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Concetti Chiave

  • Il componimento "Spleen" di Baudelaire esplora temi di noia e angoscia, rappresentando un'esistenza percepita come vuota e insopportabile.
  • La struttura metrica consiste in cinque quartine con rime alternate, creando un ritmo che amplifica l'atmosfera oppressiva del testo.
  • Baudelaire utilizza simboli materiali per esprimere l'angoscia, come pipistrelli e campane, conferendo una dimensione fisica al disagio psicologico.
  • In contrasto con i poeti romantici, Baudelaire non si focalizza su se stesso, ma usa simboli per suggerire temi esistenziali, innovando la lirica contemporanea.
  • La rivoluzione stilistica di Baudelaire risiede nella capacità di rappresentare emozioni universali attraverso simboli che suggeriscono, piuttosto che dichiarare apertamente, i temi trattati.

Indice

  1. Spleen
  2. Temi
  3. Metrica
  4. I simboli materiali dell’angoscia
  5. La rivoluzione di Baudelaire, oltre i romantici
  6. Annotazioni

Spleen

È il quarto e ultimo componimento nella prima sezione (Spleen e ideale) dei Fiori del male.

Temi

- la noia, l’insopportabilità del vivere
- l’angoscia per un’esistenza piena di nulla

Metrica

- Componimento di cinque quartine; nel testo originale francese i versi sono disposti a rima alternata (ABAB, CDCD ecc.).

In un giorno nuvoloso e piovoso, quando la terra appare al poeta un’umida prigione e mentre cupi pensieri gli tormentano lo spirito, la speranza si dibatte contro i muri, quasi fosse un pipistrello senza via d’uscita. Improvvisamente esplode un frastuono di campane, che lanciano al cielo un terribile urlo, simile al gemere delle anime dei morti. In questa situazione il poeta sente la speranza dentro di lui piangere inconsolabile, mentre l’angoscia prende possesso completo della sua anima

I simboli materiali dell’angoscia

Baudelaire si sforza di attribuire allo spleen la concretezza di un male non solo psicologico, ma anche fisico. Le prime tre strofe rappresentano il profondo disagio interiore che pesa sul poeta; già il primo verso crea un’atmosfera oppressiva e soffocante, quasi tombale, che diviene poi l’«umida segreta» del verso 5. Simboli materiali, talora macabri, accrescono la drammaticità della rappresentazione: nell’ambiente cupo e piovoso alcuni elementi (la tristezza «nera», la prigione, il pipistrello, i ragni) esprimono il crescente turbamento dello spirito. Nella quarta strofa l’angoscia esplode dentro il cervello: una vera e propria allucinazione uditiva riempie i versi 13-14 (il poeta immagina che le campane, personificate, lancino «un urlo tremendo […] verso il cielo»). Questo scampanio del verso 14, segnale di orrore e disperazione, conclude l’unico, solenne periodo che occupa i primi 16 versi. La quinta strofa, infine, presenta il culmine della depressione del poeta, rappresentata da un simbolico funerale, in cui sfilano la «Speranza», sconfitta, e la vincitrice «Angoscia ». «Dispotica e sinistra» ella conficca nel cranio dell’io lirico «la sua bandiera», come un pirata vittorioso pianta il suo nero vessillo sui territori appena conquistati.

La rivoluzione di Baudelaire, oltre i romantici

In questo testo il poeta mette al centro alcuni temi (malinconia, disagio di vivere ecc.) che di per sé non sono affatto nuovi: li ritroviamo nella lirica romantica, ancora molto diffusa a metà Ottocento. Un poeta romantico, però, avrebbe messo se stesso in primo piano, parlando del proprio disagio di vivere, rappresentandosi malinconico ecc. Baudelaire, invece, non parla di sé, ma utilizza simboli, presenta cioè oggetti (il «coperchio» del cielo, il pipistrello, le «strisce» di pioggia) o concetti (la Speranza, l’Angoscia) che stanno al posto di quei temi e li suggeriscono, senza dichiararli apertamente. Questa grande novità fa di Baudelaire il padre della lirica contemporanea.

Annotazioni

1. come un coperchio: con notevole realismo il cielo viene paragonato a un oggetto quotidiano.
2. greve: pesante.
3. tedio: lo spleen del titolo, inteso come demotivazione completa a vivere.
4. fa del giorno ... notte: il malessere esistenziale del poeta rende il giorno più cupo della notte.
5. segreta: prigione, cella.
6. timido … marcito: la speranza, paragonata a un pipistrello che non riesce a librarsi in volo, è un’immagine davvero negativa.
7. le strisce: le gocce della pioggia che cade fitta sembrano tracciare nell’aria linee immaginarie.
8. le inferriate: la fitta pioggia costringe il poeta a rimanere al chiuso. L’immagine acquista però un significato più generale: è tutto il mondo ad apparire come una vasta prigione.
9. un popolo di ragni: i cattivi pensieri sembrano ragni che tessono la loro tela nel cervello.
10. furiose … cielo: l’immagine improvvisa interrompe la monotona rassegna dei quando. Il suono delle campane “esplode” nella testa come un urlo disperato.
11. lunghi funerali … cuore: il macabro corteo simboleggia i pensieri disperati, i funerali di tutti gli entusiasmi.
12. disfatta: sconfitta.
13. dispotica e sinistra: tirannica e inquietante.
14. riverso: reclinato.
15. bandiera nera: simbolo di un angosciante dominio.

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