Concetti Chiave
- Leopold Bloom, protagonista di "Ulisse", riflette sul lato materiale della morte, trovando il culto cristiano dei defunti vacuo e inutile.
- Bloom desidera un'esistenza concreta e positiva, evidenziando la sua natura fisica e terrena attraverso il contatto con le sensazioni corporee.
- Molly Bloom, nel monologo interiore, esprime pensieri casuali e personali, riflettendo la condizione di dormiveglia che precede il sonno.
- James Joyce utilizza tecniche innovative come il flusso di coscienza e il monologo interiore per esplorare l'interiorità dei personaggi.
- La narrazione in "Ulisse" alterna una voce esterna a monologhi interiori, scardinando le forme tradizionali della scrittura per una registrazione diretta dei pensieri.
James Joyce - Ulisse: analisi
Nel primo passo troviamo Leopold Bloom che, vagando per il cimitero, riflette sulla mor. te. Bloom, infatti, coglie della morte solo il lato materiale: i morti sono soggetti semplicemente alla decomposizione fisica e, magari, i cadaveri finiscono per essere divorati dai topi. Per questo egli ritiene che il culto cristiano dei defunti sia vacuo e inutile, e non esita a scherzare in maniera irriverente immaginando, per esempio, di introdurre in ogni tomba un grammofono che trasmetta ai vivi la voce del defunto. Uscito dal camposanto, Bloom è nuovamente preso dalla voglia di condurre un'esistenza fatta di sensazioni concrete e positive: Tante cose da vedere e udire e sentire ancora. [...] Letti caldi: vita calda sanguigna (rr. 75-77). Egli è infatti un uomo che vive soprattutto la dimensione di tipo fisica, corporea, materiale, terrena.Nel secondo passo, tratto dall'ultimo capitolo del romanzo, intitolato Molly Bloom, la moglie del nostro protagonista, è a letto e, non riuscendo a prendere in nessun modo sonno, dà libero corso ai propri pensieri, che vengono fedelmente trascritti dall'autore: il bisogno di liberarsi dell'aria in eccesso, la qualità della braciola di maiale mangiata a cena, la preoccupazione per il fumo di una lampada a petrolio, i ricordi della giovinezza a Gibilterra, l'apprensione per la condotta del marito, le abitudini della gatta di casa, la spesa del giorno dopo. Molti dei riferimenti presenti risultano indecifrabili, legati a vicende che non conosciamo e che possiamo solo immaginare.
Altri aspetti come l'interiorità dei personaggi
Joyce focalizza l'attenzione sull'interiorità del personaggi e sulla sequenza ininterrotta del continuum psichico, in cui vengono meno le censure imposte dalle convenienze morali e sociali: da qui il monologo interiore, il flusso di coscienza, la tendenza alle associazioni mentali tra un'idea e l'altra, tra un'immagine e la successiva, che lasciano libero sfogo a sensazioni e percezioni anche in contrasto tra loro (per esempio il dubbio sull'autore della poesia e subito dopo il ricordo del dottor Murren).Il primo passo inizia con una voce narrante esterna (Mr Bloom camminava inosservato per un vialetto, r. 1), ma già dal secondo periodo (Più sensato spendere i soldi in qualche opera di carità per i vivi, rr. 3-4) ha inizio il monologo interiore che occupa la maggior parte del testo, monologo interrotto solo occasionalmente dal ritorno alla narrazione esterna (per esempio: Un uccello stava chetamente appollaiato sul ramo di un pioppo, r. 23).
Molly concepisce un pensiero e subito lo abbandona per rincorrerne un altro, poi lascia quest'ultimo e torna al precedente o passa a un altro ancora, come accade in quella condizione di dormiveglia che precede il sonno. La genialità di Joyce è stata quella di aver provato, per primo, a trascrivere tutto ciò in un romanzo, scardinando le forme tradizionali della scrittura e riuscendo a trasmettere l'impressione di una sorta di registrazione meccanica, in presa diretta, senza la mediazione dell'artificio letterario. Grazie a queste soluzioni tecniche così fortemente innovative lo scrittore è riuscito a penetrare in profondità l'intimità dei suoi personaggi e a esplorarla fin dove possibile.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di Leopold Bloom nei confronti della morte nel romanzo "Ulisse"?
- Come viene rappresentato il flusso di coscienza di Molly Bloom?
- In che modo James Joyce esplora l'interiorità dei personaggi in "Ulisse"?
- Quali sono le tecniche narrative innovative utilizzate da Joyce in "Ulisse"?
- Qual è l'effetto delle tecniche narrative di Joyce sulla rappresentazione dei personaggi?
Leopold Bloom vede la morte principalmente dal punto di vista materiale, considerando i morti soggetti alla decomposizione fisica e trovando il culto cristiano dei defunti vacuo e inutile.
Il flusso di coscienza di Molly Bloom è caratterizzato da pensieri che si susseguono liberamente, senza censura, riflettendo una sequenza ininterrotta di associazioni mentali e percezioni.
Joyce esplora l'interiorità dei personaggi attraverso il monologo interiore e il flusso di coscienza, permettendo una rappresentazione diretta e non mediata delle loro sensazioni e pensieri.
Joyce utilizza tecniche narrative innovative come il monologo interiore e il flusso di coscienza, scardinando le forme tradizionali della scrittura per trasmettere un'impressione di registrazione diretta dei pensieri.
Le tecniche narrative di Joyce permettono di penetrare profondamente nell'intimità dei personaggi, esplorandola fin dove possibile e offrendo una visione dettagliata e complessa della loro psiche.