Concetti Chiave
- "Tempi duri" di Charles Dickens critica l'utilitarismo britannico, evidenziando i suoi effetti disumanizzanti.
- Il romanzo presenta Thomas Gradgrind come simbolo della società industriale che reprime l'immaginazione e i sentimenti.
- Gradgrind rappresenta anche il sistema educativo vittoriano, focalizzato sul riempire di nozioni i giovani, piuttosto che stimolare il pensiero critico.
- Il contrasto tra Gradgrind e la fantasiosa Sissy Jupe evidenzia l'importanza della creatività e dell'immaginazione.
- Alla fine, Gradgrind comprende che la razionalità non è sufficiente e che sentimenti e intuizione sono essenziali per l'umanità.
"Tempi duri" (“Hard times”) è un romanzo scritto da Charles Dickens.
Critica all'utilitarismo
Il romanzo è un’ironica critica all'utilitarismo britannico. L’utilitarismo era una corrente filosofica (fondata da Jeremy Bentham) che si basava sulla concezione secondo la quale l'utilità è il parametro di tutti i valori umani.
In questo romanzo, Charles Dickens sottolinea gli effetti disumanizzanti di una società industriale basata su una visione materialistica della vita.
Thomas Gradgrind e l'educazione
Il personaggio principale è Thomas Gradgrind, che è una metafora per rappresentare l'utilitarismo, e quindi la negazione di ogni forma di immaginazione.
Infatti, questo personaggio rappresenta la società industriale che non lascia spazio ai sogni, ai sentimenti e all'immaginazione: le cose più importanti sono la produzione e la felicità materiale.
Inoltre, il signor Gradgrind è anche l'espressione del sistema educativo vittoriano: è il direttore di una scuola a Coketown e pensa che i bambini siano dei vasi che devono essere riempiti di nozioni. Invece, sappiamo che “l’alunno non è un vaso da riempire ma una lampada da accendere”: gli alunni non devono essere indottrinati, bensì stimolati, ovvero bisogna far in modo che gli vengano forniti gli strumenti per elaborare un proprio metodo di studio e, soprattutto, uno spirito critico personale.
Contrasto tra Gradgrind e Sissy
La figura di Gradgrind è posta in contrasto con uno dei suoi allievi, la vivace Sissy Jupe, una ragazza spontanea e fantasiosa.
Alla fine del romanzo Gradgrind capisce come il suo mondo è limitato: la ragione non può spiegare tutto e l'essere umano è anche formato da sentimenti, immaginazione e intuizione.