_antoniobernardo
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Concetti Chiave

  • Due matematici hanno confermato la correttezza del teorema di Gödel sull'esistenza di Dio utilizzando un computer portatile.
  • La dimostrazione originale di Gödel risale al 1941, con una revisione nel 1970, e richiedeva un'ipotesi aggiuntiva per l'universo infinito.
  • I ricercatori Christoph Benzmuller e Bruno Woltzenlogel Paleo hanno utilizzato un MacBook per verificare il teorema e pubblicato i risultati su arXiv.
  • Il vero risultato della ricerca è mostrare come la tecnologia moderna possa supportare la scienza, piuttosto che l'esistenza di Dio.
  • La notizia ha suscitato scalpore per il coinvolgimento della tecnologia nella verifica di teoremi matematici complessi.

È dello scorso 24 ottobre la notizia, riportata sul quotidiano La Repubblica, che due matematici abbiano dimostrato il teorema sull’esistenza di Dio, attribuito a Gödel. Eppure la notizia non è poi così nuova: perché tanto scalpore? Perché tanta evidenza sui giornali?
Il tema della prova ontologica è antico, visto che nasce nel 1077 con la prova di Anselmo d’Aosta, viene ripreso da Cartesio nel 1637 e di nuovo da Leibniz nel 1676.
Gödel, venuto a conoscenza di questa presunta dimostrazione di Leibniz, decise di rimediare all’errore del suo predecessore fornendo una prima prova nel 1941 e rivedendo il suo procedimento nel 1970, parlandone con Dana Scott (informatico e matematico statunitense, classe 1932).
Secondo le parole di Odifreddi, Gödel «dimostrò facilmente che, nel caso di un universo finito, Dio esiste e ha esattamente tutte e sole le proprietà positive.

Il caso di un universo infinito è più complicato, ma Gödel dimostrò che anche in quel caso Dio esiste, purché si faccia un’ipotesi aggiuntiva: che “essere Dio” sia anch’essa una proprietà positiva». E Odifreddi sa di cosa sta parlando, visto che nel 2006 ha curato un libro, pubblicato insieme a Gabriele Lolli per la casa editrice Bollati Boringhieri, intitolato “La prova matematica dell’esistenza di Dio”.
Ma nell’articolo che tanto scalpore ha fatto – tra matematici e non – pubblicato su Repubblica si parla di altro in fondo. Due ricercatori, Christoph Benzmuller della Libera Università di Berlino e Bruno Woltzenlogel Paleo dell’Università Tecnica di Vienna avrebbero dimostrato la correttezza del ragionamento di Gödel grazie alla capacità di calcolo di un computer portatile. I due ricercatori hanno usato un MacBook per testare il teorema, mostrando, su arXiv (archivio online per pubblicazioni scientifiche), che la dimostrazione di Gödel risulta matematicamente corretta.
Ma, come dicono i matematici, questo lavoro ha più a che fare con la dimostrazione che una tecnologia superiore può aiutare la scienza che non con il fatto che Dio esista oppure no.
Lo stesso Benzmueller commenta: “La prova ontologica dell’esistenza di Dio di Gödel era più che altro un buon esempio di qualcosa di inaccessibile in Matematica o per l’intelligenza artificiale, che con l’attuale tecnologia abbiamo risolto”.

Domande da interrogazione

  1. Perché la dimostrazione del teorema di Gödel sull'esistenza di Dio ha suscitato tanto scalpore recentemente?
  2. La notizia ha suscitato scalpore perché due matematici hanno dimostrato la correttezza del ragionamento di Gödel utilizzando un computer portatile, mostrando che la tecnologia moderna può supportare la scienza.

  3. Qual è il contributo di Gödel alla prova ontologica dell'esistenza di Dio?
  4. Gödel ha fornito una dimostrazione che, in un universo finito, Dio esiste con tutte le proprietà positive, e ha esteso il ragionamento a un universo infinito con un'ipotesi aggiuntiva.

  5. Qual è l'importanza del lavoro di Benzmuller e Woltzenlogel Paleo?
  6. Il loro lavoro dimostra che la tecnologia avanzata, come un MacBook, può verificare la correttezza matematica di teoremi complessi, piuttosto che provare l'esistenza di Dio.

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