Concetti Chiave
- La memoria e le lingue sono fondamentali per l'identità e l'appartenenza culturale di Elias Canetti.
- La lingua tedesca, inizialmente vista come ostile, diventa la lingua madre di Canetti per la sua scrittura.
- La diversità linguistica nell'infanzia di Canetti lo educa alla tolleranza e all'interesse per la cultura e la letteratura.
- Canetti nasce in Bulgaria in una famiglia ebrea sefardita e, nonostante la laurea in chimica, si dedica alla drammaturgia e alla saggistica.
- Nel 1981, Elias Canetti riceve il Premio Nobel per la letteratura, riconoscimento della sua carriera letteraria.
Indice
Importanza della memoria e della lingua
La memoria, i ricordi, le radici sono fondamentali per un essere umano. la vita si costruisce solo sulla consapevolezza del passato, che ci permette di capire chi siamo. E anche la lingua contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza: a una famiglia, a un’etnia, a una civiltà.
Elias Canetti e le lingue
La lingua è la grande scoperta del piccolo Elias Canetti, strumento di comunicazione con i familiari (lo spagnolo), con le balie (il bulgaro), con la comunità ebraica (l’ebraico) e, grazie a questi idiomi, egli pone ordine nel mondo complesso e variegato che lo circonda, stabilendo una gerarchia di affetti e di valori. Ma non capire una lingua può provocare un tragico sentimento di esclusione, come ben sanno tanti emigrati all’estero. Per Elias il tedesco è la lingua nemica, che lo taglia fuori dall’esclusivo amore tra i suoi genitori, è il loro codice segreto, linguaggio misterioso che schiude le porte alla Cultura, ai Libri, al Teatro. Egli lo imparerà per rabbia e per gelosia, e il tedesco diventerà per lui la lingua madre in cui scriverà i suoi libri. Al contrario l’ebraico è la lingua dell’”inclusione”, che segna il suo ingresso nella comunità religiosa e che gli conferisce un ruolo gratificante all’interno del gruppo familiare.
La lingua salvata e l'infanzia
“Adesso gli tagliamo la lingua”: uno dei primi ricordi di Canetti è la minaccia scherzosa di un familiare, e sulla lingua che il bambino riesce ogni volta a salvare si basa questo romanzo autobiografico. Ne La lingua salvata tutti i ricordi sono collegati alle lingue parlate dai Canetti: lo spagnolo, l’ebraico, il bulgaro, il tedesco, l’inglese. E ci sono le lingue parlate nel crogiolo di etnie che convivevano pacificamente nell’impero austro-ungarico all’inizio del secolo: nella Bulgaria della sua infanzia Canetti sentiva parlare turco, bulgaro, romeno, armeno, greco. In questo ambiente egli viene educato alla tolleranza, al rifiuto degli orgogli di razza e di casta, soprattutto all’interesse per la cultura, per il teatro, per la letteratura. La lingua è per lui lo strumento essenziale della comunicazione e dell’amore. La sua padronanza del tedesco, imparato all’età di otto anni, nasce appunto dalla gelosia nei confronti dell’amore esclusivo che legava i suoi genitori, che amavano esprimersi in quella lingua per non essere compresi dagli altri.
Vita e carriera di Canetti
Elias Canetti nacque a Rustschuk, oggi Ruse, in Bulgaria, da una ricca famiglia di ebrei safarditi, ma nel corso della sua ricca famiglia di ebrei sefarditi, ma nel corso della sua gioventù viaggiò moltissimo e studiò all’estero. Nel gioventù viaggiò moltissimo e studiò all’estero. Nonostante la laurea in chimica, egli preferì dedicarsi alla drammaturgia e alla saggistica: in particolare era interessato alla psicologia delle masse, e a questo argomento dedicò drammi e un opera sociologica intitolata Massa e potere. Nel 1981 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Morì a Zurigo nel 1994.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della lingua nella vita di Elias Canetti?
- Come viene descritta l'infanzia di Elias Canetti in relazione alle lingue?
- Qual è il significato del tedesco per Elias Canetti?
- Quali sono stati i principali interessi di Elias Canetti nella sua carriera?
La lingua è fondamentale per Canetti, poiché rafforza il senso di appartenenza e permette di stabilire una gerarchia di affetti e valori. È uno strumento di comunicazione e amore, e la sua padronanza del tedesco nasce dalla gelosia verso l'amore esclusivo dei suoi genitori.
L'infanzia di Canetti è caratterizzata da un ambiente multilingue, dove si parlano spagnolo, ebraico, bulgaro, tedesco e inglese, oltre alle lingue del crogiolo etnico dell'impero austro-ungarico. Questo contesto lo educa alla tolleranza e all'interesse per la cultura.
Il tedesco è inizialmente percepito come la lingua nemica, un codice segreto dei suoi genitori che lo esclude. Tuttavia, Canetti lo impara per rabbia e gelosia, e diventa la sua lingua madre in cui scriverà i suoi libri.
Nonostante una laurea in chimica, Canetti si dedicò alla drammaturgia e alla saggistica, con un particolare interesse per la psicologia delle masse, tema centrale della sua opera "Massa e potere". Nel 1981 ricevette il premio Nobel per la letteratura.