_fanciullo
Ominide
1 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Per verificare la normalità dei residui è necessario identificare e rimuovere i valori anomali, partendo dai residui standardizzati.
  • Il diagramma dei residui standardizzati evidenzia due osservazioni anomale fuori dalla banda di confidenza del 99%.
  • L'analisi grafica tramite istogramma e densità suggerisce una probabile distribuzione normale dei residui.
  • Per confermare la normalità dei residui, è consigliato utilizzare ulteriori test come il test di Wilk-Shapiro.
  • I valori anomali possono derivare da fattori o eventi di natura episodica, influenzando la distribuzione.

Per verificare che i residui si distribuiscano effettivamente secondo una variabile aleatoria normale, occorre preliminarmente individuare e rimuovere i valori anomali presenti. È preferibile operare sui residui standardizzati in quanto numeri puri:

> stand+ s=(var(x)^0.5)
+ z=(x-m)/s
+ return(z)}

Si crei il vettore dei residui standardizzati:

> res.stand> res.stand

Test di normalità  degli errori articolo

e se ne tracci il grafico:

> plot(res.stand,main="DIAGRAMMA DEI RESIDUI STANDARDIZZATI")
> abline(h=2.5)

Test di normalità  degli errori articolo

Dal diagramma emerge che solo due osservazioni risultano essere anomale poiché si trovano al di là della banda di confidenza del 99% ( banda compresa tra -2,5 e 2,5). Si può ragionevolmente supporre che la causa risieda in fattori o eventi di natura episodica.

Un modo abbastanza semplice ed intuitivo per verificare la normalità della distribuzione degli errori è quello di ricorrere ad un ausilio grafico:

> hist(res.stand,main="ISTOGRAMMA DEI RESIDUI STANDARDIZZATI",xlab="Residui",col="green")

Test di normalità  degli errori articolo

> plot(density(res.stand,kernel="gaussian"),main="Distribuzione dei residui:lisciamento",col="green")

Test di normalità  degli errori articolo

Entrambi i grafici ci danno una buona indicazione per una probabile distribuzione normale dei residui. Per avere un risultato più affidabile bisogna effettuare ulteriori test, in particolare si ricorre al test di Wilk – Shapiro.


Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community