Gavino inizia la sua vita pastorale in cui il padre si rivela molto severo nei suoi confronti e spesso nascono liti tra lui e Gavino.
La famiglia di Gavino era composta: dal padre, dalla madre, da lui stesso e dai due fratelli chiamati Filippo e Vittoria, detta la “maestra” perché era l’unica a possedere un minimo di istruzione.
Vita pastorale e conflitti
In quel piccolo paesino Gavino giocava e cantava sempre col suo amico Nicolau, dimenticandosi del suo lavoro. Oltre a giocare con questo piccolo pastore, Gavino si divertiva anche suonando una piccola fisarmonica a cui teneva molto o correndo per i campi con il suo fedele cane Rusigabedra.
Sogni e delusioni
Un anno il padre decise di comprare un piccolo campo che decise di coltivare a ulivi. Durante l’inverno seguente, una forte gelata, distrugge tutti gli ulivi, Gavino a questo punto vorrebbe lasciare la Sardegna, ma quando il padre lo viene a sapere, mette lui e i suoi fratelli a lavorare duramente.
Ribellione e crescita personale
Nel 1949 il severissimo padre decise di tornare con tutta la famiglia a Siligo, dove erano nati. Qui rimpiazza al suo posto di pastore il fratello, mentre Gavino inizia a prendersi cura alla campagna. Gavino cresce e, all’età di diciotto anni, una volta maggiorenne, convince il padre a lasciargli studiare musica da un maestro di musica. Alcuni anni dopo Gavino e la famiglia decidono di emigrare in Olanda, ma non ci riescono. A questo punto Gavino, particolarmente amareggiato, decide di prestare servizio militare, e consapevole del fatto che bisogna avere la licenza di terza media per conseguirlo, torna a studiare arrivando persino alla maturità. Dopo aver studiato decide di tornare a casa dove finalmente si ribella al padre e si allontana da casa per andare ad insegnare in una scuola a Salerno riuscendo a superare ogni ostacolo imposto dal padre.
Temi principali
- Temi: il tema principale è il rapporto padre-figlio. In secondo luogo possiamo riscontrare il tema della libertà, del fatto di volere una propria cultura e di liberarsi da chi ci opprime (in questo caso è il padre).
Narratore e struttura
- Narratore: il narratore è interno ed è interpretato da Gavino. La focalizzazione interna rimane fissa per tutta l’opera.
-Tempo della storia e del racconto: il tempo della storia è più lungo del tempo del racconto. Fabula e intreccio per lo più coincidono. A volte sono presenti alcuni flash-back sulle vicende degli antenati della famiglia di Gavino. In altri casi l'autore attraverso ellissi omette una parte della storia per accelerare il ritmo della narrazione.
Ambientazione e stile linguistico
- Luogo e tempo storico in cui è ambientata la vicenda: il romanzo è ambientato in vari paesini della Sardegna, nella zona di Sassari,
precisamente presso Siligo. Sul piano linguistico troviamo costruzioni agili fatte per lo più di periodi brevi e un lessico non ricercato. (molto spesso tra parentesi è riportata la traduzione d’espressioni italiane in dialetto sardo).
- Personaggi:
Caratterizzazione dei personaggi
Gavino: l’unica rappresentazione fisica che abbiamo è il suo modo di vestirsi quando viene costretto dal padre a diventare pastore: indossa pantaloni di fustagno, scarponi e cappotto. Del resto ci vengono fornite informazioni psicologiche e sociali. Gavino appartiene ad una famiglia molto umile e propensa alla pastorizia, è inoltre di personalità forte simbolo di una giovinezza che esplode contro la volontà del padre. E’ caratterizzato da una forte passione per lo studio che riuscirà a farlo diventare una persona completamente diversa.
Padre: la caratterizzazione fisica riguarda sempre solo l’abbigliamento: porta pantaloni di fustagno, giacca di velluto liscia, scarponi e berretto rigido.
Anche lui trascorre una vita umile, impegnato nella pastorizia e nella coltura dei campi. E’ un uomo autoritario, severo, solo dedito al lavoro e al guadagno.
Possedendo anche lui una forte personalità, spesso opprime gli altri senza rendersene conto.
I componenti della famiglia, la madre, il fratello Filippo e la sorella Vittoria, oltre ad essere personaggi secondari, rappresentano semplici comparse di cui non viene data alcuna caratterizzazione fisica, psicologica o sociale. Importante è anche il maestro di musica detto il cantastorie degli avi di Gavino. La sua caratterizzazione ci è fornita dall’impressione che ha di lui Gavino: lo considera un uomo simpatico e che lo coinvolge particolarmente raccontandogli storielle.
Riflessioni e consigli di lettura
Credo sia ancora una lettura molto utile per i ragazzi, che possono rendersi conto, almeno in parte, di quanto diversa sia la loro vita di adesso rispetto a quella di tempo fa soprattutto in condizioni particolari come il piccolo Gavino, che di certo non giocava con i videogiochi ma lavorava duramente la terra sotto il potere del padre. I valori sono diversi da quelli di oggi infatti questo libro cerca proprio di far capire di quanto il povero Gavino ha dovuto soffrire a causa del padre ostinato a seguire solo i suoi obiettivi senza dar libertà di pensiero al figlio. Oltre ad appassionare, insegna i lati oscuri della vita, cosa che non tutti i libri, e specialmente la televisione non fanno o comunque solo in piccolissima parte. Consiglio questo libro soprattutto a coloro che non hanno capito cosa significa veramente vivere ed essere liberi.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "Padre padrone"?
- Chi è l'autore di "Padre padrone" e quali sono alcune delle sue caratteristiche?
- Come viene descritto il protagonista Gavino nel romanzo?
- Qual è l'ambientazione del romanzo "Padre padrone"?
- Perché "Padre padrone" è considerato una lettura utile per i giovani?
Il tema principale del romanzo è il rapporto padre-figlio, con un focus sulla libertà e il desiderio di emancipazione da chi opprime, in questo caso il padre.
L'autore è Gavino Ledda, uno scrittore italiano nato nel 1938, noto per la sua opera autobiografica "Padre padrone", che ha avuto un grande successo ed è stata tradotta in quaranta lingue.
Gavino è descritto come un giovane di personalità forte, appartenente a una famiglia umile dedita alla pastorizia, con una grande passione per lo studio che lo porta a ribellarsi al padre e a cambiare la sua vita.
Il romanzo è ambientato in vari paesini della Sardegna, nella zona di Sassari, precisamente presso Siligo, durante un periodo storico che riflette la vita rurale e le difficoltà di quel tempo.
È considerato utile perché permette ai giovani di comprendere le differenze tra la vita attuale e quella del passato, mostrando le difficoltà e le oppressioni vissute da Gavino, e insegnando i valori della libertà e della resistenza.