Krikko1989
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Concetti Chiave

  • Le sillabe metriche variano a seconda del tipo di parola: piana, sdrucciola o tronca, influenzando il conteggio nella metrica poetica.
  • Le figure metriche, come sinèresi e dièresi, alterano la divisione delle sillabe trasformando iati in dittonghi o viceversa.
  • La cesura rappresenta una pausa significativa all'interno di un verso, mentre l'enjambement separa la sintassi dalla metrica.
  • Le rime possono essere perfette o imperfette, con varianti come rima baciata, alternata, incrociata e incatenata che definiscono la struttura poetica.
  • Le figure retoriche di traslato, come metafore e sinestesie, e di pensiero, come ossimori e antitesi, arricchiscono i testi con significati complessi e sfumature.

Figure retoriche
LE SILLABE METRICHE
Se la parola è piana: in essa l’accento tonico cade sulla penultima sillaba, tutte le sillabe della parola stessa valgono come sillabe metriche.
Se la parola è sdrucciola: in essa l’accento tonico cade sulla terzultima sillaba, si conta una sillaba metrica in meno rispetto alle sillabe grammaticali.
Se la parola è tronca: in essa l’accento tonico cade sull’ultima sillaba, si conta una sillaba metrica in più rispetto alle sillabe grammaticali.

FIGURE METRICHE
Sinèresi:due vocali che normalmente costituiscono uno iato formano invece un dittongo.

quando si divide in sillabe alcune vocali vicine, rimangono attaccate.
Dièresi: due vocali che normalmente costituiscono un dittongo formano invece uno iato,in genere segnalato da un particolare segno grafico (due puntini sopra la prima delle due vocali)
Sinalèfe: è la fusione di due vocali contigue, appartenenti a parole diverse (in sostanza, è come se si verificasse un elisione, anche se non compare il segno grafico dell’apostrofo.
Dialèfe: due vocali contigue, appartenenti a parole diverse, sono contate separatamente (la dialèfe è dunque il fenomeno opposto della sinalèfe)

TIPI DI VERSO NELLA METRICA ITALIANA
I versi usati nella metrica italiana ricevono il loro nome dal numero di sillabe che li compongono.
Parisillabi (quaternario, senario, ottonario, decasillabo)
Imparisillabi (quinari, settenario, novenario, endecasillabo)

LA CESURA
La cesura è una pausa forte interna al verso, in certa misura paragonabile alla pausa di fine verso.

ENJAMBEMENT
Il caso più vistoso di discordanza fra metrica e sintassi è rappresentato dall’enjambement o spezzatura, con questi termini si indica la mancata coincidenza fra la pausa di fine verso e la pausa sintattica.

RIME
Rima perfetta:la completa identità dei fonemi di due parole a partire dalla vocale tonica (cuòre / amòre).
Rima imperfetta:è quella che si verifica quando l’identità dei suoni non è completa. Figure retoriche e metriche articoloRime perfette sono perciò l’assonanza e la consonanza.
Assonanza:quando sono identiche le vocali, nella parte terminale della parola a partire dall’ultima tonica, mentre le consonanti sono diverse (dice / disse).
Consonanza:quando sono identiche solo le consonanti(amore / amari).
Rima ricca: quando sono identici anche uno o più suoni precedenti la vocale tonica(colore / calore).
Rima equivoca:quando le due parole in rima sono identiche ma di significato diverso ad esempio parte e voce del verbo partire.
Rima interna o rima al mezzo: quando la rima collega l’ultima parola di un verso con una parola che si trova all’interno del verso o di un verso successivo.
la rima baciata (AA,BB,CC…)
la rima alternata (ABAB…)
la rima incrociata (ABBA…)
la rima incatenata (ABA, BCB, CDC…)

SONETTO
Il sonetto è una poesia scritta in lingua volgare, con lingua volgare si intende la lingua del popolo

IL FONOSIMBOLISMO

Il termine fonosimbolismo o (simbolismo fonico) significa “valore simbolico dei suoni”, quindi capacità dei suoni di evocare significati indipendentemente dal valore semantico delle parole. Ad esempio, una serie di suoni cupi, in qui si ripetono le vocali “U” e “O” può suggerire sensazioni di tristezza, paura, angoscia, mentre suoni aperti, con prevalenza di “A” comunicano in genere allegria e serenità.
Queste considerazioni sono molto generali, semplicemente orientative: vanno assunte con grande cautela e soprattutto integrate ad altri elementi del testo poetico.

FIGURE DI SUONO L’ALLITTERAZIONE
Ripetizione dello stesso suono o fonema di due o più parole vicine.

FIGURE DI SUONO L’ONOMATOPEA
Imitazioni di suoni naturali tramite espressioni verbali

FIGURE RETORICHE DI TRASLATO, O TROPI
metafora: similitudine abbreviata, definizione calzante per alcune metafore (“sei una volpe” per “sei astuto come una volpe”)
metonìmia o metonimìa: quando un entità qualsiasi è designata con il nome di un'altra entità che ha con la prima rapporti di causa/effetto o comunque legami di reciproca dipendenza (“ascoltare Wagner” “l’autore per l’opera”)
sinestesia: implica un trasferimento di significato da un ambito sensoriale all’altro.(soffi di lampi) (dove soffi è del tatto u dell’udito mentre lampi è della vista)
iperbole: esagerazione nel rappresentare la realtà con espressioni che, pur mantenendo una qualche lontana somiglianza con il vero, lo ampliano o lo riducono all’eccesso.(almeno un miliardo di…)
anàfora: ripetizione di una o più parole all’inizio di enunciati o di segmenti di essi. (tu unica, tu viva, tu acqua)
enumerazione: elenco di singoli vocaboli o gruppi di vocaboli collegati fra loro tramite congiunzioni sia per asindeto.
anastrofe: quando è invertito l’ordine abituale di due parole o sintagmi successivi.

LE FIGURE DI PENSIERO
antitesi: si pongono in contrapposizione idee tra loro opposte.
ossìmoro o ossimòro: forma estremamente sintetica di antitesi,due termini tra loro opposti sono uniti tra loro in unico sintagma. (tacito-tumulto o doloroso-amore)
similitudine: consiste nel paragonare fra di loro due persone, animali, cose, azioni, avvenimenti.
personificazione: raffigurazione di animali, cose o entità astratte come se fossero persone.
allegoria: quando si parla di qualche cosa per significarne un'altra. L’allegoria rimanda sempre a concetti o entità astratte, inoltre non riguarda espressioni singole, ma investe il significato in un intero testo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza tra sinèresi e dièresi nelle figure metriche?
  2. La sinèresi unisce due vocali che normalmente formano uno iato in un dittongo, mentre la dièresi separa due vocali che normalmente formano un dittongo in uno iato, spesso indicato con un segno grafico.

  3. Come si distinguono i versi parisillabi dagli imparisillabi nella metrica italiana?
  4. I versi parisillabi hanno un numero pari di sillabe (quaternario, senario, ottonario, decasillabo), mentre gli imparisillabi hanno un numero dispari di sillabe (quinari, settenario, novenario, endecasillabo).

  5. Cosa rappresenta l'enjambement nella poesia?
  6. L'enjambement è una discordanza tra metrica e sintassi, dove la pausa di fine verso non coincide con la pausa sintattica, creando una spezzatura.

  7. Quali sono le differenze tra rima perfetta e rima imperfetta?
  8. La rima perfetta ha un'identità completa dei fonemi a partire dalla vocale tonica, mentre la rima imperfetta, come l'assonanza e la consonanza, non ha un'identità completa dei suoni.

  9. In che modo il fonosimbolismo influisce sulla percezione di un testo poetico?
  10. Il fonosimbolismo attribuisce un valore simbolico ai suoni, evocando significati e sensazioni indipendentemente dal valore semantico delle parole, come tristezza o allegria attraverso suoni cupi o aperti.

Domande e risposte

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