Concetti Chiave
- Mario e Martina realizzano il sogno di una vita autarchica, creando una comunità lontana dalla civiltà, dimostrando che è possibile vivere autonomamente.
- La narrazione intreccia la storia d'amore tra Mario e Martina con l'amicizia di lunga data tra Mario e Guido, rappresentando due parti di una stessa persona.
- Il contrasto tra la vita equilibrata e naturale di Mario e l'esistenza irrequieta di Guido culmina nel drammatico suicidio di quest'ultimo.
- Il romanzo è narrato dal protagonista, con uno stile incisivo che coinvolge il lettore attraverso il flusso di pensieri di Mario, senza il filtro di un narratore esterno.
- Andrea De Carlo, noto autore e regista, ha pubblicato numerosi romanzi che esplorano le disillusioni della sua generazione, tra cui il romanzo autobiografico "Due di due".
Indice
Il sogno di una vita
Una coppia riesce a realizzare la sua utopia, il sogno di una vita: costituire una famiglia, che poi diventerà una piccola comunità, lontano dalla città e dalla civiltà, in un luogo isolato, sfruttando le risorse della natura e le proprie forze. Mario e Martina, i due giovani protagonisti di questa storia, riusciranno a dimostrare, vincendo lo scetticismo di parenti e amici, che è possibile vivere in modo autonomo e autarchico e costruiranno un’isola ospitale che diventerà rifugio per tutti i conoscenti in “crisi” e alla ricerca della propria identità.
Due protagonisti e una comunità
Due i personaggi principali del romanzo, i fidanzati Mario e Martina, due le case presso le quali fondano la loro comunità, due i figli che mettono al mondo, e ancora tanti “due”, tante coppie, appassionate, divise, strane, che ruotano loro intorno.
Amicizia e contrasti
Inoltre, alla storia d’amore di Mario e Martina s’intreccia la lunga amicizia tra Mario e Guido, nata tra i banchi di scuola alla fine degli anni Sessanta, durante la contestazione studentesca. Come sostiene l’autore stesso, Mario e Guido rappresentano due parti di una stessa persona: il primo, timido e tradizionale, vive per anni all’ombra della personalità carismatica e ribelle dell’amico e si fa trascinare attraverso esperienze esaltanti ma vissute in modo poco costruttivo, come l’impegno politico, l’università, le donne, i viaggi. Negli anni, però, Mario, si costruirà concretamente una vita equilibrata, realizzando i suoi sogni con un ritorno alla natura, unica salvezza dopo una gioventù inquieta e insoddisfatta; l’affascinante e invidiato Guido, invece, non riuscirà a liberarsi del suo passato e vivrà un’esistenza vagabonda, sempre alla ricerca di nuovi ed effimeri stimoli, fino al suicidio finale.
Stile narrativo e coinvolgimento
Le vicende vengono narrate direttamente dal protagonista, apparentemente senza intervento dell’autore: lo stile rapido e pungente, la prosa volutamente sciatta ma molto incisiva, le frasi brevi, la sintassi disordinata, riflettono il flusso dei pensieri e dei ricordi di Mario senza passare attraverso il filtro di un narratore esterno, coinvolgendo il lettore nel vivo della storia.
Andrea De Carlo e la sua carriera
Andrea De Carlo nato a Milano, si è occupato di pubblicità, lavorando a fianco del noto fotografo Oliviero Toscani, e, in seguito, di cinema: nel 1983 è stato assistente di Federico Fellini durante la lavorazione del film E la nave va, e nel 1988 ha diretto egli stesso Treno di panna, tratto dal suo primo e omonimo successo editoriale. Ha pubblicato dal 1981 ad oggi una decina di romanzi, tra i quali, oltre a Treno di panna, Yucatan, ispirato ad un incontro con l’antropologo Carlos Castaneda, l’autobiografico Due di due, Arcodamore, Uto, Di noi tre, nei quali analizza con occhio impietoso le disillusioni e i fallimenti della sua generazione. Il suo ultimo lavoro è il romanzo Pura vita.
Domande da interrogazione
- Qual è il sogno realizzato da Mario e Martina nel romanzo "Due di due"?
- Come si sviluppa il rapporto tra Mario e Guido nel romanzo?
- Qual è lo stile narrativo utilizzato da Andrea De Carlo in "Due di due"?
- Quali sono alcuni dei temi principali trattati nei romanzi di Andrea De Carlo?
Mario e Martina riescono a realizzare il sogno di vivere in modo autonomo e autarchico, costituendo una famiglia e una piccola comunità lontano dalla città, sfruttando le risorse naturali.
Mario e Guido, amici dai tempi della scuola, rappresentano due parti di una stessa persona. Mario, inizialmente timido e tradizionale, costruisce una vita equilibrata, mentre Guido, carismatico e ribelle, vive un'esistenza vagabonda fino al suicidio.
Il romanzo è narrato direttamente dal protagonista Mario, con uno stile rapido e pungente, prosa sciatta ma incisiva, frasi brevi e sintassi disordinata, riflettendo il flusso dei pensieri e dei ricordi senza un narratore esterno.
Andrea De Carlo analizza le disillusioni e i fallimenti della sua generazione, esplorando temi come l'autonomia, l'amicizia, l'identità e il ritorno alla natura.