Concetti Chiave
- Alessandro Baricco reinterpreta l'Iliade di Omero, narrando la guerra di Troia in modo accessibile e moderno.
- Il libro è suddiviso in ventuno capitoli, ciascuno raccontato in prima persona dai personaggi del poema.
- Baricco elimina gli dei dal racconto, concentrandosi sui guerrieri e sul loro desiderio di tornare a casa.
- Le donne come Elena, Ecuba e Andromaca sono messe in primo piano, evidenziando il loro desiderio di pace.
- Il linguaggio semplice e diretto rende il romanzo scorrevole e piacevole, avvicinando i lettori al mito classico.
“Omero, Iliade”è un romanzo di Alessandro Baricco nel quale l’autore narra le vicende della guerra di Troia, offrendo un riassunto e una rivisitazione del famoso poema Omerico.
Biografia
Indice
Biografia di Alessandro Baricco
Alessandro Baricco nasce il 25 gennaio del 1958.Dopo aver frequentato il liceo Alfieri ed essersi laureato con Gianni Vattimo, pubblica alcuni saggi di critica musicale.
In seguito si dedica ad alle carriere di scrittore, saggista, critico musicale, conduttore televisivo, sceneggiatore e regista. A partire da dicembre 2011 recensisce settimanalmente per La Repubblica i migliori cinquanta libri letti negli ultimi dieci anni.Struttura e stile del libro
Il libro è composto di ventuno capitoli ognuno narrato in prima persona da un personaggio del poema. Attraverso la narrazione in prima persona e il linguaggio più semplice rispetto a quello utilizzato da Omero, Baricco ha saputo rendere il romanzo scorrevole e piacevole alla lettura. Oltre a queste modifiche stilistiche l’autore ha anche deciso di escludere gli dei dal racconto.
Rappresentazione degli eroi e delle donne
Baricco descrive gli eroi come guerrieri affamati di vittoria ma mette in evidenza come gli stessi desiderino allo stesso tempo tornare a casa e allontanarsi dalla guerra.
Un altro aspetto molto importante del libro sono le donne (Elena,Ecuba e Andromaca) attraverso le quali l’autore fa risaltare il lato “femminile” dell’Iliade, infatti come dirà lui stesso nel commento alla fine del libro “Sono spesso le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace” desiderio il lettore non nota accecato dai bagliori delle armi e della guerra.