carola.f28
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Concetti Chiave

  • La giornata di uno scrutatore è un romanzo di Calvino che rappresenta un episodio della storia politica degli anni Cinquanta, pur evitando toni polemici.
  • Il protagonista, Amerigo Ormea, esplora il Cottolengo, un istituto torinese che simboleggia la sofferenza e l'alienazione dell'individuo nel boom economico.
  • Calvino descrive il Cottolengo come una città nella città, paragonandolo a un'industria, dove la bruttezza esterna rispecchia l'orrido interno.
  • Amerigo si confronta con l'inefficacia degli ideali politici di fronte alla realtà del dolore, trovando parziale risposta nell'amore.
  • Il romanzo critica la Democrazia Cristiana, rappresentata da suore e preti nel contesto delle votazioni, sollevando una denuncia sottile e complessa.

La giornata di uno scrutatore è un romanzo breve o racconto scritto da Calvino nel ‘53 e pubblicato nel ‘63. Calvino lo ha definito “ pamphlet violentissimo, un manifesto anti democristiano”. Ciononostante La giornata di uno scrutatore non presenta nè i toni nè lo stile di una narrazione dall’intento polemico. L'intenzione dell'autore è, invece, di scrivere un episodio della storia politica degli anni Cinquanta. E' un lavoro di rappresentazione e commento della realtà contemporanea.

Indice

  1. Significato del nome del protagonista
  2. Descrizione del Cottolengo
  3. Condizione di Amerigo e riflessioni
  4. Impatto con il Cottolengo
  5. Incontro con la suora e riflessioni
  6. Conclusioni e temi minori

Significato del nome del protagonista

Il nome del protagonista è importantissimo: "Amerigo Ormea". Il nome Amerigo infatti, si può ricondurre alla famosa figura di Amerigo Vespucci che, come il nostro personaggio affronta un viaggio alla scoperta della città imperfetta, viene ricordato come un grande esploratore alla ricerca di mondi nuovi. Il cognome Ormea invece, è tipicamente piemontese e quindi in perfetta sintonia con il luogo in cui si svolge la vicenda ed è l'anagramma della parola "amore", infatti ciò che Amerigo capirà alla fine della giornata è un nuovo significato di "amore".

Descrizione del Cottolengo

Nel primo capitolo Calvino descrive il luogo in cui la vicenda si svolge, ovvero il Cottolengo che è un istituto torinese di cura ed assistenza per malati gestito da religiosi. La descrizione è molto tetra e grigia, proprio perché deve simboleggiare la città dell'altro e del diverso: il mondo della sofferenza. Il Cottolengo viene descritto come “una città nella città, cinta da mura e soggetta ad altre regole”. Inoltre, il rapportare il Cottolengo alle "fabbriche", sottolinea che tutto è stato creato al fine della funzione che si svolge al suo interno, dove la bruttezza dell'esterno rispecchia l'orrido che si nasconde al suo interno.

Condizione di Amerigo e riflessioni

La condizione di Amerigo, che per un giorno deve rapportarsi con la realtà del Cottolengo, può essere associata a quella dell'intellettuale che, vivendo nel periodo del boom economico, è costretto a riflettere sulle inevitabili conseguenze ad esso associate: omologazione ed alienazione dell'individuo. Sin dal primo capitolo, infatti, l'istituto torinese è paragonato, per la sua struttura, ad uno stabilimento industriale ed il prete suo fondatore ad un imprenditore. Inoltre, il rapportare il Cottolengo alle "fabbriche", sottolinea che tutto è stato creato al fine della funzione che si svolge al suo interno, dove la bruttezza dell'esterno rispecchia l'orrido che si nasconde al suo interno. La sorte dei malati del Cottolengo e quella degli individui nella società nata dal grande sviluppo industriale è la stessa: essi sono tutti destinati a perdere progressivamente la propria individualità.

Impatto con il Cottolengo

Il drammatico impatto con il Cottolengo tuttavia, lo costringe a riflettere su sé stesso e sul senso della propria azione. Ideali e programmi politici infatti non hanno nulla a che fare con il dolore e la malattia degli abitanti del Cottolengo e sicuramente non possono essere loro utili. A questa fase corrisponde una “resa al labirinto” (tema principale) del reale, che fa sì che lo scrutatore non cerchi di opporsi alle numerose irregolarità alle quali assiste. Prima dell'esperienza all'interno dell'istituto, Amerigo aveva cercato di "sfidare" il labirinto essendo un intellettuale iscritto al Partito Comunista, incentrando quindi la sua lotta sull'ideologia, cercando di risolvere i problemi sociali e politici.

Incontro con la suora e riflessioni

Tuttavia a un certo punto della giornata, spostandosi tra le corsie, Amerigo incontra una suora che dedica la propria vita alla cura dei malati e un anziano padre che passa ogni domenica seduto su una sedia a schiacciare mandorle per il figlio ricoverato. Da questo momento in poi Amerigo non si riconosce più nella figura di intellettuale illuminista e marxista.

Conclusioni e temi minori

Egli comprende che la complessità del reale è tale che non si può trovare una soluzione nella storia, nella società o nella politica. Una parziale risposta potrebbe risiedere nell'amore ("l'umano arriva fin dove arriva l'amore"); ma sia l'autore, che il lettore, sanno che la risposta non è esaustiva né definitiva, e forse più di essa conta il processo che tenta di analizzare la complessità del reale.

Temi minori presenti nel romanzo sono: l'infelicità della natura umana, il dolore e l’impegno politico. Amerigo giunge a concludere che il sentimento dell'amore fa superare gli ostacoli che la vita presenta e "l'umano arriva dove arriva l'amore".

Centrale rimane però la sottile denuncia alla DC, nel romanzo rappresentata da suore e preti che aiutano i malati durante le votazioni che pertanto non sono espressione della volontà dell’individuo, incapace di scegliere autonomamente. Pertanto vi è un doppio binario: le suore danno amore, ma le suore sono anche strumento meschino di pratiche clientelari e di mortificazione della democrazia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'intento principale di "La giornata di uno scrutatore"?
  2. L'intento principale del romanzo è rappresentare e commentare la realtà politica e sociale degli anni Cinquanta, piuttosto che essere un pamphlet polemico.

  3. Qual è il significato del nome del protagonista, Amerigo Ormea?
  4. Il nome Amerigo richiama l'esploratore Amerigo Vespucci, simboleggiando un viaggio di scoperta, mentre Ormea è un anagramma di "amore", riflettendo il tema centrale del romanzo.

  5. Come viene descritto il Cottolengo nel romanzo?
  6. Il Cottolengo è descritto come una "città nella città", con un'atmosfera tetra e grigia, simboleggiando il mondo della sofferenza e l'alienazione dell'individuo.

  7. Qual è la trasformazione che subisce Amerigo durante la sua esperienza al Cottolengo?
  8. Amerigo passa da un intellettuale marxista a comprendere che la complessità del reale non può essere risolta solo con ideologie politiche, ma trova una parziale risposta nell'amore.

  9. Qual è la critica sottile presente nel romanzo nei confronti della DC?
  10. La critica riguarda le suore e i preti che, durante le votazioni, influenzano i malati, compromettendo l'espressione autonoma della volontà individuale e mortificando la democrazia.

Domande e risposte

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