pietrodelia9
Erectus
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Concetti Chiave

  • Catullo concepisce l'amore come una forza devastante e irrazionale, che provoca gelosia e tradimento, rinunciando al controllo razionale.
  • I carmi "Odi et amo" e "Amare et bene velle" esplorano il contrasto tra amore e odio, e tra amare e volere bene, evidenziando la complessità dei sentimenti.
  • Nel carme "Odi et amo", Catullo esprime il tormento derivante dall'amore e odio simultanei per la stessa persona, un concetto originale ispirato da lirici greci come Anacreonte.
  • Il carme "Amare et bene velle" riflette la disillusione di Catullo per i tradimenti di Lesbia, distinguendo tra l'amare intensamente e il voler bene in modo più profondo.
  • Catullo difende l'autodeterminazione nei rapporti amorosi, enfatizzando valori come fides, pietas e castitas per una relazione stabile.

Questo appunto di Letteratura Latina tratta della concezione dell'amore in Catullo e presenta un approfondimento sui carmi "Odi et amo" (85) e "Amare e bene velle" (72).

Indice

  1. Catullo: concezione dell'amore
  2. Il carme 85 “Odi et amo (odio e amo)”
  3. Il carme 72 “Amare et bene velle (amare e volere bene)”

Catullo: concezione dell'amore

Gaio Valerio Catullo intendeva l'amore come una forza devastante slegata da ogni forma di ragionamento logico e capace di istigare sentimenti come la gelosiae azioni come il tradimento.Il carattere irrazionale dell'amore si concretizza in Catullo come una rinuncia al controllo razionale.
I due carmina che in maniera più esplicita trattano delle tematiche amorose solo sicuramente Odi et amo e Amare et bene velle. Nella sua produzione si rivelano anche diversi momenti di resipiscenza in cui il poeta sembra essere consapevole dei suoi errori e cerca di redimersi. Importante è anche la tematica dell'emancipazione femminile poiché alla donna viene conferita libertà e autonomia di pensiero. Catullo era soddisfatto della sua relazione adultera rifiutando l'istituzione matrimoniale. I tre valori secondo il poeta capaci di assurgere a garanzia di una relazione stabile sono fides, pietas e castitas.
  • La fides sta nel rispetto della foedus ovvero "patto amoroso" ed è una norma regolativa dei rapporti.
  • La pietas coincide con il rispetto delle leggi umane e divine.
  • La castitas è la purezza e l'onestà del costume.
In virtù di questi tre valori Catullo difende il diritto dell'autodeterminazione nei suoi scritti, impregnati di incoerenza e passione.

Il carme 85 “Odi et amo (odio e amo)”

Alcuni carmi di Catullo sembrano dare un’immagine positiva del rapporto con Lesbia. Altri, invece, testimoniano la disillusione e la rabbia del poeta nei confronti della donna amata. Il carme che qui si propone, uno dei più celebri, appartiene a questa seconda categoria.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Odio e amo. Per quale ragione io lo faccia, forse mi chiedi
Non loso, ma sento che accade e mi tormento.

Si tratta di un distico elegiaco vale a dire un esametro seguito da un pentametro. Troviamo in questo carme la più perfetta realizzazione della tendenza di Catullo a incentrare i componimenti amorosi sul contrasto fra concetti. Il risultato ottenuto in questi due versi è del tutto originale, sebbene non manchino precedenti illustri nei lirici greci più antichi, come Teognide e Anacreonte, e nell’Antalogia Palatina. In particolare Catullo dovette aver presente il frammento 83 Page (= frammento 46 Gentili) di Anacreonte:

ἐρέω τε δηὖτε κοὐκ ἐρέω
καὶ μαίνομαι κοὐ μαίνομαι.

Nuovamente sia amo sia non amo
sia deliro sia non deliro.

Il distico di Catullo si differenzia dalle fonti perché in esso la contemporaneità dell’odio e dell’amore è riferita allo stesso oggetto. Inoltre, nel carme del poeta latino è presente uno stupito terrore di fronte alla propria irrazionalità.

Il carme 72 “Amare et bene velle (amare e volere bene)”

Anche questo componimento è espressione del dolore di Catullo per i tradimenti di Lesbia.

Dicebas quondam solum te nosse Catullum,
Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem.
Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam,
sed pater ut gnatos diligit et generos.
Nunc te cognovi: quare etsi impensius uror,
multo mi tamen es vilior et levior.
“Qui potis est?” inquis, quod amantem iniuria talis
Cogit amare magis, sed bene velle minus.

Un tempo dicevi di conoscere il solo Catullo,
Lesbia, e di non volere avere Giove in confronto a me.
Ti amai allora non soltanto come il volgo un’amante,
ma come un padre ama i figli e generi.
Ora so chi sei: perciò anche se ardo più intensamente,
tuttavia per me sei molto più spregevole e più insignificante.
“Come è possibile?” dici, poiché una tale infedeltà l’amante
costringe ad amare di più, ma a voler meno bene.

Il componimento è in distici elegiaci. La forma nosse al primo verso è infinito perfetto sincopato per novisse. La traduzione letterale è “conoscere” ma il significato velato è erotico. Nel carme Catullo esprime la delusione per il tradimento di Lesbia e la consapevolezza del fatto che l’amare e il voler bene sono due sentimenti diversi, dei quali il secondo è ben più del primo. Il grado di coscienza morale e di analisi introspettiva presenti in questi versi sono ignoti prima di Catullo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione dell'amore secondo Catullo?
  2. Catullo vede l'amore come una forza devastante e irrazionale, capace di suscitare sentimenti come la gelosia e azioni come il tradimento, rinunciando al controllo razionale.

  3. Quali sono i tre valori che Catullo ritiene fondamentali per una relazione stabile?
  4. I tre valori sono fides (rispetto del patto amoroso), pietas (rispetto delle leggi umane e divine) e castitas (purezza e onestà del costume).

  5. Cosa esprime il carme 85 "Odi et amo"?
  6. Il carme 85 esprime il conflitto interiore di Catullo tra l'odio e l'amore per Lesbia, evidenziando la sua irrazionalità e il tormento che ne deriva.

  7. Qual è il tema centrale del carme 72 "Amare et bene velle"?
  8. Il carme 72 tratta del dolore di Catullo per i tradimenti di Lesbia e della differenza tra amare e voler bene, con il secondo sentimento considerato più profondo.

  9. Come si differenzia il distico di Catullo dalle fonti greche?
  10. Il distico di Catullo si distingue per la contemporaneità dell'odio e dell'amore riferiti allo stesso oggetto, accompagnata da un terrore stupito per la propria irrazionalità.

Domande e risposte