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Concetti Chiave

  • "Il processo" di Kafka inizia con l'arresto inspiegabile di Joseph K., un impiegato di banca, creando un'atmosfera di assurdità e oppressione.
  • Il protagonista si scontra con una giustizia impenetrabile e burocratica, che agisce senza fornire spiegazioni, evidenziando un mondo irrazionale e ostile.
  • Lo stile di Kafka è caratterizzato da una precisione lucida e realistica, che rende plausibili anche gli eventi più surreali e incomprensibili.
  • La narrazione di Kafka mantiene una tensione costante, utilizzando un linguaggio semplice per trasmettere l'angoscia crescente del protagonista.
  • Il dialogo è uno strumento chiave per esprimere il contrasto tra l'ansia di Joseph K. e l'indifferenza dei suoi interlocutori, amplificando il senso di alienazione.

Indice

  1. Franz Kafka - Il processo
  2. Le scelte stilistiche

Franz Kafka - Il processo

Joseph K., integerrimo impiegato di banca, è privato della libertà senza un'accusa chiara e definita: viene informato di essere imputato in un processo, ma non gli è data alcuna indicazione sul suo capo d'accusa. Nelle poche, semplici parole dell'incipit Qualcuno doveva aver calunniato Joseph K. perché, senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato (rr. 1-2) si delinea l'inizio della sua tragedia umana. All'inizio il protagonista pensa a un errore oppure a uno scherzo di cattivo gusto da parte dei colleghi.
Dopotutto viveva in uno stato di diritto, dappertutto regnava la pace, le leggi erano tutte in vigore (r. 80).
Egli, dunque, considera impossibile che la comunicazione dello stato di arresto possa essere veritiera. Esemplare il surreale scambio di battute tra K. e le guardie: «Lei non se ne può andare, lei è in arresto». «Così parrebbe», disse K. «E perché, poi?», chiese dopo un momento. «Non siamo autorizzati a dirglielo» (rr. 48-50). Si chiarisce sempre più il diverso codice di comportamento e di pensiero tra K., che pensa e ragiona secondo razionalità e con lucidità, e i due agenti, che, come ogni oscuro ingranaggio dell'ottusa macchina della giustizia, eseguono ordini che sembrano seguire ragioni insondabili secondo meccanismi inarrestabili. È l'inizio di un incubo che durerà per tutto il romanzo: un atmosfera sospesa e sempre minacciosa manterrà la tensione quasi insopportabile per il lettore fino all'ultima pagina.

Le scelte stilistiche

Se i racconti e i romanzi di Kafka descrivono esperienze di un'inquietante assurdità e assomigliano piuttosto a sconvolgenti allucinazioni, la scrittura è sempre lucida, straordinariamente precisa e realistica nei dettagli. Fatti strani o addirittura inconcepibili vengono descritti come momenti della più normale quotidianità, della quale comunque, accanto alle ossessioni, sono colti anche i risvolti comici.
Oltre che nella sua completa accessibilità, il grande pregio della prosa di Kafka consiste nella misteriosa tensione che fa sì che il lettore giunga ad accogliere come plausibili anche gli aspetti più incomprensibili delle vicende narrate. Spesso troviamo nel testo dettagli inquietanti, il cui significato rimane oscuro: in questo brano, per esempio, la presenza della vecchia spiona della casa di fronte. Qui, come nell'intero romanzo, l'autore riesce a evocare l'atmosfera soffocante determinata da una macchina burocratica che agisce sulla base di procedure segrete persino ai suoi stessi esecutori: un'enorme rete in cui l'innocente accusato resta accalappiato.
L'angoscia che il brano trasmette al lettore non è resa attraverso l'adozione di uno stile enfatico o drammatico, bensì con una narrazione semplice e piana, costruita su un lessico comune e quotidiano. L'uso del dialogo serve a portare sulla pagina, attraverso la voce stessa del protagonista, il crescendo delle sue sensazioni da un lato e l'imperturbabile tranquillità dei suoi interlocutori dall'altro: il signor K. diventa man mano sempre più preoccupato, mentre i suoi misteriosi visitatori e la signora Grubach rimangono impassibili di fronte alle sue rimostranze. Le domande del protagonista, sempre più concitate (Lei chi è?, r. 12; Sì, ma loro cosa vogliono?, r. 40 ecc.), sono destinate a rimanere senza risposta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'evento scatenante della tragedia umana di Joseph K. nel romanzo "Il processo" di Franz Kafka?
  2. L'evento scatenante è l'arresto di Joseph K. senza un'accusa chiara, che segna l'inizio della sua tragedia umana e dell'incubo che durerà per tutto il romanzo.

  3. Come reagisce Joseph K. alla notizia del suo arresto?
  4. Joseph K. inizialmente pensa che si tratti di un errore o di uno scherzo di cattivo gusto, poiché vive in uno stato di diritto dove le leggi sono in vigore e la pace regna.

  5. Qual è il contrasto principale tra Joseph K. e le guardie nel romanzo?
  6. Il contrasto principale è tra la razionalità e lucidità di Joseph K. e l'ottusa esecuzione degli ordini da parte delle guardie, che seguono meccanismi insondabili e inarrestabili.

  7. Quali sono le caratteristiche stilistiche della scrittura di Kafka nel romanzo?
  8. La scrittura di Kafka è lucida, precisa e realistica nei dettagli, descrivendo esperienze assurde come momenti di normale quotidianità, mantenendo una tensione misteriosa e un'atmosfera soffocante.

  9. Come viene trasmessa l'angoscia al lettore nel romanzo "Il processo"?
  10. L'angoscia è trasmessa attraverso una narrazione semplice e piana, con un lessico comune e quotidiano, e l'uso del dialogo che evidenzia il crescente disagio del protagonista e l'imperturbabilità dei suoi interlocutori.

Domande e risposte

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