Concetti Chiave
- USB 2.0, introdotto nel 2001, aumentò la velocità del protocollo USB a 480 Mbit/s, 40 volte superiore all'1.1, per rispondere alla crescente domanda di banda passante.
- Il consorzio guidato da Hewlett-Packard, Intel, Lucent Technologies, NEC e Philips ha sviluppato USB 2.0 per migliorare la connettività e la velocità di trasferimento dati.
- Nel 2006 venne introdotto OTG (On The Go), permettendo a dispositivi come smartphone di interfacciarsi con altri dispositivi USB come mouse e soluzioni di archiviazione.
- USB 2.0 ha supportato la ricarica dei dispositivi fino a 5 A e introdotto l'MHL per trasmettere segnali video tramite connettori Micro USB.
- Nonostante i miglioramenti, USB 2.0 divenne un collo di bottiglia per lo storage esterno, richiedendo lo sviluppo di interfacce con maggiore capacità di gestione dei dati.
Usb 2.0
Fine 2001. A cinque anni dalla ratifica dell'USB 1.0 ecco arrivare la seconda versione (detta anche Hi-Speed), il cui sviluppo fu guidato da Hewlett-Packard, Intel, Lucent Technologies (Nokia), NEC e Philips con l'obiettivo di aumentare la velocità del protocollo. la banda passante della 1.0 era davvero troppo ridotta e per questo nell’aprile del 2000 il consorzio Usb IF ha dato vita all’Usb 2.0, che garantiva una banda di 40 volte superiore all’1.1: 480 Mbit/s.
Fu nell'epoca della USB 2.0 che assistemmo ad alcuni aggiornamenti del protocollo per soddisfare nuovi usi e consumi che s'imponevano nel mondo. Ad esempio, ecco arrivare nel dicembre 2006 il cosiddetto OTG, sigla per On The Go, una funzionalità che permetteva a un dispositivo, come ad esempio uno smartphone, di comunicare e interfacciarsi con altri dispositivi USB come mouse e soluzioni di archiviazione esterna. Altre novità che presero piede in epoca USB 2.0 riguardarono la ricarica dei dispositivi esterni (la USB 2.0 supportava l'erogazione massima di corrente fino a 5 A; 1,5 A su porte di ricarica per dispositivi non configurati) e l'MHL (Mobile High-Definition Link), uno standard audiovideo per dispositivi mobili che tramite un connettore Micro USB permetteva di trasmettere il segnale video.Ma, come per l’1.1, la storia si è ripetuta e anche in questo caso è stato lo storage esterno a dare il colpo di grazia al 2.0: oggi una qualsiasi soluzione dotata di quest’interfaccia ha proprio nell’Usb il maggiore collo di bottiglia. L’unica soluzione, per ovviare al problema, è quella di studiare un’interfaccia migliore sia come banda passante che come gestione della trasmissione.