Fabrizio Del Dongo
Genius
10 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il romanzo si apre con una rivalità tra due fratelli, Jean e Pierre, acuita dall'eredità inaspettata lasciata a Jean, che dà il via a un'indagine personale di Pierre sulle origini familiari.
  • La narrazione è condotta come una tragedia classica, seguendo le unità di luogo, tempo e azione, concentrandosi sulla crisi familiare e sulla gelosia di Pierre.
  • Il romanzo esplora profondamente l'introspezione di Pierre, evidenziando le sue riflessioni e sospetti attraverso eventi simbolici e descrittivi.
  • Il tema dell'inconscio e del "doppio" emerge, mostrando Pierre come preda di impulsi che lo portano a comportamenti distruttivi.
  • Pierre è rappresentato come un personaggio destinato al fallimento e all'esclusione, culminando con la sua decisione di partire come medico marittimo, lasciando il suo passato alle spalle.

Indice

  1. Riassunto
  2. Un romanzo condotto come una tragedia
  3. III - Introspezione e analisi
  4. L'inconscio
  5. IV - Fallimento ed esclusione

Riassunto

Il romanzo inizia con una battuta di pesca in famiglia a Le Havre. I due fratelli cercano di sedurre la signora Rosémilly, un'amica di famiglia, misurando la loro forza con il canottaggio. Tra i due fratelli si instaura una rivalità esacerbata. Mentre Jean è molto a suo agio, Pierre si stanca rapidamente, il che lo infastidisce.
La sera stessa, quando ritornarono a casa, la famiglia viene informata dal notaio della morte dell’amico Léon Maréchal.
La famiglia è sbalordita nell'apprendere che ha lasciato in eredità a Jean tutta la sua fortuna. Tutti sono felici, tranne Pierre che se ne va per isolarsi e inizia una lunga introspezione. Incontra Marowsko il farmacista. Si confida sull'eredità e quest'ultimo si lascia sfuggire che "non farà un buon effetto", una frase che in Pierre crea dei dubbi.

Il giorno dopo, a seguito di alcune visite a vari immobili, Pierre trova il luogo ideale per aprire il suo studio medico. Purtroppo, non può permettersi di pagare l'affitto, perché è troppo elevato. Va al bar e incontra la cameriera che, dopo aver appreso dell'eredità di Jean, lascia intendere che "non c'è da meravigliarsi che abbia così poca somiglianza con te". Tutte queste riflessioni spingono Pierre a indagare sulla legittimità delle origini del fratello.
Il giorno dopo, quando Louise gli dice di aver comprato lo studio che desiderava per Jean, Pierre non riesce a controllarsi. Inizia quindi la sua indagine interrogando i genitori e Marowsko sulla loro relazione con Léon Maréchal. Ricorda i lineamenti e le caratteristiche del volto del maresciallo: era biondo come Jean. Alla fine conclude che sua madre ha tradito suo padre con Léon, e che Jean è suo figlio.

Di ritorno da un soggiorno a Trouville, chiede a sua madre una foto di Maréchal e si rende conto immediatamente della somiglianza con suo fratello. Pierre capisce dal comportamento sospetto di sua madre che lei è al corrente della sua indagine. Lei sa di avere indovinato tutto e si ammala. La tensione familiare aumenta quando il padre, Jérôme, rimprovera Pierre di non essere stato in grado di curare sua madre, nonostante sia medico.

Durante un'escursione a Saint-Ouen, Jean chiede alla signora Rosémilly di sposarlo, e la donna accetta. Pierre deride questa unione perché la considera un inganno comune a tutte le donne. Tra i due fratelli scoppia una violenta discussione. Alla fine della quale Pierre confessa a Jean tutti i suoi sospetti poi confermati dalla madre. Jean promette tuttavia di proteggere sua madre da suo fratello e dal disonore.
Durante la cena, Jean informa Pierre che è vacante un posto di medico su una nave del cantiere navale. Dopo aver ottenuto informazioni più precise, Pierre accetta l'offerta, attratto da questa opportunità di fuga. Il transatlantico salva con Pierre a bordo e Madame Roland è sollevata nel vedere il suo segreto andarsene lontano da lei.

Mettendo in scena l'indagine meticolosa di un figlio geloso e tormentato, Maupassant firma qui un piccolo romanzo tragico e feroce, che riprende la più oscura delle sue ossessioni: la falsa paternità, l'adulterio, l’essere figlio illegittimo, il potere omicida del denaro e l'ossessione del doppio.

Un romanzo condotto come una tragedia

Il romanzo condensa gli elementi del dramma come se si trattasse di una tragedia classica, di cui rispetta le regole fondamentali:
- unità di luogo: Le Havre, con il mare come orizzonte, i cui panorami caratterizzano i punti salienti della storia, che aprono e chiudono simbolicamente il romanzo;
- l'unità di tempo: la presunta durata del romanzo, poche settimane, tende a fondersi con la durata interiore della coscienza di Pierre;
- unità d'azione: abbandonando avventure e personaggi secondari, Maupassant rinuncia alla tradizionale espansione della scrittura di romanzi.
Tutto converge infatti, attorno al trio centrale, per costruire una crisi dai contorni tragici, cioè:
- una dettagliata "esposizione" della situazione familiare, sociale ed emotiva dei personaggi, che si conclude con l'inaspettata eredità di Jean;
- un graduale aumento della crisi con una lenta cristallizzazione della gelosia preoccupata e sospettosa nella coscienza di Pierre;
- il "nodo" della crisi con la "rivelazione" di Pierre al fratello;
- l'"epilogo", preparato nel capitolo VIII e sublimato nell'ultima scena del capitolo IX dove il mare porta via colui che la madre ha già tradito.

III - Introspezione e analisi

Questa costruzione è accompagnata da un uso dominante del focus interno: conosciamo gli eventi attraverso la coscienza di Pierre, la cui vita interiore diventa l'oggetto centrale della narrazione.
In questa indagine mentale si possono distinguere diverse fasi: il fatto dirompente (eredità); il tempo del sospetto con un'attenzione preoccupata alle confidenze della ragazza del ristorante e del farmacista Marowsko; infine la dolorosa ricerca di indizi - ricordi di Pierre stesso, parole di suo padre, azioni e gesti della signora Roland di cui Pierre esamina il volto e il comportamento.
Se il romanzo qui diventa, come suggerisce l'autore, "uno studio psicologico", evita costantemente i rischi di astrazione, tipici del romanzo di analisi. La traiettoria del racconto, che segue questo "lavoro" di una coscienza, è infatti impostata su grandi momenti descrittivi, ognuno dei quali porta alla ricerca il suo peso di realtà e la sua carica simbolica: l'uscita solitaria dell'eroe a bordo del transatlantico, la gita a Trouville e la scena della pesca a Saint-Jouin.

L'inconscio

"Romanzo edipico" da questa indagine sul passato familiare, il romanzo presenta anche un approccio investigativo che va oltre i soli dati della coscienza bensì introduce il lettore sui sentieri oscuri dell'inconscio. Più avanza nella sua ricerca della verità, più Pierre sente di dover andare oltre la semplice riflessione per ascoltare la sua "seconda anima indipendente e violenta".
Il tema del "doppio", del romanzo Le Horla, diventa così importante nello sviluppo della storia. Per un momento sollevato "di aver svelato l'altro che è in noi" Pierre viene gradualmente privato del suo autocontrollo da uno strano potere che lo porta a commettere azioni o pronunciare parole che non desidera. Da questa "seconda anima", egli è portato a far soffrire sua madre come un torturatore; sotto lo sguardo della madre, schiacciato è "come un cadavere [...], disperato"; Eccolo finalmente, nel pieno della crisi, descritto come un pazzo "con l'occhio dilatato", preda di "una di quelle follie di rabbia che fanno commettere crimini".

IV - Fallimento ed esclusione

L'angoscia dell'insopportabile verità da scoprire e la sottomissione al potere della nevrosi non sono gli unici dolori di Pierre: questo romanzo non è un semplice dramma di gelosia fraterna, ma rappresenta il suo eroe come figura principale del fallimento e della colpa. Di fronte a Jean, il figlio naturale, Pierre, il legittimo, fallisce a tutti i livelli: professionale (la carriera meno attraente), finanziario (eredità) e ovviamente sentimentale.
In questo ambito, che si tratti della passione condivisa per Madame de Rosémilly o dell'affetto per la madre comune, Jean è sempre il trionfante e Pierre la vittima, l'escluso del trio. Di conseguenza, il personaggio appare sempre più ai margini narrativi degli ultimi capitoli mentre era il "punto di vista" centrale fino al capitolo VI; e questo, senza nemmeno essere mai sicuro della verità che sta rintracciando. La fine del romanzo concretizzerà tale esclusione forzata con la decisione di partire, per imbarcarsi, su suggerimento di Jean, per un'improbabile carriera come medico marittimo.
Nelle ultime righe, Maupassant ha anche fatto in modo di accumulare i motivi dello "svanire" di un essere che, sotto lo sguardo annebbiato di sua madre, scompare nel nulla dell'aldilà della scrittura: "[lei] si voltò ancora una volta a dare un'occhiata all'alto mare; Ma vide solo un po' di fumo grigio, così distante, così leggero che sembrava un po' di nebbia".

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale del romanzo descritto nel riassunto?
  2. Il tema centrale del romanzo è la rivalità fraterna e la scoperta di una verità familiare sconvolgente, che ruota attorno all'eredità inaspettata e alla legittimità delle origini di Jean.

  3. Come viene strutturato il romanzo secondo le regole della tragedia classica?
  4. Il romanzo segue le regole della tragedia classica attraverso l'unità di luogo (Le Havre), l'unità di tempo (poche settimane) e l'unità d'azione, concentrandosi sulla crisi familiare e la gelosia di Pierre.

  5. In che modo il romanzo esplora l'inconscio e il tema del "doppio"?
  6. Il romanzo esplora l'inconscio attraverso l'indagine di Pierre sul passato familiare, portandolo a confrontarsi con la sua "seconda anima" e il tema del "doppio", che lo spinge a comportamenti fuori controllo.

  7. Quali sono i fallimenti di Pierre rispetto a suo fratello Jean?
  8. Pierre fallisce a livello professionale, finanziario e sentimentale rispetto a Jean, che trionfa in tutti questi ambiti, lasciando Pierre escluso e marginalizzato.

  9. Come si conclude il romanzo e quale simbolismo è presente nella scena finale?
  10. Il romanzo si conclude con Pierre che accetta un lavoro su una nave, simboleggiando la sua esclusione e scomparsa, mentre sua madre osserva il mare, vedendo solo un po' di fumo grigio, simbolo della sua sparizione.

Domande e risposte