I culti misterici
I culti misterici più antichi (quelli dionisiaci di Dioniso-Zagreo ed eleusini di Demetra-Core) riguardano una forma di esperienza religiosa molto diffusa, di cui abbiamo scarsissime testimonianze.
Essi sono, in origine, dei culti iniziatici, cioè segreti, in quanto noti solo ai partecipanti sotto il vincolo del segreto, e sembrano di derivazione agricola.
Secondo un’interpretazione diffusa, mentre le divinità uraniche (cioè “celesti”) sono espressione di popolazioni nomadi e guerriere (quelle doriche, che hanno invaso la Grecia), le divinità a cui si rivolgono i culti misterici sono ctonie (da Chth6ri, Terra) ed esprimono le esperienze e le concezioni del mondo di popolazioni dedite all’agricoltura e alla pastorizia, in quanto sono evidentemente legate ai cicli della natura. Queste divinità della Terra sembrano infatti essere quasi una trasfigurazione simbolica delle pratiche agrarie, volte a propiziare il ritorno della vegetazione dopo la stagione invernale. Così nel culto di Demetra, che si svolge ad Eleusi, non lontano da Atene, Demetra è la dea delle messi, che sfida il re degli Inferi per riprendersi la figlia Persefone, da lui rapita e sposata, ottenendo da Zeus che questa figlia trascorra solo un terzo dell’anno negli Inferi e gli altri due terzi sulla Terra, permettendo così alle messi di rifiorire.
Ma questi culti sono legati — con il nascere, il morire e il rinascere di ogni cosa nella natura — al nascere, al morire e al rinascere degli individui.