Concetti Chiave
- Le figure femminili in Orazio sono diverse da quelle di Catullo, mancano di una storia d'amore esclusiva e passionale.
- Il testo è un canto amebeo, un dialogo poetico teatralizzato tra l'uomo e la donna, ispirato alla lirica greca e alle Bucoliche di Virgilio.
- Lidia è un personaggio secondario che acquista fama e nobiltà grazie all'amore e alla poesia di Orazio.
- Il dialogo tra gli amanti è ironico, con parallelismi tra le loro vite passate e presenti, senza mai cadere nella tragedia.
- Nonostante il confronto con una nuova amata, Lidia mostra dolcezza verso Orazio, accettando i suoi difetti e proponendo una riconciliazione.
Le figure femminile in Orazio, non è la figura femminile di Catullo. Non c’è in Orazio la narrazione di una storia d’amore esclusiva, non c’è fondamentalmente passione nel senso catulliano del termine, ma c’è un susseguirsi di figure femminili talvolta appena abbozzate attraverso la citazione di un gesto, di una posa in qualche modo eloquente, la donna diventa così, a volte, pretesto per erudite e intellettualistiche scritture poetiche.
Questo testo è un canto amebeo, cioè un componimento poetico, che è in qualche modo teatralizzato, perché è costruito su uno scambio di battute tra l’uomo e la donna. Questo tipo di componimento era già presente nella lirica greca in Teocrito, si trova poi anche in Catullo, ma il riferimento più importante è rappresentato dalle Bucoliche di Virgilio. I due interlocutori sono da una parte forse il poeta e dall’altra Lidia. Il testo tratta di due amanti, che si scambiano battute molto ironiche, non c’è mai passione, l’amore non si fa mai tragedia in Orazio. Lidia, fino a quando il poeta non si è innamorato di un’altra, ha potuto godere della fama perché è stata cantata e perché è stata amata da Orazio; ritorna quindi come elemento secondario il tema di una poesia alta, scritta da un grande poeta che dà fama e va ad eternare e a nobilitare la persona che è oggetto di quella poesia. La struttura del dialogo è costruita sul sottile filo dell’ironia. Molto importanti in questo testo sono i parallelismi, il poeta dice “Vissi più felice del re di Persia” e la donna dice “vissi più illustre della romana Ilia”. Nella parte seguente Orazio parla della sua nuova amata, esaltandone le doti, la risposta di Lidia è velenosa, perché mette in evidenza che lei è innamorata di un giovane ragazzo, mentre Orazio non è più così giovane. Orazio, nonostante ciò che gli è stato detto da Lidia, formula una proposta di riconciliazione. La risposta di Lidia è molto dolce, perché ad essa piace ancora Orazio nonostante i suoi difetti.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra le figure femminili in Orazio e Catullo?
- Come è strutturato il dialogo tra Orazio e Lidia nel testo?
- Qual è la reazione di Lidia alla proposta di riconciliazione di Orazio?
In Orazio, non c'è una narrazione di una storia d'amore esclusiva o passione nel senso catulliano; le figure femminili sono spesso abbozzate e usate come pretesto per scritture poetiche erudite.
Il dialogo è costruito su uno scambio di battute ironiche tra i due amanti, con parallelismi e una sottile ironia, senza mai trasformarsi in tragedia.
Nonostante le critiche e il fatto che Orazio non sia più giovane, Lidia risponde dolcemente alla proposta di riconciliazione, mostrando che le piace ancora Orazio.