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Concetti Chiave

  • Robinson Crusoe rappresenta i valori borghesi del tempo, mostrando una mentalità pratica e organizzativa anche in condizioni estreme.
  • L'incontro di Robinson con Venerdì introduce una dinamica di dominazione, riflettendo la struttura sociale dell'Europa del XVII secolo.
  • Il romanzo utilizza la prima persona per creare un forte senso di realtà, con il protagonista che narra le sue esperienze passate sull'isola.
  • Defoe giustifica la verosimiglianza del racconto presentandolo come un resoconto autentico di un marinaio, basandosi su storie reali come quella di Alexander Selkirk.
  • L'arte narrativa di Defoe si caratterizza per un'aderenza alla realtà, offrendo al lettore un'esperienza di vita vissuta.

Indice

  1. Defoe, Daniel - Robinson Crusoe: analisi
  2. Il protagonista del romanzo

Defoe, Daniel - Robinson Crusoe: analisi

Robinson è rimasto per molti anni solo sull'isola, creando condizioni di vita che il lettore riconosce come "civiltà". Ha infatti organizzato le sue giornate come se fosse in Inghilterra: si è fabbricato un calendario, ha costruito una casa, ha piantato del grano e alleva delle capre.
Come qualsiasi proprietario terriero inglese ha anche deciso di recintare quella che considera la sua "proprietà".
Agli occhi dei lettori borghesi contemporanei a Defoe, il personaggio incarnava la maggior parte dei loro valori: la mentalità pratica, il senso della responsabilità personale inculcato dal cristianesimo protestante, la capacità di organizzare l'esistenza anche nelle peggiori condizioni, una sostanziale fiducia nel ruolo del ceto medio. Il romanzo affronta questi aspetti attraverso una situazione narrativa estremamente affascinante: quella di un uomo posto di fronte all'impossibile, un uomo pronto a combattere per sopravvivere in un ambiente ostile.
In questo contesto si colloca l'incontro con Venerdi. II "selvaggio" appare da subito sottomesso e ubbidiente, e di questo Robinson appare molto soddisfatto (r. 24), pretendendo di essere chiamato "padrone" (gli spiegai che questo era il nome col quale doveva rivolgermi la parola, r. 28). Cercando degli indumenti per Venerdì, Robinson gli impone i segni della propria civiltà, che non prevede la nudità in pubblico. Gli insegna poi che non è lecito mangiare carne umana e gli assegna un lavoro. Così Robinson stabilisce con lui una vita a due, ma è una relazione asimmetrica, poiché si tratta di un rapporto tra padrone e schiavo, un rapporto di dominazione, al massimo paternalistico, ma certo non di amicizia. La riproduzione della civiltà europea del XVII secolo che il naufrago inglese ha messo in atto sull'isola è ora completa: la figura dello schiavo introduce anche il motivo della divisione in classi sociali.

Il protagonista del romanzo

Defoe fa del protagonista del romanzo anche il narratore della storia. Dal punto di vista stilistico ciò implica l'uso della prima persona singolare, con l'effetto di conferire al resoconto un forte senso di realtà. Il tempo degli eventi narrati e quello della narrazione sono distanziati e questo determina l'uso dei verbi al passato. Condividendo i valori e il senso pratico della classe media da cui proveniva, e sebbene fosse affascinato dall'idea di raccontare storie, Defoe senti sempre il bisogno di giustificare i suoi lavori narrativi fingendo che le vicende in essi contenute fossero "vere". Perciò quando pubblica questo suo primo romanzo, dichiara l'autenticità della storia presentando il libro come se fosse il rapporto scritto da un vero marinaio. A tal fine, alcune pagine del libro vengono presentate come passi di un diario tenuto dal protagonista durante la permanenza sull'isola. Il fatto che il pubblico dei lettori potesse considerare il libro una storia vera fu favorito peraltro dalla pubblicazione di un resoconto simile da parte di un marinaio scozzese, tale Alexander Selkirk, che aveva vissuto su un'isola deserta nell'Oceano Pacifico per cinque anni e sulle cui avventure Defoe si era basato per il suo romanzo. Del resto questa aderenza alla realtà, che conferisce al testo un potente sapore d'esperienza vissuta, rappresenta uno dei risultati più sicuri dell'arte narrativa di Defoe.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i valori incarnati dal personaggio di Robinson Crusoe?
  2. Robinson Crusoe incarna valori come la mentalità pratica, il senso della responsabilità personale inculcato dal cristianesimo protestante, la capacità di organizzare l'esistenza anche nelle peggiori condizioni e una sostanziale fiducia nel ruolo del ceto medio.

  3. Come viene rappresentata la relazione tra Robinson e Venerdì?
  4. La relazione tra Robinson e Venerdì è asimmetrica, caratterizzata da un rapporto di dominazione, simile a quello tra padrone e schiavo, piuttosto che di amicizia.

  5. In che modo Defoe conferisce un senso di realtà al romanzo?
  6. Defoe utilizza la prima persona singolare per il protagonista-narratore, conferendo al resoconto un forte senso di realtà, e presenta il libro come un rapporto scritto da un vero marinaio, basandosi su eventi reali come quelli vissuti da Alexander Selkirk.

  7. Qual è il ruolo della civiltà europea del XVII secolo nel romanzo?
  8. Robinson Crusoe riproduce la civiltà europea del XVII secolo sull'isola, introducendo elementi come la divisione in classi sociali e imponendo i segni della propria civiltà a Venerdì.

  9. Su quale evento reale si basa il romanzo di Defoe?
  10. Il romanzo di Defoe si basa sulle avventure di Alexander Selkirk, un marinaio scozzese che aveva vissuto su un'isola deserta nell'Oceano Pacifico per cinque anni.

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