Concetti Chiave
- La recensione si concentra su "La leggenda del Santo Bevitore", un racconto di Joseph Roth pubblicato nel 1939, tradotto in italiano nel 1975.
- Joseph Roth è famoso per narrare la fine dell'Impero austro-ungarico e ha vissuto in povertà, influenzato dai suoi legami familiari e dall'ebraismo.
- Roth ha scritto numerosi romanzi e racconti, tra cui opere come "La tela di ragno" e "Confessione di un assassino", con molti adattamenti cinematografici.
- Il racconto segue Andreas Kartak, un alcolizzato che cerca di restituire 200 Franchi ricevuti da uno sconosciuto, simbolizzando la dignità tra gli emarginati.
- Nel 1963, il racconto è stato trasformato in un film diretto da Ermanno Olmi, vincendo prestigiosi premi come il Leone d'oro e il David di Donatello.

Indice
Joseph Roth: biografia e altre opere
Joseph Roth è nato il 2 settembre 1894 ed è morto a Parigi il 27 maggio del 1939 ed era un giornalista e scrittore austriaco.
Viene considerato il grande narratore della fine dell'Impero austro ungarico, territorio che era stato in grado di riunire popolazioni con lingue, religioni e tradizioni molto variegate ed eterogenee. Tra l'altro lui era proprio nato alla periferia di questo impero che si trova attualmente in territorio ucraino. La storia della sua famiglia non è molto chiara proprio perché viene diffusa con diverse versioni dallo stesso autore. Sappiamo che la madre era di origine ebraica, che il nonno commerciava tessuti e gli zii il luppolo. Lo scrittore racconto sempre di aver vissuto in povertà e miseria; tuttavia, le fotografie che conserviamo dei suoi parenti dell'epoca rivelano una condizione non di benessere, ma nemmeno di una grande povertà. La madre, seppure non fosse vedova perché il marito era ancora vivo. Si occupò del padre sino alla sua morte nel 1907 e condusse sempre una vita molto ritirata, concentrandosi esclusivamente sull'educazione del figlio, crescendolo in un ambiente estremamente chiuso e protetto. Roth viene descritto come un bravo studente e come unico studente ebreo del suo anno. Seguì la normale carriera scolastica sino ad arrivare all'università che frequentò nella città di Vienna. Studio con particolare interesse la letteratura tedesca sostenne ottimi risultati durante gli esami e si fece subito apprezzare dai professori. Tuttavia, non era particolarmente apprezzato dagli studenti e dai compagni di università, che lo giudicavano molto chiuso sino quasi ai limiti dell'arroganza. Essendo di famiglie ebraiche, entrò subito a contatto con la dura realtà del nazismo, tanto che addirittura i suoi libri furono bruciati e Roth fu costretto ad esiliarsi dapprima nella città di Parigi e in seguito, facendo diversi viaggi nei Paesi Bassi, in Austria e in Polonia.
Le opere principali: racconti, romanzi e diffusione
Per quanto riguarda le sue opere, Roth ebbe un percorso particolare anche in Italia. I suoi romanzi fecero le prime apparizioni già a partire dagli anni 30, proprio a pochissima distanza dalla pubblicazione dei suoi romanzi in lingua originale. Tuttavia, le opere apparvero inizialmente senza successo, soprattutto nel periodo successivo alla guerra. Scrisse numerosi racconti, poesie, ma in particolar modo romanzi:
- La tela di ragno
- La ribellione
- Fuga senza fine
- Confessione di un assassino
- La cripta dei Cappuccini
- La millesima notte
- La leggenda del Santo Bevitore
Tra i racconti più famosi, invece, individuiamo:
- L'alunno modello
- Trionfo della bellezza
- Il busto dell'imperatore
- La leggenda del Santo Bevitore
- Il mercante di coralli
Fu anche autore di numerosi articoli, reportage giornalistici e saggi. Dai suoi libri vennero tratti anche numerosi film, tra cui proprio “La leggenda del Santo Bevitore”, a cura di Ermanno Olmi e “La marcia di Radetzky”.
La leggenda del Santo Bevitore: informazioni principali, trama, caratteristiche
Questo racconto è stato pubblicato per la prima volta nel 1939 ed è stato tradotto in lingua italiana nel 1975, direttamente dall’originale tedesco. Si presenta come un racconto autobiografico che è stato pubblicato postumo. Traspare l'immagine di un autore ormai emarginato rispetto a ogni società. Attraversato da pezzi di ricordi della propria vita e disponibile a scoprire tutto ciò che incontra.
Il Libro tratta le vicende di un alcolizzato di nome Andreas Kartak, che aveva lavorato nelle miniere del Quebecque. Dopo essersi reso protagonista dell'uccisione del marito della propria amante. Decise di scappare a Parigi e vivere sotto i ponti sul fiume Senna. L'uomo riceve improvvisamente 200 Franchi da un uomo che aveva conosciuto poco prima e si impegna a restituire il denaro già la domenica successiva, facendo un'offerta durante una messa in una chiesa di Parigi. L'uomo avrà sempre in tasca una somma necessaria per risanare il proprio debito, recuperando sempre l'onore e la dignità. Tuttavia, spesso si lascerà travolgere da amori, vizi e passioni e tra queste l'alcol. Incontra diverse persone:
- un ricco borghese molto gentile
- la sua ex Karoline
- un vecchio compagno di scuola, che di professione fa il calciatore
- una ballerina di casinò
- un amico scroccone
Improvvisamente, arrivato in una chiesa per consegnare i soldi, ha un malore e muove, dicendo: "Voglia Dio concedere a tutti noi, a noi bevitori, una morte tanto lieve e bella".
I personaggi principali del racconto sono:
- Andreas
- Karoline
- Woitech
- Kanjak
Da sfondo alle vicende, c’è l’assoluta necessità di capire quale possa essere il ruolo sociale degli emarginati, che sono presenti in massa all’interno della storia. È necessario capire, tuttavia, come il protagonista conservi una grande dignità, nonostante tutto ciò che gli accade.
Nel 1963, da questo racconto è stato tratto anche un film, che porta lo stesso titolo ed è stato diretto da Ermanno Olmi. Questa pellicola ottenne un premio molto prestigioso, che sarebbe il Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia nel 1989 e anche il David di Donatello nello stesso anno. Ricevette anche nove Movie Awards.
Per approfondimenti sull'impero austro-ungarico vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Chi era Joseph Roth e quale fu il suo contributo letterario?
- Quali sono alcune delle opere principali di Joseph Roth?
- Di cosa tratta "La leggenda del Santo Bevitore"?
- Quali sono i temi principali del racconto "La leggenda del Santo Bevitore"?
- Quali riconoscimenti ha ricevuto l'adattamento cinematografico de "La leggenda del Santo Bevitore"?
Joseph Roth era un giornalista e scrittore austriaco, noto per essere un grande narratore della fine dell'Impero austro-ungarico. Scrisse numerosi racconti, romanzi e articoli, tra cui "La leggenda del Santo Bevitore".
Tra le opere principali di Joseph Roth ci sono romanzi come "La tela di ragno", "La ribellione", "Fuga senza fine", e racconti come "L'alunno modello" e "La leggenda del Santo Bevitore".
"La leggenda del Santo Bevitore" racconta la storia di Andreas Kartak, un alcolizzato che vive sotto i ponti di Parigi e cerca di restituire 200 Franchi ricevuti da uno sconosciuto, affrontando varie vicissitudini e mantenendo la sua dignità.
I temi principali includono l'emarginazione sociale, la dignità personale, e la lotta contro vizi e passioni, con un focus sulla vita degli emarginati.
Il film diretto da Ermanno Olmi ha vinto il Leone d'oro al Festival del cinema di Venezia nel 1989 e il David di Donatello nello stesso anno, oltre a ricevere nove Movie Awards.